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Bereani.... delle illustrazioni

Ultimo Aggiornamento: 02/04/2018 12:36
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29/03/2013 18:34
 
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Re: Re: Re: Particolari interessanti delle pubblicazioni di studio
Nazireo, 29/03/2013 15:08:


Aguzza pure con l'altro occhio [SM=g27987] [SM=g27987]



Ha a che fare con le galline? [SM=g27990]

*** w98 1/11 p. 5 Come risolvere i problemi pacificamente ***

Secondo il biblista Albert Barnes, la parola greca qui tradotta “devastare” è usata per indicare le devastazioni che possono essere provocate da bestie selvagge come leoni e lupi. “Saulo”, spiega Barnes, “infuriava contro la chiesa come una bestia selvaggia, un’espressione forte che sottolinea lo zelo e la furia con cui portava avanti la persecuzione”.

Dopo la conversione Saulo cambiò atteggiamento verso gli altri.

“Lo schiavo del Signore non ha bisogno di contendere”, disse in seguito Paolo, “ma di essere gentile verso tutti, qualificato per insegnare, mantenendosi a freno nel male, istruendo con mitezza quelli che non sono favorevolmente disposti”. (2 Timoteo 2:24, 25) Esortò Timoteo, un sorvegliante più giovane, a mantenere la calma in situazioni difficili.

Divenuto cristiano, Paolo imparò che c’era un modo migliore della violenza per risolvere le divergenze d’opinione. Era basato sugli insegnamenti della Bibbia. Da profondo conoscitore del giudaismo, Paolo aveva dimestichezza con le Scritture Ebraiche. ... Ma tale conoscenza non gli aveva impedito, prima di convertirsi, di ricorrere alla violenza contro i cristiani. (Galati 1:13, 14) Cosa aiutò Paolo, divenuto cristiano, a risolvere situazioni molto tese facendo ricorso al ragionamento e alla persuasione anziché alla violenza?

Paolo ci aiuta a capirlo quando dice: “Divenite miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”. (1 Corinti 11:1) Apprezzava molto ciò che Gesù Cristo aveva fatto per lui. (1 Timoteo 1:13, 14) Cristo era divenuto il suo modello. Paolo sapeva quanto aveva sofferto Gesù per amore del genere umano peccatore. (Ebrei 2:18; 5:8-10) Aveva le prove che in Gesù si era adempiuta la profezia di Isaia relativa al Messia: “Fu messo alle strette, e si lasciava affliggere; ciò nonostante non apriva la bocca. Era portato proprio come una pecora al macello; e come un’agnella che davanti ai suoi tosatori è divenuta muta, neanche apriva la bocca”. (Isaia 53:7) L’apostolo Pietro scrisse: “Quando [Gesù] era oltraggiato, non rese oltraggio. Quando soffriva, non minacciò, ma continuò ad affidarsi a colui che giudica giustamente”. — 1 Pietro 2:23, 24.

Paolo fu indotto a cambiare grazie all’apprezzamento per il modo in cui Gesù Cristo affrontava le situazioni tese. Poté così esortare i suoi conservi: “Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se qualcuno ha motivo di lamentarsi contro un altro. Come Geova vi perdonò liberalmente, così fate anche voi”. (Colossesi 3:13) Il semplice riconoscere che non bisogna essere violenti non è sufficiente. L’apprezzamento per ciò che Geova e Gesù Cristo hanno fatto per noi ci dà la forza necessaria per dominare le inclinazioni violente.











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