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I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2019 13:08
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19/07/2012 12:26
 
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quindi anche le esperienze anonime, o riportanti il solo nome di battesimo, che compaiono sulle vostre riviste sono totalmente inaffidabili? [SM=g27988]
19/07/2012 12:36
 
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19/07/2012 12:40
 
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(helzapoppin), 19/07/2012 12.26:

quindi anche le esperienze anonime, o riportanti il solo nome di battesimo, che compaiono sulle vostre riviste sono totalmente inaffidabili? [SM=g27988]




Forse non hai letto l'argomento della ricerca: si tratta delle testimonianze 'contro' dei fuoriusciti. di qualunque denominazione.
Le conclusioni degli esperiti, riportate da Ell non sono di tdG. ma di estranei all'organizzazione, forse questo può tranquillizzarti? Non penso, ma grazie per aver permesso di ricordarlo.

Per tua tranquillità, ogni volta che si pubblica un'esperienza nelle nostre riviste ci sono migliaia di fratelli che le riconoscono..
Il popolo di Geova non è come quello di altre denominazioni dove quando si va al luogo di adorazione non si conosce chi ci sta vicino.

ma non andiamo O.T.



[Modificato da Giandujotta.50 19/07/2012 12:41]
19/07/2012 14:17
 
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Re:
(helzapoppin), 19/07/2012 12.26:

quindi anche le esperienze anonime, o riportanti il solo nome di battesimo, che compaiono sulle vostre riviste sono totalmente inaffidabili? [SM=g27988]




Per te, tutto quello che ci riguarda, è inaffidabile, esperienze incluse, quindi.
Facendo parte, anche tu, di una minoranza anti TdG, entri nella categoria con indice di affidabilità nullo.
[SM=g7347]
19/07/2012 14:27
 
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Re:
(helzapoppin), 19/07/2012 12.26:

quindi anche le esperienze anonime, o riportanti il solo nome di battesimo, che compaiono sulle vostre riviste sono totalmente inaffidabili? [SM=g27988]



Nelle nostre pubblicazioni troverai esperienze edificanti, non distruttive. Qui si sta parlando di testimonianze contro l'ex religione di appartenenza.

Noi non usiamo queste esperienze contro, ad esempio, la chiesa cattolica, ma la affrontiamo direttamente sul piano dottrinale.

Ritengo quindi la tua obiezione frutto del mero pregiudizio e dell'ignoranza sulle nostre pubblicazioni.
19/07/2012 14:55
 
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Re: Re:
operman, 19/07/2012 14.17:




Per te, tutto quello che ci riguarda, è inaffidabile, esperienze incluse, quindi.
Facendo parte, anche tu, di una minoranza anti TdG, entri nella categoria con indice di affidabilità nullo.
[SM=g7347]



mi dispiace, ma io non sono anti nessuno. Ho dei carissimi amici tdG, che stimo e ai quali voglio bene. Certo non condivido la vostra visione religiosa, ma questo non significa essere "anti".

19/07/2012 15:05
 
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Re:
(helzapoppin), 19/07/2012 12.26:

quindi anche le esperienze anonime, o riportanti il solo nome di battesimo, che compaiono sulle vostre riviste sono totalmente inaffidabili? [SM=g27988]



Complimenti Helza,
il tuo è un classico esempio di "cherry picking" spero involontario [SM=g27990]

_____________________________________________________________________________________________

Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
______________________________________________________________________________________________
19/07/2012 17:38
 
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Re:
(helzapoppin), 19/07/2012 12.26:

quindi anche le esperienze anonime, o riportanti il solo nome di battesimo, che compaiono sulle vostre riviste sono totalmente inaffidabili? [SM=g27988]



Le nostre riviste sono piene di articoli e testimonianze autobiografiche o biografiche riguardanti persone con nome, cognome e persino foto; basta sfogliare una Torre di Guardia o uno Svegliatevi! per trovarne di sicuro una in quasi ogni numero. Nel qual caso vengano pubblicate esperienze con nomi variati esse hanno il solo scopo di tutelare la privacy del narrante.

Il tuo 'abstract', se vogliamo chiamarlo così, è una inferenza impropria poiché prende un dato dall'articolo e lo decontestualizza. La sola statistica decostituisce di ogni fondamento l'ipotesi da te suggerita: sono infatti i dissidenti a denunciare una "verità" diversa o alternativa da quella testimoniata dalla maggioranza degli appartenenti al gruppo che essi contestano. Ergo l'onere della prova vige su costoro non su coloro che, limitatamente in modo anonimo, e diffusamente sotto la luce del tracciamento anagrafico, predicano gioiosamente la loro fede.

Il critico detrattore su cui grava già l'onere della prova, non è credibile se anonimo proprio in virtù di questa conditio si ne qua non.

L'articolo quindi fa bene a sottolineare questo curioso dato statistico, in primis poiché vi è una pletora di esperienze tracciabili e verificabili nella nostra, e non solo nostra, letteratura, in secondis in quanto è la critica stessa in quanto tale a dover fornire i dati necessari alla verifica del proprio valore argomentativo: se essa già latita omettendo il proprio autore inizia col piede sbagliato.
20/07/2012 10:47
 
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Re:
(helzapoppin), 19/07/2012 12.26:

quindi anche le esperienze anonime, o riportanti il solo nome di battesimo, che compaiono sulle vostre riviste sono totalmente inaffidabili? [SM=g27988]




Fa' un po' tu.

Di sicuro ci sono le statistiche, che parlano di un quarto di milione di tdG (contando solo gli attivi) in Italia e quasi 8 milioni nel mondo.

Nelle sole riviste della WTS trovi migliaia di esperienze con nome, cognome e fotografia, cosa che le rende assolutamente tracciabili. Praticamente non c'è nuovo numero della Torre di Guardia o di Svegliatevi che non ne riporti almeno un paio. A questo aggiungi le centinaia di testimonianze, di nuovo con nome, cognome e fotografia di ogni Annuario. Anche le persone che compaiono nelle illustrazioni (ad esempio in scene di predicazione, adunanze, vita quotidiana) sono per la quasi totalità testimoni di Geova dedicati e battezzati: fra i "milioni" di modelli usati per questo scopo in un secolo e mezzo di letteratura, ti sfido a trovarne due uguali.
[Modificato da EverLastingLife 20/07/2012 10:55]
20/07/2012 10:50
 
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Re: Re:
Methatron, 19/07/2012 17.38:



Le nostre riviste sono piene di articoli e testimonianze autobiografiche o biografiche riguardanti persone con nome, cognome e persino foto; basta sfogliare una Torre di Guardia o uno Svegliatevi! per trovarne di sicuro una in quasi ogni numero. Nel qual caso vengano pubblicate esperienze con nomi variati esse hanno il solo scopo di tutelare la privacy del narrante.

Il tuo 'abstract', se vogliamo chiamarlo così, è una inferenza impropria poiché prende un dato dall'articolo e lo decontestualizza. La sola statistica decostituisce di ogni fondamento l'ipotesi da te suggerita: sono infatti i dissidenti a denunciare una "verità" diversa o alternativa da quella testimoniata dalla maggioranza degli appartenenti al gruppo che essi contestano. Ergo l'onere della prova vige su costoro non su coloro che, limitatamente in modo anonimo, e diffusamente sotto la luce del tracciamento anagrafico, predicano gioiosamente la loro fede.

Il critico detrattore su cui grava già l'onere della prova, non è credibile se anonimo proprio in virtù di questa conditio si ne qua non.

L'articolo quindi fa bene a sottolineare questo curioso dato statistico, in primis poiché vi è una pletora di esperienze tracciabili e verificabili nella nostra, e non solo nostra, letteratura, in secondis in quanto è la critica stessa in quanto tale a dover fornire i dati necessari alla verifica del proprio valore argomentativo: se essa già latita omettendo il proprio autore inizia col piede sbagliato.



Ho scritto il mio commento senza leggere il tuo.

Splendido contributo, comunque, quasi quasi lo rielaboro il tanto che basta a metterlo in una nota in calce.

20/07/2012 11:29
 
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comunque, quasi quasi lo rielaboro il tanto che basta a metterlo in una nota in calce.



As you wish... you're welcome! [SM=g27988]
20/07/2012 14:33
 
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Mi pare che Metatron, come sempre, abbia centrato la fallacia logica del ragionamento di Helzapoppin, infatti se anche alcune delle esperienze riportate nelle nostre pubblicazioni sono anonime il loro fine non è di essere probanti e soprattutto non hanno alcun intento accusatorio né chiamano in causa soggetti terzi, hanno solo un intento edificante e illustrativo, inoltre in genere non si tratta di biografie, dove il nome è riportato, ma di brevissimi incisi all'interno di un articolo.

Shalom
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
20/07/2012 16:13
 
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Re:
barnabino, 20/07/2012 14.33:

Mi pare che Metatron, come sempre, abbia centrato la fallacia logica del ragionamento di Helzapoppin, infatti se anche alcune delle esperienze riportate nelle nostre pubblicazioni sono anonime il loro fine non è di essere probanti e soprattutto non hanno alcun intento accusatorio né chiamano in causa soggetti terzi, hanno solo un intento edificante e illustrativo, inoltre in genere non si tratta di biografie, dove il nome è riportato, ma di brevissimi incisi all'interno di un articolo.

Shalom



Hai espresso alla perfezione quel che volevo dire.
22/07/2012 22:01
 
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In altri lidi c'è chi si produce in sforzi tesi a invalidare i risultati di questo articolo, e in goffi tentativi di apologia della posizione degli ex-tdG dissidenti, ovvero della loro dietrologia spacciata per denuncia sociale.

La cosa non può che farci piacere, atteso che, a dispetto di un certo contegno snob che vorrebbe i 'tdG internettiani' indegni di considerazione, il nostro lavoro non passa affatto inosservato.

Comunque a beneficio dei lurkatori di passaggio, ecco un breve sommario della situazione:

- L'anonimato rende una testimonianza totalmente destituita di rilevanza, per il banale motivo che una testimonianza del genere non è verificabile in alcun modo e quindi chiunque può, legittimamente, immaginare che sia stata inventata di sana pianta. E' questo il caso di molte esperienze snocciolate nei siti apostati; chi le pubblica può sgolarsi quanto vuole a dire che sarebbero autentiche, come chi le legge è libero di considerare 'nullo' il loro valore. Ed è particolarmente nullo nella prospettiva di chi pretenderebbe, avvalendosi di simili esperienze campate per aria, di cercare appoggi alle rappresaglie degli ex nella pubblica opinione o nelle istituzioni. Può non piacere, ma la realtà è questa.

- Per loro grande sfortuna, non è certo necessario questo articolo a fornire la corretta misura delle cose; il problema statistico è evidente dalle iniziative che loro stessi si sono industriati di partorire: tre o quattro decine alla tanto declamata manifestazione di Roma, un mezzo centinaio a Prato (preceduto da una raffica di disdette), senza contare la memorabile 'causa di Geova' stroncata sul nascere dopo aver racimolato una miseria inenarrabile di adesioni. Evidentemente fa difetto la convinzione di agire, come puntualmente dimostrato dai numeri, il che, torniamo a ripeterlo, restituisce a certe rivendicazioni il 'peso' prossimo allo zero che meritano.

- Nonostante ciò, in un sussulto di acquiescenza abbiamo fatto la stravagante assunzione non solo di prendere per buone tutte e 82 le esperienze lette, sebbene appena 8 di esse fossero riconducibili a identità certe, ma anche di moltiplicare tale ammontare per un fattore correttivo privo di ogni rapporto con la realtà (settanta, nientemeno) con il risultato di lasciare perfettamente inalterate le conclusioni.

- Il tentativo di autodifesa per il quale si vorrebbe attribuire al pericolo di ritorsioni da parte della WTS la scelta di non palesare la propria identità può essere solo una riprova : 1) di scarso coraggio sul piano delle idee; 2) di totale vacuità su quello delle speculazioni; infatti questo stesso argomento affonda le radici - ancora - nell'anonimato, utilizzandolo contemporaneamente, in modo incongruo e ipocrita, come mezzo e fine dei propri assunti.

- Citare due, tre, o anche trecento casi tracciabili (ma a trecento non ci arrivano, beninteso), come hanno tentato di fare, è una replica che fa ridere i polli, la sproporzione, anche in queste condizioni ipotetiche, rimane di dimensioni oscene: qualche centinaio di 'transfuga' che tirano calci da un lato, e qualche 'centinaio di migliaio' di TdG sereni dall'altro (ovviamente mi riferisco al solo caso dell'Italia). Non bisogna essere dei matematici esperti per tirare immediatamente le somme dello status quo.

- Il paradosso, come puntualmente rilevato, è che vari apostati muovono proprio questo appunto - l'anonimato - ad alcune esperienze pubblicate nella letteratura WTS: quando si vedono appioppare un abito che hanno da sempre provato a cucire addosso agli altri, parte una levata di scudi che ha del grottesco.

- La letteratura WTS peraltro è 'strapiena' di identità certificate non solo con nome e cognome, ma corredate di fotografie (fra riviste, libri, annuari, calendari etc. siamo nell'ordine di svariate migliaia all'anno) il che rende irragionevole ogni congettura di contraffazione.

- Ai contro/apologeti della domenica, tanto ansiosi di difendere i propri presupposti da non prendersi nemmeno il tempo di leggere con sufficiente attenzione, è sfuggito il fatto che l'85% per cento di fuoriusciti non contestatori, di cui si parla nell'articolo, è un dato riferito (dal dott. Introvigne, il quale a sua volta cita altri studi) ai gruppi più discussi, e non cioè a 'cattolici, valdesi' etc. Ora, anche a voler sostenere l'insostenibile, ovvero che i testimoni di Geova sarebbero da annoverare fra 'i gruppi più discussi' al pari delle sette d'ispirazione satanica, si sarebbe costretti ad applicare tale percentuale pervenendo al solito risultato della irrisorietà numerica dei dissidenti.

- La stragrande maggioranza dei sociologi (e studiosi affini) rifiuta con decisione la retorica degli ex-testimoni di Geova come degli ex-affiliati in generale, l'attendibilità delle loro versioni travisate dei fatti o l'idea che debbano essere presi in considerazione come un fenomeno antropologicamente significativo, sottolineando come le loro dichiarazioni siano spesso guidate da regie occulte che, mossi da intenti tutt'altro che nobili, le amplificano fino al parossismo (il che spiega anche la loro notevole rassomiglianza); ogni pretesa di 'corretta informazione' da una fonte di questa fattura è universalmente riconosciuta dagli esperti di settore come una pia illusione.

- L'articolo cita testualmente 10 studiosi nel corpo principale, compreso il luminare Wilson, e altri 29 nelle note in calce, con dichiarazioni tutte del medesimo segno; Stephen Kent, una delle poche voci fuori dal coro, ammette in prima persona che l'approccio 'pro-ex' che pure egli si compiace di utilizzare è disseminato di insidie.

- Gli studiosi sono lì per questo, per osservare con distacco e metodo scientifico i fenomeni sociali e offrire una visione asettica della realtà; ci permettono di sfuggire le trappole della retorica, prodigata a piene mani dalle esperienze lacrimevoli degli ex, buone per le paginette di qualche rotocalco cartaceo o elettronico che sia (meglio ancora se cattolicardo) ma insignificanti in dottrina.

- L'affermazione 'le critiche provengono in ugual misura da ex-membri e da persone esterne' è gratuita, non essendo suffragata da alcun dato.

- Esibire come contro-argomento l'anonimato di chi scrive queste righe è da paranoici. Manca completamente il nesso: le esperienze anonime possono essere frutto della fantasia di qualcuno, laddove l'identità dell'autore di questo scritto non ha alcun rilievo in tale economia.
[Modificato da EverLastingLife 23/07/2012 09:26]
24/07/2012 00:03
 
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Riprendo il 3D per rinfrescare le idee a vari oppositori a digiuno di statistica, e che possono essere considerati, di preferenza, o tanto ottusi da non cogliere lo spirito di argomenti ripetuti alla nausea, o tanto in mala fede da fingere di ignorarli.

- la letteratura WTS contiene, è vero, varie esperienze prive di riferimenti, ma anche 'qualche centinaio di migliaia' regolarmente corredate di riferimenti (nome, cognome, nazionalità) e foto, il che, come ribadisco, rende improponibile ogni accusa di artefazione. A questo si aggiunga il fatto che ogni anno migliaia e migliaia di testimoni di Geova compaiono come modelli nelle immagini delle riviste e delle altre pubblicazioni, fotografati in situazioni reali, o immaginarie, di ministero cristiano o di vita quotidiana; si tratta inoppugnabilmente di persone dalla identità certa.

- gli studiosi (Wilson, Kliever, Saliba, Lewis, Melton, Introvigne, Bromley e innumerevoli altri) hanno argomentato e abbondantemente comprovato che la 'somiglianza' che si riscontra nei racconti patetici (nei due sensi) degli ex ad altro non si deve che all'operato attento di regie occulte, di solito sacerdoti, membri di gruppi anti-sette o apostati inviperiti e assetati di popolarità, i quali forniscono una 'lingua franca' a tali dissidenti controllandone le emozioni e guidandole, attraverso una dialettica studiata ad arte per suscitare una commiserazione di maniera, nelle direzioni più confacenti ai propri scopi. Il fatto che tanti ex sembrino esprimere un sentire comune risulta cioè banalmente dall'operato di astuti burattinai.

- è ridicolo postulare che si dovrebbero trovare numerosi ex testimoni di Geova, individui cioè che non ripongono più alcun interesse nella loro precedente professione di fede, disposti a difenderla. Come c'insegnano Introvigne, Kliever e altri, la grande maggioranza degli ex si limita semplicemente a gettarsi alle spalle il proprio vissuto fra i testimoni aprendosi ad una nuova realtà di vita. Essi non sono dunque minimamente interessati né a difendere i testimoni di Geova, né ad appoggiare le sterili campagne diffamatorie caldeggiate dallo striminzito clan dei dissidenti. Costituiscono una nutritissima categoria neutra, refrattaria per natura a qualunque tentativo di strumentalizzazione. Inoltre dal momento che costoro non hanno nulla da dire sull'argomento, non si capisce in base a quale stravagante logica essi dovrebbero "confermare oltre ogni dubbio la veridicità delle esperienze [N.B.: "anonime"] degli ex che oramai si possono leggere a migliaia in tutto il WEB".

- un forista ha desunto, chissà come, che la percentuale di esperienze attendibili da noi determinata sarebbe di un 16%. Non ci siamo capiti, e quindi ci corre l'obbligo di ricapitolare i capisaldi del ragionamento:

1) abbiamo riscontrato la miseria di 8 (OTTO) testimonianze di identificazione certa su un totale di 82 di apostati (quasi tutte anonime, e quindi non verificabili), che ammonta ad un 10% scarso di tale tetto massimo, che è però ancora, si ricordi, un quantitativo di apostati e non di testimoni di Geova attivi;

2) commisurando le 8 esperienze al totale dei disassociati (che abbiamo stimato in circa 30.000 unità) la percentuale scende allo 0,3%; sul totale del 245.000 testimoni di Geova, la quota parte di 8 ammonta ad un miserabile 0,003%; sul totale di 460.000 aderenti e simpatizzanti dei testimoni di Geova, addirittura allo 0,0017 per cento;

3) ora dimentichiamoci del punto 2: abbiamo preso il totale delle 82 esperienze, immaginando che fossero tutte reali, e in modo completamente folle abbiamo moltiplicato questa quota per 70 unità. Risultato: prendendo per buona questa stima, che ci porta ad un totale, gonfiato oltre ogni umana decenza, di circa 5000 apostati dissidenti (di quelli che pubblicano esperienze strappalacrime, per intenderci), risulta che essi costituiscono meno del 2% del totale dei proclamatori e meno dell 1% della somma proclamatori + simpatizzanti.

Non so proprio, quindi, da dove costui avrebbe tirato fuori il suo 16%. La penosa, netta e incontrovertibile verità è che il 'grido di dolore' dei pochi ex-tdG che giocano a fare gli attivisti ricorda paurosamente, negli effetti complessivi, la proverbiale pulce con la tosse.

Come argomentato, queste speculazioni numeriche non hanno lo scopo di sminuire la sofferenza di alcuno, ma di porre in legittimo dubbio che si tratti di sofferenza reale, e non magari di interpretazioni esasperate ad arte, quando non di storie del tutto fantastiche. Riprendo l'esempio riportato in appendice 2: se in una classe elementare di 30 alunni ventinove adorano la maestra, e il trentesimo si dichiara perseguitato e angariato, viene il sospetto che quest'ultimo più che della maestra sia una vittima di sé stesso, del proprio piangersi addosso, di una fervida fantasia autocommiserante e magari pure della poca voglia di fare i compiti assegnati a casa.
[Modificato da EverLastingLife 24/07/2012 09:02]
24/07/2012 09:00
 
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Re:
EverLastingLife, 24.07.2012 00:03:


...
Il fatto che tanti ex sembrino esprimere un sentire comune risulta cioè banalmente dall'operato di astuti burattinai.
...



"Astuti"? Forse è proprio cosi', stavo già andando anch'io a prendere il fazzoletto di fronte a cotante storie "strappalacrime"!

Adesso mio toccherà riporlo nel cassetto...

Simon
25/07/2012 09:44
 
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L'articolo è stato pubblicato:

www.tdgonline.net/indice/articoli/fuoriusciti.htm

27/07/2012 11:24
 
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Ciao a tutti, è da molto che non scrivo!
Volevo complimentarmi con l' autore dell' articolo:

I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA - Cosa dicono gli esperti?

Ha svolto un ottimo lavoro, e ha dato tanti spunti, a chi si imbatte in qualche racconto di ex testimoni e ne viene impietosito, su cui riflettere.
Ho notato che anche in altri lidi l' articolo è stato notato e naturalmente PUNTUALMENTE CRITICATO.

Ora vorrei dire la mia a chi, dopo un articolo cosi ben strutturato, ha ancora il coraggio di arrampicarsi sugli specchi aggrappandosi alla storia dell' anonimato.
In poche parole, il succo dell' accusa è che anche nelle riviste TDG troviamo un grande numero di esperienze ANONIME, quindi secondo i dissidenti se non crediamo alle loro storie anonime non dovremmo credere neanche alle storie anonime delle pubblicazioni.

Punto primo:
Chiariamo il fatto che è vero che nelle riviste e pubblicazioni TDG troviamo spesso esperienze in cui compare solo un nome o adirittura un asterisco che ci informa che i nomi originali sono stati cambiati ma esaminiamo un attimo il contesto in cui compaiono queste, chiamiamole, "ESPERIENZE ANONIME". Come gia ampiamente ribadito (e continuo a sottolineare l' eccelso lavoro svolto dall' autore dell' articolo) gli annuari e le riviste sono piene zeppe di ESPERIENZE TRASPARENTI CON NOME E COGNOME - DATA DI NASCITA - LUOGO E ADIRITTURA FOTO!!!! (per chi è incredulo basta consultare la WT LIBRARY online e accessibile a tutti ormai) Sarebbe interessante fare un confronto come statistica (e qui mi appello all' autore dell' articolo) della percentuale di esperienze NON ANONIME contenute nelle pubblicazioni e delle esperienze NON ANONIME contenute nei forumo o siti dei dissidenti. Sappiamo che i dissidenti hanno come stima un 8 percento di ESPERIENZE ATTENDIBILI! Qual' è la percentuale delle esperienze attendibili dei TDG??? Non vorrei dire un eresia ma ad occhio e croce direi che superiamo il 50%!
Ora se confrontiamo l' 8% dei Dissidenti e il 50% (la mia è una stima approssimativa se qualcuno può potrebbe stilare una stima più concreta)dei TDG chiaramente il confronto non regge.
Veniamo all' altro 50% delle esperienze anonime:
Spesso queste esperienze in cui vengono cambiati nomi o omessi i nomi si trovano negli studi settimanali della TOrre di Guardia o negli articoli GIOVANI CHIEDONO. Permettetemi l'esempio un po osè, ma se nell' articolo sulla MASTURBAZIONE c'è l' esperienza di Pinco Palla che si masturbava 3 volte al giorno con materiale pornografico, trovo più che sensato che Pinco Palla non voglia (per una questione di Privacy) mettere il suo vero nome. O se Tizia ha lasciato il lavoro di 6000 euro per fare la pioniera non vedo la necessità di mettere nome cognome e foto. Questo tipo di esperienze non vengono inserite a caso nelle pubblicazioni per narrare di come è stata brava TIZIA e del coraggio che ha avuto Tizia, l'importanza non va data ALLA PERSONA MA AL GESTO! per lo più queste esperienzie vengono narrate in due o tre righi, non stiamo parlando di un intero articolo dedicato alla esperienza della sorella TIZIA, ma stiamo parlando di un qualsiasi articolo da studio che vuole farci capire l' importanza di mettere al primo posto il regno di DIO. In un contesto del genere sarebbe un po banale mettere la lista dei nomi e cognomi delle esperienze menzionate, perchè quelle esperienze non vengono menzionate e citate per dare gloria a una persona, ma dare a noi che leggiamo un modello, un termine di paragone per la vita pratica. Non importa se la sorella si chiama IDA o Filomena ma è importante ciò che ha fatto per Geova, è un modo funzionale per dirci guarda che tanta gente è riuscita perchè non dovresti riuscire anche TE? Poi ripeto gli articoli dedicati ad un'esperienza non omettono MAI il nome e il cognome di chi l' ha vissuta.
Vorrei espandere il concetto portandovi un' altra prova di come l' organizzazione abbia a cuore che le esperienze narrate (anche quelle senza nome e cognome) siano reali e attendibili.
Vi è mai capitato di ricevere una mail, con l'esperienza del Bambino, o del fratello o della sorella ma di non averla mai letta nelle pubblicazioni? o sentita alle assemblee? PERCHÈ?
Semplice:
anche un esperienza insignificante deve ricevere l' approvazione del corpo degli anziani e del sorvegliante, in quanto gli anziani della congregazione e il sorvegliante di quella circoscrizione in cui c'è un fratello che vuole narrare la sua esperienza devono essere testimoni dell' accaduto o perlomeno conoscere bene la persona che narra l' esperienza e reputarla una persona sincera, onesta e accertarsi che cio che racconta corrisponda a verità e non venga in qualchè modo gonfiato o distorto.
Una cara coppia di miei amici testimoni, avevano il figlio che regolarmente metteva i soldini nel suo porcellino di porcellana (salvadenaio) naturalmente loro pensavano che mettesse i soldi li dentro per potersi un giorno comprare qualcosa di bello (infatti lui sognava di potersi comprare una bici) Questo bimbo di 6 anni (FLAVIO) un giorno tutto orgoglioso prende il suo porcellino ormai pieno colmo e lo mette sul tavolo difronte i genitori proclamando a granvoce che oggi era il giorno divedere quanti soldi avesse risparmiato! Prese il suo martello ruppe il porcellino e cominciò a contare i soldini. Aveva risparmiato oltre 200 euro. I genitori contenti gli chiesero: Bravo Flavio! cosa ci vorrai comprare ora con questi soldi?
Al che il bambino stupito li guardò e disse: comprare? ma io non voglio comprare nulla, questi sono per le contribuzioni per le sale assemblee!
I genitori commossi e assolutamente meravigliati raccontarono che davvero il bambino aveva poi contribuito senza rancore tutta la somma rinunciando volontariamente alla bici!

Ecco questa esperienza fu poi narrata all' assemblea di distretto del 2007 e fece il giro della Germania. Prima di essere narrata però, alla visita del sorvegliante il sorvegliante stesso fece visita alla coppietta e si fece raccontare l' accaduto (anche dal bimbo stesso) fu chiesto agli anziani del tipo di reputazione che avessero i genitori,e solo dopo questi accertamenti fu mandata la lettera alla betel per rendere diciamo ufficiale l' esperienza. SOLO DOPO L'OK DELLA BETEL l' esperienza potè essere narrata alle assemblee!
Fatto interessante all' assemblea non fecero ne il nome dei genitori e ne il nome del bambino. Ecco vivere sulla propria pelle una piccola esperienza del genere, vedere con i proprio occhi di come opera la società, della cura o accuratezza che ci mette anche nelle cose più piccole fanno sembrare davvero ridicoli certi discorsi infondati fatti da un gruppo irrilevanti di dissidenti.

Parlando di assemblee: quante esperienze sentiamo dalla bocca dei diretti interessati alle assemblee? Persone che ci mettono la faccia, salgono su un podio difronte a migliaia di persone e raccontano la loro esperienza, e ci sono cosi tante persone nel pubblico che conoscono il fratello o la sorella sul podio e sanno che ciò che sta dicendo è vero!!!

Mi fa davvero pena che poi 4 gatti, con un nikname qualsiasi, chiusi nelle loro 4 mura difronte uno schermo di un pc, nel più assoluto mistero e segreto si facciano i leoni raccontando storie strappalacrime, di orribili sofferenze, e torture subite nei TDG, e come se non bastasse hanno pure il coraggio di volere rigirare la frittata e incolpare i TDG dell' ANONIMATO!

PUNTO DUE:
La cosa bella dell' articolo è che in fin dei conti non tiene neanche conto della distinzione tra ATTENDIBILE E ANONIMO ma da per buoni tutte le 80 esperienzie e come se non bastasse le moltiplica pure per settanta!!!
MUAHAHAHAHAHAAHAHAHA
non so se vi rendete conto... cioè e c'è pure chi si lamenta e si giustifica dell' anonimato?????
ma alla fine neanche se ne è tenuto conto? se adirittura il numero è stato moltiplicato per settanta??? hhahahahaahahahaha
scusate ma leggere certe cose È DAVVERO RIDICOLOOOOOOO, cio`si fanno polemiche sull' anonimato quando nella statistica finale nemmeno se ne è tenuto conto????
No davvero, io ogni volta che leggo qualcosa dei dissidenti mi ammazzo dal ridere e sopratutto rafforzo la mia fede, è cosi palese che si aggrappano agli specchi, anche un cieco vedrebbe la loro falsità, mi meraviglia davvero che ci sono TDG che cascano nel loro laccio, basterebbe aprire gli occhi ed essere onesti con se stessi per scoprire l' enorme inganno che c'è dietro. Un piccolo numero di persone arrabbiate con se stesse e il mondo, amareggiate perchè nella vita non hanno raggiunto quello (che per loro) è importante che si lanciano in una campagna anti TDG e trovano forza e goduria nello spalare fango e parlare male di un gruppo meraviglioso unito e gioioso come i TESTIMONI DI GEOVA. Io ringrazio ogni giorno che ne faccio parte, sono orgoglioso di esserlo, so che siamo tutti persone e tutti sbagliamo non mi aspetto la perfezione da nessuno, le cose brutte possono accadere anche in congregazione ma (e lo dico sopratutto per chi non è TDG) c'è una differenza tra FUORI E DENTRO che puo capire solo chi È TDG. C'è un calore un sentimento, un aiuto reciproco che al lavoro o a scuola te lo scordi. La verità va vissuta va assagiata mangiata goduta, chi è nella verità e fa le cose a forza o sente tutto come un peso non ci ha capito nulla. La verità rende liberi, rende leggeri, ci liberiamo del terrore della fine del mondo catastrofica, siamo positivi (non negativi come certuni che si isolano nei loro forum a parlare male di tutto).

A tutti i dissidenti: non vi è piaciuto essere TDG? Bastaaaa, uscite fatevi la vostra vita, divertitevi siate positivi e smettetela co sta caccia alle streghe!
27/07/2012 11:38
 
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Diciamo che coloro che ci criticano preferiscono restare anonimi perché buona parte delle loro esperienze vertono sull'immoralità sessuale

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27/07/2012 22:00
 
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TB-tdg, 27/07/2012 11.24:

Ora vorrei dire la mia a chi, dopo un articolo cosi ben strutturato, ha ancora il coraggio di arrampicarsi sugli specchi aggrappandosi alla storia dell' anonimato.




Non biasimarli più di tanto: è l'unica reazione possibile. O per dir meglio, una delle due possibili. L'altra sarebbe ammettere di avere torto, ma forse equivale a sopradimensionare la loro maturità.

Già, insistono sulla questione dell'anonimato, che non è uno dei capisaldi del ragionamento, ma solo una nota a margine, per quanto rilevante. Una nota la quale però, a quanto sembra, li ha 'punti' sul vivo.

E' vero che ho sottolineato come le esperienze anonime siano la stragrande maggioranza di quelle che si possono leggere nei siti / forum di ex-tdG. Hai voglia a tirar calci, a sgolarsi a ripetere 'per forza sono anonime, c'è la WTS in agguato' e altre scuse puerili e ipocrite, l'anonimato resta lì, pesante come un macigno, a rendere 'nullo' il peso statistico delle loro rappresaglie. Si può girare e rigirare questa dolorosa verità quanto si vuole, ma rimane immutata.

Poi però

ho scelto di ignorare il problema dell'anonimato e di superarlo

(è scritto abbastanza grande?)

immaginando, per puro amore del conversare, non solo che tutte le 82 esperienze siano reali, ma che in tutta Italia fosse possibile recuperarne addirittura seimila. Non mi riferisco ai disassociati in generale che sono molti di più e che nella grande maggioranza dei casi, come registrano i sociologi, non ripongono alcun interesse nelle crociate apostate, ma allo sparuto gruppo dei disassociati dissidenti. Risultato: anche ipotizzando che ce ne fossero cinque o seimila, arriveremmo ad una quota parte irrisoria, assolutamente ridicola, assolutamente inconsistente rispetto al totale dei testimoni di Geova.

Le reazioni sembrano tutte grossomodo dello stesso segno: chi tira in ballo l'anonimato di chi scrive queste righe, come se c'entrasse qualcosa (io non sbatto in faccia a nessuno la 'mia esperienza personale' obbligando il mio prossimo a prenderla per vera a dispetto dell'anonimato, come fanno loro), e chi il fatto che anche la WTS pubblica esperienze anonime. Mi sento un po' sciocco, ma provo a rispondere. Ho qui sotto gli occhi una delle pubblicazioni uscite all'ultimo ciclo dell'assemblea di distretto, l'opuscolo 'Chi sta facendo la volontà di Geova oggi?', solo in esso vi sono foto di circa 500 persone chiaramente riconoscibili, tutte testimoni di Geova. A queste aggiungete le 'decine di migliaia' di esperienze, con nome, cognome, provenienza e foto che compaiono ogni anno su riviste, annuari, libri, DVD, calendari, siti Web e volantini assortiti... Devo continuare?

Fanno quindi 'ridere' i tentativi di replica consistenti nello snocciolare elenchi che contengono nomi e cognomi di apostati (i soliti noti, peraltro): uno di loro, anonimo pure lui, convintissimo di avere scoperto l'uovo di colombo ne ha trovati una trentina (NB: inclusi 4 espulsi - 'disassociati' - da quella comunità virtuale, famosissima per il suo elevato tasso di litigiosità, e che la contestano focosamente a distanza), come se questo cambiasse le cose. Che risate... Evidentemente sfugge l'ovvietà, di immediata comprensione anche per un bambino delle elementari, per cui un elenco, non dico di 30, ma anche di 300 o persino di 3000 persone risulterebbe irrilevante, se il termine di paragone, nella sola Italia, sfiora il quarto di milione.

Un altro cita Penton, gabellato per 'storico' attendibile, dimenticando (?) però di ricordare che costui è un oscuro ex testimone di Geova e dunque ha ogni interesse a difendere la categoria. Un altro 'dilettante allo sbaraglio' ancora si prova come può a screditare sul piano personale i vari studiosi (quello lì vende libri ai testimoni, quell'altro è contestato, quell'altro ancora fa ragionamenti strani etc.). Continua pure così carissimo, magari scoprirai che Bromley ha l'alito cattivo e che Kliever una volta è salito sul tram senza pagare il biglietto.

A proposito: l'anonimo di prima mi accusa anche di avere un handicap mentale, e probabilmente ha ragione lui. Solo un cretino dedicherebbe qualche minuto del suo tempo, come faccio io, a replicare al loro ottuso cicaleccio. Come giustamente dice la Società, è molto meglio andare di casa in casa.

Che sia questa la loro tattica? Farci perdere un sacco di tempo?
[Modificato da EverLastingLife 27/07/2012 22:33]
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