Diario di Lunablu1984

Il fiume, il pentacolo e il serpente.

Mi trovo con una amica sulla strada principale del mio paese. Arriva un pulman. Accorriamo alla fermata per non perderlo. Io dico alla mia amica che non ho il biglietto, poi penso che lo posso fare sul bus. Spero di avere i soldi sufficienti, mi ricordo che costa € 4, 5. Saliamo sul bus, sono di fronte all'autista, mi dice il prezzo. Io apro il portafoglio e mi accorgo di avere delle monete da due euro, gliene do due e lui mi da il biglietto.

Ora sono in Brasile e di fronte a me ci sono tre fiumi uno a fianco all'altro, come corsie stradali. C'è un ragazzo brasiliano di mia conoscenza che dalla cascata si tuffa nel fiume, schizza e si diverte parecchio. Io vorrei fare come lui ma l'acqua non mi sembra pulita, è scura, piena di terriccio, non mi va di buttarmi. Salgo su una barca. Ci sono vecchi compagni di classe con me, fra cui una che sul bip. La barca va, l'acqua accompagna dolcemente l'andamento della barca, tutto sembra tranquillo. A un certo punto l'acqua cambia e la barca va a retrocedere giù per la cascata. Non c'è modo di fermarla. La barca si sporge con la sua mole oltre la cima della cascata. Io penso che dobbiamo buttarci, altrimenti moriamo. La barca cade. Io mi tuffo sperando che l'acqua sia abbastanza alta. Mi immergo di poco, forse mezzo metro, troppo poco per essermi tuffata da quell'altezza. l'acqua è blu. Non ci penso, torno su.

Devo fare un lavoro. Si tratta di sistemare cinque mele alle cinque punte del pentacolo giallo. Ogni mela deve contenere un metallo, poi devo magiare le mele per appropriarmi delle virtù del metallo, ogni metallo simboleggia una virtù delle cinque punte del pentacolo. La mela in cima deve contenere il mercurio. La mela in alto a sinistra l'argento, la mela in basso a sinistra il rame, la mela in alto a destra l'oro, la mela in basso a destra non mi è rappresentata. Vedo per qualche secondo una figura umana maschile muscolosa inserita nel pentacolo similmente all'uomo vitruviano. è rivestita nelle parti del suo corpo dei metalli corrispondenti a ogni sezione.
Mi ricordo che io tengo nel cassetto delle bobine con fili di rame e di oro e di rame, penso che metterò quelle per due mele. Non so come procurarmi l'argento.
Per le mela in cima che vuole il mercurio prendo un termometro e lo rompo, esce fuori un materiale scuro che non mi sembra mercurio, poi si divide in formiche. Io prima che le formiche si sparpaglino prendo l'ammasso di materia oscura grande meno di una biglia e lo lo presso fra le mani, sperando che da quella pressione salti fuori il mercurio. Le formiche mi pungono. Le lascio andare, anche se credo che siano morte.

Di fronte a me c'è un uomo sulla cinquantina, grassoccio, con occhiali, vestito con una camicia a righe bianche e azzurre. Lo vedo dalla testa fino a metà petto. Ha inserito nella sua bocca due serpenti grandi beige, dalla parte della testa. Uno di fianco all'altro sono inseriti nella sua bocca. Lui comincia a tirarli fuori. I corpi dei serpenti che ora fanno un unico corpo, scivolano via dalla sua bocca come se lui stesse tirando via della corda. Ma la testa non si vede. Lui continua a tirare si i serpenti che arrivano fin alla sua gola, e questi continuano a venir fuori come della corda, ma la loro lunghezza sembra infinita, perchè per quanto il tizio tiri la testa continua a non vedersi. Non finiscono mai. Io penso che il tizio voleva fare il figo e si è messo in brutto guaio. Mi dispiace per lui.
Mi sveglio.