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)O( E respira, ama se puoi, l'Amore ti salverà )O(

Ultimo Aggiornamento: 30/10/2012 12:05
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Sesso: Femminile
30/10/2012 12:05

RIASSUNTO



Nel momento in cui Sihnè si trova nei pressi delle Tre nicchie giunge l'ancella nera. Sono parole taglienti quelle che la Figlia di Rhiannon mormora alla piccola luce, non hanno la funzione di sollevarla o consolarla dal difficoltoso cammino che ogni Iniziata deve percorrere. Le ombre di Krysliin si allungano in ogni suo gesto e in ogni sua espressione, arrivano quasi a sfiorare la novizia, senza nemmeno volerlo. La nera Vestale però l'esorta a pregare ancora ma soprattuto l'esorta nel prepararsi a ciò che Ella ha in serbo per lei. Dopo di che una promessa verrebbe scambiata tra le due. Invano da parte della figlia della Vecchia.




Commento

Grazie alla player di Sihnè, giocata splendida.





)O( Tempio di Avalon )O(




SIHNE }{ Nicchie }{ C'è un silenzio piacevole e tiepido, attorno alla mezzosangue. C'è un silenzio che profuma di incenso, un silenzio interrotto di tanto in tanto dallo scoppiettare di qualche lapillo nel Sacro Braciere. Tace, la mezzelfa, ma le palpebre non sono chiuse, nè il capo chino, come ci si aspetterebbe da una persona in preghiera. No, le spalle sottili son ben diritte, e lo sguardo non sembra indugiare nemmeno un secondo nel scivolare lento, prima sulla statua della Fanciulla, dunque su quella della Madre, ed infine su quella della Vecchia. Le parole che le escono dalle labbra sono leggere, il tono di voce non eccessivamente altro: in questo meriggio silenzioso non serve sforzarsi troppo perchè le proprie parole possano risultare chiare. Eppure la Novizia non parla a voce alta per farsi udire, non prega in quel modo per una buffa decisione improvvisa. Si rivolge così alla Dea perchè così è abituata, senza preoccuparsi d'essere udita da altri, senza remore se la propria voce echeggia per qualche attimo di troppo lungo la Navata Centrale. Indossa finalmente, di nuovo, la verde veste destinata alle Novizie: Rois l'ha sistemata e rammendata laddove la stoffa s'era stracciata durante la fuga dal Tempio dell'Iniziata, ed ora pare quasi come nuova. Ma non sono quei pensieri, i principali, ora: no. Tutta la dedizione e l'attenzione di quella creatura sottile è rivolta verso la Dea. La sua Dea. }{




KRYSLIIN ). Tempio * Colonnato .( Vi sono le Fiamme della Giusta a riscaldare i muri sacri della Casa delle Figlie della Dea, esse son rosse e brillanti, incandescenti ancor di più sotto il riflesso dell'Astro che non perdona ma che allunga la tua Ombra e le stesse di cui sei attorniata. Sempre buio, ma la luce che filtra fuori e dentro te è simile all'Argento, al cristallo dei Ghiacci che ferisce, parla e sanguina. Provoca dolore. Ed è per questo che cammini silente accompagnando quel sottile passo nudo, nudo e leggero, sulla pietra fredda del Tempio. La tua è scia, masso che si sarebbe già rovesciato a terra, oscuro che inghiotte, purtroppo, anche gli occhi del mare, quelle due fessure chiare che ti riempiono il viso, come smeraldi, assomiglierebbero a lame create nella penombra. Avrebbero visto raggi e prismi di colori quegli smeraldi brillanti, che rimarrebbero tali tuttavia… si distolgono e si chiudono dalla luce che li vorrebbe colpire. Ammaliare. Invano. Oltrepassi le colonne per condurti al centro della Navata centrale. Allungheresti quegli stessi occhi, cercando il vuoto nella Sua casa ma è proprio là che la intravedresti, esattamente dove sostavi in preghiera tu, tanto tempo fa. E' lei, la piccola luce del tempio, la piccola speranza, il futuro. Struscerebbe via il nero che ondeggia lieve sulle tue caviglie nude. Forse ella potrebbe sentirti, forte di quella mezza parte immortale. Non diresti nulla al momento, continueresti ad avanzare, come onda di mare in tempesta. Silenziosa.




SIHNE }{ Nicchie }{ Ci sono suoni che l'oto dei figli bastardi degli Uomini e degli Elfi captano e distinguono con chiarezza, molto più che gli umani. Inizialmente i passi della Nera Vestale non sono che un brusio lontano, ma presto la Novizia inizia ad identificarli come tale. La sua preghiera non è ancora terminata, e per ciò non si volta, continuando a dare le spalle al Sacro Braciere, osservando invece le Nicchie, innanzi a se. La chioma castana è lasciata libera si fluire fino ai fianchi, inanellata di piccoli pezzi di vetro che rifulgono alla luce dell'ultimo meriggio, ai raggi di sole che filtrano dall'oculo nel soffitto della Navata. Si smorzano le parole, con delicatezza, mentre i piedi scalzi interrompono il loro incedere, lasciando che la mezzosangue sosti qualche attimo, prima che lo sguardo si volga in direzione della Navata Centrale, laddove le par aver udito qualcuno avvicinarsi ( /Sensi sviluppati ). Inarca appena le sopracciglia sottili, mentre si assottiglia pure lo sguardo, nella speranza di identificare colei che, vestita di scuro, avanza. Solamente quando la Figlia di Rhiannon sarà abbastanza vicina per scorgerne con chiarezza i nordici lineamenti, le labbra della Novizia si schiuderanno nel pronunciare un breve saluto in sua direzione. } La Dea vi benedica, Krysliin. { Si limita a dire, muovendo un sol passo verso di lei, per poi fermarsi, in attesa di una replica, o di un nuovo silenzio. }{




KRYSLIIN ). Tempio * Colonnato . Nicchie .( Tempesta sì, ma una tempesta ermetica, chiusa e legata dentro un labirinto, un'idea forse. Quando le parole che spesso vengono usate feriscono, il tuo silenzio è spada che punta e preme sugli altri. Cosa v'è di te oltre quel marmoreo esistere, marmoreo vivere, marmoreo soccombere. Rinascere... nell'ombra. Ancora avanzeresti, passi dopo passi respiro immobile, taglia il viso quel lineamento che hai, magra e scavata, dentro l'abito nero e la stella sulla tua fronte che vorrebbe urlare il paradosso di quanto tu sia candida, in contrasto il crine chiarissimo, differente la pelle bianca. Ma è nero che dominerebbe te e chiunque a te stessa proverebbe ad avvicinarsi, cercando la tua anima. Impossibile… tu, dove hai buttato il cuore, ora andresti a riprenderlo, se ti sarà concesso. Sihnè si volgerebbe, tu la riconosceresti immediatamente. Ricordi Samhain, ricordi alcune cose, non si potrebbe dimenticare il dolore, l'essere stata già spezzata dal potere dell'Oscura. Dopotutto però, cercheresti i suoi occhi, osserveresti la Sua stella, ancora incolore. Sorrideresti, ma si mostrerebbe un sorriso tirato, tiepido. Non di più. { Spirites Aveas, piccola luce. } così dicendo ti avvicineresti un po' di più, affinché la vostra distanza si accorci di parecchio. { Come state? } le domanderesti mentre poco dopo volgeresti il capo verso la Saggia. Sono attimi che raccontano il nodo, impossibile da spezzare con il nero che scivola. Torneresti alla piccola mezzelfa, cercheresti di osservarla ancora, domandandoti che cosa, invece, abbia in serbo per lei la Dea.




SIHNE }{ Nicchie }{ Le pare stano sentirsi dare del ''voi'', ma non se ne cura più di tanto: non sono certo quelle le discussioni da affrontare, ora. Indugia forse più del dovuto sul volto della Sacerdotessa, sempre congelato in una crisalide che ne ovatta le emozioni, rendendole leggere e quasi impalpabili ( /Empatia +1 ). Al saluto di lei abbozza anch'ella un breve sorriso, il sorriso di chi non ne è particolarmente abituata, ma che tuttavia non lo nega, soprattutto ad una Sorella. } Io sto bene, ora che sono nuovamente nella Sua Casa. { Risponde, con calma, come se avesse davvero a disposizione tutto il tempo di questo mondo. Accenna alla propria fuga improvvisa, all'aver abbandonato il Tempio senza troppe spiegazioni, e non se ne pente. Non ha bisogno di essere rassicurata: oramai quello che è fatto è fatto: solo non riesce a tenere tutto dentro, e pian piano lascia che piccoli stralci di un racconto ancora laconico le scivolino alle labbra, raggiungendo l'oto altrui. } E voi, come state? { Sì, glielo chiede nonostante, anche sono indagando un poco di più sui suoi lineamenti, potrebbe rispondersi anche da sola, senza forse aggiungere il tedio di una risposta così personale ai pensieri della Vespertina. }{




KRYSLIIN ). Tempio * Nicchie .( Assottiglieresti le palpebre per altri istanti, servendoti quasi della figura di Sihnè. { Dove siete stata, che cosa avete fatto… in tutto questo tempo? } La tua voce è sottile e terribile, terribile nella dolcezza che non riuscirebbe a districarsi dalla pesantezza e finezza che le sono proprie. Potrebbe sembrare forse un rimprovero per la piccola luce e forse lo è. L'osserveresti ancora, conficcando dentro lei tutto di te, provocandole, se ci riuscissi, una sorta di disagio, una specie di sensazione che ammutolirebbe chi avrebbe delle colpe. Cercheresti tuttavia di risponderle, usando una sorta di trasparenza che sarebbe d'obbligo e intima verso di lei. Sospiri { Sto bene. } secco e arido quel dire che non ammetterebbe altre domande di sorta o susseguenti, come se tutto ciò che non si vede di te sia solo tuo, non condivisibile, non divisibile. { Sihnè… } proferiresti il suo nome come fosse bianco che dovrà sporcarsi un po' { … quanto è sofferente per Voi? } non credi vi sia bisogno di ulteriori parole o spiegazioni. Il cammino, l'inizio è tempestato di muri che parrebbero non infrangersi mai, per te dopo l'inizio è stato ancora peggio. Ma sei simile a quelle ombre, in esse sopravvivi. Ti sposteresti leggermente conducendo miti passi verso le tre nicchie, più vicine ad esse. Faresti un gesto fermo e deciso all'Iniziata, come se volessi essere affiancata.




SIHNE }{ Nicchie }{ Continua a seguirla con lo sguardo, come se nemmeno le sue domande fossero abbastanza, come se cercasse qualcosa di più, in silenzio, scavando tra i lineamenti del nordico volto dell'Ancella dell'Oscura. E' un po' riluttante a rispondere in maniera così esplicita alla prima domanda, che giunge fatidica. Eppure non può negare la verità, soprattutto ad una Sorella. } La Foresta mi ha accolta. { Tace, laconica, ora distogliendo lo sguardo perfino dalla nera stellina che orna la fronte candida della sua interlocutrice. } Non importa quello che ho fatto, importa quello che ho compreso.. che in Lei è la mia Casa, la mia forza, ma anche la mia gioia e il mio dolore. { Dinoccola lentamente quelle parole, affini eppure contrastanti, che cozzano le une con le altre come onde che si infrangono su una scogliera, senza preavviso. } Eppure questo è solo l'inizio. { Una certezza, d'obbligo averla. Il suo nome, sì: lo ode, nel studia l'accento, come se fosse una parola nuova pronunciata da labbra sconosciute, come se non fosse suo o non le appartenesse di fatto. Chiede della sofferenza, l'Oscura Vestale? Per qualche attimo le parole non sembrano voler affiorare sulle labbra dell'Iniziata, restie, titubanti, come lo sono i lemmi di chi inizia a comprendere che il dolore provato non sarà che la minima parte, una piccola goccia in un oceano molto più vasto. } Sofferente come la sofferenza di chi cammina a piedi nudi per giorni nella Foresta. { Una breve pausa. } Come chi ancora fatica a considerare prima l'Iniziata che sa di essere, piuttosto che la mezzelfa che è. Come la sofferenza di chi credeva di aver trovato parte della propria famiglia di sangue ed ora non ha più notizie. { Esempi. I suoi. Ma non lo esplicita, non aggiungendo altro. }{




KRYSLIIN ). Tempio * Nicchie .( Comprendi. Accoglieresti ogni singola parola, caricata di vita e mistero insieme. Ti fermeresti quindi davanti ai Tre volti, più vicina ora al volto più distante da te. Ne scorgeresti la purezza e impareresti ancora. Dopo di che Cerridwen. Davanti a questa soppeseresti uno sguardo disincantato. Non è stata la Passione della Guerriera a prenderti. Abbasseresti il capo, un movimento lento e pesante da osservare, poco dopo parleresti a Sihnè guardando paradossalmente quella che tu fosti tempo fa. { La sofferenza farà sempre parte della vostra vita, il dolore si sparpaglia uguale per chiunque, purtroppo, vorrei poterti aiutare. } non le daresti più del voi, lasceresti che ella possa entrare piano dentro la tua anima. { Un tempo avrei dato tutto per l'Amore. } Si apre, squarciandosi, il tuo passato. { Il giorno che arrivai al Tempio, ero colma di passione, di desideri, amavo la vita e avevo già deciso, malgrado tutto, di pormi al servizio della Triade intera, comunque sarebbe andata e qualsiasi cosa sarebbe successa. } La tua voce ora è metallica, fermata da lacrime che non possono scendere su tuo viso perchè sarai tu stessa ad impedirlo. { Infatti la mano d'Ella m'aveva già sfiorata, m'aveva già messo alla prova… togliendomi l'unica cosa che al mondo non m' avrebbe fatto più Vivere. } Sono parole d'abisso, parole oscure, cola la tristezza e sfortunatamente il vero reale, il vero tuo vissuto. Ti volgeresti lenta verso ella e le parleresti scrutandola dritto negli occhi, leggendola. { Preparati Sihnè, arriverà il Tempo in cui ogni cosa intorno a te potrebbe soffocarti e calpestarti ancora di più. } Non vuoi soccorrerla, non vuoi compiatirla, vuoi che ella cresca nella Verità. { Venni scelta da Rhiannon, infine… non vi sono state più Fiamme nella mia vita. } Feriscono e passano quelle verba, passano sulla tua pelle e dai tuoi occhi, accarezzerebbero la pelle di Sihnè e tornerebbero a te con più provocazione. Le sorrideresti infine, non lasciando adito a nulla che non possa farle capire quanto a te non siano mai state fatte domande, se fosse giusto oppure no. Tu lo hai accettato.




SIHNE }{ Nicchie }{ Non può non ascoltare. Si trova lì, a pochi passi: anche se si tappasse le orecchie la fredda voce della Sacerdotessa la raggiungerebbe comunque. Ma non è più una bambina: è abbastanza forte ad ascoltare tutto quanto, senza ritrarsi, ma forse non abbastanza da accettare -almeno da proprio punto di vista- ogni parola. Non può fare a meno di chiedersi cosa accadrà a lei, qualora la Dea decida di chiamarla nuovamente a se.. e domande e dubbi si affacciano nella sua mente, assieme ai timori portati seco dalle frasi pronunciate dalla Figlia dell'Oscura. Resisterà? Inarca le sopracciglia, si capisce che sta cercando con tutte le forse di capacitarsi di quel racconto, di quelle spiegazioni, che si avvallano le une sulle altre, inarrestabili ed inesorabili come il Cammino che Ella ha scelto per ognuna delle sue creature. Eppure cerca di farsi forte, di essere donna, e non più bambina, la mezzosangue dai capelli inanellati di pezzi di vetro. } Non ci credo che non è rimasto più niente. { Oltre Ea. Parla, infine, con voce rotta. I piedi sembrano percepire solo in questo istante il freddo del pavimento di pietra sulla quale poggiano, e l'ombra che scivola dalle colonne da tutta l'impressione di essersi fatta più intensa e cupa. } Non ci credo che potrebbe non restare più niente, oltre a Lei. { Parole, quasi le stesse di poco prima, che si dilatano e si contraggono assieme al petto ancora acerbo della Novizia, assieme al suo respiro. }{




KRYSLIIN ). Tempio * Nicchie .( Lasci che infine i tuoi passi si possano permettere di spostarsi verso la Vecchia. Davanti ad Ella sei più forte, sei all'unisono con ciò che stride e provoca amarezza e tristezza. Sarai però speranza per chiunque, ed è per questo che ora un sorriso più materno e amorevole scorre e si ferma sulle tue rosee sottile. { Sihnè, non v'è da temere, non v'è nulla di cui tu possa preoccuparti, non ora. Ma hai lasciato il Tempio e ogni cosa è rimasta immutata, il mio Destino è sicuramente diverso dal tuo, il tuo dal mio. Continua a pregare tutti e Tre i Volti, continua a cercarLa, amarLa, sempre. Ella è l'amore e la fede. Questo è ciò che conta, ricorda che per ogni momento di incertezza vi sono le tue sorelle. } Ti volgeresti ora a lei completamente, ne scorgeresti un'espressione quasi infastidita. {//Empatia 1} sei tu che porti scompiglio, ma è giusto esaminarla per comprenderla. { Che cosa ti ha spinto fuori dal Tempio allora... e che cosa ti ha riportato…? Vedi… oltre Ella v'è Ella e per quanto tu possa sfuggirle non v'è altro, tutto il resto è la Ruota della Tua vita che decide di girare, tu falla muovere, vivi… vivi perché io oggi è ciò che voglio iniziare a compiere. E respira, ama se puoi, l'Amore ti salverà. } Hai occhi di ghiaccio, provocano dolore e carezze, dolcezza a cui non sei abituata. Venne un uomo al tempio un giorno e Sihnè lo accolse, lo ricordi. E da quel crepuscolo che punteresti il passo.




SIHNE }{ Nicchie }{ Nuove parole, tanti suoni che si mescolano in una frase. Se ne sta stretta nelle spalle, la Novizia, con lo sguardo fisso sulla Figlia dell'Oscura ed il crine castano che le cade al bordo del volto, rendendo ancora più affilato di quanto i giorni lontano dal Tempio non abbiano già fatto. Tace: la Sacerdotessa s'è risposta già da sola, e la Novizia non ha bisogni di aggiungere altro. Sa che qualche parola di troppo risulterebbe solo pesante, in quel discorso che già si regge in piedi da solo, senza ulteriori delucidazioni. Strano affrontare tali argomenti con una creaturina che parrebbe appena uscita dall'adolescenza; eppure è all'Iniziata dai Misteri del Cerchio che la nordica si rivolge. Ed è questo quello che conta. } So che ognuna di voi ci sarà sempre. Per me. E anche per te. { Tace, qualche attimo, mentre lentamente sembra abbandonare quella situazione di stallo nella quale era caduta dopo le fredde e prorompenti parole dell'Ancella Onirica. Cerca di scorgere il lato fraterno di quelle parole, quello familiare.. e anche se è davvero difficile, qualcosa, nel profondo, scorge. Ma tace, tace ancora. ''E respira, ama se puoi, l'Amore ti salverà.'' quelle parole le echeggiano nella testa, come una nenia; una promessa che fa a se stessa, in silenzio. } Io lo prometto a voi.. { e dunque torna con il proprio sguardo verso il volto della Sacerdotessa. } ..ma voi promettete altrettanto a me. { Un'imposizione gentile, quella, che non sembra voler accettare un silenzio per risposta. Ed attende qualsivoglia parola, prima di poter comunicare che per lei è giunto il tempo di ritirarsi. }{




KRYSLIIN ). Tempio * Nicchie .( Sono parole dette a Sihnè, in egual modo son le stesse che ripercorri da sempre, da quella notte in cui il tuo sorriso s'è spento per sempre. Non può essere altrimenti. La morte è un evento doloroso che scava ovunque intorno a te, la morte che non hai ancora finito di oltrepassare, il corpo che si stringe, la vita che non ha senso. La tua maledetta vita senza senso, senza amore, senza passione, senza fuoco, senza labbra sulle labbra, senza nulla. Solo nero che scivolerebbe da te e per te, con te. La promessa, ella promette e tu dovresti almeno sforzarti di far finta di riuscirci a sembrare normale, non felice, perché non lo sei. Ti peserebbe mentire alla piccola luce del Tempio, ti peserebbe lo stesso darle speranza che tu stessa faticheresti ad alimentare. Ti avvicineresti a lei, il nero della tua veste si riempie di quella luce che arriva dalla Volta del Tempio, luccicano i tuoi capelli e sembreresti molto più donna di quanto tu non sia. Così giovane, così piegata e vinta, eppur temibile e austera. Respireresti e cercando le parole esatte andresti a scrutarla ancora. Non le sfioreresti le gemelle, non la solleveresti dai suoi dubbi, quelli che anche tu stessa avevi tempo fa. Ti limiteresti a viverla e immortalarla così Sihnè, ancora osserveresti la sua stellina neutra. Chiuderesti lo sguardo, cercheresti una forza che non hai ancora. { Vuoi che io ti dica che ci proverò…? Vuoi che ti faccia credere ciò con cui io combatto ormai ogni giorno? } le domandi in tono severo e basso insieme. L'Iniziata ha intravisto quanto tu sia simile alle ombre più di quanto tu stessa voglia celare, di quanto ometta, di quanto tu stessa ancora soffochi e spezzi. Sorrideresti amaramente. { Respirerò, questa è l'unica cosa che posso prometterti, piccola luce. } son di nuovo verba che fanno male, che farebbero comprendere quanto tu sia incatenata e di quanta paura tu viva. L'avevi detto, non sai più cos'è l'amore, né il perdono. Se Sihnè replicasse alle tue parole le ascolteresti, dopo di che, con il saluto dell'Oscura, l'abbandonerai.




SIHNE }{ Nicchie > Alcova }{ Sì, sì: vorrebbe gridarle in faccia che vuole che le dica che ci proverà. Ma non lo fa, come se il velo oscuro che scivola verso di lei assieme alle parole della Sacerdotessa la mettesse in guardia dal non azzardare troppo. Dal non illudersi. Si mordicchia appena il labbro, posando il proprio sguardo sulle fiamme del Sacro Braciere, imperterrite nonostante la discussione tra la Novizia e l'Ancella. Quello sarà l'unico fuoco che conoscerà la Vespertina? Non spetta alla mezzelfa saperlo, tantomeno deciderlo.. anche se una speranza, sua, piccola soggettiva c'è: la speranza di chi nulla più contro il volere della Trina, ma che comunque vada, accetta. } Promettimi quello che sai potrai mantenere. Anche solo respirare. { Non la osserva più, non lo sta facendo da un bel pezzo; ma la sua voce è una carezza senza chissà quale smielata inflessione, un consiglio tra sorelle. } Perchè finchè mi prometterai ciò io potrò sperare che tu possa cambiare idea. { Non ha alcuna intenzione di convincere la nordica, ma almeno prova a farlo con se stessa, contro ogni aspettativa, contro ogni disegno, forse anche contro la nera stellina che campeggia sulla fronte pallida della Vestale Oscura. Non aggiunge più nulla, infine, donandole solo un leggero sguardo ed accettando il suo saluto, al quale replica però senza parole, dandole dunque le spalle per dirigersi verso l'Ala Sacerdotale, con piccoli pezzi di vetro a tintinnarle tra i capelli, tanti quanti sono i pensieri che le appesantiscono la testa, e che ancora non si quietano. Ha bisogno di stare sola: se prima aveva già molto a cui pensare ora anche le parole di Krysliin si sommano ai suoi dubbi, alle sue speranze, senza darle tregua. E' questa la sofferenza di cui chiedeva la nordica? Questo il dolore al quale aveva accennato Arshal? Oppure è solo un presentimento della Novizia? }{




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