Vestivano con i pantaloni a zampa ...
Salve truppa, come va? Fatto buone vacanze?
D’accordo, ehm, non sono qui per parlarvi di vacanze, ma, bensì, di un argomento che per noi appassionati di cartoni anni 70/80, sia che si tratti di quelli di noi più grandi che di quelli più giovani, è vitale:
I Robottoni!
Visto che da oggi sono di nuovo sola nel paterno ostello, il parentame si è dileguato del tutto e non tornerà prima di Natale, mi sono ritrovata a pensare a cosa farne di questo mio tempo libero, perciò, mi sono collegata ad internet per cercare quei vecchi robottoni degli anni 70, quelli che, per implicito, i miei fratelli mi raccontavano con tanta enfasi quando ero piccina.
Alcune di quelle serie, quelle più famose, infatti, giunsero in Italia che io ero davvero piccolissima, perciò, visto che per anni furono poi sospese dalle reti televisive in quanto giudicati troppo violenti (evidentemente all'epoca avevano un altro target di riferimento, date le mostruosità che trasmettono oggi!), dunque, dicevo … ah, che per anni li sospesero dalle TV e, dunque, ne ho potuto vedere qualcuna solo molti anni dopo, quando qualche emittente regionale decideva di trasmetterli, perciò, il primo robottone del quale seguì le storie fu
“Il grande Mazinger”, e devo ammettere che a quel tempo la storia mi piacque davvero, ammirai lo stile del robottone e sognai di guidarne uno simile, per lungo, lungo tempo.
Il secondo robottone che vidi alla Tv fu “
Jeeg Robot”, nel programma
“Junior TV” e lo seguivo perché lo trasmettevano poco prima dei nostri
Cyborg 009.
Se ci pensate bene, a parte tutta la seguente e stragande serie di vari robottoni trasmessi nei primi anni 80 ed oltre, i capostipiti di questi furono proprio Ufo Robot, Mazinger Z, Mazinger e Jeeg Robot.
Dei quattro ho visto l’intera serie solo di due, come dicevo prima;
"Ufo Robot" lo hanno trasmesso poco alla TV e lo stesso dicasi di
"Mazinger Z", schiacciato dal successo del suo omonimo senza la consonante.
La trama di queste serie è più o meno sempre la stessa: una civiltà aliena invade la terra per sottometterla, per questo costruisce malefici mostri di metallo che sfracassano un po’ tutto, dunque, uno scenziato terrestre o un gruppo di tali, risponde all’attacco costruendo a sua volta un robottone metallico all’apparenza indistruttibile, che di solito risale dall’acqua ed è pilotato da un pilota simil adolescente, dapprima arrogante e rompiballe, che poi col tempo diventa maturo e responsabile per via della lotta contro gli invasori.
Nei due Mazinger ed in Jeeg Robot troviamo anche la figura dell’antagonista, che con pochi mezzi cerca di costruirsi un robot goffo e mezzo scassato, col quale cerca di imitare le gesta del robottone-eroe, aiutandolo spesso e volentieri, ma comunque, restando sempre un catorcio senza speranza.
Le figure femminili sono anch’esse sempre presenti: nei
Mazinger ed in
Jeeg Robot sono rappresentate da ragazze carine (la dolce Miwa di
Jeeg Robot era uguale a mia sorella da bambina!) e sono le degne compagne di lotta dei piloti dei robottoni ed anche loro, in qualche caso, guidano delle robottone maggiorate, le quali, spesso, lanciano delle bombe al silicone esplosivo, direttamente dai loro petti; anche in "
Ufo Robot" avviene una cosa simile con Venusia, ma solo a metà serie.
E' innegabile, le trame di questi robottoni non sono articolate come quella del nostro cartone preferito, ossia,
Cyborg 009, nonostante siano più o meno coetanei ed anche i dialoghi sono deboli, per non parlare dell’animazione, ma hanno un loro effetto.
Ammetto la lacuna, non conosco benissimo le varie storie, le ho lette un po’ in giro per internet, delle tante mi piace molto quella di “
Jeeg Robot”, pur ridendo ancora di tutte le battute che nei decenni hanno rovinato la drammaticità della serie e del fatto che Miwa doveva necessariamente lanciare i componenti del robottone al povero Hiroshi, che in questo caso è
LUI stesso il robottone, nel senso che, quella testa matta di suo padre, scienziato, lo aveva, in pratica, geneticamente modificato perché potesse trasformarsi in un uomo d’acciaio, poi completato dalle braccia, le gambe, eccetera, che la collega, appunto, gli lanciava.
E mi ricordo quella testa che volava in attesa di agganciare i componenti ...
Stasera, visto che ne stavo vedendo il primo film fino a qualche minuto fa, voglio parlare di
"Ufo Robot", che in Italia conosciamo come
"Goldrake", pilotato da Actarus, che poi si chiamava in realtà Duke Fleed, ed era un principe di un pianeta alieno, distrutto dal perfido Re Vega e finito sulla terra per scappare dalla sua furia.
Non mi accusate di avere lo sbavo facile, ma Actarus, ovvero Duke, ovvero Daisuke (il nome giapponese prima dell’inutile cambio dei dialoghisti europei!), era davvero … davvero cauino, ma no … bello … era … (deglutisco!), cioè, è stato il primo vero figliolo ben fatto del mondo dei robottoni; questo a mio avviso, qualcuna vuole forse dire il contrario?
D’accordo, quei pantaloni a zampa, sempre gli stessi, quel gilet a frange che manco Patty Pravo … ed anche i capelli un po’ alla Renato Zero, però …
Innegabile il merito del doppiaggio di Malaspina, belissimo timbro vocale che poi ritroviamo in Hiroshi di
Jeeg Robot, ad ogni modo … anche senza quella voce …
Rimando al link di Wikipedia per conoscere la storia di
Ufo Robot, per quelli che di voi non la conoscessero, mi riferisco ai ventenni del Forum, se poi, anch’essi la conoscessero già, beh … tanto di cappello!!!!
UFO ROBOT
Per quanto mi riguarda, ho visto il film, come scritto poc’anzi, ma non è che mi abbia regalato quelle emozioni folli che mi aspettavo, ho riso solo come una matta per quello sfigato di Alcor, nonché Ryo, nonché Koji, ossia, il pilota del Mazinger Z, che come sfigatimma è secondo solo a Megaro, col quale condivise la pettinatura.
Le corna che ornano la testa di Ufo Robot mi ricordano i riccioli di Shirley Temple, comunuqe, il Robottone è di per se carino, mai come Mazinger, ma si difende!!!
Fatemi sapere anche le vostre opinioni
[Modificato da cyborg009 06/09/2012 04:16]