Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Appunti Mannari

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2013 23:57
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1
Città: POMIGLIANO D'ARCO
Età: 36
Sesso: Femminile
14/02/2013 23:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

non fate caso al mio nick -.-

LA TRASFORMAZIONE

Ognuno vive in modo diverso il giorno fatidico in cui la maledizione comincia a scorrere nelle vene un tempo umane. E’ certo ormai però che la mutazione avviene a causa di un morso da parte di lupo infetto, le possibilità di contrarre la maledizione aumentano però quando il lupo assalitore è già di per se dannato. Quindi non ci sarà pericolo di divenir licantropi se morsi da un infetto in forma umana o Crinos, anche perché, nell’ultima opzione dopo un attacco subito rimarrebbe ben poco della vittima.

La prima notte dopo il morso la vittima o l’iniziato comincerà immediatamente ad avvertire lievi mutamenti interni che si manifesteranno sottoforma di dolori. Le ossa della schiena in particolare altereranno l’andatura minimamente conferendo una postura migliore e si rafforzeranno donando un fisico più robusto di quanto non lo fosse prima.

La luce forte e il buio assoluto provocheranno bruciore agli occhi, così come si avranno difficoltà a metter a fuoco oggetti troppo lontani o vicini. La retina muta e l’iride si restringe o allarga maggiormente di quello umano a seconda della luce. Lo sforzo del mutamento provocherà forti emicranie che possono durare interi giorni.

L’udito crescerà in modo spropositato e incontrollabile durante la prima settimana, si avvertiranno continui fischi nella testa alternati a momenti di sordità assoluta. Alcuni discorsi potrebbero non essere compresi per bene e le voci ed i suoni potrebbero risultare a volte alterati.

L’olfatto si svilupperà in modo più lento, ma la percezione maggiore degli odori provocherà all’iniziato delle forti nausee soprattutto in caso di odori “artificiali” come: medicinali, pozioni, oli profumati, prodotti per la pulizia contenenti reagenti chimici, stoffe trattate con coloranti. Tutti i sintomi ed i dolori scompariranno con la prima vera mutazione del cucciolo che avviene alla prima notte di luna piena successiva alla contrazione della maledizione. Inoltre in questa occasione il cucciolo prenderà possesso di tutti i poteri derivanti dal suo status e, naturalmente, i malus.


BONUS E MALUS

Bonus e Malus

Bonus (acquisti pienamente dopo la prima mutazione)

-IMMUNITA’ AI VELENI:

La composizione del sangue del licantropo e le sue capacità rigenerative assicurano una totale immunità ai veleni. (vedi “sangue mannaro”)

-SENSI SVILUPPATI

Olfatto
Vista
Udito

-TEMPRA:

La natura del mannaro gli conferisce maggiore resistenza alle avversità fisiche (freddo, caldo, spossamento) e morali (lo rende coraggioso)

-FORZA:

Dopo la prima mutazione la diversa struttura muscolare aumenta la forza fisica dell'hominid. Egli sarà leggermente più forte di un umano.

-IMMUNITA' ALLE MALATTIE:

il sangue mannaro non consente di rimaner affetti da malattie umane.

-VELOCITA':

Il mannaro in forma animale sarà più agile e veloce di un umano e leggermente più agile di un lupo comune.

-RIGENERAZIONE:

Bonus di rigenerazione delle ferite piccole, tempi di guarigione dimezzati.

-INCUTERE TIMORE:

Il licantropo è una creatura temibile e gli animali, più di tutti, ne sono consapevoli. Nessun animale selvatico lo attaccherà e se percepirà le sue intenzioni bellicose ne starà alla larga. Gli animali domestici sono naturalmente infastiditi dalla presenza del mannaro (salve eccezioni in caso di animali addestrati) e possono essere indotti alla paura con sguardi o versi minacciosi.

-COESIONE:

La forza del branco conferisce al singolo mannaro un bonus di forza e velocità se si trova in compagnia di uno o più suoi simili. (aumenta forza, velocità e astuzia)

Malus (acquisiti pienamente dopo la prima trasformazione)

-TIMORE DEL FUOCO: Il licantropo, in ogni sua forma. Prova un innato timore per il fuoco e se ne terrà lontano, maggiormente, nelle forme lupo e Crinos.

-ARGENTO: Ogni bonus di rigenerazione diviene nullo se la ferita è provocata da un’arma in argento (vale per tagli, non per contusioni)

-PATTO VAMPIRICO: Se il licantropo dovesse ingerire, erroneamente, una quantità anche minima di sangue proveniente da un vampiro andrà in contro ad una morte immediata.

-ACCECAMENTO: Forti esplosioni di luce provocano una momentanea cecità del soggetto. Può durare da pochi turni a intere settimane a discrezione del master e a seconda della quantità di luce.

-SORDITA’: Quantità eccessive di rumore nella forma Crinos possono causare la perdita temporanea dell’udito.

-ASSENZA DI RAZIOCINIO: Nella forma Crinos il licantropo abbandona totalmente la sua capacità di ragionamento umano adottandone una prettamente animale. Le sue azioni sono dettate dall'istinto, quello della caccia e della sopravvivenza sua e del branco.

Sensi ampliati (DESCRIZIONE)

VISTA

Ciò che nel lupo colpisce di più è senza dubbio il magnifico sguardo. Di colore ambrato, giallo o arancione, gli occhi di questo superbo canide di notte brillano in maniera insolita e gli consentono di vedere molto bene nell'oscurità, il che costituisce un bel vantaggio per un predatore. Il fenomeno è dovuto a un tessuto particola il tapetum lucidum, situato nello strato coroideo dell'oo tra retina e sclera. Il tapetum è costituito da placchette argentee e da cellule pigmentate, dette melanoblasti, che hanno la capacità di migrare lungo le placchette quando le condizioni di illuminazione sono minime, o addirittura nell'oscurità: in tal caso i melanoblasti sono ritratti e la luce penetra nell'occhio, stimolando una prima volta la retina, quindi si riflette sulle placchette del tapetum ed eccita per la seconda volta le cellule visive. Per contro, in condizioni di illuminazione normale, i melanoblasti scivolano lungo le placchette del tapetum evitando la sovraesposizione alla luce. Gli occhi degli animali che hanno la fortuna di possedere tale struttura (oltre ai canidi, i felidi come linci e gatti), e che pertanto brillano di notte, vengono definiti "fosforescenti". Il lupo ha un campo visivo di cento gradi, ma questo tipo di visione è più adatto alla percezione del movimento che dei dettagli.

La capacità visiva di un licantropo con la luce solare è pari a quella di un comune essere umano, durante le ore crepuscolari il mannaro può avvertire un leggero disturbo che scompare con il calare completo del sole. Durante il passaggio dal giorno alla sera la pupilla del mannaro subisce variazioni di grandezza dovute alla capacità di messa a fuoco in condizioni di luce non completa di quest’ultima che gli consente, in pochi secondi, di adattare la vista alla quantità di luce presente. Sarà dunque in grado, in forma Hominid, di distinguere contorni sfocati a venti metri se l’oscurità non è totale, capacità che si riduce progressivamente con la quantità di luce presente. Nelle forme animali il campo visivo aumenta di profondità e gradazione, sarà possibile scorgete contorni sfocati anche a trenta metri in semioscurità e a venti in completa oscurità.

OLFATTO

L’olfatto di un licantropo in forma Hominid risulta essere triplicato rispetto ad un umano. Questa capacità, in termini pratici, equivale all’avvertire un determinato odore, a seconda della sua intensità, anche a grandi distanze (Fare riferimento alla tabella). Una parte del cervello del mannaro è adibita a raccogliere le informazioni che vengono inviate dai recettori degli odori, con il passare degli anni e l’accumulo di esperienza il licantropo è in grado di tracciare mentalmente una mappa virtuale del territorio dove vive e di associare ad ogni singolo odore un determinato luogo, una persona, un animale, un oggetto e più raramente una situazione.



Attenzione: le distanze, in caso di condizioni atmosferiche particolari (pioggia, neve) vengono dimezzate.

UDITO

L’udito del lupo è sensibilissimo, venti volte quello umano, è il senso più sviluppato che possiede ed è grazie all’udito che i mannari si spostano con disinvoltura nel territorio e riescono a percepire le presenze estranee a grandissimo raggio. Inoltre l’utilità di un udito così raffinato è data dall’importanza di comunicare attraverso i tipici ululati a grandi distanze.

In forma umana non è molto più sviluppato di quello di un comune uomo, mentre nelle forme animali è quasi triplicato.




LINGUAGGIO ANIMALE

La natura animale del licantropo permette ad egli di comprendere il linguaggio animale (corpo, versi, gesti) di qualunque essere. Egli potrà comprenderne le intenzioni in forma animale e crinos e comunicarle. In forma umana la comprensione del linguaggio animale si limita alla conoscenza delle nozioni basilari e alla loro interpretazione. Non è permesso all’Hominid di “parlare” agli animali selvatici aspettandosi che questi li comprendano o rispondano, ma sarà migliore che per altri, estranei alla razza, la comprensione della maggior parte delle intenzioni.



Lupus CARATTERISTICHE FISICHE

Il Canis lupus è un carnivoro appartenente alla superfamiglia dei canidi - o canidae, come il cane, lo sciacallo, il coyote, il licaone, la volpe e così via - e fa parte della classe dei mammiferi, che comprende circa cinquemila specie. I mammiferi sono vertebrati omeotermi, coperti di pelo (almeno allo stadio embrionale), che nutrono i piccoli con il latte. Il lupo è il più grande dei canidi selvatici ed è uno dei più proporzionati: la sua lunghezza varia da un metro a un metro e cinquanta, mentre l'altezza al garrese è compresa tra i sessanta e i novanta centimetri. Il peso medio di un maschio adulto si aggira intorno ai cinquanta chilogrammi, laddove le femmine pesano da dieci a quindici chilogrammi in meno. La coda, folta e pendente, misura tra i trenta e i sessanta centimetri e costituisce uno strumento utilizzato nel linguaggio corporeo. Il collo è molto muscoloso, tanto che la forza dell'animale sembra concentrarsi proprio in questa parte del corpo, formata, come avviene in tutti i mammiferi, da sette vertebre cervicali. Agile e scattante, il lupo presenta scapole più oblique di quelle dei cani, che gli consentono una grande disinvoltura nei movimenti. Dietro queste ultime è presente una sorta di criniera folta e piatta, che si rizza quando l'animale si fa minaccioso. Con il mantello invernale, i peli delle guance sono particolarmente folti, caratteristica che, insieme agli occhi di taglio obliquo, conferisce al lupo una fisionomia particolare. Le orecchie sono corte, la testa è larga e misura cento settanta centimetri cubi di volume, contro i centoventi o centotrenta dei cani più grandi.

Caratteristiche fisiche:

Il Lupo ha arti lunghi, zampe larghe e un'ottima capacità di resistenza grazie alla quale può coprire oltre 30 km con un trotto costante alla velocità di 6 -10 km/h. L'odorato è il senso più sviluppato del lupo, il suo olfatto è infatti 100 volte più sensibile di quello dell'uomo e può individuare la sua preda ad un chilometro di distanza.. Benchè la loro vista notturna sia molto sviluppata non sono in grado di focalizzare oggetti lontani più di 23 metri circa. Il Lupo può udire l'ululato dei suoi simili a oltre 15 km di distanza, perché ha un udito molto sensibile ( 20 volte più dell'uomo ). Le mandibole possono esercitare una pressione di oltre 100 kg per cm2. Le larghe zampe sono dotate di 5 cuscinetti carnosi che a contatto con la neve si dilatano per offrire una base d'appoggio più ampia. Le dimensioni del Lupo variano a seconda della specie, ma generalmente questo animale ha la taglia di un grosso cane: i maschi mediamente sono lunghi 135-170 cm, mentre l'altezza al garrese varia da 45 a 90 cm ed il peso si attesta circa a 45-55 kg, con esemplari più grossi che arrivano anche a 65 kg. Le femmine sono più piccole.

Comportamento:


Il Lupo è un animale sensibile ed intelligente, che può essere insieme individuo e animale sociale. Un animale che si prende cura dei suoi malati, protegge la famiglia e ha bisogno di essere parte di qualcosa che sia piu' grande di lui: il branco. La struttura sociale del branco è formata dalla coppia dominante ( detta alfa ), da un individuo o una coppia detta beta ( che ricopre il ruolo di vicecapo ), da alcuni individui di medio rango, e da uno o piu' lupi di basso rango, detti omega. I lupi dominanti hanno un comporatmento predominante caratterizzato dal tenere testa e coda ben alta e le orecchie dritte; viceversa gli altri membri dimostrano la loro sottomissione leccando loro il muso e tenendo testa, coda e orecchie piu' basse dell'individuo di posizione gerarchica superiore. Ogni lupo del branco ha un ruolo ben preciso: gli alfa comandano tutto il gruppo, i beta comandano i lupi di medio rango, tutti gli adulti comandano gli individui di medio e basso rango. Il gradino più alto e quello più basso della scala gerarchica generalmente sono fissi ( tranne che in caso di morte o di ferimento grave ) mentre all'interno del medio rango i cambiamenti sono frequenti. Il lupo omega ha come ruolo quello di invogliare al gioco e stemperare i conflitti, ma in genere è sempre l'ultimo a mangiare e deve sopportare l'aggressività del resto del branco. Il comportamento di un branco ben organizzato fa parte della strategia di sopravvivenza, infatti la mancata collaborazione di un individuo della squadra potrebbe comportare un insuccesso durante la caccia e alla rinuncia forzata ad un pasto. Le dimensioni del branco vanno da 3 o 4 membri sino a un massimo di 20 o 30, questo dipende principalmente dalle zone in cui i lupi vivono ed è legato alle prede che essi devono cacciare. Infatti per vincere una preda grande ( per es. un cervo ) sono necessari molti individui, mentre per una preda di medie dimensioni sono sufficienti pochi lupi. Alcune volte un Lupo abbandona il branco e può vagare solitario per diverso tempo prima di essere accettato da un nuovo gruppo. Durante questo periodo la vita è molto difficile ed è per questo motivo che la mortalità tra i lupi solitari è molto alta. Se nel branco è presente una cucciolata ( generalmente solo gli individui alfa hanno il diritto di accoppiarsi ) tutti i lupi se ne occupano e svolgono una funzione protettiva. I cuccioli solitamente hanno il permesso di mangiare per primi con gli individui dominanti, successivamente seguendo la scala gerarchica anche il resto del branco si puo' sfamare. I lupi più giovani si mettono costantemente alla prova: i più veloci, forti, coraggiosi e intelligenti dominano sugli altri; le loro qualità determineranno la posizione gerarchica che andranno a ricoprire quando avranno raggiunto, a circa 2 anni di vita, l'età adulta.

Sviluppo:

I cuccioli alla nascita hanno gli occhi chiusi, aprono le palpebre verso i 12 giorni e si nutrono esclusivamente di latte materno fino a circa 45 giorni di vita, da questo momento in poi l'alimentazione diventa mista e sempre con maggiore frequenza, iniziano a consumare le prime razioni di carne premasticata o predigerita, fornite dai genitori o da altri componenti del gruppo. Solo verso i 3/4 mesi di vita iniziano a masticare autonomamente i primi bocconi di carne fresca, portata loro dagli adulti, per cacciare autonomamente sono necessari mesi di addestramento degli adulti e le prime prede vengono cacciate in modo autonomo verso i 12 mesi d'età. La maturità riproduttiva e la possibilità di una vita autonoma viene raggiunta intorno al secondo anno di vita. I fattori che la rendono operativa sono legati alla disponibilità di prede nel territorio del branco e al desiderio crescente di una vita sociale autonoma.

Alimentazione e mortalità:

Un lupo mangia mediamente circa 2/3 Kg. di carne al giorno, questo significa che deve predare almeno ogni tre giorni e che può ingurgitare in un solo pasto fino a 8 Kg. di carne. L'alimentazione è strettamente carnivora, molto marginali sono le integrazioni con bacche, frutti, erbe, alimenti che svolgono una funzione digestiva e depurativa, oltre a fornire microelementi essenziali al corretto bilanciamento della dieta. La vita media è di circa 10 anni ed è strettamente legata alla capacità di provvedere al proprio sostentamento, ancor oggi esistono tristi incidenze di mortalità, legate alla persecuzione dell'uomo.

Crinos CARATTERISTICHE FISICHE

Il Crinos (Canis Lupus Crinos) appartiene alla famiglia dei canidi, è un mammifero ed è uno dei più grandi carnivori esistenti al mondo. La sua lunghezza (da coda a naso) varia dai 3m ai 4,50m. Il peso medio di un maschio adulto si aggira attorno ai tre quintali. L’habitat del crinos è costituito da ampie distese boscose, ma non è raro trovarne alcuni esemplari nella zona costiera, in radure e a grandi altitudini, solitamente si tengono lontani dai centri abitati, ma a volte si spingono fin dentro le mura di un paese se la fame è tale da superare il timore naturale delle folle.

COSTITUZIONE

Struttura ossea e muscolare

Dopo essere stati infettati da un esemplare di lupo licantropo uno dei cambiamenti più importanti è a livello di struttura ossea. L’intero scheletro subisce un irrobustimento omogeneo, ossa piatte, lunghe e corte aumentano lo spessore del tessuto osseo compatto fino a garantire una resistenza due volte superiore al normale. Per sopportare un tal peso aggiuntivo i muscoli scheletrici si rafforzano di conseguenza. L’aumento della forza è riscontrabile nelle forme Hominid e Crinos. Nella prima un mannaro sarà in grado di esercitare una potenza superiore a qualsiasi uomo, sopportare e spostare pesi tre volte maggiori del suo. Nella forma Crinos questa forza aumenta esponenzialmente fino a consentire al mannaro una potenza tale da sfondare un muro di pietra dello spessore di dieci centimetri senza riportare alcun danno o di atterrare un cavallo da tiro e ribaltare la sua carrozza.

Digestione

Il sistema digerente del Lican è del tutto simile a quello umano se si escludono alcune caratteristiche essenziali alla sopravvivenza dello stesso. Cominciando dalla bocca dove un’attività sopra la norma delle ghiandole salivari causa la produzione maggiorata di tale liquido e dunque una più semplice digestione successiva. Le parenti dell’esofago e dello stomaco sono due volte più elastiche di quelle umane e presentano uno spessore della membrana mucosa maggiore, questa caratteristica permette ad un Lican di ingerire ogni tipo di oggetto che riesca a cacciarsi in bocca assicurandosi una difesa naturale da bocconi “pericolosi”, frammenti ossei, piccoli oggetti, sostanze velenose non risulteranno nocive al mannaro. Ultima una produzione due volte maggiori di acido gastrico che, nell’individuo umano, comporta una rapidissima digestione e assimilazione di energia, mentre nella forma animale aiuta l’abbattimento di sostanza difficilmente digeribili altrimenti.

Curiosità

La saliva del mannaro ha grandi proprietà curative, questa ha maggiori poteri se estratta e utilizzata nelle forme animali, ma anche l’Hominid ne fa uso per automedicarsi piccoli tagli. Proprio questa caratteristica terapeutica ha fatto si che la Saliva di Mannaro divenisse un unguento ricercatissimo in campo medico, utilizzato da stregoni, guaritori e cerusici diluito in acqua o vino come cicatrizzante e anestetico.

Il Sangue di Mannaro è utilizzato come antico rimedio per curare infezioni e come vaccino naturale, l’alta densità di leucociti e trombociti che difendono il mannaro dalle malattie comuni degli uomini hanno fatto nascere la credenza che bevendo il loro sangue ci si possa difender da gran parte di questi malanni. Non è un rimedio molto diffuso per l’ovvia difficoltà di reperimento.
[Modificato da RambaldoDiRossiglione 14/02/2013 23:57]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:26. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com