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Mercato immobiliare italiano: andamento delle compravendite

Ultimo Aggiornamento: 27/06/2017 08:44
07/10/2015 09:44
 
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Ance: compravendite, mutui e intenzioni d'acquisto, i tre fattori che testimoniano la svolta del settore immobiliare (Fonte: idealista.it - 07/10/2015)

...La abitazioni compravendute

Nel 2016 il numero di abitazioni compravendute dovrebbe attestarsi a 472mila secondo Nomisma e a circa 500mila secondo Scenari Immobiliari, posizionandosi ai livelli della seconda metà degli anni ‘90. L’andamento positivo delle compravendite di abitazioni del secondo trimestre 2015 coinvolge sia i comuni capoluogo che i comuni non capoluogo. Per i primi la performance è particolarmente positiva con un aumento del 9,6% nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente; anche nei comuni non capoluogo si osserva, nello stesso periodo, un aumento del 7,5%.

Tra i comuni capoluogo, in particolare, continuano a trainare il mercato le otto maggiori città italiane, le quali già dalla seconda metà del 2013, hanno iniziato a mostrare i primi segnali positivi, anticipando la ripresa. In particolare, il mercato immobiliare residenziale di Milano, già in ripresa dal terzo trimestre 2013, registra un ulteriore aumento tendenziale del 9,2% nel secondo trimestre del 2015.

Nel secondo trimestre 2015, le otto grandi città, nelle quali avvengono oltre la metà degli scambi delle città capoluogo, risultano tutte in aumento e crescono, in media, di un ulteriore 7,7% in termini di abitazioni compravendute. Segnali particolarmente positivi, con incrementi superiori al 10%,provengono dalle città di Torino (+16,3%), Palermo (+16,1%) e Firenze (+11,8%)...


[Modificato da marco--- 07/10/2015 09:46]
12/12/2015 09:52
 
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Chi scende e chi sale: l'andamento delle compravendite immobiliari nelle maggiori città italiane (tabelle) (Fonte: idealista.it - 11/12/2015)

Nei primi nove mesi dell'anno, le compravendite nelle grandi città italiane sono aumentate del 5,4%, con i rialzi maggiori a Milano (9,6%) e a Palermo (12,4%). A dirlo è l'Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa, che ha analizzato i dati forniti dall'Agenzia delle Entrate.

Secondo l'analisi di Tecnocasa, tutte le principali città del nostro Paese hanno mostrato volumi in aumento ad eccezione di Genova e Roma. Nella prima le transazioni sono diminuite deel 3,4%, mentre nella Capitale dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Palermo e Milano al top delle transazioni.

Dalla parte opposta spicca l’andamento di Palermo dove le compravendite sono aumentate del 12,4% e di Milano che segnala un incremento del 9,6%. Bene anche Firenze con +8,4% e Napoli con +7,7%.

I dati dell’Agenzia delle Entrate, quindi, sembrano confermare il sentiment della rete del Gruppo Tecnocasa che da diversi mesi segnala una ripresa della volontà di acquisto, spinta sia dai prezzi più convenienti sia dalla maggiore propensione delle banche a finanziare l’acquisto della casa. Al momento questo aumento delle compravendite non si sta trasformando in un incremento di valori.



29/12/2015 09:55
 
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Mercato immobiliare, tutti i numeri per crescere (Fonte: mutuionline.it - 29/12/2015)

I numeri che segnano l’andamento del mercato immobiliare sono ancora in miglioramento.

I dati rilevati dall’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate nel terzo trimestre del 2015 hanno fatto segnare un aumento delle compravendite di case del 10,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con la quota complessiva sul territorio nazionale arrivata a 105 mila unità.
Il residenziale è il comparto più attivo con un +9%, seguito dal commerciale con un rialzo degli scambi del 7%, mentre il terziario si ferma a un +0,9%.

Il buon andamento è confermato anche dal report pubblicato da Moody’s che non manca di sottolineare alcune minacce che condizioneranno il mercato. “I segnali positivi”, spiega Carole Bernard, vice presidente e senior analyst di Moody's, “stanno emergendo. La crescita dei mutui e la caduta dei prezzi negli anni di crisi, circa il 19% dal 2008, suggeriscono che il mercato si trovi sulla strada della stabilizzazione. Anche se a lungo termine, una crescita della popolazione in decelerazione – prevista dell’1,7% per i prossimi cinque anni, contro il +3% dell’ultimo quinquennio – e l’elevata disoccupazione peseranno sulla domanda residenziale”.

L’acquisto degli immobili è stato favorito da una maggiore liquidità circolante che è causa degli scarsi rendimenti associati agli investimenti finanziari. Ulteriori elementi che hanno portato l’incremento delle compravendite sono la ritrovata fiducia da parte dei risparmiatori e la consapevolezza che i prezzi delle unità immobiliari hanno probabilmente toccato il minimo.

Il terzo trimestre dell’anno evidenzia inoltre che l’acquisto di una nuova casa ha interessato particolarmente i residenti della città di Napoli, seguiti dagli abitanti di Milano e Torino.

Le compravendite del capoluogo vesuviano sono salite del 21%, mentre nell’hinterland l’aumento si è fermato al 7%. Un risultato che fa ben sperare gli operatori del settore e che inverte la tendenza negativa dello scorso anno, quando i trasferimenti erano calati del 3,7%.

A Milano la vendita di alloggi è cresciuta del 18,2% rispetto al 2014, portando il numero delle compravendite da 3.475 a 4.108 unità mentre la variazione registrata nel secondo trimestre è stata di un +9%. Nel primo trimestre il mercato milanese ha registrato un rialzo del 2%, ma la bassa percentuale è frutto più che altro dell’ottimo risultato del gennaio-marzo 2014, periodo in cui i cambiamenti fiscali – il nuovo regime delle imposte di registro, ipotecarie e catastali – resero vantaggioso posticipare gli atti dell’ultimo trimestre 2013.

La nota dell’Agenzia delle Entrate rileva anche il +14,1% di Firenze, il +9,2% di Palermo e gli incrementi di Roma, Genova e Bologna che si attestano tra il 4,6% e il 6,1%. Il primato nell’ambito dell’hinterland è di Bologna, +14,4%, seguita dal +14% di Genova.

Per quanto riguarda gli altri capoluoghi e i centri minori si nota un miglior tasso di crescita nelle regioni settentrionali che con quasi 54 mila abitazioni compravendute fanno segnare un +13% rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre il Sud si attesta su un +7%.
01/01/2016 09:17
 
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Agenzia delle Entrate: nel 2015 vendute 449.000 case, il 6,5% in più dell'anno precedente (Fonte: idealista.it - 12/05/2016)

Continua la ripresa del mercato immobiliare. Secondo il Rapporto immobiliare residenziale 2016 realizzato dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Abi, infatti, dopo la lunga discesa cominciata nel 2007, e la lieve ripresa del 2014, il mattone ha consolidato lo scorso anno la sua spinta positiva. Le abitazioni compravendute sono state 449mila, il 6,5% in più dell'anno precedente.

Si tratta di un dato ancora lontano dal picco di 877 mila toccato nel 2007, ma che fa ben sperare per il mattone residenziale. La regione che guida la ripresa è la Lombardia, +9%, che da sola rappresenta circa un quinto del marcato nazionale. Quasi tutte le regioni hanno registrato performance positive, con l'eccezione del Molise e della Valle d'Aosta, dove il saldo è negativo. Circa il 45% degli acquisti sono stati realizzati tramite un mutuo ipotecario, con il capitale erogato totale che è passato da 19,3 miliardi a 23 miliardi, +19,4%
Quattro cause per una ripresa

Le cause di questa ripresa, secondo il rapporto delle Entrate, dipendono da quattro fattori

In primo luogo dal fatto che per un bene d’uso come l’abitazione è inevitabile che oltre certi livelli è difficile scendere, in quanto le necessità alla base dell’acquisto, per quanto rinviabile, imporranno prima o poi la realizzazione dell’acquisto medesimo.
In secondo luogo, la complessiva congiuntura economica inizia a dare segnali, seppure non esaltanti, di ripresa che si riflettono, in particolare, sui diversi indicatori che misurano la fiducia delle famiglie; al riguardo, un indice utile a comprendere la propensione ad affrontare acquisti che richiedono una forte esposizione nel lungo periodo, come è tipicamente l’acquisto di un’abitazione, è quello che l’ISTAT elabora come Clima Futuro2 . Tale indice è passato da una media di 108,7 nel 2014, ad una 120,7 nel 2015.
In terzo luogo, i tassi di interessi sono ulteriormente diminuiti ed il credito delle banche è aumentato. I dati contenuti nel Rapporto al riguardo mostrano che nel 2015 gli acquisti effettuati con mutuo ipotecario (limitando l’osservazione a quegli acquisti effettuati con ipoteca iscritta sull’abitazione acquistata) sono incrementati del 19,5% ed il tasso di interesse medio (calcolato sulla prima rata) si è ridotto di 0,65 punti percentuali attestandosi al 2,75% in media nel 2015.
Infine, l’ulteriore flessione dei prezzi delle abitazioni, seppure avvenuta nel corso del 2015 a tassi inferiori rispetto agli anni precedenti, disincentiva il “rinvio” all’acquisto potendo essere percepita dai potenziali acquirenti come una condizione “da non perdere” per la previsione di una ripresa anche dal lato dei prezzi e questo induce ad una maggiore propensione all’acquisto.

Indice di affordability positivo

A sostenere la ripresa è anche l'indice di affordability, ovvero la capacità delle famiglie di sostenere l'acquisto di una casa. Secondo l'Abi, infatti, l'indice continua il suo trend positivo, registrando un significativo miglioramento: a marzo infatti raggiunge il valore dell'11,9%. A favorire la ripresa è stata sicuramente la riduzione del costo dei mutui, unito anche al miglioramento del rapporto tra reddito e prezzo delle case.

Se salgono le compravendite sono invece ancora in calo i prezzi, infatti il valore degli scambi ha raggiunto 76 miliardi, crescendo del 5,4%, meno quindi della variazione delle compravendite.
08/06/2016 08:39
 
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Boom inatteso nelle vendite di case: +20,6% (Fonte: ilsole24ore.com - di Paola Dezza - 08/06/2016)

MILANO - È un boom tanto sperato quanto inatteso quello che ieri è stato notificato dall’Osservatorio trimestrale dell’agenzia delle Entrate sulle compravendite immobiliari in Italia. Il mercato ha trovato una rinvigorita vitalità da gennaio a marzo 2016, periodo nel quale si è venduto il 20,6% in più di case rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Trimestre dopo trimestre nel corso del 2015 i dati positivi delle compravendite residenziali nel nostro Paese hanno stupito il mercato e indotto uno (scettico) ottimismo. A onor del vero sono sette i trimestri archiviati tutti in positivo, da metà 2014 (i dati dei primi tre mesi 2015 che riportano un -3% vanno riletti in positivo al netto dell’effetto fiscale che aveva “gonfiato” i dati del primo trimestre 2014), alla luce dei quali il mercato sembra lasciarsi così alle spalle la lunga crisi immobiliare che dall’estate 2008 in poi ha abbattuto i valori del mattone e anche la fiducia di chi aveva scelto di investire in questa asset class. A complicare il quadro è arrivato a suo tempo l’inasprimento fiscale, che oggi si concentra sulle seconde abitazioni e sembra (forse) metabolizzato.

«La crisi è passata - dice Gianni Guerrieri, direttore dell’Osservatorio - ci vorranno anni però per recuperare i livelli perduti. La ripresa nel 2016 ci sarà, sono dubbioso sul fatto che il tasso di crescita possa restare dell’entità del primo trimestre».

Gli italiani sono tornati a comprare casa. Più al nord (+24%) e nei capoluoghi (+22,9%). In numeri sono 115.135 le unità passate di mano nel periodo, contro le 95.455 del primo trimestre 2015 ma meno delle 127.553 degli ultimi tre mesi dello scorso anno (anche se in genere l’ultimo quarter è il più corposo per le vendite). Se il trend positivo venisse confermato dai dati dei prossimi mesi - trimestre in corso compreso - il 2016 potrebbe chiudersi con compravendite nell’ordine delle 500mila unità (445mila le case passate di mano lo scorso anno), segnale che il mercato potrebbe tornare in salute nel medio periodo, pur restando ampiamente sotto il picco di 845mila transazioni del 2006.

Il dato di ieri rappresenta il migliore avvio dell’ultimo quadriennio, ma la situazione resta complessa e sono ancora troppe le variabili in gioco in grado di congelare l’ottimismo, dalla situazione geopolitica mondiale alle continue revisioni al ribasso della crescita del Pil italiano, segno che l’economia non si riprende, mentre secondo le stime di Bankitalia pubblicate due giorni fa l’occupazione lentamente dovrebbe salire da qui al 2018. Dato importante perché è la tranquillità di avere un lavoro che consente di fare programmi, come appunto l’acquisto di un’abitazione.

Qualche esperto avanza però l’ipotesi che un dato così corposo sia dovuto alla scelta di cambiare casa spostandosi in immobili più piccoli. «È una scelta dovuta alla necessità di fare fronte alla crisi finanziaria» dice Sandro Simoncini, docente di Urbanistica e legislazione ambientale all’Università La Sapienza di Roma. Alcuni network immobiliari, invece, registrano compravendite più numerose per case di ampio taglio, grazie alla discesa delle quotazioni registrate negli ultimi anni che ha reso più conveniente l’acquisto o lo spostamento in abitazioni più ampie.

A trainare la corsa ancora una volta sono i capoluoghi, dove la crescita delle vendite è pari al 22,9% contro una variazione del +19,4% per i comuni minori. «Si confermano dinamiche simili a quanto registrato durante l’anno appena trascorso - recita l’Osservatorio - con uno scarto medio nell’ordine di 2-3 punti percentuali a favore delle città più grandi». Il dato medio nazionale nasconde tuttavia andamenti diversi nelle singole aree. Al Nord i capoluoghi tirano la volata, con rialzi che superano di oltre 7 punti percentuali il risultato degli altri comuni. Al Centro sono invece i comuni minori a fare da driver con transazioni in aumento del 19,8% mentre nei capoluoghi la crescita si ferma al 17%. Al Sud guidano i comuni maggiori ma la distanza con gli altri comuni si riduce rispetto a quanto registrato nel corso del 2015.

Stesso trend per le grandi città. Tra gli otto maggiori centri urbani per popolazione spicca Torino con il 37% in più di case vendute (+9,6% nell’ultimo quarter 2015 rispetto a un anno prima) ma anche Genova e Milano segnano rialzi superiori al 25%, con nel dettaglio rispettivamente 1,468 e 4.804 case passate di mano. In particolare il capoluogo lombardo prosegue una crescita che dura ininterrottamente dal terzo trimestre 2013, accentuata in tempi più recenti grazie all’Expo 2015 che ha portato la città sotto i riflettori internazionali. È a Milano che si è concentrato il 50% degli investimenti dei grandi operatori immobiliari mondiali nel 2015 con volumi nell’ordine di quattro miliardi di euro. Sempre sul fronte abitativo, vicine alla media nazionale sono Napoli, Bologna e Firenze. Anche Roma cresce su ritmi sostenuti (+12,5%), «ma che appaiono meno brillanti se valutati alla luce della particolare congiuntura in atto» sottolinea il report. La provincia è sempre più allineata con la città di riferimento. In questo ambito le performance di Milano, Roma, Genova e Firenze sono superiori alla media del +20,7%. Fanalino di coda è invece Palermo, sia in città che in provincia.

La crescita a due cifre si estende all’intero comparto immobiliare. Se si sommano i settori terziario, commerciale e produttivo-industriale il dato è del +17%. Per un totale di oltre 244mila unità transate. Il mercato delle pertinenze, in larga parte cantine, box e posti auto segna un aumento dei rogiti del 17,3%, in linea col dato complessivo.

Analizzando settore per settore si evince che il commerciale, dopo la flessione dell’ultimo trimestre 2015, fa segnare un +14,5%, con 6.774 negozi compravenduti (dato inferiore soltanto al +20,3% registrato nel terzo trimestre del 2007). In deciso rialzo anche la compravendita degli immobili a destinazione produttiva (+7%), reduci da tre trimestri negativi su quattro nel 2015. Per gli uffici le oltre 2mila transazioni sanciscono il ritorno al segno più (+1,3%) per il terzo trimestre consecutivo dopo le pesanti perdite dei periodi precedenti. Ora non resta che sperare che agli italiani non passi la voglia di cambiare casa.
14/06/2016 09:39
 
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Ecco le città dove si torna a comprare casa (tabelle) (Fonte: idealista.it - 13/06/2016)

Il primo trimestre del 2016 ha segnato un significativo balzo in avanti per il mercato delle abitazioni, che ha registrato un +20,6%. L'aumento ha riguardato un po' tutte le grandi città italiane, che con un rialzo del 20,4% hanno confermato il trend nazionale. Tra i centri spiccano Torino (+37%), ma anche Genova e Milano.

La forte ascesa si manifesta senza evidenti distinzioni sia nelle metropoli sia nei comuni delle rispettive province, con i dati complessivi che mostrano perfetta simmetria. Tra le città spicca in particolare la performance di Torino che incrementa di oltre il 37% il volume delle compravendite rispetto al primo trimestre 2015. Molto positivi risultano anche i mercati di Genova e Milano con rialzi tendenziali superiori al 25%. In particolare il capoluogo lombardo prosegue, rafforzandola, una crescita che dura ininterrottamente dal terzo trimestre 2013.

Vicine alla media nazionale sono le città di Napoli, Bologna e Firenze. Anche Roma cresce su ritmi sostenuti (+12,5%) ma che appaiono meno brillanti se valutati alla luce della particolare congiuntura in atto. Guardando alle performance delle province si confermano risultati superiori alla media per Milano e Genova, con Roma che recupera molte posizioni. In questo inizio di anno il mercato meno dinamico risulta quello di Palermo sia a livello di capoluoghi (+5,5%) che di province (+2,7%).


18/09/2016 08:18
 
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Agenzia delle Entrate: nuovo rialzo del mercato immobiliare italiano (+21,8%) (Fonte: road2sportnews.com - di Bruto Chiappetta - 17/09/2016)

Buona crescita anche per i settori dell'immobiliare non residenziale con un aumento complessivo del 16,4% rispetto allo stesso trimestre del 2015.

"Nel secondo trimestre del 2016 i dati relativi al mercato immobiliare italiano mostrano un consolidamento della forte dinamica espansiva già espressa nel primo trimestre, con un +21,8% (Tabella 1) che migliora il già consistente +17,3% della rilevazione precedente" segnalano gli estensori del Rapporto.

Molto positivo l'andamento del mercato residenziale nelle grandi città, soprattutto a Bologna (+33,5%), Milano (+29,7%) e Napoli (+25,3%). In rialzo anche le pertinenze, in evidenza con una crescita a doppia cifra (+23,2%).

La crescita del volume di compravendite accelera di qualche punto (comunque meno di 5) anche a Milano, Napoli e Firenze, mentre a Palermo il tasso si avvicina ai valori di fine 2015 (+12% contro +14,8% del quarto trimestre 2015), dopo il rallentamento del primo trimestre (+5,5%). Infatti, a spronare gli italiani all'acquisto, l'abbiamo detto più volte, sono tanto i tassi di interesse sui mutui ai minimi, quanto i prezzi sempre in discesa del mercato della casa, che seguitano a scendere, anche se meno rispetto ai mesi passati. E' una fotografia confortante quella che restituisce l'Agenzia delle Entrate nella sua ultima Nota trimestrale dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI), che conferma una ripresa iniziata lentamente l'anno scorso e irrobustitasi quest'anno.

A livello territoriale la ripresa del mercato immobiliare residenziale è più marcata al Nord, che rappresenta più della metà del mercato complessivo e registra un incremento prossimo al +25%. Tecnocasa stima per il 2016 un aumento delle compravendite, intorno a 480 mila, e un ribasso dei prezzi nelle grandi città tra -2% e 0%.

Considerando i singoli segmenti, invece, il quadro è il seguente: +22,9% per il mercato delle abitazioni, +28,7% per quello produttivo, +14,7% per il settore terziario e +12,9% per il comparto commerciale.

Il mercato delle abitazioni segna un +22,9%, quello produttivo +28,7% e infine quello terziario (+14,7%) e commerciale (+12,9%).
21/09/2016 09:04
 
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Tecnocasa, ritorno al mattone nel I semestre 2016 (Fonte: idealista.it - 20/09/2016)

Nella prima parte del 2016 il mattone ritorna ad interessare gli italiani che, negli ultimi anni, avevano rimandato il sogno della casa di proprietà in attesa dell’evoluzione del mercato. Secondo il gruppo Tecnocasa, i prezzi sperimenteranno un'ulteriore leggera flessione quest'anno per poi risalire nel 2017, mentre le compravendite si attesteranno intorno alle 500mila unità.

Nel primo semestre dell'anno i bassi tassi di interesse sui mutui, i prezzi delle abitazioni ormai a livelli minimi ed una rinnovata fiducia hanno determinato un aumento delle compravendite. Infatti gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate sulle compravendite mostrano che nel primo semestre del 2016 le transazioni sono state 258.380 con un aumento del 21,9 % rispetto al primo semestre del 2015. Tra le grandi città il migliore risultato sul semestre spetta a Torino (+29,9%), seguita da Milano con (+28,1%). L’offerta sembra assottigliarsi, soprattutto sulle tipologie di qualità. I tempi di vendita sono in lieve diminuzione, in particolare, se l’immobile è correttamente valutato.


26/01/2017 08:43
 
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Eurostat: salgono i prezzi delle case nell'Ue, ma l'Italia va controcorrente (Fonte: idealista.it - 20/01/2017)

Continuano a crescere prezzi delle case in Europa, dove nel terzo trimestre del 2016 si è registrato un aumento del 3,4% nella zona euro e del 4,3% nella Ue. I'Italia è invece in controtendenza: dopo il calo dello 0,8% del secondo trimestre, si attestano ora a -0,9%.

La crescita maggiore si è registrata in Ungheria (11,6%), Lettonia (+10,8%) e Bulgaria (+8,8%). Mentre il calo più significativo, oltre all'italiano, è quello di Cipro (-3,3%). Rispetto al secondo trimestre dell'anno, invece, in Europa si registra un aumento dell'1,3% nell'euro zona e dell'1,5% nell'UE. Gli aumenti maggiori si verifano a Malta (+5,4%), Irlanda (+4,7%), Estonia, Lituania, Ungaria (+3,4%) con il calo più accentuato di Romania (-0,7%)


14/02/2017 12:18
 
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Istat, nei primi 9 mesi del 2016 le compravendite crescono del 19,8% (Fonte: idealista.it - 09/02/2016)

Nei primi tre trimestri del 2016, le compravendite di immobili sono cresciute del 19,8% rispetto allo stesso periodo del 2015. A dirlo è l'Istat che analizza le transazioni e i mutui di fonte notarile. Per quanto riguarda il terzo trimestre dello scorso anno, invece, la crescita è stata del 19,9%.
La crescita nei primi nove mesi dell'anno

Complessivamente, nei primi 3 trimestri del 2016 le compravendite di immobili crescono del 19,8% rispetto allo stesso periodo del 2015, per un totale di 526.165 convenzioni notarili di compravendita, 86.876 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crescita riguarda sia il comparto abitazione ed accessori (+19,4%) che quello ad uso economico (+26,7%). In entrambi i comparti le compravendite crescono con valori sopra la media nazionale nel Nord-est (+22,6% nell’abitativo e +40,3 in quello ad uso economico) e nel Nord-ovest (+20,6% e +27,2%).

Nei primi nove mesi del 2016, sono soprattutto gli Archivi notarili distrettuali con sede nei piccoli centri a registrare la crescita maggiore delle convenzioni di compravendita, con valori superiori al dato nazionale sia nel settore dell’abitativo (+19,9% nelle piccole città e +18,8% nei grandi centri) che in quello economico (rispettivamente +27,4% e +25,6%)
I dati del terzo trimestre del 2016

I dati dell'Istat certificano una crescita significativa delle compravendite nel terzo trimestre, che migliora il dato diffuso dall'Agenzia delle Entrate. La crescita delle transazioni immobiliari è pari al 17,7% per le unità ad uso abitativo e al 57,9% per i trasferimenti di immobili ad uso economico. Il 92,2% delle convenzioni rogate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (158.798), il 7,4% quelli ad uso economico (12.710) e lo 0,5% quelli ad uso speciale e multiproprietà (793).

L’aumento delle compravendite per il complesso dei trasferimenti di unità immobiliari coinvolge tutte le aree del Paese. Valori sopra la media nazionale si registrano nel Nord-est (+29,3%) e nel Nord-ovest (+21,3%); più contenuti gli incrementi osservati nel Centro (+17,7%), nelle Isole (+12,8%) e al Sud (+12,0%). La ripresa delle transazioni immobiliari è più pronunciata nei piccoli centri sia per il comparto abitativo (+18,2% contro +17,1% delle città metropolitane) sia per le unità ad uso economico (+63,1% contro +49,8%).

Mutui crescono del 20,7% nei primi nove mesi

Nel terzo trimestre 2016 le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (93.997) registrano un incremento del 9,8% rispetto allo stesso trimestre del 2015. La crescita interessa tutte le ripartizioni geografiche, con variazioni superiori alla media nazionale nelle Isole (+12,9%), nel Nord-ovest (+11,8%) e nel Nord-est (+9,9%). Il Centro e il Sud registrano una variazione sempre positiva ma più modesta (rispettivamente +8,9% e + 5,4%).


09/03/2017 10:29
 
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S&P, nel prossimo biennio crescita zero dei prezzi delle case e rallentamento delle transazioni (Fonte: idealista.it - 28/02/2017)

In Italia un’economia debole terrà i prezzi bassi. A dirlo il rapporto S&P Global Ratings. Se in molti Paesi europei l’attività del mercato immobiliare residenziale continuerà a crescere nel 2017, grazie a tassi ancora molto favorevoli e alla ripresa economica in atto, nel nostro Paese si stima una crescita zero dei prezzi delle case per i prossimi due anni, a causa delle incertezze circa le prospettive economiche e politiche. Probabile anche un rallentamento delle transazioni, a partire dalla seconda parte dell'anno, a causa del lieve aumento dei tassi sui mutui.

Secondo le previsioni dagli analisti di S&P Global Ratings, si potrà osservare un aumento dei prezzi delle case in vendita nella maggior parte dei mercati europei, anche se con guadagni più lenti, a causa dell’aumento dell’inflazione e pressioni esterne sulla crescita. Il mercato immobiliare residenziale italiano, invece, risulta essere il più debole, con una crescita zero dei prezzi delle case per i prossimi due anni, a causa delle incertezze circa le prospettive economiche e politiche.


28/04/2017 08:59
 
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Immagine del giorno: l’andamento delle transazioni di unità immobiliari (Fonte: idealista.it - 20/04/2017)

Nel report mensile, l’Abi ha evidenziato la positiva dinamica del numero di compravendite di abitazioni che negli ultimi mesi del 2016 ha continuato ad aumentare facendo segnare a fine anno una variazione tendenziale pari a +16,4% rispetto alla fine dell’anno precedente. Non accadeva dal 2011 che gli immobili compravenduti nell’anno superassero il milione di unità: 1.141.012 numero di unità compravendute (NTN) nel 2016, ben 177milaNTN in più del 2015 (+18,4%).

27/06/2017 08:44
 
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Istat: le compravendite immobiliari crescono del 10,3% nel IV semestre del 2016 (Fonte: idealista.it - 01/06/2017)

Nel IV trimestre 2016 le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari (202.652) crescono del 10,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, chiudendo positivamente il 2016 che aveva già registrato elevati tassi di crescita tendenziale nei primi tre trimestri (rispettivamente +18,2%, +21,0% e +19,9%).

La crescita tendenziale delle transazioni immobiliari è pari al 10,7% per le unità ad uso abitativo e al 4,4% per i trasferimenti ad uso economico. Le convezioni notarili di compravendita stipulate nel settore ad uso speciale e multiproprietà registrano, invece, un calo pari allo 0,2%. Il 93,7% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (189.899), il 5,7% quelli ad uso economico (11.607) e lo 0,6% quelli ad uso speciale e multiproprietà (1.146).

La crescita tendenziale del mercato immobiliare coinvolge tutte le ripartizioni geografiche. Gli incrementi più significativi si registrano nel Nord-est (+13,8%) e nel Nord-ovest (+11,8%); variazioni più contenute si osservano nel Centro (+7,8%), nel Sud (+7,3%) e nelle Isole (+7,0%). Il settore dell’abitativo segue lo stesso andamento di quello generale con valori sopra la media nazionale nel Nord-est (+14,7%) e nel Nord-ovest (+12,5%) e con aumenti più modesti nel Centro (+7,9%) e nel Sud e Isole (+7,3% per entrambe). Il comparto economico si attesta su valori sopra la media nazionale al Sud (+7,6%) e nel Nordovest (+5,7%); incrementi più lievi caratterizzano il Centro (+3,2%), le Isole (+2,8) e il Nord-est (+1,4).
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