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Spirito Santo o spirito santo?

Ultimo Aggiornamento: 15/02/2019 19:55
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13/02/2019 15:06
 
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Francesco Longo, 13.02.2019 14:47:


2Corinzi 3

1 Cominciamo forse di nuovo a raccomandare noi stessi? O forse abbiamo bisogno, come altri, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra? 2 La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. 3 È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori.
4 Questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. 5 Non però che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, 6 che ci ha resi ministri adatti di una Nuova Alleanza, non della lettera ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito dà vita.
Perché Paolo dice che la lettera uccide e lo Spirito dà vita? e perché Paolo si definisce ministro della Parola? grazie




Ciao Francesco

Perché Paolo dice che la lettera uccide?
Di che lettera sta parlando?

La Bibbia spiega la Bibbia
Se non comprendi il passo di una versione, oltre pregare prova leggere altre versioni, magari con un linguaggio più contemporaneo, e tradotte meno alla lettera.

GALATI 3:10

10Su tutti quelli che si affidano alle opere della legge pesa una maledizione; infatti è scritto: “Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel rotolo della Legge mettendole in pratica”.



Ora possiamo riflettere perché Paolo dice che il codice scritto condanna a morte.



“Legge del peccato e della morte”. L’apostolo Paolo sostiene che, a motivo del peccato di Adamo, padre del genere umano, “la morte regnò” da Adamo fino al tempo di Mosè (quando venne data la Legge), e che la Legge rese manifeste le trasgressioni, imputando agli uomini il peccato. (Ro 5:12-14; Gal 3:19) Questo dominio o legge del peccato, che opera nella carne imperfetta, ha potere su di essa e la spinge a violare la legge di Dio. (Ro 7:23; Ge 8:21) Il peccato provoca la morte. (Ro 6:23; 1Co 15:56) La Legge di Mosè non poteva vincere il peccato e la morte, ma la vittoria e la libertà si hanno grazie all’immeritata benignità di Dio mediante Gesù Cristo. — Ro 5:20, 21; 6:14; 7:8, 9, 24, 25.




Anche se accettiamo la disposizione di Dio esercitando fede nel suo provvedimento mediante Cristo, in questo tempo non eliminiamo l’imperfezione della carne ma otteniamo l’approvazione di Dio. Quindi, “se qualcuno commette peccato, abbiamo un soccorritore presso il Padre, Gesù Cristo, il giusto. Ed egli è un sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non solo per i nostri ma anche per quelli di tutto il mondo”. (1 Giov. 2:1, 2) Quindi tutti hanno l’opportunità, se lo desiderano, di esercitare fede nella disposizione e nelle promesse di Dio.

Dopo di che, colui che ha fede si sforzerà di seguire più che può i giusti principi esposti nella Bibbia. Questi principi sono contenuti specialmente nelle Scritture Greche Cristiane, comunemente chiamate Nuovo Testamento. Quando pecca può ottenere il perdono mediante il pentimento e la preghiera in base al sacrificio espiatorio di Cristo. (Confronta Salmo 51:1-7). Quindi farà tutto il possibile per non commettere di nuovo quel peccato. Ma Dio non lo condanna in base a un codice di leggi, poiché i cristiani non sono sotto la legge mosaica. (Gal. 5:18) L’apostolo Paolo spiegò che Dio ci dà il suo spirito per aiutarci. Parlando di sé disse che era ministro “non di un codice scritto, ma di spirito; poiché il codice scritto condanna a morte, ma lo spirito rende viventi”. — 2 Cor. 3:6.

fonte


Perché lo spirito di YHWH , Vero DIO VIVENTE, da vita? perché lo spirito del DATORE DI VITA, da vita?



Giovanni 6:63
63È lo spirito che dà vita; la carne non è di nessuna utilità. Le parole che vi ho detto sono spirito e sono vita.





Galati 6:8
8chi semina per la sua carne, dalla sua carne raccoglierà rovina; ma chi semina per lo spirito, dallo spirito raccoglierà la vita eterna




Deuteronomio 8:3
3Ti ha dunque umiliato e ti ha fatto provare la fame e ti ha cibato con la manna, che tu non conoscevi e che neanche i tuoi padri avevano conosciuto, per farti sapere che l’uomo non vive solo di pane, ma l’uomo vive di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova.





Matteo 4:4
4Ma lui rispose: “È scritto: ‘L’uomo non deve vivere solo di pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Geova’”.





Deuteronomio 8:3
3Ti ha dunque umiliato e ti ha fatto provare la fame e ti ha cibato con la manna, che tu non conoscevi e che neanche i tuoi padri avevano conosciuto, per farti sapere che l’uomo non vive solo di pane, ma l’uomo vive di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova.




PERCHÉ PAOLO SI DEFINISCE MINISTRO DELLA PAROLA, DELLA BUONA NOTIZIA?


Gli unti seguaci del Signore Gesù Cristo sono definiti ‘ministri della buona notizia’, come lo era Paolo (Col 1:23); sono anche “ministri di un nuovo patto”, un patto con Geova Dio, di cui Cristo è Mediatore. (2Co 3:6; Eb 9:14, 15) Quindi sono ministri di Dio e di Cristo. (2Co 6:4; 11:23) Chi li rende qualificati è Dio mediante Cristo, non qualche uomo o qualche organizzazione. Non danno prova di essere ministri presentando qualche documento o certificato, come una lettera di raccomandazione o autorizzazione. La loro “lettera” di raccomandazione sono le persone che hanno ammaestrato e addestrato a essere, come loro, ministri di Cristo. A questo proposito l’apostolo Paolo dice: “Forse, come alcuni, abbiamo bisogno di lettere di raccomandazione presso di voi o da voi? Voi stessi siete la nostra lettera, incisa sui nostri cuori e conosciuta e letta da tutto il genere umano. Poiché viene mostrato che voi siete una lettera di Cristo scritta da noi come ministri, incisa non con inchiostro ma con lo spirito dell’Iddio vivente, non su tavolette di pietra, ma su tavolette carnali, su cuori”. (2Co 3:1-3) Qui l’apostolo, dicendo che ‘sono incisi sul suo cuore’, indica l’amore e la vicinanza, il caloroso affetto e la premura del ministro cristiano per coloro che serve.

Infatti, dopo essere asceso al cielo, Cristo diede alla congregazione cristiana “doni negli uomini”. Fra questi c’erano apostoli, profeti, evangelizzatori, pastori e maestri, costituiti “in vista del ristabilimento dei santi, per l’opera di ministero, per l’edificazione del corpo del Cristo”. (Ef 4:7-12) La loro qualifica quali ministri è da Dio. — 2Co 3:4-6.



In: PERSPICACIA- voce: MINISTRO

[SM=g1871112]
[Modificato da I-gua 13/02/2019 15:32]
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