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Confutazione trasmissione radio maria del GRIS di novembre 2012...

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2012 18:10
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01/12/2012 18:43
 
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...sulla risurrezione (Lc 23:43)
01/12/2012 19:05
 
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Dopo gli interventi di Leoni e del p greco, è arrivato il turno di Sandro Leoni, che incentra la sua critica sul tema della resurrezione. Si basa sul libro Potete vivere su una terra paradisiaca, che fra i vari libri per lo studio biblico, ritiene essere il migliore, quello che meglio permette di farsi un quadro più dettagliato del nostro credo. Legge e commenta le pp. 170 e 171:


CHI SARÀ RISUSCITATO?

Parlando del malaffore inchiodato in parte a Cristo leggiamo:


15 È vero che quest’uomo fece il male. Fu un ‘ingiusto’. Non conosceva la volontà di Dio. Ma sarebbe stato un malfattore se avesse conosciuto i propositi di Dio? Per saperlo, Gesù risusciterà questo ingiusto,



Permettetemi una precisazione. A me risulta dalla Bibbia che Gesù sapeva tutto quello che c’era nel cuore dell’uomo, in armonia con la sua divinità. Non aveva bisogno che qualcuno o qualcosa lo informasse…



come pure altri miliardi di persone che morirono nell’ignoranza. Per esempio, nei secoli passati molti non sapevano leggere e non videro mai una Bibbia. Ma saranno risuscitati dallo Sceol o Ades. Quindi, nella terra paradisiaca, verrà insegnata loro la volontà di Dio e avranno l’opportunità di dimostrare che amano realmente Dio, facendo la sua volontà.




Informo che il geovismo distingue tra sheol, la tomba comune del genere umano da cui si può risuscitare, dalla geenna, cioè il luogo della distruzione da cui non si risorge


16 Questo non significa che tutti saranno risuscitati. La Bibbia mostra che Giuda Iscariota, il quale tradì Gesù, non verrà risuscitato. Per la sua volontaria malvagità, Giuda è chiamato “figlio della distruzione”. (Giovanni 17:12) Egli andò nella simbolica Geenna, da cui non c’è risurrezione. (Matteo 23:33)



Per noi cattolici questo suona alquanto strano. Ma dove stra scritto che Giuda non risorgerà? La nostra Bibbia non parla di distruzione, ma di punizione eterna. E in ogni caso questo non esclude che anche Giuda venga risusciato.



Quelli che fanno volontariamente il male dopo aver conosciuto la volontà di Dio potrebbero peccare contro lo spirito santo, e Dio non risusciterà chi pecca contro il suo santo spirito. (Matteo 12:32; Ebrei 6:4-6; 10:26, 27). Tuttavia, dato che il Giudice è Dio, non abbiamo alcun motivo per cercare di determinare se certe persone malvage del passato o di oggi saranno risuscitate o no. Dio sa chi è nell’Ades e chi è nella Geenna. Da parte nostra dovremmo fare tutto il possibile per essere la specie di persone che Dio vuole avere nel suo nuovo sistema. — Luca 13:24, 29.



Prima dicono di non avere il diritto di giudicare, ma poi lo fanno, dicendo che Giuda e altri non risorgeranno… mah

Ma torniamo a p. 170 e leggiamo:


12 Questi uomini vicino a Gesù sono malfattori. Uno di loro ha appena finito di insultarlo, dicendo: “Tu sei il Cristo, non è vero? Salva te stesso e noi”. L’altro malfattore, invece, crede a Gesù. Gli si rivolge dicendo: “Ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno”. Al che Gesù gli promette: “Veramente ti dico oggi: Tu sarai con me in Paradiso”. — Luca 23:39-43.



Preciso che questa traduzione anomala è della TNM. Le altre Bibbie rendono correttamente:

“In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso!"

Questa è la promessa di Cristo al malfattore pentito; egli ha mostrato apertamente il suo pentimento, anche rimproverando il suo compagno. Quindi Gesù promette la salvezza al malfattore in virtù di questo pentimento. E’ illogico mettere i 2 punti dove li mette la TNM. Non ha senso un complemento di tempo collegato con il “ti dico oggi”. Ma andiamo avanti a leggere dove sta il trucco, che spinge a tradurre in questo modo strano!


14 Gesù Cristo, naturalmente, non sarà effettivamente qui sulla terra con l’ex malfattore. No, Gesù sarà in cielo, da dove regnerà sul Paradiso terrestre. Perciò sarà con quell’uomo nel senso che lo risusciterà e ne avrà cura sia dal punto di vista fisico che da quello spirituale.



Gesù sarà in cielo mentre il malfattore sulla terra. Questo perché loro hanno già stabilito che quell’uomo non è un unto e quindi non potrà accedere al cielo. La presenza di Gesù sarà quindi simbolica.

Ma attenzione al trucco. Gesù ha detto: “Tu sarai con me in Paradiso”
Ma il geovismo inverte tutta questa frase, fate attenzione:

Il tu diventa io, il sarai diventa sarò, con me diventa con te e il paradiso diventa la terra anziché il cielo.

No Gesù ha detto "tu sarai con me" e Gesù è nel reame dei cieli non sulla terra. Quindi sarà il malfattore ad andare con Gesù in paradiso, cioè in cielo, non Gesù con il malfattore sulla terra.

Queste cose non si fanno. Questo non è rispetto della Bibbia, qui c’è proprio uno scambio sotto il naso di chi legge. Hanno cambiato la promessa di Gesù…

Ci sarebbe molto altro da dire ma dobbiamo dare spazio alle telefonate.
Mi limito a quest’ultimo aspetto a p. 174:


quelli risuscitati sulla terra non riceveranno il medesimo corpo che avevano prima di morire. Quel corpo probabilmente si è decomposto ed è tornato alla terra. Col tempo gli elementi del corpo morto possono essere divenuti parte di altre creature viventi. Perciò Dio non risuscita lo stesso corpo, ma la stessa persona che è morta. A quelli che vanno in cielo dà un nuovo corpo spirituale. A quelli risuscitati sulla terra dà un nuovo corpo fisico. Questo nuovo corpo fisico sarà senz’altro simile a quello che l’individuo aveva prima di morire, di modo che questi sarà riconoscibile da chi lo conosceva.



Qui si potrebbe addirittura fare dell’umorismo. Insomma il vecchio risuscita vecchio, il gobbo risuscita gobbo. E il feto con quale aspetto risuscita? Eh, come potranno riconoscerlo? Misteri, grossi misteri nel geovismo, ma non di certo nella nostra religione. Ma fermiamoci qui e diamo spazio alle telefonate…



Parola a chi desidera replicare...
[Modificato da viceadmintdg1 01/12/2012 19:05]
02/12/2012 11:05
 
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Grazie Admin,

viceadmintdg1, 28/11/2012 18:33:

Dopo gli interventi di Leoni e del p greco, è arrivato il turno di Sandro Leoni, che incentra la sua critica sul tema della resurrezione. Si basa sul libro Potete vivere su una terra paradisiaca, che fra i vari libri per lo studio biblico, ritiene essere il migliore, quello che meglio permette di farsi un quadro migliore del nostro credo. Legge e commenta le pp. 170 e 171:

CHI SARÀ RISUSCITATO?

Parlando del malfattore inchiodato in parte a Cristo leggiamo:


15 È vero che quest’uomo fece il male. Fu un ‘ingiusto’. Non conosceva la volontà di Dio. Ma sarebbe stato un malfattore se avesse conosciuto i propositi di Dio? Per saperlo, Gesù risusciterà questo ingiusto,



Permettetemi una precisazione. A me risulta dalla Bibbia che Gesù sapeva tutto quello che c’era nel cuore dell’uomo, in armonia con la sua divinità.



questa è una forzatura.....Gesù ha ricevuto il “potere su ogni essere umano” (Gv. 17:2- CEI) e il Padre gli ha dato in mano ogni cosa (Gv. 3:35) per cui nel valutare il potere di Cristo dobbiamo tenete presenti queste cose, non la divinità di Cristo...

viceadmintdg1, 28/11/2012 18:33:


Non aveva bisogno che qualcuno o qualcosa lo informasse…



per le ragioni appena esposte...chi ha ricevuto in mano ogni cosa ed ha potere su ogni essere umano, poteri ricevuti da Dio, non ha bisogno di essere informato su nulla e di nulla...

viceadmintdg1, 28/11/2012 18:33:




come pure altri miliardi di persone che morirono nell’ignoranza. Per esempio, nei secoli passati molti non sapevano leggere e non videro mai una Bibbia. Ma saranno risuscitati dallo Sceol o Ades. Quindi, nella terra paradisiaca, verrà insegnata loro la volontà di Dio e avranno l’opportunità di dimostrare che amano realmente Dio, facendo la sua volontà.




Informo che il geovismo distingue tra sheol, la tomba comune del genere umano da cui si può risuscitare, dalla geenna, cioè il luogo della distruzione da cui non si risorge




ma è la Bibbia a fare questa distinzione....lo sceol trova il suo equivalente nell' Ades neotestamentario che secondo la Bibbia “rende i morti” in esso custoditi (Apoc. 20:13 - CEI)....è quindi la tomba del genere umano visto che rende i morti in esso contenuti, mentre la morte e l' Ades finiranno entrambi nel lago di fuoco che è la “morte seconda” (Apoc. 20:14)....a Lei risulta che dalla morte seconda vi sia risurrezione? Sulla base di quale passo biblico può affermare ciò? [SM=g2037509]

viceadmintdg1, 28/11/2012 18:33:




16 Questo non significa che tutti saranno risuscitati. La Bibbia mostra che Giuda Iscariota, il quale tradì Gesù, non verrà risuscitato. Per la sua volontaria malvagità, Giuda è chiamato “figlio della distruzione”. (Giovanni 17:12) Egli andò nella simbolica Geenna, da cui non c’è risurrezione. (Matteo 23:33)



Per noi cattolici questo suona alquanto strano. Ma dove stra scritto che Giuda non risorgerà? La nostra Bibbia non parla di distruzione, ma di punizione eterna. E in ogni caso questo non esclude che anche Giuda venga risusciato.



e dove parla di punizione eterna la sua Bibbia? A proposito della Geenna e del lago di fuoco e zolfo la sua Bibbia parla di punizione eterna? Dove, in Apoc. 20:10, per esempio?
Lì si dice che il Diavolo fu scagliato nel lago di fuoco dove erano già la bestia e il falso profeta, e si parla di tormento eterno...ma la bestia e il falso profeta sono personaggi letterali?
Inoltre, il lago di fuoco e zolfo non significa punizione eterna ma “morte seconda” secondo Apoc. 20:14 ; 21:8. La "morte seconda", secondo Lei, significa “punizione eterna” (che per voi va intesa come punizione eterna in uno stato di coscienza dell' "anima"....)?

viceadmintdg1, 28/11/2012 18:33:




Quelli che fanno volontariamente il male dopo aver conosciuto la volontà di Dio potrebbero peccare contro lo spirito santo, e Dio non risusciterà chi pecca contro il suo santo spirito. (Matteo 12:32; Ebrei 6:4-6; 10:26, 27). Tuttavia, dato che il Giudice è Dio, non abbiamo alcun motivo per cercare di determinare se certe persone malvage del passato o di oggi saranno risuscitate o no. Dio sa chi è nell’Ades e chi è nella Geenna. Da parte nostra dovremmo fare tutto il possibile per essere la specie di persone che Dio vuole avere nel suo nuovo sistema. — Luca 13:24, 29.



Prima dicono di non avere il diritto di giudicare, ma poi lo fanno, dicendo che Giuda e altri non risorgeranno… mah



Ma in Gv. 17:12 Giuda non è chiamato il figlio della distruzione? Qui troviamo il sostantivo greco apoleia che secondo il cattolicissimo Vocabolario del Nuovo Testamento greco italiano G. Vigini significa “distruzione, perdizione, rovina, spreco”...ovviamente, lungi da noi giudicare alcuno visto che il giudizio spetta a Dio, ma dalle parole di Gesù in Marco 14:21 riferite a Giuda (“Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!”) possiamo onestamente aspettarci una sua risurrezione? [SM=g2037509]

viceadmintdg1, 28/11/2012 18:33:


Ma torniamo a p. 170 e leggiamo:


12 Questi uomini vicino a Gesù sono malfattori. Uno di loro ha appena finito di insultarlo, dicendo: “Tu sei il Cristo, non è vero? Salva te stesso e noi”. L’altro malfattore, invece, crede a Gesù. Gli si rivolge dicendo: “Ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno”. Al che Gesù gli promette: “Veramente ti dico oggi: Tu sarai con me in Paradiso”. — Luca 23:39-43.



Preciso che questa traduzione anomala è della TNM. Le altre Bibbie rendono correttamente:

“In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso!"

Questa è la promessa di Cristo al malfattore pentito; egli ha mostrato apertamente il suo pentimento, anche rimproverando il suo compagno. Quindi Gesù promette la salvezza al malfattore in virtù di questo pentimento. E’ illogico mettere i 2 punti dove li mette la TNM. Non ha senso un complemento di tempo collegato con il “ti dico oggi”. Ma andiamo avanti a leggere dove sta il trucco, che spinge a tradurre in questo modo strano!


14 Gesù Cristo, naturalmente, non sarà effettivamente qui sulla terra con l’ex malfattore. No, Gesù sarà in cielo, da dove regnerà sul Paradiso terrestre. Perciò sarà con quell’uomo nel senso che lo risusciterà e ne avrà cura sia dal punto di vista fisico che da quello spirituale.



Gesù sarà in cielo mentre il malfattore sulla terra. Questo perché loro hanno già stabilito che quell’uomo non è un unto e quindi non potrà accedere al cielo. La presenza di Gesù sarà quindi simbolica.

Ma attenzione al trucco. Gesù ha detto: “Tu sarai con me in Paradiso”
Ma il geovismo inverte tutta questa frase, fate attenzione:

Il tu diventa io, il sarai diventa sarò, con me diventa con te e il paradiso diventa la terra anziché il cielo.

No Gesù ha detto "tu sarai con me" e Gesù è nel reame dei cieli non sulla terra. Quindi sarà il malfattore ad andare con Gesù in paradiso, cioè in cielo, non Gesù con il malfattore sulla terra.

Queste cose non si fanno. Questo non è rispetto della Bibbia, qui c’è proprio uno scambio sotto il naso di chi legge. Hanno cambiato la promessa di Gesù…




Leoni Leoni, ma quando la smetterà di dire falsità!
La traduzione della TNM è invece la più corretta sulla base del testo greco e di altri passi mentre quella della CEI è a nostro parere del tutto sbagliata.
Vado a spiegare il perchè.
Ecco il testo greco di Luca 23:43, laddove non vi sono segni di interpunzione:
kai eipen autoi, Amen soi lego, SEMERON MET' EMOU esei en toi PARADEISOI";
alla lettera, senza punteggiatura (assente nel testo greco):
E disse a lui amen a te dico OGGI CON ME sarai nel PARADISO
La TNM rende così il versetto:
Ed egli disse a lui: veramente ti dico oggi: tu sarai con me in paradiso”.
La CEI rende invece così il passo:
Gli rispose: in verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso”.

Qual' è l' errore della traduzione CEI? Che, così come strutturato, comunica agli occhi del lettore un dato di fatto, e cioè che sia Gesù che il malfattore siano andati insieme e quel giorno stesso in Paradiso, poichè Gesù disse. “OGGI CON ME sarai nel PARADISO” sulla base del testo greco.

Ma è realmente così?

Qui abbiamo due parole e un' espressione che dobbiamo analizzare per comprendere le parole di Gesù: PARADEISOS (PARADISO), SEMERON (OGGI) E MET' EMOU (CON ME).

Analizziamole ad una ad una:
1)PARADEISOS (PARADISO): è una parola “sibillina”. Perchè mai? Perchè il lettore del nostro tempo può concepire il Paradiso unicamente come in luogo celeste, ma era così anche ai tempi di Gesù? Gesù, dicendo PARADISO, stava rispondendo a un' esortazione espressa dal malfattore in Luca 23:42, di un ebreo che conosceva un solo Paradiso, quello dell' Eden (ricordo che il malfattore non era mai stato discepolo di Cristo né era nato di acqua e di spirito, si confronti Gv. 3:3-5) oppure il regno messianico avvenire (Salmo 72, Isaia 11:1-9). E Gesù raccolse quella preghiera (“ricordati di me”) ma non disse, come fece con gli apostoli: ”Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.....quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perchè dove sono io siate anche voi” (Gv. 14:2-3)....ma disse: “in PARADISO”.

Ogni cosa è stata sottoposta a Gesù e alla sua autorità, cieli e terra compresa, e ogni cosa è stata radunata o ricapitolata in Lui, PER CUI OGNI COSA DIVERRÀ UN PARADISO, CIELI E TERRA, NESSUNA CREAZIONE DI DIO ESCLUSA (Mt. 28:18 ; 1 Cor. 15:27 ; Efes. 1:10 ; Ebrei 2:5).

Pertanto, di per se e nel contesto dell' epoca, dire “in PARADISO” non equivale affatto a dire “in cielo”.

Ma ci sono due problemi: OGGI e CON ME...

2)OGGI: secondo la traduzione CEI, quel giorno stesso Gesù e il malfattore sarebbero dovuti andare insieme in cielo, poiché come visto, Gesù disse: “ OGGI CON ME sarai nel PARADISO” sulla base del testo greco.

Ma andò proprio così?
La risposta è no!

In Gv. 20:17 Gesù disse a Maria Maddalena: “Non mi trattenere, perchè non sono ancora salito al Padre (CEI)”.

Attenzione! Nel testo greco, per salire, non troviamo i verbi di solito usati per risuscitare, come egeiro, anistemi, exegeiro.
Troviamo invece il verbo anabaino, che secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, a pagina 196, significa “andar su, salire”.

Perchè è importante questo particolare? Perchè se Gesù disse che tre giorni dopo non era ancora salito al Padre, cioè in cielo (visto che il Padre è in cielo....) non poteva esserlo neppure il malfattore.

Ma non basta: il verbo anabaino non significa, come visto, risorgere ma “salire, andar su, ascendere”. Quindi, il termine può anche riferirsi ad un' “anima immortale” che sale alla beatitudine celeste, ma Gesù usando quel termine esclude anche questa possibilità sia per se che per il malfattore!

Quindi cosa significa OGGI? Dato che non vi sono elementi biblici seri per poter affermare che Gesù e il malfattore andarono in cielo insieme quel giorno stesso, OGGI sta ad evidenziare la promessa che Gesù fa al malfattore: “io ti prometto, oggi, che tu sarai con me...”, “veramente io oggi ti dico, cioè ti prometto che sarai con me...”, per parafrasare.

Dal punto di vista è quindi corretto mettere la punteggiatura dopo OGGI!

3)CON ME: anche questa espressione SARAI CON ME non implica affatto l' esserlo “fisicamente”, per il semplice motivo che ognuno che in cielo e sulla terra è radunato o ricapitolato in Cristo è “con Cristo” (Efes. 1:10), a cui ogni cosa è stata sottoposta, nessuna esclusa: cieli (spirituali e non) e terra e su ogni cosa è stata data a Cristo autorità, in cielo e sulla terra, come ogni cosa in cielo e sulla terra sarà stata ricapitolata o radunata in Lui, come visto. Per cui CON ME non implica in se “fisicità”.

Ad esempio, Dio disse, riferendosi alla terra:
"La terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e ospiti" (Levitico 25:23 - CEI), cioè in una creazione che mi appartiene e che mi è sottoposta, la terra.

Così per Gesù dato che il dominio del Figlio dell' uomo, come visto ( Daniele 7:13-14) sarà su ogni cosa, cielo e terra, su cui Gesù ha piena autorità.


viceadmintdg1, 28/11/2012 18:33:


Ci sarebbe molto altro da dire ma dobbiamo dare spazio alle telefonate.
Mi limito a quest’ultimo aspetto a p. 174:


quelli risuscitati sulla terra non riceveranno il medesimo corpo che avevano prima di morire. Quel corpo probabilmente si è decomposto ed è tornato alla terra. Col tempo gli elementi del corpo morto possono essere divenuti parte di altre creature viventi. Perciò Dio non risuscita lo stesso corpo, ma la stessa persona che è morta. A quelli che vanno in cielo dà un nuovo corpo spirituale. A quelli risuscitati sulla terra dà un nuovo corpo fisico. Questo nuovo corpo fisico sarà senz’altro simile a quello che l’individuo aveva prima di morire, di modo che questi sarà riconoscibile da chi lo conosceva.



Qui si potrebbe addirittura fare dell’umorismo. Insomma il vecchio risuscita vecchio, il gobbo risuscita gobbo. E il feto con quale aspetto risuscita? Eh, come potranno riconoscerlo? Misteri, grossi misteri nel geovismo, ma non di certo nella nostra religione. Ma fermiamoci qui e diamo spazio alle telefonate…

Parola a chi desidera replicare...



ma come? Non è scritto in Isaia che “allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto?” (Isaia 35:6 - CEI)? Dio non può quindi riportare in vita la persona che dorme nel sonno della morte (Marco 5:39 ; Gv. 11:11,14) e poi eliminare completamente, nella “nuova terra” (2 Pt. 3:13) ogni sua infermità?
Vogliamo forse limitare l' Onnipotenza di Dio?

Quanto ai feti, citando dei passi biblici, Lei sa indicarci come effettivamente risorgeranno?

Leoni Leoni......
[Modificato da Aquila-58 02/12/2012 11:10]
02/12/2012 18:10
 
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