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MAGGIORA ULTIMA CAMPIONATO ITALIANO 13ottobre

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2012 14:53
17/10/2012 00:49
 
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Una nuova puntata della rubrica "Il Punto" by Daniele Ostorero
" COSE SUCCESSE A MAGGIORA NEL 2012 "

Stando ad antiche profezie, questo potrebbe essere l' ultimo anno dell' autocross, o meglio, questo potrebbe essere l' ultimo anno di TUTTO.

Nessuno può saperlo ora, ma almeno fino al 21 dicembre, possiamo ancora discutere delle nostre passioni, poi vedremo il da farsi....



L' autocross ha vissuto un anno che sicuramente ha risentito, come molte cose di questo mondo, degli influssi della finanza e dei tempi miseri che ci stanno facendo vivere, anche gli entusiasmi in periodi così bui, tendono a smorzarsi, ovvio che una specialità che già non brillava di luce propria negli ultimi anni, si sia ancor più affievolita, però alcune cose discrete sono successe e speriamo che diano una minima scossa all' ambiente, sempre che il 2013 abbia modo di sorgere !!!



Partiamo dal campionato italiano, dicendo che tutto sommato sta denunciando uno stato di malato cronico in via di peggioramento. Normalmente quando un paziente non migliora , o peggio, va sempre ad aumentare la sua criticità, si tende ad intervenire in modo radicale e con dosi massicce di rimedi.

Nel caso del nostro "malato " i metodi sono stati indicati in varie forme, alcune percorribili, altre, tipo le mie, più provocatorie e drastiche, di meno facile attuabilità.

Però qualcuno a pochi passi da noi, vedi la Francia, pur non vivendo tempi idilliaci e prosperi, ha saputo trovare tali e tante soluzioni, da farsi notare in positivo a 360 gradi, inventandosi campionati, categorie, elasticità, coesione tra le parti, a tal punto da entrare in massa nel campionato europeo e portando a casa risultati a dir poco insperati ed inaspettati. Lo esamineremo tra poco parlando del campionato europeo.

A Maggiora, sabato e domenica scorsi, in un periodo di vacche magrissime, oserei dire " trasparenti e diafane ", è arrivato un team ufficiale con un nome che è tutto un programma, vale a dire Kamikaze, con un pilota ufficiale, mai visto prima a Maggiora, tale Xavier Bauer ed ha fatto vedere da subito, che non erano in gita turistica, ma facevano sul serio, molto sul serio. Bauer ha fatto capire subito che ha talento, che ci sa fare, che su quel kart ci passa del tempo come un vero pilota ufficiale e che il suo team ha intenzioni serie, sia dal punto di vista tecnico, che sportivo e prestazionale.

Guarda caso la categoria se la sono inventata loro, i francesi, personalmente dalla loro prima apparizione, non ho mai lesinato elogi ed entusiasmo nei confronti dei kartcross, ogni volta che ritrovo Max Vercelli lo vado a salutare e ringraziare per aver portato la specialità in Italia, dove ha immediatamente trovato terreno fertile ed un sacco di entusiastici sostenitori, a partire principalmente dai piloti e di conseguenza dal pubblico.

La domanda provocatoria è : possibile che in Italia, tanto decantata come patria dei motori e della fantasia, non sia mai nata un' idea di questo tipo ? E se nascesse, visto il clima italiano da " tutti contro tutti appassionatamente ", riuscirebbe mai ad andare avanti ?

Calcoliamo che qui la federazione non esiste, e questo è ormai un dato di fatto da sempre, però ogni idea, ogni presa di posizione, è sempre da dibattito televisivo, e non lo dico nel senso che ha molta audience, ma nel senso più dispregiativo possibile, quello delle risse davanti alle telecamere, che si parli di politica, di finanza, di religione, di socialità, o di ogni altra stronzata, non c'è mai una sorta di intendimento comune, c'è sempre solo la critica fine a se stessa, mai costruttiva, venedo alla specialità dell' autocross, anche qui è tutto pari col discorso appena tracciato, solo discussioni, prima pacate, poi animate, poi gli insulti, il tutto per arrivare dove ? al nulla, ad un campionato ridicolo, non per i protagonisti, non per l' impegno visto nelle poche, anzi pochissime gare, ma per la totale mancanza di amalgama, di professionalità da parte di molti, ecc. Rimango delle mie idee, almeno 10 anni fa scrissi che secondo il mio modesto parere, i tempi erano cambiati, e con i tempi dovevavno cambiare molte cose, proposi per ingrandire la specialità e farla diventare popolare di fare un campionato " itinerante ", con una valida organizzazione alle spalle, tipo sportclubmaggiora, con abbinamento di network radiofonici al seguito, qualche sponsor mirato ed abituale nel campo motoristico, pensate a come sono entrati in gioco sponsors come Redbull o Monster nel settore motoristico, ci sarebbe stato chi avrebbe potuto allestire piste da montare al venerdì e smontare il lunedì in posti di villeggiatura, con migliaia di persone sempre presenti, ovviamente con un paio di date a Maggiora, per ridare voce alla tradizione, ma sarebbero stati campionati con almeno 8 o 10 circuiti completamente diversi da Pasquetta ad ottobre.

Ed invece si sono tentate gare in campi di patate con paletti e bandelle di plastica per delimitare il tracciato, in posti assurdi e senza alcun futuro.

Per quel che riguarda le vetture, il fai da te è regnato quasi perennemente, con risultati parecchio squallidi, a voler essere buoni nel giudizio, mentre i francesi hanno continuato tranquillamente a migliorare, a presentare novità, a farle progredire, senza attriti e tensioni ed i risultati sono davanti agli occhi di tutti.



Parlando dell' ultimo weekend di Maggiora, la ciliegina sulla torta, ma in questo caso dovremmo dire la torta sulla ciliegina, è stata ovviamente l' apparizione di quel mostro di talento che si chiama Tony Cairoli. Purtroppo il tempo è stato veramente poco, mi ero già pregustato, e lui era d' accordo a concedermi una lunga chiacchierata sul motocross, mia personale grande passione, da condividere questa serie di domande col pubblico, però la sua grande voglia di girare con le vetture gentilmente messe a disposizione da Firenze, Ottoboni e Gallotta, ha fatto arrivare troppo presto l' ora in cui doveva assolutamente andare via per non perdere l' aereo che lo aspettava. Non è sceso in pista solo per fare qualche giretto in suplesse, perchè ogni volta che cambiava vettura era parecchio sudato, a riprova del garnde impegno profuso ed anche fisicamente ha patito un discreto indurimento degli avambracci.

Il suo manager mi diceva che l' obiettivo primario è quello di tentare di arrivare ai 10 titoli mondiali di Stefan Everts, però la passione del Tony 222 è il rally e dopo il motocross il suo futuro potrebbe e dovrebbe essere sulle quattro ruote.

L' augurio è di poter avere altre occasioni con campioni di questo calibro a dar lustro alla specialità e allo sport club Maggiora, che se lo merita.



Chiudiamo con il campionato europeo, ancora una volta un solo italiano a disputare l' intera stagione, dopo anni di Giarolo, quest' anno è stato Alex Gallotta a cimentarsi contro i mostri, riuscendo parecchie volte a farsi rispettare ed anche temere, visto il trattamento in pista cui è stato fatto segno da alcuni avversari.

Spiderman è nella categoria dei clan consolidati, prima i cechi, poi gli olandesi, ora il tedesco, " sua maestà " come lo chiamo io, questo il clan lo fa da solo, grazie ad un insieme di talento, grinta, visione di gara, decisione e mezzo tecnico a disposizione, un mix spaventoso che raramente si è visto negli anni in questo ambiente.

Personalmente ritengo Bernd Stubbe uno dei tre migliori piloti di ogni epoca dell' autocross, ma Gallotta ha dimostrato di non essere lontano, di dover ancora trovare col suo team un giusto equilibrio dei tanti fattori che compongono le gare perfette, Stubbe ci è già riuscito più volte, al nostro lodigiano, l' augurio di imitarlo, raggiungerlo e batterlo, al più presto.

Dicevamo dei francesi, ogni tre o quattro anni ne spuntano un paio, principalmente nei prototipi o 1600 o 4000 e zitti zitti, fanno l' intero campionato e...lo vincono, a parte il mio amico Vincendau, Francis Warnier e Olivier Dufour, ultimamente uno sconosciuto Baudet ed ora un altrettanto sconosciuto Anacleto, sono arrivati, hanno fatto le loro gare, da sconosciuti e si sono vinti il titolo europeo, tipo lo squadrone italiano, che a parte i due succitati, non porta a casa un titolo dal 1991, e fanno 21 anni di digiuno, non vi pare un po' troppo ? Per i miei gusti sììììììì

Nell' augurarvi che il 2013 arrivi, come speriamo, chiuderò con il mio solito :


alla prossima Daniele Ostorero
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