eheh, ecco il mio resoconto... giornata bellissima, manco a dirlo!!! ...e forse con un pizzico di retorica, ma spero che il breve racconto trasmetta le emozioni che la MGC anche quest'anno mi ha lasciato!
Liberi di non crederci, ma la mia MGC quest'anno comincia presto. No, non il sabato alle 5 e mezza, ma almeno due giorni prima, quando all'idea di dover partire alla volta di Bassano quasi non mi fa chiudere occhio!!!
Ma si può, a 33 anni?!? Neanche i bambini la notte di Natale!
È che la MGC l'ho aspettata parecchio, perché la montagna, le persone, lo spirito della manifestazione avevano lasciato un ricordo unico di quella che senza dubbio era stata la giornata in bici più bella del 2011
, e ciclisticamente parlando forse non solo.
In mezzo, un brutto infortunio, le vicissitudini di un intero anno, la paura di non essere pronto e i conseguenti dubbi... ma alla fine ha vinto la voglia di esserci a tutti i costi, era una cosa a cui tenevo tantissimo!
La sera prima della partenza, bellissimo ritrovarsi allo stesso tavolo
con amici vecchi e nuovi, ma i discorsi che da una parte stemperano la tensione, dall'altra contribuiscono a far crescere l'attesa, per il veloce sonno che precede la partenza.
Sulla MGC in sé, beh, conserverò tanti ricordi bellissimi. È stata molto diversa da quella dell'anno scorso, quando per tutta la giornata avevo pedalato in completa solitudine. Stupendo il
primo versante, scalato col fresco del mattino e tanta concentrazione. Fondamentale la compagnia di
Giorgio/CpC,
su per
Semonzo prima e per
Seren poi. Gli ho tirato un po' il freno - abbiamo “cilindrate” diverse!!!
- ma grazie alle nostre chiacchere anche le pendenze del temuto terzo versante sono volate in un attimo!
Aspettavo
Caupo dal giorno dell'iscrizione. È qui che l'anno scorso avevo dovuto alzare bandiera bianca, volevo tornare a gustare questa salita che secondo me regala un contatto con la natura come poche altre. Le due ore di salita sono state spettacolari! Ragazzi, da buon genovese non voglio fare come i marinai, che con le parole riescono a ingigantire qualunque pesce abbiano pescato,
ma di nuovo solo con la montagna, inizio a pregustare il quinto versante, che oramai sembra sempre più alla mia portata.
Eh, sembra... appunto! A pochi km dalla vetta, un autentico nubifragio viene condito da un'immediata foratura,
che accompagna istantaneamente i primi tuoni. Mentre cambio prima, e nei pochi km fino al rifugio poi, capisco che questa è stata proprio una disdetta, quando ormai sembrava fatta. Intanto penso ad arrivare in cima, ma i miei dubbi vengono fugati al timbro: il quinto versante non si dichiara, sarebbe troppo pericoloso... chi è già partito lo fa, ma gli altri dritti all'arrivo.
Spendo ora due parole sull'
organizzazione, perfetta, accogliente e meticolosa in ogni piccolo dettaglio. Beh, credo che anche questa decisione
Ivan si dimostri un grande organizzatore. La MGC è una sfida con se stessi, un rispettoso incontro al cospetto della montagna, una festa del ciclismo, e in quelle condizioni questi elementi sarebbero venuti a mancare. Anzi, a dire il vero mi dispiace un po' vedere le insistenze di un paio di partecipanti arrivati subito dopo di me: la scelta è giusta e condivisibile, e va rispettata.
Scendo e incrocio i pochi rimasti sull'ultima salita; certo avrei voluto esserci anch'io, e ci è mancato davvero poco, ma la soddisfazione per una giornata perfetta, in cui anche sotto l'acqua mi sono divertito come un matto, rimane e mi accompagna fino al velodromo.
Albergo, telefonate e doccia veloce, e altra cena in compagnia degli amici del forum. Che gran cosa questa MGC... - 2, 3, 4... 20 versanti! - stasera siam tutti contenti e la voglia di stare insieme scorre a fiumi!
...e come l'anno scorso, la MGC non lascia come si è arrivati... che strana, alle volte, l'alchimia delle sensazioni! Quanta gioia e divertimento, possono passare dalla fatica!