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)O( Se la Dea resiste Avalon resiste )O(

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2012 00:25
05/09/2012 00:25
 
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Riassunto:
Sihnè e Roseline si recano al Tor, raggiunte presto dalla Custode e dalla Regina. Segue una conversazione mentale tra le due oscure riguardo Elkranet e i suoi propositi di vendetta, mentre i discorsi con la mezza e l'elfa verteranno circa le sorti di avalon, ovvero cambio climatico, zombie e quant'altro.





ROSELINE { Cima }{ Fu }{ Silenzio. Non arrivano voci lassù. Ci sono solo stelle, e un lieve stormire di foglie. Leggero, quieto. C'è una voce però che ragfgiunge la Diaconessa ovunque. Non ci sono posti in cui rifugiarsi. E' la voce degli spiriti, delle anime che la assalgono continuamente, in eterno. Anche ad occhi chiusi, può vederli. Le stanno incollati tra le palpebre >>
ROSELINE >> e l'iride, incastrati tra le ciglia biondicce e sottili. Il coropo esile della mutaforma e piegato, abbandonato in terra. Con le braccia si tiene le ginocchia, la schiena contro un dolmen. Sembra che sia lì in attesa di qualcosa, o di qualcuno. O forse semplicemente ha deciso di evadere dal Tempio, raggiungendo quello che sembra essere il luogo che preferisce sull'Isola. Del >>
ROSELINE > resto è anche abbastanza lontano dall'acqua, cosa potrebbe chiedere di meglio? Le scarpe sono perfettamente appaiate e posizionate lontano, sotto l'altare. Su quel terreno sacro si cammina solo a piedi scalzi }



SIHNE { Cima } Le è sempre piaciuto, il silenzio. Forse perchè è l'unica cosa di cui si fida: il silenzio non distrugge i segreti, nè le speranze. Sì: è proprio lei quella a non dover parlare di speranze, dato che ogni singola aspettativa, per lei, sembra essersi tramutata in un truce miraggio. Inspira lentamente, con la schiena esile poggiata ad una pietra. Ormai non osserva nemmeno più Roseline, >
SIHNE con la quale è giunta qualche tempo fa, quando il sole era appena scomparso oltre le Nebbie. Le palpebre sono alzate, lo sguardo fisso in lontananza, dove le prime stelle iniziano a rischiarare il cielo nell'ora di Rhiannon. Non ha detto una sola parola da quando hanno lasciato il Tempio. Invero è molto che non parla. Le labbra sono dischiuse appena, ma la preghiera che ne fluisce >
SIHNE non ha alcun suono. I capelli castani le giungono fino al bacino, scivolandole sulle spalle e sulle braccia, laddove la stoffa verde della veste di novizia le copre. Qualche piuma adorna il crine della mezzosangue. Qualche piuma e tre pezzi di legno. Un ricordo. Anche ogni piuma è un ricordo, ed ognuna ha il suo nome.


HAGALL { Sentiero > Cima . FU } � { Ci sono donne chine sui focolai, nelle placide case della cittadella. Cullano i loro bambini al seno. Attizzano le braci. Pregano la Dea. Ci sono donne piegate sui pavimenti di pietra, nelle cucine, che strofinano via il fango. Con sudore. Con una fatica che non cala col sole e che non si placa col sonno. Ci sono donne, scalze e selvagge,>>
HAGALL che si radunano sotto i mille occhi del cielo, di notte, come streghe. E hanno stelle tatuate sulla fronte, e altri segni addosso. E sono figlie di un demonio ch�è femmina come loro. Bestia come loro. Schiava e Padrona, come loro. Ed è trascinando catene di anime, che la Custode Nera percorre il sentiero che conduce alla Cima del Tor. Nemmeno >>
HAGALL oggi reca simboli materiali con sé, se non quelli impossibili da levare. La veste nera che si muove appena sulle sue ossa, la pelle tatuata in ogni centimetro, un bastone poco più alto di lei con dei sonagli in cima fatti di conchiglie e tante treccioline bionde, raccolte in cima al capo in un unico grande nodo. Cosa la conduce la? Il vento, probabilmente, e tutto ciò che >>
HAGALL si è portato dietro stanotte. Sente l�aura gelida di Roseline e quella ancora grezza di Sihnè. E loro? Cosa sentiranno loro? }




ROSELINE { Cima }{ Fu}{ C'è silenzio, alle orecchie degli altri. Già. L'abbiamo detto. Anche alle orecchie di Sihnè, acuminate, appuntite, affilate, c'è silenzio. Ma non c'è silenzio nella testa della Gatta. Ci sono sussurri e lamenti, pianti e grida. C'è strazio. Non quello della carne, no. La carne è niente quando è lo spirito ad essere dilaniato. Eppure, all'esterno, pare che la >>
ROSELINE >> giovane donna non stia soffrendo nulla. Con i suoi occhi chiusi, quieti, sembra che niente vada storto. Sembra. Quanto ingannano le apparenze. Ed è in questa morbida finzione che il suono di un sonaglio spezza il buio che si era annidato nello sguardo di Roseline. Apre gli occhi, di scatto, colpita come alla gola dall'aura della Custode. La sente con forza, e la sua Ombra, >>
ROSELINE >> ils uo ghiaccio la investe. Non ci sono barriere che tengano, nè vengono erette. Lo cova quel buio, zitta solo per qualche istante. Si alza, aiutandosi con le mani, facendo leva sul terreno. Senza curarsi poi troppo dell'abito gualcito raggiunge l'imbocco del sentiero e può vederla, con la luna quasi piena a spelnderle sul capo, sulla pelle scura, sui tatuaggi - serpenti divini >>
ROSELINE >> che le attraversano il corpo - . } Ti ho cercata { c'è urgenza improvvisa nella voce dell'animorph. Capisci, Hagall? Capisci che qualcosa non va? Era una calma apparente, ormai non ci sono dubbi. Solo per un istante lo sguardo va su Sihnè. Rircorderà ciò che si sono dette solo pochi giorni prima? }


NYMERIA silvana, abbigliata con una veste che pare fuoco intessuto di fili di seta cangiante oro, arancione e rosso intenso. I capelli sciolti dietro alle spalle crepitano come scintille danzanti in un camino acceso, solo lo sguardo, del colore delle nebbie che circondano l'Isola, pare contrastare con tutto l'ardore che l'elfa indossa come un mantello naturale. Spunta su un lato della radura, >>
NYMERIA non dall'imboccatura del sentiero, ma poco distante... esita qualche momento, guardando lo spiazzo come farebbe un animale selvatico, ma percependo ondate di familiare respiro gelido e ombre danzanti.. si palesa, terminando di guardare le altre sacerdotesse presenti, una alla volta.



SIHNE { Cima } Nonostante le parole di Rose, qualche tempo fa, la mezzosangue non ha ancora posato il proprio sguardo chiaro sulla scarpata, poco distante, per scongiurare nefaste memorie. Se lo sente ancora, il vuoto sotto i piedi, ogni tanto. Così come si sente le fiamme a pochi centimetri dal volto. E l'aria mancarle. E ogni volta una di queste sensazioni le ricorda che solo la Dea ci >
SIHNE sarà per sempre: il resto svanirà, muterà, la abbandonerà. La abbandonerà come hanno fatto Sonhja ed Elizar. Come ha fatto Callista. Oramai l'ha accettato, ma fa male. C'è solo un grande vuoto nel suo petto, ma anche gli occhi sono vuoti. Vuoti di lacrime. Non ci saranno lacrime amare per nessuno. Non più. Tra le mani ha una piccola perlina di vetro, semplice, che non >
SIHNE sembra voler attirare chissà che attenzione. Se la rigira tra le dita chiare, senza fretta, come se la stesse carezzando, secondo dopo secondo. Vorrebbe gettarla via, lontano: i ricordi che quel pezzo di vetro reca seco solo i più dolci ed al contempo i più strazianti che un giovane ed innocente cuore possa provare. Ma che forse stanno solo diventando insipidi, alle labbra della mezzelfa. >
SIHNE Com'è giusto che sia per una donna che ha votato la sua vita alla Triade. Anche la mezzosangue ode il canto dei sonagli (Sensi sviluppati). Una canzone che interrompe il flusso costante dei propri pensieri, un suono che potrebbe ringraziare, certo, ma che annuncia l'arrivo della seconda delle Parche che per qualche tempo giudicò quasi come sue quasi assassine. Quando lo sguardo >
SIHNE di ghiaccio della Diaconessa la raggiunge la mezzosangue smette di osservare la Custode, costringendosi ad alzarsi, per raggiungerle, seppur con una punta di diffidenza. Si avvicina solo perchè le parole di Rose sono ancora vivide nella sua mente. Solo perchè si è imposta di dare una seconda possibilità, quando a lei quei lusso è già stato negato troppe volte.





HAGALL { Cima . FU } � {Quante volte ha percorso questa e tutte le strade dell�Isola? Quante volte ha calpestato sentieri suggeriti dall�istinto e distanti da quelli segnati dal passaggio altrui? Quante volte il suo sguardo si è posato sugli stessi, identici, panorami? Non v�è albero o cespuglio, né roccia o insenatura, ch�ella non conosca. Sul suo viso non v�è alcuna espressione. >>
HAGALL L�incedere e lento come quello di chi non ha molta voglia d�arrivare. Ma se Maometto non va dalla montagna è questa a giungere da lui. L�aura di Roseline infatti prende vita, si muove, si agita, le va incontro sbucando sull�imboccatura del sentiero come una sentinella in agguato. E le parla. Spacca tutto: silenzio, notte ed apatia. Lo sguardo sbiadito della Sibilla >>
HAGALL si alza per cercare il viso della Diaconessa e, quando lo raggiunge, esclama } Chi cerca trova, pare. { non v�è sarcasmo nelle sue parole. Soltanto lettere messe insieme per non permettere al silenzio di tornare, nel tempo che le serve per colmare le distanze. Quando vede anche l�Iniziata con la Vista del Corpo, le volge un semplice cenno del capo, poi torna a parlare >>
HAGALL a Roseline } Cosa c�è? { domanda prima di salutare, mentalmente, la terza presenza che percepisce alle proprie spalle °La Dea raccoglie gelo e ardore sul capo dell�Isola, a quanto pare. Ben trovata, mia Regina.°(//Telepatia liv4) }



ROSELINE { Cima }{ Fu }{ Che strano quadretto. Due bestie, una bastarda e una regina. Sembra quasi una barzelletta. Sembra quasi che non abbiano nulla in comune, nulla da dirsi, creature così diverse. Ma non è così. Sono figlie dallDea. Sono schiave. Si, anche quella che di solito porta una corona sul capo. e appena la vede arrivare, per un momento, >>
ROSELINE >> accantona tutto. Pare assurdo, ma non l'aveva mai vista. Non l'aveva ancora conosciuta. Si inchinerà, non appena la silvana avrà raggiunto la cima } Spirites aveas, mia Regina { lo sguardo basso. Sembra essersi dimenticata di Hagall, ma la raggiunge invece. Silenziosamente, facendo suo quel filo di ghiaccio e ombre che le legano, o forse >>
ROSELINE > servendosi di quell'altro legame che le stringe ancor di più. Parla alla lupa e alla Custode } Devi dirmi il segreto di elkranet. Devi dirmi cosa vuole da noi. Mi ha chiesto di farlo. Mi ha chiesto aiuto, e mi ha chiesto il silenzio. Ha detto che tu sola sai. Adesso ho bisogno di sapere anche io. { [telepatia] Resterebbe così, fino a qundo l'elfa non dirà >>
ROSELINE >> nulla in proposito. Le vecchie abitudini, del resto, sono dure a morire }


NYMERIA [radura] Forse sarà la notte, forse il freddo che dirama dalle aure delle due Oscure seguaci della Dea, o l'innocente purezza dell'iniziata, chi può saperlo, ma pare quasi che il calore della Rossa si concentri in lei.. e nelle forme in cui si palesa il volto di Cerridwen come madre dal grembo fertile. La gravidanza ormai evidente, soprattutto a causa della figura sottile dell'elfa >>
NYMERIA deforma la figura della silvana che sorride dapprima ad Hagall, che conosce meglio, quindi alle altre due e a tutte rivolge il medesimo saluto. ''Rispectae aveas sorelle, siate benedette.'' Intendendo poi i discorsi e le richieste vicendevoli di chiarimenti che quelle si scambiano, si muove, con delicata cautela, in direzione dei menhir che spuntano dall'erba, come le dita impietrite di >>
NYMERIA un antico gigante che emergessero nel centro della radura.


NYMERIA [radura] Forse sarà la notte, forse il freddo che dirama dalle aure delle due Oscure seguaci della Dea, o l'innocente purezza dell'iniziata, chi può saperlo, ma pare quasi che il calore della Rossa si concentri in lei.. e nelle forme in cui si palesa il volto di Cerridwen come madre dal grembo fertile. La gravidanza ormai evidente, soprattutto a causa della figura sottile dell'elfa >>
NYMERIA deforma la figura della silvana che sorride dapprima ad Hagall, che conosce meglio, quindi alle altre due e a tutte rivolge il medesimo saluto. ''Rispectae aveas sorelle, siate benedette.'' Intendendo poi i discorsi e le richieste vicendevoli di chiarimenti che quelle si scambiano, si muove, con delicata cautela, in direzione dei menhir che spuntano dall'erba, come le dita impietrite di >>
NYMERIA un antico gigante che emergessero nel centro della radura.



SIHNE { Cima } Accetta il saluto della Custode, che ricambia con altrettanto silenzio. C'è un mondo di parole anche nella quiete, e questo le Figlie della Dea lo sanno. Solo allora si rende contro di una nuova giunta. Eppure la riconosce subito, senza tuttavia conoscerne la carica. } La Dea vi benedica. Entrambi { Parla alla Regina. Ed alla creatura nel suo grembo. Si staccano a fatica, >
SIHNE quelle parole, dalle sue labbra. Ma ci riescono. Son sottili, eppur l'aria tiepida della sera le accoglie volentieri, facendole udire. E' l'Elfa. E' lei. Un pensiero le martella nella mente, testardo. Ma la mezzosangue lo ignora, lasciando che il proprio sguardo scivoli sulle altre tre. Si prende tutto il tempo che vuole: ne ha, dopotutto, la bastarda. C'è solo silenzio alle sue orecchie, >
SIHNE nonostante il suo udito sia molto più fine di quello umano. Insinua le proprie mire nel gioco di sguardi delle Sorelle, senza chiedere permesso, come se si aspettasse di scoprire, dietro le pieghe delle loro palpebre, segreti che nemmeno la notte può conoscere. Dona un leggero sguardo alla Sapiente, che si allontana da loro, e subito dopo a Rose: deve restare con loro, la mezzelfa?
HAGALL { Cima . FU } � { Corruga la fronte nel sentire la richiesta di Roseline e più di tutto cerca nei suoi occhi la verità, quasi non si fidasse, gelosa di quel segreto di cui adesso le viene domanda una parte. Deglutisce. Come possono discorrerne ora, qui, davanti ad altre due sorelle, seppure mentalmente? Sospira e per il momento non risponde. Si volge a guardare >>
HAGALL la Regina e per istanti fin troppo lunghi la sua attenzione si concentra sul ventre gravido di questa. La mente torna alla stanza di Palazzo in cui una macchia di sangue è stata coperta da un prezioso tappeto. Il suo sangue. Quello del suo bambino. Silenzio. Le anime si allontanano appena, spaventate, dall�aura della Custode Nera, che ora diviene troppo >>
HAGALL fredda persino per loro. Poi in cielo una stella si muove, precipita da qualche parte, e nuovo verbo nasce sulla cima del Tor } Cosa accade al clima? { ma poco le importa del tempo, in verità, poiché i suoi pensieri s�incanalano nella mente di Roseline ° Mi ha chiesto i nomi di chi ha preso i due Cavalieri scomparsi. Un nuovo rito. Più preciso. ° (//Telepatia liv4)>>
HAGALL per il momento omette la parte dell�accordo. }



ROSELINE { Cima }{ Fu }{ Ed è solo quando la regina passa avanti, che si alza, riacquistando la posizione eretta. Ed è in quel momento che si accorge del suo stato, della vita che porta dentro. Nessun sorriso avvolge le sue labbra, non ci sono congratulazioni. Spera soltanto, intimamente, senza dirlo ad alta voce, che anche questa volta sia femmina. Non aggiunge null'altro >>
ROSELINE >> alla volta dell'elfa in particolare ma, accodandosi a quanto detto dalla Custode, afferma } Ci sono voci... Voci di morti che camminano sull'Isola sacra. Arti che si muovono ancora seppur staccati dai corpi. E da quel che ho visto anche la terra ne risente. L'erba al bosco delle driadi è secca, il clima è caldo. Cosa sta succedendo all'Isola? { questo lo fa con parole ben udibili, ma >>
ROSELINE >> subito torna a riempire la testa della lupa con la propria voce } Solo questo? Non vedo perchè la cosa debba essere tenuta in gran segreto... { poi, l'illuminazione } Mi ha detto che sarebbe partito. Mi ha detto che presto sarebbe andato in terraferma. Non vuole solo recuperare Hellenia. Vero Hagall? E' vero? { c'è una nota di profonda preoccupazione in lei. >>
ROSELINE >> E' un timore ben udibile, che forse lei non si cura neppure di nascondere }


NYMERIA [menhir] Sente le carezze delle dita gelide degli sguardi delle Oscure. Le scivolano lungo la schiena, i fianchi e si attardano sul grembo rigonfio. Prende un lungo respiro, ben rammentando lo strazio di Hagall quella notte e le notti seguenti. Una mano affusolata si solleva, facendo baluginare alla luce della luna un massiccio anello con una pietra rossa sfaccettata, e si posa sull'addome >>
NYMERIA accarezzandone la tensione, come a voler placare eventuali timori della creatura che vi è annidata. Il passo prosegue sino ad arrestarsi, l'elfa dona le spalle alle altre, ma il suo udito ne percepisce la parte del discorso pronunziata con voce ''umana''. Respira piano, anche lei si è posta più volte il medesimo quesito, interrogandosi sul fatto di aver forse dispiaciuto il Pendragon >>
NYMERIA di cui è erede nell'impersonare il ruolo della cacciatrice di Beltane. ''Sembra che alla fine.. l'isola dell'eterna primavera abbia completato la sua annessione ai territori dell'estate dei domini del pendragon.'' Fa una pausa, prima di aggiungere, con voce appena piu' sommessa, ma che dovrebbe, nel silenzio, essere comunque udibile.. ''Quanto alle creature di cui mi sembra stiate parlando.. >>
NYMERIA già questo suolo ha sopportato il loro passo e la loro presenza, ma in pochi ancora in vita ne siamo a conoscenza. Non sempre l'abominio della forma in cui uno spirito si incarna è il peggiore dei mali. IO diffido maggiormente di rose profumate che sono intrise di un veleno mortale e di immonde falsità.''



SIHNE { Cima } Se nelle parole delle due Vespertine vi sono quesiti a cui nemmeno la mezzosangue conosce risposta, non dovrebbe nemmeno osar immaginare quali pensieri si agitino nelle loro menti! Si stringe nelle spalle, abbassando lo sguardo, ma solo per osservare la perlina di vetro che danza tra le sue dita. Ad ogni centimetro di pelle consumato, tra quegli arti, un ricordo. >
SIHNE Finiranno, prima o poi, i ricordi, no? Per lei sarà difficile: ha vissuto molte più primavere di Rose ed Hagall messe assieme: ha ancora molto da richiamare alla memoria, mentre il rancore aumenta. Ma no, non lo mostra in volto. Non vuole darla vinta agli altri anche stavolta. Quella è la sua battaglia: la combatterà da sola, in un campo in cui cuore, cervello ed animo lottano >
SIHNE per opposte fazioni. Ascolta quanto dice Rose, assorbe le sue parole, come una spugna, senza dir nulla di rimando. E' una presenza discreta, la mezzelfa, quando vuole: ma quell'udito tradisce il suo discernimento. Avrà modo di far udire la propria voce a tempo debito. Dunque volta anche lei le spalle alle Figlie dell'Oscura, avvicinandosi di pochi passi alla Regina. E guardando >
SIHNE l'orizzonte tetro. Lascia Rose ed Hagall alle loro questione, le udirà comunque, nonostante la lieve distanza (/Sensi sviluppati). Nonostante la purezza elfica del proprio corpo sia macchiata dalla fallacia umana. Lascia la Regina alle risposte. E se stessa ai propri pensieri.



HAGALL { Cima . FU } � { Stavolta si dedica a Roseline per prima, parlandole nuovamente fra i pensieri °Vuole versare del sangue. Il sangue di chi ha preso i suoi Confratelli. Vuole versarlo da solo e per vendetta personale.° (//Telepatia liv4) non v�è severità nella sua voce, nemmeno quando aggiunge ° Gli ho detto che non deve farlo come Cavaliere, poiché >>
HAGALL macchierebbe di quel sangue la Congrega. ° Ed infine, giunge ciò che probabilmente rispecchia nel suo lato più intimo e peggiore, l�essere stata scelta dal Volto Vendicativo e Spietato della Triade ° Gli ho detto che se va come Elkranet e non come Cavaliere, deve trovare e uccidere chi ha ucciso Actarus. E portarmi la sua testa. °. Quindi tace e ascolta la voce di >>
HAGALL Nymeria, annuendo al suo indirizzo } Avalon è provata. { si piega e sfiora il terreno con la mano libera, mentre l�altra scivola lungo il bastone, accompagnandola verso il basso } La terra soffre e gli Spiriti sono inquieti. { dunque torna in piedi, come una Sciamana che si regge ad un bastone fatto di sonagli mossi dal vento }


ROSELINE { Cima }{ Fu }{ Ascolta le parole della Regina, e quelle silenziose della Custode. Sihnè, invece, resta in silenzio. La guarda per un lungo momento, uno sguardo penetrante, che vuole sondarla e capirla. Dunque torna su Hagall, in sielnzio. E la sua non è una domanda, ma un'affermazione } Tu vuoi interrogare la Dea { telepatia] Non inorridisce alle sue ultime parole. Può capirla. >>
ROSELINE >> Forse trova anche che sia giusto. Ma Lei, l'Oscura, scosterà il suo lungo velo per una vendetta } Hai pensato all'onore dei Cavalieri { esserisce, sempre silenziosamente } Ma hai pensato al tuo? Al nostro? Non possiamo mandarlo sulla Terraferma con la benedizione della Triade. La Fanciulla non chiede sangue. La guerriera chiede giustizia, ma questo non lo è- Questa è vendetta. >>
ROSELINE >> Rhiannon vorrà la vendetta, Hagall, o sei tu a volerla? { i pensieri dunque si interrompono, e tornano le parole } Certo, è ancor più pericoloso quando i nemici sono subdoli e si nascondono tra le nostre fila, ma ora che la minaccia è concreta come agirà l'Isola? Come agiremo Noi? E la Dea? { tace, s'umetta le labbra } Forse non è più sicuro che le iniziate si rechino da sole >>
ROSELINE >> al Bosco delle Driadi. In realtà, non è sicuro per nessuno { osserva, ipotizza per poi tornare in silenzio }


NYMERIA [menhir] RImane eretta, lascia che il venticello notturno le smuova la veste e il crine e le porti le parole che le altre si scambiano. Il tempo scorre lentamente, ma per lei non è certamente un problema o un cruccio, non ha frette, non ha scadenze, non ha sonni e letti che l'attendano invitanti. RUota solamente il capo in direzione di Sihne. La osserva, il viso, il corpo, le orecchie... >>
NYMERIA Ne elfa ne umana, silenziosa, figlia della Dea.. sorride appena, la silvana, mantenendo gli occhi appuntati sull'iniziata.



SIHNE { Cima } L'afa. L'afa sta strozzando l'Isola. Ma la Dea è più forte, lo sarà sempre. Lei è la Pura: avrà pietà. Lei è la Giusta: combatterà. Lei è la Vecchia: sarà saggia nelle proprie decisioni. Questo è quanto. Piega appena il capo verso la spalla sinistra, mentre la chioma castana si piega in egual modo, quasi fosse un mantello, pronto a proteggerla da quel caldo inclemente. Il silenzio >
SIHNE è gravido di confessioni, ma elle ignora qualsiasi cosa non sia il sussurro del vento ed il canto dell'erba che si piega alla sua carezza. Può sentire i fuscelli verdi inchinarsi alla presenza della corrente tiepida (/Sensi sviluppati), così come può udire l'acqua del Lago infrangersi contro la scogliera, metri e metri più in basso, oltre la scarpata. Sono lì, i suoi pensieri, oltre quel >
SIHNE burrone. Oltre le Nebbie. Si lascia osservare da Roseline, ma non si volta: che la guardi. Che la guardi e la capisca, come solo una Sorella può fare. Vorrebbe buttare quella perlina giù nel baratro: pesa molto più che un pezzo di vetro. E' gremita di speranze asfissiate, e vaghezze latenti. Tutte cose che fan male, a detta della mezzosangue, che vi si sta distaccando sempre più. >
SIHNE } Se la Dea resiste. Avalon resiste. { Ha parlato, intromettendosi in un discorso nel quale nemmeno è stata invitata. Lei, giovane, malaccorta novizia. Ma quanta verità si nasconde in quelle parole? Quanta fede? Si lascia osservare dalla Regina, voltandosi per osservarla a sua volta, socchiudendo di nuovo le labbra.




HAGALL { Cima . FU } � { Si volge a guardare Roseline con uno scatto del capo. Negli occhi della Custode si agitano ombre terribili e sul suo viso la pelle scura pare quella della morte stessa, che la spia dall�incavo di uno sguardo che non ha quasi più nulla di umano. ° Non lo sto mandando con la benedizione della Triade, ma con la mia. ° (//Telepatia liv4). La voce >>
HAGALL seppure non vibri nelle corde vocali ma in quelle della mente, è bassa e roca, simile a quella di un corvo ° Non servo né la Fanciulla né la Guerriera. Servo colei che mi ha strappato di dosso gli occhi, l�amore ed un figlio. Servo colei che mi ha portato via Sianna, PrimaRosa, Martia e Callista. Servo Colei che mi ha ordinato di abbandonare Aureliene nelle >>
HAGALL Nebbie quando aveva appena due anni! ° Ruggisce. Ringhia. La Lupa e la Sacerdotessa si mescolano ormai in una Bestia che non prova pietà ° Se Rhiannon mi darà un nome, mi darà anche il suo appoggio. ° il tono usato in quest�ultima frase lascia intendere che non ha intenzione di discutere oltre a riguardo. Lo sguardo si sposta quindi nuovamente sulla Regina, >>
HAGALL poi, silenziosamente, sull�Iniziata } Interrogheremo la Dea. Ella saprà dirci se affrontare o accettare tutto questo. { dunque va a sedersi sull�erba, distante dalle altre, ma con la fronte volta a tutte loro, la schiena contro un Menhir }



ROSELINE { Cima }{ Fu }{ Il ruggito e le parole della Custode la raggiungono con forza. CHina il capo Roseline. China il capo la Diaconessa dinanzi alla Custode, china il capo la Gatta davanti alla Lupa. Non aggiunge nient'altro, ma a sua volta raggiunge un menhir. Non si siede però. si appoggia soltanto, con la schiena, le mani sulle venature della pietra. >
ROSELINE >> Sente la forza della Terra, la Sua terra. Ma allora se questa forza c'è e vive, cosa sta succedendo? } Il Vostro portavoce, mia Regina, ha portato al Tempio queste preoccupanti notizie assieme a degli steli d'erba secca { e poi aggiunge, quasi in un sussurro } Non c'era Mai stata erba secca ad Avalon... L'estate l'ha bruciata, ma cosa succederà quando l'autunno artiglierà >>
ROSELINE >> le foglie dei rami? L'inverno sta arrivando, sorelle. E' meglio che tutti siano preparati { Ma a quale inverno si riferisce lei, che di questa stagione è figlia? Non alla neve. No. Non solo a questo }



SIHNE { Cima } Distanti. Distanti eppure unite. Ognuna vicino ad una Pietra del Cerchio, come se servisse proprio la forza delle Figlie della Dea per non lasciare che Avalon crolli su se stessa. Solleva il capo, la mezzelfa, osservando le stelle: se è vero che ognuna di esse è un'anima, è pronta a scommettere che la maggior parte di quelle han lottato per la propria fede. Forse >
SIHNE qualcuna è rimasta sconfitta, qualcuna ne è uscita vittoriosa.. ma è sicura che nessuna di loro ha smesso mai di crederci. Portavoce? No, non conosce nessun Portavoce. Erba secca? Non pensa che basti portare un po' d'erba secca al Tempio, ed attendere, perchè la situazione migliori. Bisogna agire. Ma, se questo è vero, è anche vero che la bastarda ignora le trame sotterranee che >
SIHNE pulsano nelle profondità dell'Isola. E dalle quali, ella, per ora e per sua fortuna, è esentata. Guarda la perlina di vetro. No: non se ne sbarazzerà questa notte. Lancia uno sguardo ad Hagall, poi a Rose. Non vorrebbe tornare tra le mura del Tempio, ma sa che tra poco sarà ora di rincasare, accompagnata da una delle due. Poco male, una soluzione a questi miseri problemi >
SIHNE si trova sempre: come dormire sotto un melo, nei giardini. Pare che all'aria aperta le idee circoli più velocemente nel cervello. E lei lo spera. Avrà molto a cui pensare, stanotte, come sempre. (/Exit)

HAGALL { Cima . FU } � { Ascolta le parole di Roseline. Quelle che dice con la gola, mentre la sua mente ormai tace. Che inverno devono aspettarsi? Non se lo chiede il Chicco di Grandine, non se lo chiede la Tempesta. Attende. Come fanno i vecchi sul letto di morte. Senza fretta, con un lieve timore e, forse, con una certa impazienza. Chiude gli occhi, e diviene un >>
HAGALL tutt�uno con la pietra che la sorregge. È li, ma è distante. Gli occhi si rovesciano in un mondo che non è quello in cui siede il suo corpo, le sorelle comprenderanno. Le sorelle sapranno. Più nessuna parola ha per loro, né per l�Isola. Non per stanotte. }

ROSELINE { Cima > Sentiero }{ Fu }{ E' un attimo. Gli occhi e il capo della Custode si riversano, e lei capisce } Vieni Sihnè, torniamo al Tempio { un nuovo inchino viene rivolto alla Regina } Spirites aveas, mia signora { e così dicendo, facendo un rapido cenno alla emzzelfa, raccolte le scarpe, imboccherebbe alla svelta quel sentiero che conduce giù per il pendio, >>
ROSELINE >> verso il Tempio. Verso casa }



MASTER DESCRITTIVO DEITHWEN


)O(


Che era morta. Le dissero che era morta...
Che nell'alba l'avevano vista galleggiare. Come un cigno.



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