Glittery text maker
 
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Ottobre è quasi matto, ma nessuno gli fa il ritratto.

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2013 10:34
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01/10/2012 09:27
 
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Le parole non hanno occhi né gambe,
non hanno bocca né braccia,
non hanno visceri
e spesso nemmeno cuore,
o ne hanno assai poco.
Non puoi chiedere alle parole
di accenderti una sigaretta
ma possono renderti più piacevole il vino.
E certo non puoi costringere le parole
a fare qualcosa che non voglion fare.
non puoi sovraccaricarle
e non puoi svegliarle quando decidono di dormire.
Qualche volta gli scrittori
si uccidono
quando le parole li lasciano.
Altri scrittori
fingeranno di averle ancora
in pugno
anche se le loro parole
sono già morte e sepolte.
Le parole sono
uno dei più grandi
miracoli al mondo,
possono illuminare
o distruggere menti,
nazioni,
culture.
Le parole sono belle
e pericolose.
Se vengono a trovarti,
te ne accorgerai
e ti sentirai
il più fortunato
della terra. Nient'altro avrà più
importanza
e tutto sembrerà importante.
Ti sentirai
il dio sole,
riderai del tempo che fugge,
ce l'avrai fatta,
lo sentirai
dalle dita
fino alle budella,
e sarai diventato,
finché
dura,
un fottutissimo scrittore
che rende possibile
l'impossibile,
scrivendo parole,
scrivendole,
scrivendole.

(Charles Bukowski)
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03/10/2012 09:26
 
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Francois Nicola Laurent, "Natura morta con uva, pesche, fiori ed insetto",


O silenzioso mite mattino d'ottobre,
le foglie son mature per cadere;
il vento di domani, se avrà forza,
le spazzerà via tutte.
Chiamano i corvi sopra la foresta;
domani forse a stormi se ne andranno.
O silenzioso mite mattino d'ottobre;
lento comincia le ore di questa giornata.
Fa' che il giorno ci sembri meno breve.
Non ci dispiace se tu dolcemente ci illudi,
illudici nel modo che tu sai.
Stacca una foglia allo spuntar dell'alba,
a mezzogiorno stacca un'altra foglia;
una dai nostri alberi, ed un'altra
molto lontano.
Trattieni il sole con nebbie gentili;
incanta la campagna d'ametista.
Ma piano, piano!
Per amore dell'uva, se non altro,
i cui pampini bruciano nel gelo,
i cui grappoli andrebbero distrutti
per amore dell'uva lungo il muro.

(Robert Frost)
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04/10/2012 10:41
 
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Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.

(San Francesco d'Assisi)
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07/10/2012 11:31
 
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Felice Casorati - Donna dormiente



LA BELLA ADDORMENTATA DEL XX SECOLO

Elle avoit eu le temps de songer..."
Charles Perrault.

Cosa sognava la Bella Addormentata
nel suo sogno che durò cent’anni?
Sognava la musica muta
di oboe impolverati,
o il bollire di pentole
trascurate dalle cuoche?

Sognava i lavori
di sua sorella la Primavera
che senza sforzo le preparava
un merletto di peschi
per le sue nozze infinite?
O quei ditali d’oro
che lei dimenticò di consegnarle
perché gli aghi la amassero?

Talora sognava di essere una cerva
e che il cuoco pietoso
la feriva per salvare la nuora da un’orchessa.
O sognava che suo figlio era il giorno
e l’aurora sua figlia
e che suo nonno era il tempo
e pretendeva di divorarli.

Talora sognava boschi
dove non c’erano scoiattoli né lupi,
né principi che smarriscono la strada
né bambini che credono alle fate.

Talora sognava tempi
in cui domandarsi cos’è un uccello
e nei quali la luna è solo
una moneta inservibile.

Amico, non chiedere mai
cosa sognava la Bella Addormentata,
ricordati questo proverbio:
non c’è miglior risveglio che il sogno.

JORGE TEILLIER
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08/10/2012 09:00
 
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Alfred Stevens - Giovane donna che legge


I libri erano il posto dove andava quando voleva guardare dentro di sé, erano gli occhi dentro i quali leggeva un mondo, ma allo stesso tempo vedeva riflessa se stessa.
I libri erano il posto dove andava per poi tornarne diversa, erano un
viaggio dove, più che la meta, era importante il cammino.
I libri erano il posto dove andava quando il corpo non bastava,
erano l’estensione del suo petto in cui far dilatare le emozioni che la opprimevano.

(Raffaele G. Montesano - " I libri di Margherita ")
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12/10/2012 12:08
 
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Vermeer - La lettera


Scrivo per non perdere il vizio
di dire le cose.
Scrivo nel tentativo di lasciare
una traccia.
Scrivo per paura che i pensieri
mi passino di mente.
Passeggio con la penna su questo
foglio bianco e lo lordo di idee.
Ci gioco, lo uso, mi faccio sedurre,
usare, tentare.
Con la penna dico tutto, non mento,
non ho pudore.
Dove la lingua esita e si ferma,
la mano scorre fluida e leggera.
Scrivo per guardarmi dentro.
Scrivo per fermare il tempo.
Scrivo per suscitare sentimenti e per
esprimere i miei.
Scrivo per dare un senso al silenzio.
Il cielo blu
il mare blu
l’inchiostro blu.

(Dacia Maraini da "Amata scrittura")
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21/10/2012 11:54
 
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Pittura di paesaggio con le farfalle - Salvador Dalì



LA FARFALLA NELLA CORRIERA

Nella corriera
vola
una farfalla.

Sarà entrata dalla portiera
quando l’abbiamo aperta a qualche fermata.
La corriera ha finestrini che non si aprono
e corre a tutta velocità
a 120 chilometri l’ora.

La farfalla crede di volare in un giardino,
ma in realtà sta viaggiando sull’espresso
per Pusan.

E io da quando
sto viaggiando verso la meta
su un espresso chiamato
tempo?

So che la farfalla
se si apre la portiera, troverà fiori.
E io? Io che cosa troverò alla fine?
Viaggio con la farfalla.

HWANG KEM CHAN
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31/10/2012 20:17
 
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VANIA VANESSA KATERINCIEVA - ragazza sotto la pioggia


PIOVE


Piove. È uno stillicidio
senza tonfi
di motorette o strilli
di bambini.
Piove
da un ciclo che non ha
nuvole.
Piove
sul nulla che si fa
in queste ore di sciopero
generale.
Piove
sulla tua tomba
a San Felice
a Ema
e la terra non trema
perché non c’è terremoto
né guerra.
Piove
non sulla favola bella
di lontane stagioni,
ma sulla cartella
esattoriale,
piove sugli ossi di seppia,
e sulla greppia nazionale.
Piove
sulla Gazzetta Ufficiale
qui dal balcone aperto,
piove sul Parlamento,
piove su via Solferino,
piove senza che il vento
smuova le carte.
Piove
in assenza di Ermione
se Dio vuole,
piove perché l’assenza
è universale
e se la terra non trema
è perché Arcetri a lei
non l’ha ordinato.
Piove sui nuovi epistèmi
del primate a due piedi,
sull’uomo indiato, sul cielo,
ottimizzato, sul ceffo
dei teologi in tuta
o paludati,
piove sul progresso
della contestazione,
piove sui works in regress,
piove
sui cipressi malati
del cimitero, sgocciola
sulla pubblica opinione.
Piove, ma dove appari
non è acqua né atmosfera,
piove perché se non sei
è solo la mancanza
e può affogare.


Eugenio Montale
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01/10/2013 10:34
 
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