È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Confutazione trasmissione radio maria del GRIS di agosto 2012...

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2012 14:29
Autore
Stampa | Notifica email    
22/08/2012 10:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 10.113
ViceAdmin
...sulle aspettative fra i testimoni di Geova
22/08/2012 10:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 10.113
ViceAdmin
Dopo aver confutato le obiezioni del gruppo p-greco è giunto il turno di Sandro Leoni. Critica alcune delle aspettative dei testimoni di Geova. Si introduce dicendo:


Ora vorrei fare queste riflessioni, in qualità di esperto del GRIS che studia da anni il geovismo!



Poi inizia affrontando la questione della:


"contesa universale sorta in Eden".



Dopo aver descritto sommariamente la visione dei tdG obietta:


“Ovviamente la spiegazione che diamo noi è ben più profonda e utile. La loro spiegazione lascia aperti numerosi interrogativi:

A chi doveva dare Dio la dimostrazione? A satana? Certamente no, lui sapeva di mentire! Alla corte degli angeli buoni? No perché la loro fiducia in Dio è costitutiva della loro bontà. Rimane quindi solo l’uomo. Questa dimostrazione circa il buon governo doveva essere fatta affinché l’uomo ammettesse che è meglio farsi governare da Dio anziché da satana, anche perché noi da soli non ne siamo capaci. Ma a quale uomo era rivolta la contesa? Visto che ognuno di noi ha vissuto solo una piccola parte della storia. Quindi chi è vissuto nel passato ha visto solo i governi del proprio tempo, idem chi vive oggi. Geova avrebbe quindi dato una dimostrazione senza il soggetto che la doveva ricevere. Pertanto è assolutamente inaccettabile questo modo di ragionare.



Parola a chi vuole replicare
22/08/2012 19:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 20/08/2012 16.06:

Dopo aver confutato le obiezioni del gruppo p-greco è giunto il turno di Sandro Leoni. Critica alcune delle aspettative dei testimoni di Geova.
Poi inizia affrontando la questione della:


"contesa universale sorta in Eden".



Dopo aver descritto sommariamente la visione dei tdG obietta:


“Ovviamente la spiegazione che diamo noi è ben più profonda e utile. La loro spiegazione lascia aperti numerosi interrogativi:

A chi doveva dare Dio la dimostrazione? A satana? Certamente no, lui sapeva di mentire! Alla corte degli angeli buoni? No perché la loro fiducia in Dio è costitutiva della loro bontà. Rimane quindi solo l’uomo. Questa dimostrazione circa il buon governo doveva essere fatta affinché l’uomo ammettesse che è meglio farsi governare da Dio anziché da satana, anche perché noi da soli non ne siamo capaci. Ma a quale uomo era rivolta la contesa? Visto che ognuno di noi ha vissuto solo una piccola parte della storia. Quindi chi è vissuto nel passato ha visto solo i governi del proprio tempo, idem chi vive oggi. Geova avrebbe quindi dato una dimostrazione senza il soggetto che la doveva ricevere. Pertanto è assolutamente inaccettabile questo modo di ragionare.



Parola a chi vuole replicare



Caro Leoni, il punto è la questione in gioco posta in Eden. Dobbiamo comprendere che cosa fu messo in discussione, altrimenti rischiamo di falsare tutto il ragionamento.
Non fu sfidata la realtà della sovranità di Dio, dato che la stessa non era assolutamente in pericolo. Ad essere sfidate furono la legittimità e la giustezza della sovranità di Dio, qualcosa di assai più subdolo....
Satana furbescamente non mise affatto in dubbio l' esistenza della sovranità di Dio (come avrebbe potuto?), ma la qualità della stessa sovranità, insinuando che il modo di governare di Dio fosse ingiusto, dato che col suo comando stava privando i suoi figli di qualcosa di fondamentale:

Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male” (Genesi 3:4-5 -CEI)!

Dio stava quindi negando ai suoi figli qualcosa di cui, secondo Satana, essi avevano diritto!
Questa fu la questione posta sul tappeto, la questione in gioco.

Come rispose Dio?
Avrebbe potuto perdonare subito Adamo ed Eva, ma avrebbe creato un precedente: qualunque creatura, dotata quindi di libero arbitrio, avrebbe potuto in futuro trasgredire deliberatamente e di nuovo, contando sul fatto che Dio avrebbe infine perdonato.
Oppure avrebbe potuto eliminare subito Satana, Adamo ed Eva, ma con una simile azione di forza, Dio avrebbe risposto alla questione fondamentale della contesa, e cioè se la sua sovranità fosse esercitata con giustizia? La risposta è no: la questione sarebbe rimasta aperta, sul tappeto...
Dio optò per la soluzione più saggia e amorevole provvedendo subito, per la incolpevole progenie di Adamo, il seme del riscatto e della redenzione in Genesi 3:15, quindi della liberazione dagli effetti deleteri del peccato, e poi lasciò che le sue creature provassero gli effetti (disastrosi) della loro ribellione, non infrangendo in nessun modo il dono del libero arbitrio loro concesso.
Perchè?
Perchè un Dio di amore vuole che i suoi figli (la incolpevole progenie di Adamo) lo amino con tutto il cuore e non con la costrizione, a cominciare dal patriarca Abramo, a cui Dio promise il seme della benedizione di tutte le famiglie della terra (Genesi 12:1-3 , 22:18)....
[Modificato da Aquila-58 22/08/2012 19:11]
24/08/2012 00:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 10.113
ViceAdmin
Ecco la successiva obiezione del Leoni:


Il messaggio dei tdG è un riduzione della ricchezza e delle promesse che la nostra fede ci assicura. La prima in assoluto, la più grave, è la prospettiva eterna di passare dalla serie A alla C. Infatti chi ascolta il messaggio di “salvezza” dei tdG cessa di essere figlio di Dio. Secondo Paolo infatti Dio mediante Cristo ci rende figli di Dio al battesimo. Nel Geovismo questa figliolanza adottiva che Dio Padre fa è riservata a 144.000 persone, i cosiddetti unti, la classe di Geremia, di Giovanni, i fratelli di Cristo. Ecco solo loro sono “figli di Dio”. Voi altri non potete sperare di entrare in questo numero perché i posti sono esauriti. Solo loro hanno la prospettiva di andare nei cieli con Dio. Gli altri invece sono al massimo nipoti dell’Altissimo. E a me questo non va giù. Io mi sento declassato, trattato come una bestia. Altro che serie C.

Questa è la cosa più grave che si perde se si aderisce al geovismo. E la cosa paradossale è che lo attribuiscono alla Bibbia questo insegnamento. Ma se letta bene, non insegna per nulla questo. La Bibbia insegna che tutti diveniamo figli di Dio al battesimo! Il geovismo invece vi fa diventare degli schiavetti al servizio degli unti. E questo è grave, è come barattare la primogenitura per un piatto di lenticchie (vedi Giacobbe)



Spazio alla replica...
24/08/2012 11:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 23/08/2012 14.28:

Ecco la successiva obiezione del Leoni:

Il messaggio dei tdG è un riduzione della ricchezza e delle promesse che la nostra fede ci assicura. La prima in assoluto, la più grave, è la prospettiva eterna di passare dalla serie A alla C.



cioè dalla speranza celeste (Serie A) a quella terrena (Serie C)....peccato solo che Dio abbia creato l' uomo per vivere per sempre in un paradiso terrestre, e che quel proposito semplicemente non può cambiare (Genesi 1:28 ; Isaia 55:10-11). In sostanza, secondo il suo ragionamento, Dio avrebbe creato l' uomo per vivere in....serie C!

viceadmintdg1, 23/08/2012 14.28:


Infatti chi ascolta il messaggio di “salvezza” dei tdG cessa di essere figlio di Dio.



che strana dichiarazione. Come mai allora “a quanti però l' hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv. 1:12 - CEI).....come mai diventare? Prima, evidentemente, non lo erano?

viceadmintdg1, 23/08/2012 14.28:


Secondo Paolo infatti Dio mediante Cristo ci rende figli di Dio al battesimo.



appunto, ecco perchè lo si "diventa" figli di Dio....e si parla di “figliolanza adottiva” come Lei stesso dirà in seguito, si veda del resto Romani 8:15-17...

viceadmintdg1, 23/08/2012 14.28:


Nel Geovismo questa figliolanza adottiva che Dio Padre fa è riservata a 144.000 persone, i cosiddetti unti, la classe di Geremia, di Giovanni, i fratelli di Cristo. Ecco solo loro sono “figli di Dio”.



sono loro i figli adottivi di Dio. Paolo stesso aggiunge, poco più avanti:

Poichè quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all' immagine del Figlio Suo, perchè Egli sia il primogenito tra molti fratelli” (Romani 8:29 -CEI).

Lo stesso Paolo precisa che questa preordinazione è avvenuta “prima della fondazione del mondo” (Efesini 1:4-5 ; 1 Pt. 1:20).

Gesù mise la “fondazione del mondo” in relazione ad Abele (Luca 11:50-51), quindi la preordinazione è avvenuta prima, in Genesi 3:15, quando Dio preordinò l' Israele Spirituale o Israele di Dio (Apocalisse 7:4-8 ; Galati 6:16), il regno celeste di cui si parla in Apocalisse, come vedremo...

Gli apostoli Pietro e Paolo affermano ulteriormente che essi sono un “regal sacerdozio”, vale a dire re e sacerdoti, e che regneranno insieme con Cristo (1 Pt. 2:9 ; 2 Tim. 2:12).

L' apostolo Giovanni parla di regno e sacerdozio (Apocalisse 1:6), e di re e sacerdoti che regneranno sulla terra (Apocalisse 5:9-10).

La Bibbia stabilisce il loro numero: 144.000, e non c' è alcun motivo biblico per considerare questo numero simbolico, anche perchè in tal caso dovrebbe simboleggiare qualcosa, ma cosa? E perchè mai dovrebbe essere distinto dalla “moltitudine immensa” (Apocalisse 7:9 - CEI)” descritta successivamente, se il destino di tutti i credenti in Cristo fosse celeste? (Apocalisse 7:4-9).

Dei 144.000 israeliti spirituali,re e sacerdoti con Cristo, viene detto espressamente che sono “comprati dalla terra” ("egorasmenoi apo tes ges") e che stanno con l' Agnello sul Monte Sion, cioè in cielo (Apocalisse 14:1,3-4 ; Ebrei 12:22), mentre della “moltitudine immensa” o grande folla non viene detto nulla di ciò.
Come mai?

Anche l' affermazione, giusto per fare un esempio, che espressioni come quella descritta in Apocalisse 14:4, "sono vergini", renderebbe tutto il contesto simbolico, quindi anche il numero di 144.000, è semplicemente ridicola.

E' vero che lì viene usato il sostantivo parthenos, "vergine", ma tale aggettivo non indica solo la verginità nel senso letterale del termine, ma ha una duplice valenza biblica.
Viene usato ad esempo in 1 Cor.7:36 nel senso letterale del termine, ma viene usato anche in 2 Cor. 11:2 con il significato di purezza, irreprensibilità, quindi un significato spirituale, si confronti anche Efesini 5:27!
Non si tratta quindi di un significa simbolico di parthenos, ma di una doppia valenza biblica che il sostantivo assume, di pari valore!

viceadmintdg1, 23/08/2012 14.28:


Voi altri non potete sperare di entrare in questo numero perché i posti sono esauriti.



che brutta caduta di stile! Chiunque può far parte del “regal sacerdozio”, se solo lo spirito santo gli attesta che ha quella prospettiva (Romani 8:16), per cui quello che Lei dice è palesemente falso!

viceadmintdg1, 23/08/2012 14.28:


Solo loro hanno la prospettiva di andare nei cieli con Dio.



ma loro chi? Io sono un cristiano testimone di Geova, però a me lo spirito santo non attesta in alcun modo di avere la speranza di far parte del “regal sacerdozio”, quindi anch' io, che sono testimone di Geova, dovrei mettermi tra le vittime del cosiddetto “geovismo”, come amate chiamarlo con disprezzo?
Ma su, siamo seri!

viceadmintdg1, 23/08/2012 14.28:


Gli altri invece sono al massimo nipoti dell’Altissimo. E a me questo non va giù. Io mi sento declassato, trattato come una bestia. Altro che serie C.
Questa è la cosa più grave che si perde se si aderisce al geovismo. E la cosa paradossale è che lo attribuiscono alla Bibbia questo insegnamento. Ma se letta bene, non insegna per nulla questo. La Bibbia insegna che tutti diveniamo figli di Dio al battesimo!



la Bibbia non insegna affatto questo, dove lo legge?
La Bibbia insegna che chi diviene figlio adottivo di Dio riceve ovviamente uno spirito di adozione e diviene coerede di Cristo (Romani 8:17), cioè avente la stessa eredità di Cristo, Re e Sacerdote con Lui in cielo....
La cosa da comprendere è che chi va in cielo non ci va perchè è buono o giusto, o per "cambiare aria", ma espressamente per regnare con Cristo, per essere Re e sacerdote con Lui e per regnare sulla terra, una nuova terra paradisiaca, visto che la terra abitata avvenire ("ten oikoumenen ten mellousan") sarà sottoposta a Gesù Cristo (Ebrei 2:5)!


viceadmintdg1, 23/08/2012 14.28:


Il geovismo invece vi fa diventare degli schiavetti al servizio degli unti. E questo è grave, è come barattare la primogenitura per un piatto di lenticchie (vedi Giacobbe)

Spazio alla replica...



Altra brutta caduta di stile, caro Leoni.
Certo, se queste sono le argomentazioni che usate con gli ascoltatori di Radio Maria, stiamo freschi...
[Modificato da Aquila-58 24/08/2012 11:17]
26/08/2012 10:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 10.113
ViceAdmin
Passiamo alla successiva obiezione di Sandro Leoni:


Inizialmente vi insegnano che entrando nel Geovismo sarete tutti fratelli. In realtà ogni tdG vive sotto libertà vigilata. Tutti i fedeli del geovismo infatti hanno il dovere di controllare la moralità e il modo di comportarsi e di segnalarlo ai superiori. E’ vero che ci sono casi in cui è giusto sia così, quando è necessario tutelare i fedeli, come nel caso di un vescovo o un prete. Ma noi semplici laici, abbiamo anche il diritto di dire che non siamo d’accordo con il papa. Egli infatti l’ha scritto nei suoi libri su Gesù. Abbiamo quindi la libertà di criticare il parroco, il vescovo, il papa, purchè non si vada nell’eresia. E nessuno ci dice niente. Nessuno ci viene a denunciare al vescovo. Abbiamo la libertà dei figli di Dio. Siamo una vera famiglia. Questa è la realtà nella chiesa cattolica. Invece nel geovismo si perde questa libertà. Ogni fratello controlla il fratello.



Parola a chi desidera replicare
[Modificato da viceadmintdg1 28/08/2012 10:08]
28/08/2012 20:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 26/08/2012 10.17:

Passiamo alla successiva obiezione di Sandro Leoni:

Inizialmente vi insegnano che entrando nel Geovismo sarete tutti fratelli.In realtà ogni tdG vive sotto libertà vigilata.



a si? Strano, sono un testimone di Geova da dodici anni ma non me ne sono mai accorto.... [SM=g27993]

viceadmintdg1, 26/08/2012 10.17:


Tutti i fedeli del geovismo infatti hanno il dovere di controllare la moralità e il modo di comportarsi e di segnalarlo ai superiori. E’ vero che ci sono casi in cui è giusto sia così, quando è necessario tutelare i fedeli, come nel caso di un vescovo o un prete. Ma noi semplici laici, abbiamo anche il diritto di dire che non siamo d’accordo con il papa.





ma che significa “laici”? Chi ha determinato mai, nella chiesa primitiva, questa suddivisione tra clero e laicato, mi domando?
Nella chiesa primitiva il kleros, da cui il nostro “clero”, era la “ton kleron”, cioè a dire la “porzione di eredità” (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, pagina 54), o “porzione avuta in sorte” su cui gli anziani, che non erano manco lontanamente dei sacerdoti, non dovevano signoreggiare, spadroneggiare:

Esorto gli anziani che sono tra voi............pascete il gregge di Dio che vi è affidato....non come padroni delle persone a voi affidate [il kleros, che non erano preti o suore ma i fedeli, quelli che lei chiama i “laici”...], ma facendovi modelli del gregge” (1 Pt. 5:1-3 – CEI).
Quindi, non vi era distinzione tra un presunto sacerdozio (che non esisteva) e un presunto laicato, ma il kleros erano i fedeli su cui gli anziani dovevano “sorvegliare” (1 Pt. 5:2 -CEI), senza padroneggiare.
Ed è esattamente ciò che accade nella Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
Ma, naturalmente, tutto questo non viene spiegato agli ascoltatori di Radio Maria...

viceadmintdg1, 26/08/2012 10.17:


Egli infatti l’ha scritto nei suoi libri su Gesù. Abbiamo quindi la libertà di criticare il parroco, il vescovo, il papa, purchè non si vada nell’eresia.



altrimenti scatta la scomunica...ma è quello che, tutt' altro che con le stesse modalità (per fortuna!) avviene anche da noi, per chi passa dalla critica all' aperta apostasia.

E anche riguardo alla critica, dato che nella chiesa primitiva non vi era distinzione tra “clero” e “laicato”, come avviene nell' attuale Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, non è che si doveva tanto mormorare e criticare, legga agli ascoltatori di Radio Maria questi passi:

Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro” (1 Cor. 10:10 – CEI).....piuttosto “ Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perchè essi vegliano su di voi e devono renderne conto, affinchè lo facciano con gioia e non lamentandosi..... “(Ebrei 13:17 - CEI)

viceadmintdg1, 26/08/2012 10.17:


E nessuno ci dice niente. Nessuno ci viene a denunciare al vescovo.



strano, perchè Gesù disse:

Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va e ammoniscilo fra te e lui solo.....se non ti ascolterà prendi ancora con te una o due persone.....se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità (ekklesìa nel testo greco.... Il cattolico Nuovo Testamento interlineare greco latino italiano P. Beretta traduce: “deferiscilo alla chiesa”...)), e se non ascolterà neanche la comunità (ekklesìa), sia per te come il pagano e il pubblicano” (Mt. 18:15-17 – CEI)!
Attenzione: la nota in calce a Mt. 18:15 della cattolica Bibbia di Gerusalemme afferma che “ vari testimoni omettono la precisazione “contro di te”. La norma data da Gesù riguarderebbe in questo caso una colpa grave e pubblica, che non necessariamente è contro colui che la vuol correggere”

viceadmintdg1, 26/08/2012 10.17:


Abbiamo la libertà dei figli di Dio. Siamo una vera famiglia. Questa è la realtà nella chiesa cattolica. Invece nel geovismo si perde questa libertà. Ogni fratello controlla il fratello.

Parola a chi desidera replicare



Come fosse la Questura, insomma!
Ma fino a quando, caro Leoni, continuerà a dire via radio simili falsità?
Fino a quando, mi chedo?
Ma Lei è mai stato in una sala del Regno, o solo nelle stanze del GRIS a elaborare “a tavolino” simili menzogne da propinare poi ai suoi ascoltatori? [SM=g27993]
30/08/2012 11:43
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 10.113
ViceAdmin
Aggiungo anche il contributo ricevuto da un utente del forum che scrive:


Caro Leoni,
la sua critica mi lascia perplesso. Chi lo dice che noi TdG non siamo liberi di esprimere il ns punto di vista all'interno della congregazione?
Lei?
Nella Torre di Guardia del 15/10/2012 alla pagina 15 al paragrafo 13 (liberamente consultabile sul sito www.jw.org) io leggo:

"Questo non significa che sbaglieremmo a esporre il nostro punto di vista se nella congregazione notassimo qualcosa che a nostro avviso non va...una volta che abbiamo portato una questione all’attenzione dei fratelli responsabili, dovremmo serenamente lasciare che siano loro a esaminarla."

In futuro sia più onesto, caro sig. Leoni, con gli ascoltatori di radio maria e anche con se stesso ed eviti di fare simili asserzioni fuorvianti.
Saluti.

[Modificato da viceadmintdg1 30/08/2012 11:44]
31/08/2012 11:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 10.113
ViceAdmin
Bene. Passiamo alla successiva obiezione di Leoni:


La distruzione dell’avvenire dei figli. Infatti insegnando ossessivamente che presto arriva la fine, i giovani vengono dissuasi da ogni meta mondana (istruzione, carriera…) come è avvenuto nel 1969, in cui si insegnava che non c’era tempo di laurearsi perché il mondo entro pochi anni sarebbe finito. Viene distrutta completamente ogni loro prospettiva, dicendo loro che non c’è più tempo…



Parola a chi desidera replicare...
31/08/2012 18:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re:
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 31/08/2012 11.33:

Bene. Passiamo alla successiva obiezione di Leoni:


La distruzione dell’avvenire dei figli. Infatti insegnando ossessivamente che presto arriva la fine, i giovani vengono dissuasi da ogni meta mondana (istruzione, carriera…) come è avvenuto nel 1969, in cui si insegnava che non c’era tempo di laurearsi perché il mondo entro pochi anni sarebbe finito. Viene distrutta completamente ogni loro prospettiva, dicendo loro che non c’è più tempo…



Parola a chi desidera replicare...




Caro Leoni, innanzitutto noi non usiamo espressioni catastrofiche come “fine del mondo” (Mt. 24:3 – CEI) o “la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta” (2 Pt. 3:10 – CEI), traduzione assai discutibile del passo petrino...

Ovviamente, Gesù parlò di una fine, così come lo stesso apostolo Pietro (Mt. 24:14; 1 Pt. 4:7), e far finta che stiamo vivendo invece in tempi di assoluta normalità e non piuttosto nei tempi difficili che avrebbero caratterizzato gli ultimi giorni (2 Tim. 3:1-5) significa fare come i falsi profeti dei tempi di Geremia, con le loro false profezie che precedettero la fine di Gerusalemme e del primo Tempio:

Ahimè, Signore Dio. Dicono i profeti: “Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace autentica in questo luogo” (Geremia 14:13 – CEI). Si confronti anche Geremia 23:16-17!

Sappiamo come andò a finire:

Se esco in aperta campagna, ecco le vittime della spada; se entro nella città, ecco chi muore di fame. Anche il profeta e il sacerdote [quelli che dicevano che sarebbe andato tutto bene e che non sarebbe accaduto nulla.....] si aggirano per la regione senza comprendere” (Geremia 14:18 – CEI).

Lo stesso Dio disse a Geremia di non prendersi moglie e di non avere figli e figlie in quel luogo (Geremia 16:2), e l' apostolo Paolo ebbe a dire:

Il tempo si è fatto breve, d' ora innanzi quelli che hanno moglie vivano come se non l' avessero” (1 Cor. 7:29 – CEI).

Non riconoscere l' urgenza dei tempi e far finta che tutto sia nell' assoluta normalità significa fondamentalmente non ubbidire al comando di Gesù, rivolto a tutti noi, di essere svegli, desti, vigilanti (Marco 13:37).

Il gregge cattolico lo è? Non sembrerebbe, detto da chi come il sottoscritto va a predicare ogni giorno.....

In considerazione di ciò, alcuni cristiani testimoni di Geova , essendo consapevoli dell' urgenza dei tempi in cui viviamo, decidono di propria libera scelta di dedicare la maggioranza del proprio tempo all' opera di predicazione del veniente Regno di Dio, non anteponendo a questa neppure le attività secolari come gli studi universitari, mentre altri decidono di intraprendere tranquillamente gli studi universitari senza ovviamente perdere di vista la predicazione del Regno, parte essenziale della nostra adorazione.

Nella mia stessa congregazione ci sono fior di laureati, o fratelli che stanno facendo l' università, e altri invece che hanno preferito fermarsi agli studi superiori, fare un lavoro part time per poter avere più tempo disponibile per l' opera di predicazione del Regno.

La Congregazione Cristiana cosa consiglia al riguardo?
Impone qualcosa?
Obbliga a qualcosa?
Distrugge completamente ogni aspettativa futura?” come da Lei affermato?

Vediamo a tal proposito due nostre pubblicazioni, che sono illuminati al riguardo....


(segue.....)
31/08/2012 19:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Ministero del Regno aprile 1999:

“Che devo fare?”

1 Se sei un giovane prossimo all’età adulta, potresti chiederti: ‘Che devo fare della mia vita?’ I giovani cristiani desiderano espandere il servizio che rendono a Geova impegnandosi nel ministero. Ma come puoi farlo mentre ti prepari ad assumere le responsabilità dell’età adulta, che includono il provvedere alle tue necessità materiali? Trovare la risposta può non essere semplice.
2 Alcuni giovani diventano ansiosi vedendo le condizioni economiche del mondo e le non rosee previsioni per il futuro. Si domandano: ‘Dovrei conseguire un titolo di studio più elevato? Dovrei intraprendere subito il servizio a tempo pieno?’ Per prendere la decisione giusta occorre rispondere onestamente a questa domanda: ‘Qual è il mio interesse principale nella vita?’ Bisogna esaminare i propri motivi.
3 Quale interesse principale hai coltivato nella giovinezza? Ti interessa di più il benessere economico o desideri veramente usare la tua vita per promuovere gli interessi del Regno? Una laurea non garantisce il successo sul mercato del lavoro. In alternativa molti si sono fatti un’esperienza professionale con maggiori sbocchi lavorativi. Hanno frequentato corsi di apprendistato o acquisito una formazione tecnica seguendo appositi corsi professionali o conseguendo diplomi universitari (le cosiddette “lauree brevi”) che richiedono un minore investimento di tempo ed energie.
4 Confidate nelle promesse di Geova: Un fattore essenziale di cui tener conto è che Geova Dio assicura che provvederà il necessario a coloro che mettono al primo posto gli interessi del Regno. (Matt. 6:33) Questa non è una promessa campata in aria. Molti fratelli che hanno frequentato la Scuola di Addestramento per il Ministero si erano laureati prima di conoscere la verità. Ma che lavoro facevano? Pochissimi avevano intrapreso la carriera per la quale avevano studiato. Molti lavoravano nel terziario, svolgendo attività che permettevano loro di soddisfare egregiamente le loro esigenze finanziarie mentre facevano i pionieri. Espandendo il loro ministero hanno ricevuto benedizioni di gran lunga superiori a qualunque cosa si possa acquistare col denaro.
5 Nel decidere cosa intendi fare dopo aver finito le scuole superiori, valuta tutti i fattori e analizza attentamente i tuoi motivi. Per avere una veduta equilibrata delle scelte che hai dinanzi, esamina le informazioni pubblicate in Svegliatevi! dell’8 marzo 1998, alle pagine 19-21. Parla con i tuoi genitori, con gli anziani, con il sorvegliante di circoscrizione e con pionieri capaci che vivono nella tua zona. Questo ti aiuterà a prendere una decisione saggia sul modo migliore di impiegare la tua vita. — Eccl. 12:1, 13.


Vediamo quindi come conclude il suo articolo la Svegliatevi! dell’8 marzo 1998........

(segue....)
[Modificato da Aquila-58 31/08/2012 19:13]
31/08/2012 19:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
La Svegliatevi! dell’8 marzo 1998



Una scelta personale


Come avvenne nel I secolo, anche oggi il grado e il tipo di istruzione varia notevolmente fra i cristiani. Sotto la guida dei genitori, i giovani che portano a termine la scuola dell’obbligo possono scegliere di proseguire ulteriormente gli studi. Allo stesso modo gli adulti che desiderano essere più qualificati per provvedere alla famiglia possono considerare i corsi di studio supplementari un mezzo valido per conseguire questo fine. Sotto certi aspetti l’istruzione scolastica tradizionale dà risalto allo sviluppo delle capacità intellettuali in generale anziché a imparare un mestiere. Pertanto si può riscontrare che anche dopo avere dedicato tanto tempo per farsi un’istruzione del genere, non si hanno le capacità richieste dal mercato. Per questa ragione, alcuni preferiscono continuare gli studi seguendo corsi professionali o frequentando istituti tecnici, per essere maggiormente in grado di rispondere alla domanda effettiva del mercato del lavoro.
Ad ogni modo, queste sono decisioni di natura personale. I cristiani non dovrebbero criticarsi o giudicarsi l’un l’altro in questo campo. Giacomo scrisse: “Tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?” (Giacomo 4:12)

Se un cristiano pensa di continuare gli studi farebbe bene a esaminare i suoi motivi per esser certo che a spingerlo non siano interessi egoistici e materialistici.
È evidente che la Bibbia incoraggia ad avere un punto di vista equilibrato sull’istruzione. I genitori cristiani sanno che l’istruzione spirituale basata sull’ispirata Parola di Dio vale di più e danno ai loro figli consigli equilibrati circa i corsi di studio supplementari. (2 Timoteo 3:16) Vedendo la vita in modo realistico, riconoscono il valore dell’istruzione per acquistare le capacità di cui i loro figli adulti avranno bisogno per provvedere a sé e alle loro future famiglie. Perciò, nel determinare se si debbano proseguire gli studi e fino a che punto, ciascun cristiano può prendere sagge decisioni personali basate sulla devozione a Geova Dio, devozione che “è utile per ogni cosa, giacché ha la promessa della vita d’ora e di quella avvenire”. — 1 Timoteo 4:8.
31/08/2012 19:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Domanda finale, caro Leoni:

sulla base di quanto detto, e delle pubblicazioni indicate, possiamo dire che la Congregazione Cristiana, riguardo ai giovani, "distrugge completamente ogni loro prospettiva, dicendo loro che non c’è più tempo…"???

[Modificato da Aquila-58 31/08/2012 19:23]
03/09/2012 12:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 10.113
ViceAdmin
Sempre in risposta all'obiezione di Leoni, aggiungo anche il contributo di un utente del forum:


Caro Leoni,

Secondo Lei incoraggiare i propri figli a mettere Dio al primo posto nella vita equivale a distruggerne l'avvenire?

Secondo Lei possono esistere dei genitori sani di mente che scientemente distruggono completamente ogni prospettiva futura dei propri figli?

Lei pensa veramente che noi genitori TdG siamo come ci dipinge?

Purtroppo ancora una volta quello che Lei dice sul ns. conto non risponde a verità. Guardi cosa è scritto nella Torre di Guardia del 01/05/2004 alla pagina 16 i paragrafi 16-17 a proposito delle scelte che riguardano il futuro dei giovani TdG:

"16 Ricordate di consultare la Bibbia prima di prendere una decisione. La Bibbia ci incoraggia a lavorare per vivere, indicando che abbiamo la responsabilità di mantenerci. (2 Tessalonicesi 3:10-12) Ma c’è dell’altro. Vi esortiamo a leggere i seguenti passi biblici e a riflettere su come possono aiutarvi a essere equilibrati nella scelta di una carriera: Proverbi 30:8, 9; Ecclesiaste 7:11, 12; Matteo 6:33; 1 Corinti 7:31; 1 Timoteo 6:9, 10. Dopo aver letto questi versetti, capite come Geova vede la cosa?
17 Il lavoro non dovrebbe mai diventare così importante da far passare in secondo piano il servizio che rendiamo a Geova. Se una volta terminate le superiori avete la possibilità di trovare un impiego ragionevole, benissimo. Se sia il caso di proseguire gli studi o no, è una cosa di cui dovreste parlare con i vostri genitori. Tuttavia, non perdete mai di vista le “cose più importanti”, le cose spirituali. (Filippesi 1:9, 10)..."

Non mi sembra che sia esattamente la stessa cosa che ha detto Lei anzi...

Inoltre Le chiedo:
E' così distruttivo per il futuro dei ragazzi incoraggiarli a farsi guidare dai principi Biblici nelle scelte di vita che sono chiamati a compiere?
Utilizzando la Bibbia, Lei è in grado di argomentare il contrario di quanto sopra esposto?
E cosa ne pensa di tutti quei giovani cattolici che rinunciando a ogni meta mondana (istruzione, carriera...) hanno preso i voti e sono diventati preti, frati, suore ecc..., anche il loro avvenire è stato distrutto?

RinnovandoLe il mio invito a essere più onesto quando parla dei TdG La saluto cordialmente.

04/09/2012 10:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 10.113
ViceAdmin
Siamo così giunti all'ultima obiezione del mese di agosto, sempre a cura di Sandro Leoni:



Infine parliamo della risurrezione. Per noi cattolici risorgere significa tornare in vita, quello che sono. Lo stesso soggetto, lo stesso io pensante. Nel geovismo invece non sorge la stessa persona. Infatti per loro non resta nulla dell’essere umano.
Per noi invece la risurrezione fa perno sulla sopravvivenza dell’anima che sopravvive al copro preservando lo stesso soggetto. Per il geovismo invece, tutto scompare alla morte. Quindi alla risurrezione non ci sarà lo stesso soggetto ma una copia. L’io è svanito nel nulla. Infatti Dio farà una copia conforme al defunto, che Geova ha memorizzato. Quindi sarà una copia, non quello stesso io pensante. Quindi il geovismo con questo insegnamento ci toglie anche la vita eterna!

Quindi facciamo attenzione ai tdG che vengono da voi con la presunzione di insegnarvi la verità, la Bibbia gratis. La loro gentilezza è solo un’esca per attirarvi a loro, ma poi la realtà è un’altra!



Parola a chi desidera replicare...
04/09/2012 21:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 03/09/2012 12.58:

Siamo così giunti all'ultima obiezione del mese di agosto, sempre a cura di Sandro Leoni:



Infine parliamo della risurrezione. Per noi cattolici risorgere significa tornare in vita, quello che sono. Lo stesso soggetto, lo stesso io pensante. Nel geovismo invece non sorge la stessa persona. Infatti per loro non resta nulla dell’essere umano.
Per noi invece la risurrezione fa perno sulla sopravvivenza dell’anima che sopravvive al copro preservando lo stesso soggetto. Per il geovismo invece, tutto scompare alla morte. Quindi alla risurrezione non ci sarà lo stesso soggetto ma una copia. L’io è svanito nel nulla. Infatti Dio farà una copia conforme al defunto, che Geova ha memorizzato. Quindi sarà una copia, non quello stesso io pensante. Quindi il geovismo con questo insegnamento ci toglie anche la vita eterna!

Quindi facciamo attenzione ai tdG che vengono da voi con la presunzione di insegnarvi la verità, la Bibbia gratis. La loro gentilezza è solo un’esca per attirarvi a loro, ma poi la realtà è un’altra!



Parola a chi desidera replicare...



Caro Leoni, non si capisce perchè il “geovismo” (come lei ama definire, con assoluto disprezzo che non fa onore a un uomo di chiesa, l' adorazione dei testimoni di Geova) debba togliere a chicchessia la vita eterna, dato che due dei passi che noi cristiani citiamo più spesso in predicazione sono proprio quelli di Gv. 3:16 e Gv. 6:40, che Le invito a leggere attentamente ai suoi ascoltatori.

Detto questo, veniamo al dunque.
Per noi invece la risurrezione fa perno sulla sopravvivenza dell’anima che sopravvive al corpo preservando lo stesso soggetto”, queste sono le sue parole.
Ma sono condivisibili? La risposta è no!

E dopo la storia del clone abbiamo quella, vagamente burocratica, della “copia conforme”. Non male come "variante"!
Però anche la storia della copia conforme come quella del clone non ha letteralmente senso, e i cristiani testimoni di Geova non pensano affatto che quello che verrà risorto sarà nulla di tutto ciò.

Innanzitutto, la nefesh veterotestamentaria come la psychè neotestamentaria indicano, come Lei ben sa, la persona nella sua interezza, o la vita della persona, o l' animo, lo spirito, intesi come spiritualità, persona interiore, oppure l' alito di vita, il respiro, ecc. , ma questi due sostantivi, come Lei sa bene, non indicano MAI una componente immateriale della persona che sopravvive coscientemente alla morte del corpo per vivere in un paradiso etereo o altrove.

Ricordando che la psychè neotestamentaria, sostanzialmente, non cambia il significato della nefesh ebraica, possiamo però constatare che Gesù ne estende il significato.
 
La continuità tra la vita presente e quella futura, caro Leoni, è garantita non dall' immortalità di un "quid spirituale cosciente" che sopravvive alla morte, perpetuando la personalità del defunto, ma dalla fedeltà a Dio che darà la vita eterna a coloro che esercitano nel Figlio Suo Gesù Cristo, alla parousìa e nella risurrezione dell' "ultimo giorno" (Gv. 6:39-40).
 
Questo è chiarissimo proprio da quell' estensione del significato di nefesh che Gesù opera e di cui parlavo, riguardo alla psychè neotestamentaria, leggendo ad esempio Matteo 6:25
Associando la psychè al cibo e alle bevande, Gesù mostra che essa include l' aspetto fisico della vita, e tuttavia coloro che esercitano fede in lui possono elevare i propri desideri e i propri pensieri verso le cose relative ai “nuovi cieli e alla nuova terra”. 

In tal modo Gesù estende il significato di psychè alla ricerca di qualcosa di più elevato, cioè la vita eterna che in lui è stata donata all' umanità. 

Resta il fatto, però, che associando la psychè agli alimenti e alle bevande, Gesù mostra come la psychè medesima costituisca l' aspetto fisico dell' esistenza e non una componente immateriale della nostra natura. 

Altri passi evolvono in tal senso, vedasi ad esempio Marco 8:35, Matteo 16:25, 10:39 ; Luca 9:24 ; 17:33 ; Gv. 12:25
  
L' insegnamento di Gesù secondo cui per salvare la propria psychè bisogna essere disposti a rinunciare ad essa permette a Cristo di ampliare il concetto, come detto. 

La psychè è si la vita fisica, ma Gesù vi include la vita eterna che è offerta a coloro che sono disposti a donare la propria esistenza, la propria psychè, per causa sua e della buona notizia o Vangelo.    

Resta inteso che, in attesa della risurrezione nell' ultimo giorno, anche nel N.T come nell' A.T. (Gv. 6:40; Daniele 12.13), i morti continuano ad essere koimethentas, cioè “dormienti” e il loro sonno un sonno inconsapevole.
   
Ma che cosa significa che il defunto vive nella memoria di Dio?

Innanzitutto, come detto, Dio ha di nuovo in mano il suo spirito (Ecclesiaste/Qoelet 12:7), cioè la sua forza vitale (Giacomo 2:26 ; Giobbe 27:3), e gliela ridarà di nuovo alla risurrezione (Salmo 104:29-30). 

Il defunto si trova nel suo stato di sonno incosciente, e proprio la fedeltà a Dio insieme al suo sonno inconsapevole, garantiscono la sua continuità: 
Gv. 12:25 - CEI: "chi ama la propria vita (psychè) la perde, e chi odia la propria vita (psychè) in questo mondo, la conserverà per la vita eterna". 

Il defunto si addormenta in un sonno inconsapevole e si risveglierà quando Dio lo richiamerà per mezzo di Gesù (Gv. 5:28-29). 
 
Quella che si risveglierà dal sonno della morte e che si rialzerà non sarà una copia conforme o un clone, ma la stessa persona.
 
Immaginare che Dio abbia bisogno della sopravvivenza di un "quid" spirituale immortale per garantire la continuità della persona e per far si che Egli riporti in vita la stessa persona, con lo stesso "io" e la stessa personalità equivale a negare l' Onnipotenza di Dio. 

DIO NON HA BISOGNO DI NULLA, MA PROPRIO DI NULLA, CARO LEONI, E PUO' RIPORTARE IN VITA LA MEDESIMA PERSONA CHE DORME NELLA MORTE E CHE GLI E' STATA FEDELE, SENZA LA NECESSITA' DELLA SOPRAVVIVENZA DI ALCUN "QUID" IMMORTALE SPIRITUALE CHE GARANTISCA LA SOPRAVVIVENZA DELL' "IO" DELLA PERSONA CHE DORME (NELLA MORTE)! 


La metafora del sonno, usata dalla Bibbia per descrivere la morte, serve proprio a illustrare questa verità. 

Gli addormentati, i dormienti, non si trovano al cospetto di Dio in un paradiso etereo in attesa di un ricongiungimento col corpo, anche perchè in tal caso la Bibbia dovrebbe quanto meno accennare a questo ricongiungimento “quid spirituale immortale”-corpo, ma dove ne parla?
La Bibbia è completamente muta su questo......

Essi dormono il loro sonno della morte, in attesa dell' unica speranza biblica: la risurrezione.  

Questa è l' escatologia biblica, caro Leoni, il resto è filosofia, non Bibbia. 
[Modificato da Aquila-58 04/09/2012 21:49]
05/09/2012 09:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 10.113
ViceAdmin
Aggiungo anche il contributo di un utente del forum che desidera rispondere all'ultima obiezione di Leoni:


La Bibbia rivela che l’uomo fu creato dagli elementi della terra. Leggiamo: “Geova Dio formava l’uomo dalla polvere della terra e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima vivente”. (Gen. 2:7) Quel primo uomo, Adamo, aveva la prospettiva della vita senza fine. Tuttavia, quando disubbidì alla legge di Dio, fu pronunciata su di lui la seguente sentenza: “Col sudore della tua faccia mangerai il pane finché tornerai alla terra, poiché da essa sei stato tratto. Poiché polvere sei e in polvere tornerai”. (Gen. 3:19) Nei molti secoli trascorsi dalla morte di Adamo, miliardi di suoi discendenti sono similmente tornati alla polvere senza vita.
Poiché l’Onnipotente Dio creò il primo uomo dagli elementi della terra, è ragionevole pensare che deve anche avere la capacità di risuscitare i morti.
Per riportare in vita i morti non sarebbe necessario ricostituire le identiche molecole che formavano il corpo del defunto. Anche durante la vita le molecole vengono sostituite ogni sette anni circa. Esse non sono dunque il fattore che determina chi è l’individuo. Sono l’aspetto fisico, la voce, la personalità, la crescita mentale, le esperienze e la memoria che ci identificano. Pertanto, non le identiche molecole, ma individui, o anime, devono essere riportati in vita.
L’Altissimo ha promesso che questo è esattamente ciò che avverrà. Nella Scrittura leggiamo: “Molti di quelli addormentati nella terra della polvere si sveglieranno”. (Dan. 12:2) “I tuoi morti vivranno. Un mio corpo morto: sorgeranno. Svegliatevi e gridate di gioia, voi che risiedete nella polvere! Poiché la tua rugiada è come la rugiada delle malve, e la terra stessa farà cadere nella nascita perfino gli impotenti nella morte”. — Isa. 26:19.
Da qui comprendiamo che il nostro Creatore, vuole darci la vita eterna

07/09/2012 14:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 10.113
ViceAdmin
Aggiungo un ulteriore contributo ricevuto da un altro utente del forum che desidera replicare all'ultima obiezione di Leoni:



Caro Leoni,

devo constatare che lei persiste nel confondere gli ascoltatori di radio maria quando parla dei TdG.

In merito alla risurrezione, ecco cosa dice il libro Vivere per sempre al capitolo 20 p. 174 parr. 25-26:

"25 Quando una persona è morta, cosa viene risuscitato? Non lo stesso corpo che è morto. La Bibbia lo indica quando descrive la risurrezione celeste. (1 Corinti 15:35-44) Anche quelli risuscitati sulla terra non riceveranno il medesimo corpo che avevano prima di morire. Quel corpo probabilmente si è decomposto ed è tornato alla terra. Col tempo gli elementi del corpo morto possono essere divenuti parte di altre creature viventi. Perciò Dio non risuscita lo stesso corpo, ma la stessa persona che è morta. A quelli che vanno in cielo dà un nuovo corpo spirituale. A quelli risuscitati sulla terra dà un nuovo corpo fisico. Questo nuovo corpo fisico sarà senz’altro simile a quello che l’individuo aveva prima di morire, di modo che questi sarà riconoscibile da chi lo conosceva.
26 La risurrezione è davvero un miracolo stupendo. Nel corso di una vita l’individuo può aver accumulato una grande esperienza, conoscenza e molti ricordi, e sviluppato una personalità che lo distingueva da qualsiasi altra persona vissuta. Eppure Geova Dio ne ricorda ogni particolare, e quando lo risusciterà ne ricostruirà l’intera personalità. Riguardo ai morti che saranno risuscitati, la Bibbia dice: “Per lui sono tutti viventi”. (Luca 20:38) Gli uomini possono registrare la voce e l’immagine di una persona, e riascoltarla o rivederla molto tempo dopo che la persona è morta. Ma Geova può riportare in vita tutti quelli che vivono nella sua memoria, e lo farà!"

Ed ecco cosa dice l'opuscolo Quando si muore p. 26 par. 7:

"7 Avendo infinita sapienza e perfetta memoria, Geova Dio può facilmente risuscitare una persona. Ricordando il modello di vita dei morti — i tratti della loro personalità, la loro storia e tutti i particolari della loro identità — per lui non è un problema. (Giobbe 12:13; confronta Isaia 40:26). Inoltre la vita ha avuto origine da Geova. Perciò egli può facilmente riportare in vita la stessa persona, con la stessa personalità in un nuovo corpo. E poi, come indica l’esperienza di Lazzaro, Gesù Cristo è sia desideroso che capace di risuscitare i morti. — Confronta Luca 7:11-17; 8:40-56."

Cordiali saluti

Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:42. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com