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Il nome Geova nelle Bibbie italiane

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2023 15:34
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10/04/2013 14:01
 
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Il nome divino nel testo
Avviene sovente che mia moglie mi chieda: “Prestami una Bibbia col nome Geova che la devo far vedere ad una mia visita”.
Il problema è che non abbiamo in italiano, e soprattutto in ambito cattolico, Bibbie col nome Geova nel TESTO, ma solo nelle note e sempre in tono negativo.

Nei giorni scorsi mi sono fatto una ricerca accurata nelle Bibbie che possiedo in cartaceo e in PDF per vedere di rintracciare almeno quelle antiche che riportassero in nome divino nel testo e non solo nelle note.
Ho rintracciato con mia sorpresa un paio di edizioni attempate in italiano di cui non sapevo l’esistenza:

Bibbia Diodati del 1855 che riporta il nome IEHOVA in Esodo 6:3;
Bibbia di Mattia Herberg del 1712 che riporta il nome JEHOVA in Esodo 4:11.

Non ho trovato menzione di queste nè nel pregevole libro di Piccioli ne nel piccolo capolavoro di Matteo Pierro “Geova nel Nuovo Testamento”, Sacchi editore. (Chissà se partecipa come utente di questo forum ??)

Così si allunga, a mio avviso, l’elenco di versioni bibliche col nome divino nel Testo, a cui vorrei aggiungere una versione latina del 1543 Che riporta il nome IEHOVA, con molte altre in lingua latina però stampate in abito anglosassone e quindi più avvezze all’uso del nomina sacra.

Trovare ora il nome Geova in una Bibbia italiana ci si deve rivolgere alla Versione Riveduta che lo riporta in Genesi 22:14 come nome composito “IEHOVAH-JIREH”, o alla Nuova Diodati che lo riporta allo stesso posto come “Jehovah Jireh”, traduzioni protestanti, o alle introvabili Cocorda e similari.

Qualcuno è in grado di aggiornare questo elenco ?


10/04/2013 14:13
 
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Qui avresti trovato qualcosa

felicebuonspirito.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

La versione di Diodati lo riporta nell'intestazio di Isaia 41 per ben 2 volte "Geova solo è Dio"

Sempre la Luzzi lo riporta in nota in Matteo 1:21 (Geova salva)

La Nuova Diodati lo riporta anche nel dizionario Biblico alla fine

Io ho anche una versione del MArtini che riporta Jehovah diverse volte nelle note

Poi ce ne sono diverse che nel testo hanno Iave, Yahweh, jahvè e simili
[Modificato da jwfelix 10/04/2013 14:35]
10/04/2013 14:48
 
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Ciao felix. Li ho tutti e quattro i tuoi libri e li ho controllati prima di scrivere. Approfitto per complimentarmi per il tuo lavoro.

Come ho puntualizzato però, quello che ricercavo era il nome GEOVA (o simile) e non Yavhe (e simili) nel TESTO e non nelle note.

In italiano è alquanto difficile trovare traduzioni col nome divino. Tanto meno tradotto nelle migliaia di volte che ricorre nell’originale.

Sarebbe interessante fare una lista completa di queste traduzioni. Io ci stavo lavorando su.

[SM=g1944981]
10/04/2013 14:57
 
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Re:
Giovanni-11, 10/04/2013 14:48:


Sarebbe interessante fare una lista completa di queste traduzioni. Io ci stavo lavorando su.

[SM=g1944981]



In italiano hai ben poco.
Penso che tutto quello che c'era l'hai già messo.
Qui abbiamo Vatican City [SM=g27988]

All'estero ce ne sono a bizzeffe specialmente in Spagnolo, Francese e Inglese.
10/04/2013 21:03
 
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Re: Re:
jwfelix, 10/04/2013 14:57:



In italiano hai ben poco.
Penso che tutto quello che c'era l'hai già messo.
Qui abbiamo Vatican City [SM=g27988]

All'estero ce ne sono a bizzeffe specialmente in Spagnolo, Francese e Inglese.




Attenzione Felix.
Il nostro amico Giovanni potrebbe scoprire che la forma geova é l'italinizzazione dell'ibrida forma latina iehova ...forma inventata proprio da "Vatican City" in epoca medioevale... [SM=g27988]
Meglio evitare certe battute, dammi retta.
Ciao. [SM=g27987]
10/04/2013 21:14
 
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Re:
DIEGO.1966, 4/10/2013 9:03 PM:



Attenzione Felix.
Il nostro amico Giovanni potrebbe scoprire che la forma geova é l'italinizzazione dell'ibrida forma latina iehova ...forma inventata proprio da "Vatican City" in epoca medioevale... [SM=g27988]
Meglio evitare certe battute, dammi retta.
Ciao. [SM=g27987]



Che dici: prima o poi reclameranno i diritti anche sul nome? [SM=g7405]

Simon
10/04/2013 21:23
 
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Re: Re: Re:
DIEGO.1966, 10/04/2013 21:03:




Attenzione Felix.
Il nostro amico Giovanni potrebbe scoprire che la forma geova é l'italinizzazione dell'ibrida forma latina iehova ...forma inventata proprio da "Vatican City" in epoca medioevale... [SM=g27988]
Meglio evitare certe battute, dammi retta.
Ciao. [SM=g27987]



... e poi ripudiata. [SM=g27988]

Magari ci avevano azzeccato. Che ne pensi?
10/04/2013 22:28
 
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Giovanni:

הוֹחָנָןיְ Jehoanan o Yehohchanàn

Ovvero: יְהֹוָה ha mostrato favore;
יְהֹוָה è stato benigno.

Da יְהֹוָה (Yhvh o Yeh-ho-vaw')
e חָנַן (chanan)

Abbreviato: יוֹחָנָן (Johanan)


Strong’s concordance


[SM=g1944981]
10/04/2013 23:37
 
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Re: Il nome divino nel testo
Giovanni-11, 10/04/2013 14:01:

Qualcuno è in grado di aggiornare questo elenco ?






la Bibbia del Brucioli (con commentario) nell'edizione del 1542 usa la forma IEOVA in Esodo 6:3,
mentre nell'edizione del 1546, mi sembra, ma non sono certo, la usi in altri passi.
[Modificato da bruciolis 10/04/2013 23:38]

--------------------------------------------
Les sots depuis Adam sont en majorité
11/04/2013 20:44
 
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Ciao Bruciolis,avevi già diffuso la copia di quella Bibbia. So che possiedi pure una in latino del 1500 col nome Geova.

Da una mia personale ricerca ho riscontrato che il nome Geova o simili nelle Bibbie in lingua italiana si trova nelle seguenti versioni di cui io sono a conoscenza:

Brucioli (varie edizioni dal 1551)
Mattia Herberg 1712
Una versione sconosciuta del 1750 nel NT
Diodati 1855
Cocorda 1910
Versione Riveduta da Luzzi 1973
Nuova diodati 2000
TNM 1984


Nelle sole note in calce il nome Geova vi ricorre, ma spesso in tono negativo. Alcune edizioni:

Libri poetici versione Mattei 1774
Sacra Scrittura versione Isacco 1787
SB Vence versione Catena 1830
Sales 1933
Diodati 1946
Martini 1963

e grazie al contributo della Nuovissima Versione 1987 ci viene ricordato che la lettura Geova è stata "rinverdita" dai suoi Testimoni;

e molte altre ……

Nella stragrande maggioranza hanno Yahve (o simili) e il tetragramma.

[SM=g1944981]
08/07/2013 08:44
 
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Re: Il nome divino nel testo
Giovanni-11, 4/10/2013 2:01 PM:

Avviene sovente che mia moglie mi chieda: “Prestami una Bibbia col nome Geova che la devo far vedere ad una mia visita”.
Il problema è che non abbiamo in italiano, e soprattutto in ambito cattolico, Bibbie col nome Geova nel TESTO, ma solo nelle note e sempre in tono negativo.

Nei giorni scorsi mi sono fatto una ricerca accurata nelle Bibbie che possiedo in cartaceo e in PDF per vedere di rintracciare almeno quelle antiche che riportassero in nome divino nel testo e non solo nelle note.
Ho rintracciato con mia sorpresa un paio di edizioni attempate in italiano di cui non sapevo l’esistenza:

Bibbia Diodati del 1855 che riporta il nome IEHOVA in Esodo 6:3;
Bibbia di Mattia Herberg del 1712 che riporta il nome JEHOVA in Esodo 4:11.

Non ho trovato menzione di queste nè nel pregevole libro di Piccioli ne nel piccolo capolavoro di Matteo Pierro “Geova nel Nuovo Testamento”, Sacchi editore. (Chissà se partecipa come utente di questo forum ??)

Così si allunga, a mio avviso, l’elenco di versioni bibliche col nome divino nel Testo, a cui vorrei aggiungere una versione latina del 1543 Che riporta il nome IEHOVA, con molte altre in lingua latina però stampate in abito anglosassone e quindi più avvezze all’uso del nomina sacra.

Trovare ora il nome Geova in una Bibbia italiana ci si deve rivolgere alla Versione Riveduta che lo riporta in Genesi 22:14 come nome composito “IEHOVAH-JIREH”, o alla Nuova Diodati che lo riporta allo stesso posto come “Jehovah Jireh”, traduzioni protestanti, o alle introvabili Cocorda e similari.

Qualcuno è in grado di aggiornare questo elenco ?




Comprendo che il nome divino sia di importanza vitale sè come mi diceva mio fratello è scritto ben 7000 volte, ma che sia Jave, Yahwhe, Jeova ciò che conta e che esso esista e si debba usare..comprendo che per gli altri che non conoscono tale nome sia essenziale avere una traduzione Italiana di tale nome..non ricordo in che anno mio fratello Francesco (parlo di fratello carnale) mi fece vedere un opuscolo "il nome di Dio" sè non ricordo male ove faceva vedere come tale nome era riportato in tante chiese anche con la formula Ieova o Geova.


08/07/2013 08:57
 
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Re: Re: Il nome divino nel testo
giacomo.doronzo, 08.07.2013 08:44:


non ricordo in che anno mio fratello Francesco (parlo di fratello carnale) mi fece vedere un opuscolo "il nome di Dio" sè non ricordo male ove faceva vedere come tale nome era riportato in tante chiese anche con la formula Ieova o Geova.





www.tdgnews.it/portal/miscellaneous/?album=1&gallery=2
[Modificato da Seabiscuit 08/07/2013 08:57]

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Testimoni di Geova Online Forum

www.TdGonline.it
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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
08/07/2013 09:52
 
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Re: Re: Il nome divino nel testo
giacomo.doronzo, 08/07/2013 08:44:


Comprendo che il nome divino sia di importanza vitale sè come mi diceva mio fratello è scritto ben 7000 volte, ma che sia Jave, Yahwhe, Jeova ciò che conta e che esso esista e si debba usare..comprendo che per gli altri che non conoscono tale nome sia essenziale avere una traduzione Italiana di tale nome..non ricordo in che anno mio fratello Francesco (parlo di fratello carnale) mi fece vedere un opuscolo "il nome di Dio" sè non ricordo male ove faceva vedere come tale nome era riportato in tante chiese anche con la formula Ieova o Geova.





Certo Giacomo.
Non so se hai seguito le tante discussioni sull'argomento.
La forma poi "italianizzata" con Geova é di matrice cattolica e risale al periodo medioevale.
Quindi in qualche chiesa é rimasta. Sono sempre delle opere antiche da preservare.
Che questa forma non sia oggi più utilizzata dal mondo accademico, che lo considera un importante errore filologico sviluppato a suo tempo, é altrettanto vero.
Esiste tanto materiale, anche sul web, se desideri approfondire l'argomento.
Cari saluti e ben trovato.



[Modificato da DIEGO.1966 08/07/2013 09:53]
08/07/2013 10:29
 
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Re: Re: Re: Il nome divino nel testo
DIEGO.1966, 08/07/2013 09:52:




Che questa forma non sia oggi più utilizzata dal mondo accademico, che lo considera un importante errore filologico sviluppato a suo tempo, é altrettanto vero.





Gli "errori filologici" come li chiami tu sono incastonati in ogni evoluzione di nomi e parole. Mutazioni vocaliche e consonantiche, variazioni di pronuncia, cambiamenti di vocali per distinguere due parole simili, sono tutti mutamenti che fanno parte del percorso di una parola nel tempo. Per rendere pronunciabile una parola di cui si son perse le vocali, è ovvio che devo aggiungervi delle vocali: anche se non avessi la certezza assoluta che le vocali siano esattamente quelle, tale "resa" corrisponderà a una normale mutazione vocalica che avviene da una lingua all'altra.
Così in italiano la pronuncia sarà "caterina", in inglese "cheit": ma la C e la T ci fanno capire che stiamo parlando di quel nome.
Non mi andrò a scervellare per scoprire quali fossero le vere vocali, nè smetterò di chiamare una persona col suo nome dicendole: "Non conosco le vocali originali, quindi preferisco non chiamarti per nome".
Alla stessa maniera dell'esempio di "caterina/cheit", che mantengono la forza del nome pur cambiando vocali e allontanandosi dalla primigenia forma di quel nome, a noi va bene sia Geova che Jahveh o Jah (come forma contratta di Jahveh) - le consonanti associate al riferimento del significato tracciano il SENSO UNIVOCO del nome - l'importante è non annullare il senso di quel nome, sostituendolo con un titolo come Signore.
A conferma di ciò, moltissimi scrittori e docenti universitari utilizzano la forma Geova:

-----------------------
Il linguista Pittano Giuseppe, nel suo libro La comunicazione linguistica, testo di lingua italiana per le scuole superiori (Mondadori Bruno Scolastica - 1988) utilizza la forma Geova. Alle pp. 115,116 c'è il sottotitolo I figli di Geova, e spiega che "i nomi ebraici sono assai diffusi da noi...per l'influenza della tradizione biblica in tutta l'onomastica cristiana". Cita vari es. fra cui il nome "Elia (da El + Yahvè = Dio è Yahvè, Dio è Geova)".

------------------------

L'italianista e docente universitario Francesco Tateo, nel suo saggio Simmetrie Dantesche (Palomar Edizioni, Bari - 2001) utilizza il nome Geova a p. 62

"Il famoso episodio biblico mostrava inoltre il re di Babilonia preso dall'ira e spinto dalla negazione di Dio all'ingiustizia e alla violenza contro i devoti di Geova"

-----------------------

Il critico letterario e scrittore Giovanni Macchia cita il nome Geova nel suo saggio Il teatro delle passioni (Milano, Adelphi, 1993)

-----------------------


Mario Ghidelli, nel suo Voglio ritornare a casa (Armando editore, 2009), riporta:

"Alcune traduzioni bibliche, che sono alla portata di ognuno di noi, traducono il nome "Signore" con Jahvè, Geova"

-----------------------

Eugenio Bucciol, scrittore, nel suo Animali al fronte (2003), riporta:

"Lo stesso Geova, nella sua reprimenda al povero Giobbe si è consentito una digressione sulla bellezza del cavallo in guerra"

-----------------------

Gianni Rossi Barilli, giornalista, ne Il movimento gay in Italia (1999) parla del "flagello inviato da Geova sui sodomiti"

-----------------------

Francesco Totaro, ordinario di Filosofia Morale nell'Università di Macerata, nel suo Non di solo lavoro: ontologia della persona ed etica del lavoro nel passaggio di civiltà (1999) scrive:

"...da un lato l'uomo si sentirà liberato dalla "maledizione di Geova", cioè dalla fatica di procurarsi i mezzi di sussistenza"

-----------------------


Adriano Pessina, ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, citando il biologo Lewontin, scrive nel suo Bioetica. L'uomo sperimentale (2006):

"Secondo Lewontin, Geova, Clonatore Celeste, avrebbe infatti clonato Eva usando una costola di Adamo"

-----------------------


Nadine Gordimer, scrittrice vincitrice del premio Nobel per la Letteratura (1991), in Stories (2005) chiama Geova il dio degli ebrei.

"Ma Geova rifiutava le offerte di Caino e gradiva quelle di Abele. Perché? Per quale ragione? Ne vedo soltanto una: Geova detesta i legumi e adora la carne".

-----------------------

Il filosofo camerunense Achille Mbembe, considerato uno dei più importanti teorici del post-colonialismo viventi, cita più di una volta il nome Geova nel suo celebre saggio Postcolonialismo (2005), ad esempio a p. 253

"L'alleanza tra il popolo "eletto" e il proprio dio si fondava su due princìpi: che Geova solo fosse oggetto di culto, e che fosse il solo re d'Israele"

-----------------------

Manuel Vazquez Montalban, scrittore, poeta, giornalista e saggista catalano, cita il nome Geova nel suo Ricette Immorali (1981).

-----------------------

Lo scrittore Torvald Faegre, nel saggio Tende (1981) a p.9 riporta:

"Questo contrasto non è mai stato risolto ma il racconto biblico fa intendere che Dio, o Geova, stesse dalla parte dei nomadi. Ciò non ci sorprende, considerando che Geova era originariamente un dio nomade"

E, ancora, in riferimento a Sodoma:

"Geova distrusse la città del peccato"

-----------------------

Josè Saramago, premio Nobel per la letteratura nel 1998, nel suo Una terra chiamata Alentejo, riporta diverse volte il nome di Geova, in riferimento al Dio biblico.

Le citazioni potrebbero continuare a decine


[Modificato da admintdg3 08/07/2013 10:50]



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1) Leggete attentamente il Regolamento e attenetevi alle varie regole.
2) Usate il tasto Cerca prima di postare, onde evitare di scrivere cose che sono già state scritte in passato.
08/07/2013 22:46
 
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Caro Admintdg3,
un caro saluto da parte mia.

Scrivi:""""Gli "errori filologici" come li chiami tu sono incastonati in ogni evoluzione di nomi e parole. Mutazioni vocaliche e consonantiche, variazioni di pronuncia, cambiamenti di vocali per distinguere due parole simili, sono tutti mutamenti che fanno parte del percorso di una parola nel tempo."""""

Quello che tu scrivi in parte è condivisibile.
Ma ti chiedo di riflettere sul alcune regole di base come ad esempio questa: quando una parola passa da una lingua ad un’altra si trasforma, e questo in base alla fonetica della lingua chiamiamola "ricevente".
Devi sempre considerare che il passaggio da una lingua all’altra può sì modificare, come tu affermi, poco o anche di molto una parola, ma ciò che conta e che vorrei porgere alla tua attenzione, è che il punto di partenza su cui intervengono le leggi fonetiche della lingua "ricevente" è la parola originale della lingua "sorgente".
Per portarti un esempio possiamo far riferimento a Iesous che è l’ellenizzazione di Yehoshua in base a come le leggi fonetiche del greco hanno trasformato la parola ebraica.
Nel caso della forma Geova invece l’origine non è una parola ebraica presente nelle Scritture, ma un ibrido latino medievale inesistente in ebraico!
per cui Geova a differenza ad esempio del nome Gesù non è assolutamente la trasformazione di un nome che all’origine era vocalizzato correttamente.

Per la seconda parte del tuo post sorvolo.
Io ti parlo di biblisti, antichisti teologi e tu mi porti la solita lista ormai più che nota di personaggi, come giornalisti, filosofi, qualche docente universitario...che hanno in qualche occasione citato quella forma. Insomma mi confermi che nessun accademico da oggi credito alla forma Geova.
Con cordialità.



09/07/2013 00:02
 
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Caro Diego,

Abbiamo capito, sai, che la forma Geova non ha seguito seguito le normali trasformazioni fonetica dalla lingua ebraica, a quella greca e poi latina e italiana, Polymetis ci ha già fatto una "capa tanta" sull'argomento, ma alla fine la domanda che ti facciamo è: 'nbhe? Non è che noi usiamo Geova perché ci interessa l'eventuale assonanza con la pronuncia di 2000 anni fa, ma unicamente perché in italiano è il corrispettivo semantico di YHWH: in italiano Geova corrisponde perfettamente all'ebraico YHWH qualunque fosse la sua vocalizzazione. Questo senza alcuna ambiguità, quando dico Geova mi viene in mente la persona che in ebraico chiamiamo YHWH, dunque è assolutamente efficace, tranne se faccio del nome una specie di "amuleto" piuttosto che uno strumento di comunicazione.


per cui Geova a differenza ad esempio del nome Gesù non è assolutamente la trasformazione di un nome che all’origine era vocalizzato correttamente



Si, e allora? Corretta o scorretta che ricaduta ha questo sul significato del Nome? Abbiamo detto che in ebraico il senso di YHWH non è dato dalle vocali, gli ebrei non hanno "cancellato" il significato del Nome o il suo senso, ma solo la pronuncia, e a noi italiani che cosa importa ai fini dell'uso del Nome di Dio sapere come era vocalizzato 2000 anni fa? Nulla, al massimo è una curiosità storica ma non ha alcuna ricaduta sull'uso e il significato del Nome di Dio!

Una cosa è certa: Signore che tu usi è assolutamente errato, perché non rende in alcun modo YHWH ma Adonai, pertanto se ci tieni tanto ai mostri filologici dovresti non usarlo perché usi una traduzione sbagliata, non c'è corrispondenza semantica tra YHWH a Signore!

Shalom
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09/07/2013 00:49
 
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Il nome Giovanni si pronuncia in tutto il mondo con varianti estremamente diversificate: Juan, John, Jean, Ivan, Jörg e moltissimi altri. Capisci quindi che una volta che un nome si è evoluto, si è staccato dalla pronuncia originale secondo mille modi diversi, e non si ha difficoltà a usare anche varianti in dialetto (tipo il napoletano Giuà).

Però un bel giorno succede questo:

"Caro amico, ho scoperto che non c'è certezza che le vocali originali di Giovanni siano quelle riportate: da oggi ti chiamerò "Amico 1", se si fosse partiti dalle vocali giuste avremmo avuto un'evoluzione diversa del nome, e io non voglio correre il rischio di profanare la tua pronuncia come sarebbe stata realmente".

Capisci che è una roba che trova motivo solo nella polemica strumentale contro un nome specifico, e che mai sarebbe oggetto di crociate come lo è invece il nome Geova. Quindi il problema non è la sostituzione delle vocali, che sarebbe comunque avvenuta in altra maniera: il problema è opporsi a chi fa uso diffuso del nome divino.

Ti ho citato docenti universitari, premi nobel, scrittori: si chiama lingua viva.
Che gli antichisti dicano "le vocali originali non le conosciamo", la risposta sarà, come ha detto barnabino: "e beh?".
Non è un aspetto che coinvolge l'uso del nome Geova, dal momento che l'accettazione nell'uso comune ne ha sancito lo status di forma comunemente utilizzata, così come se un domani scoprissimo che un nome di persona, nella sua forma originaria, ha avuto una o più vocali sostituite, non smetteremmo certo di usare quel nome per riferirci a chi lo porta. Quel nome racchiude un significato, e se risulterebbe comunque valido e si continuerebbe a utilizzarlo per centinaia di persone passate, presenti e future, figuriamoci per il Nome Divino, che si riferisce inconfondibilmente solo a Lui.



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1) Leggete attentamente il Regolamento e attenetevi alle varie regole.
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09/07/2013 08:37
 
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Una ventina di anni fa ho conosciuto un uomo anziano i cui genitori facevano di cognome Mussolini. Dopo la guerra è stata imposto d’ufficio di cambiare cognome in uno che assomigliava: Musellini.

Non ho altre notizie in merito a questa vicenda ma credo sia molto significativa nel contesto di questa discussione: quando un nome acquista un significato particolarmente negativo è meglio nasconderlo e farlo cadere nell’oblio, eccetto per coloro che ritengono il personaggio tutt’altro da dimenticare ma anzi da rinverdirne la memoria in tutte le occasioni possibili. Per accertarsene basta farsi un giro per quei di Predappio (FO) per rendersene conto.

Dalla metà del secolo scorso il nome Geova è stato via via sempre più associato ai suoi Testimoni per cui niente di strano che abbiamo visto sparire il NOME dalle Bibbie anglosassoni e da citazioni poetiche e similari.

Non credo ci siano altri motivi per cui molti dissentono dall’uso di tale nome.

Daltronde, chi metterebbe oggi il nome Benito oppure Adolf ad un bimbo ?

[SM=g1944981]
09/07/2013 09:22
 
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Caro admintdg3,

Scrivi"""""Però un bel giorno succede questo:

"Caro amico, ho scoperto che non c'è certezza che le vocali originali di Giovanni siano quelle riportate: da oggi ti chiamerò "Amico 1", se si fosse partiti dalle vocali giuste avremmo avuto un'evoluzione diversa del nome, e io non voglio correre il rischio di profanare la tua pronuncia come sarebbe stata realmente". """""""




Da oggi ti chiamerò... [SM=g27993] ? Ma scusami, stiamo parlando del Nome che Dio lasciò a Mosè o di uno pseudonimo dato dagli uomini a Dio?
09/07/2013 09:35
 
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Caro Diego,


Da oggi ti chiamerò... ? Ma scusami, stiamo parlando del Nome che Dio lasciò a Mosè o di uno pseudonimo dato dagli uomini a Dio?



Non siamo noi ad emendare il testo sostituendo quel santo nome con uno pseudonimo come Signore che non ha nulla a che vedere con YHWH solo perché non abbiamo la certezza di quali vocali (come detto assolutamente ininfluenti ai fini del significato) venissero usate 3500 anni fa. Questo è il punto.

Che poi Geova abbia seguito o meno le trasformazioni fonetiche standard è assolutamente indifferente, ogni parola ha la sua storia ed evoluzione e come tutti gli altri nomi ebraici italianizzati non corrisponde alla pronuncia di 3500 anni, ma questo non è un problema per nessuno, così come non è strano che Santiago e Giacomo siano lo stesso nome in due lingue diverse.

Diego, detto molto onestamente: io non ho ancora capito dove sia il tuo problema rispetto a questa cosa!

Shalom [SM=g2037509]

[Modificato da barnabino 09/07/2013 09:35]
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