Carluccio GALLARDI

A tutti un saluto caro.
Stamattina, solito mercatino domenicale, ho trovato una mazzetta di franchigie, tutte dello stesso scrivente.
Le ho lette con curiosità, biancheria e cambio di di stagione, trepidante attesa degli ordini, frustrazione per i contrordini, prima linea.

Fastidio:"...dove disturbano poco le granate, molto la pioggia e il fango relativo".

Grande emozione allo scoprire chi fosse Carluccio

Oggi, il mio orgoglio di italiano – mai ce ne fosse bisogno – è ancora cresciuto.

Chi lo condivide replichi: viva l’Italia!

Claudio

Claudio

Ciao Claudio,
davvero una grande emozione, complimenti!!

la 270ª compagnia faceva parte della 34ª Divisione e incorporata nella Brigata Salerno che nell XI battaglia si trovava nella zona tra quota 58 (Moschenizza) e quota 89 praticamente dove ora passa l'Autostrada prima del casello del Lisert e le prime quote sopra Sablici verso Flondar.

Un salutone

mauro

Bel colpo Claudio!!

Se vuoi condividere i suoi scritti puoi anche pensare di fare un articoletto per il sito.

Ciao Ciao

Bell'acchiappo...prima che vadino perdute o divise.

c'è qualcosa negli scritti datato ottobre 1916, quando la salerno era sul carso, quota 208? grazie!

calluna, 29/05/2012 21.52:

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c'è qualcosa negli scritti datato ottobre 1916, quando la Salerno era sul Carso, quota 208? grazie!

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...al momento dispongo solo della "franchigia" scritta in data 30 ottobre 1916. Il resto del mese esiste ed è in arrivo (...eh, gli acquisti a rate)

Danshutze, 29/05/2012 10.31:

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Bel colpo Claudio!! Se vuoi condividere i suoi scritti puoi anche pensare di fare un articoletto per il sito.

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Ciao a tutti, ciao Danilo.
Sì, come troverò un po' di tempo scriverò di Carluccio.

Da queste cartoline, quasi sempre una al giorno, talvolta due, risulta un uomo di grande dignità e coraggio, presagio di quanto ha dimostrato poi.

Mi sento però di anticiparne il testo di cinque, di quelle "graffiate a matita", dal testo "scheletrico" tanto diverso dagli scritti a penna e bella grafia del "riposo":

15 agosto 1917, al suo papà: "Saluti. Carluccio"

16 agosto , sempre al papà: "Sempre bene, saluti affettuosi. Carluccio"

18 agosto, al papà: "Sempre bene, Affettuosamente, Carluccio"

19 agosto, al padre: "In mezzo a un bel pandemonio, ma sempre in gamba. E' un anno domani! Carluccio"

20 agosto 1917, all'amico professore Cagna: "Infuria un discreto temporale: ci sono però ugualmente tempo e modo di inviarle affettuosi saluti. Carluccio".

La storia dei successivi giorni 21 e 22 è scritta nella motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Claudio

...dimenticavo: ovviamente sarò felicissimo se qualche navigante del forum vorrà aggiungere informazioni o quant'altro sul Carlo "Carluccio" Gallardi e - magari - anche sul fratello Pietro "Pierino", lui pure combattente.

Viva l'Italia!

Complimenti per l'acquisto.

GALLARDI Carlo nasce a Vercelli nell'anno 1885.

Dopo aver compiuto i suoi obblighi di leva come volontario di un anno, nel 1906 era tornato nella sua Vercelli a gestire una tipografia, assieme col padre suo, col quale dirigeva il giornale "La Sesia", cui inviò poi, dal fronte, impressioni di guerra vivaci e vibranti di patriottismo.
All'inizio della guerra italo-austriaca fu richiamato alle armi col grado di sergente, ma nell'estate del 1916, combattendo sulla quota 208 del Carso, con una compagnia mitragliatrici, si distinse tanto per valore ed ardimento, da essere promosso sottotenente, per merito di guerra.
L'anno seguente, tra le file dell'89° reggimento fanteria, incontrò gloriosa morte.

una raffica di complimenti

Ingri63, 05/06/2012 22.44:

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Danshutze, 29/05/2012 10.31:

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Bel colpo Claudio!! Se vuoi condividere i suoi scritti puoi anche pensare di fare un articoletto per il sito.

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Ciao a tutti, ciao Danilo.
Sì, come troverò un po' di tempo scriverò di Carluccio.

Da queste cartoline, quasi sempre una al giorno, talvolta due, risulta un uomo di grande dignità e coraggio, presagio di quanto ha dimostrato poi.

Mi sento però di anticiparne il testo di cinque, di quelle "graffiate a matita", dal testo "scheletrico" tanto diverso dagli scritti a penna e bella grafia del "riposo":

15 agosto 1917, al suo papà: "Saluti. Carluccio"

16 agosto , sempre al papà: "Sempre bene, saluti affettuosi. Carluccio"

18 agosto, al papà: "Sempre bene, Affettuosamente, Carluccio"

19 agosto, al padre: "In mezzo a un bel pandemonio, ma sempre in gamba. E' un anno domani! Carluccio"

20 agosto 1917, all'amico professore Cagna: "Infuria un discreto temporale: ci sono però ugualmente tempo e modo di inviarle affettuosi saluti. Carluccio".

La storia dei successivi giorni 21 e 22 è scritta nella motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Claudio

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Grazie per averle condivise.
Poi mi toccano sempre più dopo le ottime info di Valor Militare!!!
un altro mitragliere con l'inchiostro nel sangue!

Ciao

Dalla meravigliosa mano di Giuseppe Novello il disegno a seguire. Se si riesce, provate a leggerne i testi...

C.

Ingri63, 07/06/2012 21.38:

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Dalla meravigliosa mano di Giuseppe Novello il disegno a seguire. Se si riesce, provate a leggerne i testi...

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molto belli, disegni e testo...

28 aprile 1917: "Carissima mamma, sempre bene. (...) ho vicino alla mia dolina un povero vecchio isolato ciliegio, tutto a brandelli per i colpi ricevuti, che ha avuto la costanza di emettere gemme e qualche fiore (...). A te tanti baci. Carluccio"

9 giugno 1917: "Cara mamma, (...) davanti alla mia trincea rosseggiavano sull'albero alcune ciliegie. Stanotte, quando il nemico più non poteva vedere, un soldato svelto come una scimmia andò a coglierle. Benchè mezzo acerbe, avevano tutti i buoni gusti del mondo".

...eh, le ciliegie.

C.

...oggi 9 giugno 1917: "Io sempre bene e ti bacio tanto Saluti a Felice e signora Gallo. Carluccio"

..nell'immediatezza dei fatti, a Carluccio, venne concessa sul campo la Medaglia d'Argento al Valor Militare.

La notizia venne comunicata alla famiglia il 9 ottobre 1917 dal generale Ottavio Zoppi.

Da "La Sesia" del 11 dicembre 1917 il ritaglio allegato...

GALLARDI Carlo è stato chiamato alle armi nel mese di dicembre 1904, assolse gli obblighi di leva nel 53° reggimento fanteria della brigata "Umbria" come volontario di un anno e congedato con il grado di sergente.

Richiamato alle armi nel giugno 1915 per mobilitazione presso il deposito del suo antico reggimento, il 53° fanteria, ed adibito ai lavori d'ufficio, appena seppe che era in via di costituzione la 270 compagnia mitraglieri "Fiat", chiese ed ottenne di farvi parte.

Dopo un breve corso di addestramento alla scuola mitraglieri di Brescia, nel settembre 1916 raggiunse con la compagnia la zona di operazioni alle dipendenze tattiche della brigata "Salerno", schierata allora sul Carso, nella zona di Doberdò.

Promosso sottotenente per merito di guerra, assume il comando della 3 sezione della compagnia , prese parte nell'agosto 1917 all'undicesima battaglia dell'Isonzo, dove venne ferito da una scheggia di granata che gli fratturò il polso, non volle abbandonare il suo posto di combattimento e fattosi medicare alla meglio, vigilò fra le armi della sezione tutta la notte.

La mattina successiva, venuto il nemico al contrattacco, con animo risoluto e spirito eroico non esitò a portare egli stesso un'arma della sua sezione allo scoperto, contribuendo con tiro efficace a respingere l'irruzione avversaria.

Colpito da pallottola cadde sull'arma stessa.

Promosso tenente dopo la morte, alla sua memoria fu conferita, con r.d. del 19 agosto 1921, la medaglia d'oro al valore militare.