Topic Visionario

avete presente un uomo, di media estrazione sociale,con il suo lavoro ottenuto con voto dato all'arrivista-politico di turno,un lavoro che tra le altre cose gli fa schifo e lo intristisce notevolmente..un uomo come tanti, senza grosse qualità nè grandi vizi, un uomo medio qualunque..il classico schematico-programmatico che si confonde tra il grigiore della folla anonima...
ECCOLO!
lui!...sciatto,trasandato,insignificante e un pò pervertito e un pò represso, che rientra a casa dopo una giornata di vuoto nella quale, dopo un 'acuta riflessione,ha capito che della sua vita non comprende un granchè...ma che va bene lo stesso.Un uomo cosi ,in questo stato psicologico,quasi catatonico direi,può essere soltanto spettatore passivo della sua esistenza.
Ha una famiglia che non è proprio all'altezza delle sue aspettative,ma alla quale ormai è abituato: una moglie insipida che non ha studiato, un pò tonta e un pò civetta, e dei figli brutti con la testa infarcita di stronzate...
secondo voi un uomo, che sta tornando a casa al volante della sua arna color mogano,cosa spera di poter vedere realizzato nella sua vita ancora?Eppure il destino è dietro l'angolo, in agguato che lo attende...
Credo che non dimenticherà mai quella notte.L'ultimo verso sprazzo di vita di quest'uomo...nello squallore della sua casa popolare, dopo la cena, allo stesso modo prese la solita sigaretta dal pacchetto che teneva nel cassetto della credenza,e andò a fumare alla finestra del bagno, quasi come per estraniarsi da quell'orripilante quadretto familiare:guardare i propri figli vomitare insenzatezze incomprensibili, e vedere sua moglie con lo sguardo totamente assente di fronte alla tv,presa dal suo programma preferito del martedì sera, gli provocava non poca ansia e depressione.
Finalmente nella sua intimità, quest'uomo, si sente libero e padrone del suo cervello: con pochi gesti apre la finestra, e si accende la sua sigaretta.. la prima boccata è un momento di assoluto rilassamento, al quale si abbandona con fervore estatico..alla seconda comincia a sentire nell'aria strani rumori provenienti dall'alto..l'atmosfera cambia.comincia a respirare pesante...tensione inaudita nel suo apparato digerente..quest'uomo sta chiaramente male.....

Visioni soggettive

Incantata dalle attività para ludiche di lenzuola , aspettando che si esaurisse la fila per il bagno,all'improvviso mi passa davanti messer virgilio che avevo perso allo svincolo del secondo girone
" signor Virgilio Signor Virglio, aspetti"
" E' tardi è tardi, uccomè tardì"
" signor virglio aspetti". " ma dov'è finito...."
Intanto la coda al bagno era finita, astro aveva rinunciato così forse riusciva a raggiungere la cooperativa prima che chiudesse per sempre
"ma perchè le porte non finiscono mai, continuano a rimpicciolirsi...a ecco....uuuuuuuuuucado, ma ho il mio filo d'acciaio. Riuscirò a risalire prima che i sardi arrivino...devo ancora imbottigliare il rosso vino, prima che chi guarda con occhio di fuoco mi scopra e mi licenzi per insubordinazione...."

sussurro' il cherosenaio d'amianto atossico fasciato.
"Scusa?"
"Ti aspettavamo. Devi saldare il tuo debito."
"ehm, io, veramente, sai, e' che adesso andrei un po' di fretta, non e' che me poi mette du scudi de cherosene che domani passo e te li pago?"
L'omone indietreggio'...
"Evvai, l'ho convinto!" pensai.
...e afferro' il suo disgregatore antisommossa.
Violentai il pedale dell'acceleratore. (Ognuno ha le sue perverzioni "del resto").
Ottenni un po-po-po.
"Cazzo. Prestazioni: a 0 a 100 km/h: un anno e mezzo! ecco cosa c'e' scritto sul libretto!"

---

"Ti aspettavamo"

sussurro' il capo della tribu' delle Angoscie all'uomo-di-media-estrazione-sociale-con-il-suo-lavoro-ottenuto-con-voto-dato-all'arrivista-politico-di-turno.
L'uomo-di-media-estrazione-sociale-etc-etc chino' il capo, e quasi impercettibile mormoro':
"si, lo sapevo"

---

"Ti aspettavamo"


disse il capo dei BianConigli al coniglio traditore.
"Ti sei macchiato del piu' orribile tra i crimini."


---

"Ti aspettavamo"

dico a zaren, dal profondo del pozzo.
Solo che non sono io. E' la mia parte oscura, in compagnia di tutte le altre mie personalita' multiple.
Zaren ha paura, poi ride, poi si fida e poi scappa via.

---

"Ti aspettavamo"

disse zaren a dianne.
"Volevamo sapere dov'e' che hai comprato questo elmetto ME RA VI GLIO SO. Ti sta proprio da dio, sai cara?"
Poi, si rese conto di cio' che diceva, e facendo finta di niente aggiunse con tono duro:
"Hai portato gli elmetti, allora? Qui la situazione si fa dura."

---

"Ti aspettavamo"

disse la fioraia del centro commerciale a Lenzuola.
"Cosa compri oggi?"

---

"Ti aspettavamo"

disse Lenzuola ad Ongii.
Ongii si guardo' intorno e vide che c'era solo Lenzuola.
"Scusa, tu e chi?"
...


---

"Ti aspettavamo"

mi disse il capo della tribu' dei 4 mori.
"E' tempo di partire" risposi secco io, come fanno gli eroi dei B-movies americani.
"Dovrai rimandare. C'e' mare grosso. Non si parte prima di lunedi', capito?" rispose il moro in basso a sinistra.
"Non possiamo aspettare" ancora secco, ormai calato nella parte.
"E dove vuoi andare?" mi disse il moro al suo fianco.
"Vieni, abbiamo preparato l'agnello." concluse il moro in alto a destra.

Ecce agnus domini


---

"Ti aspettavamo"

disse sogni.

Il coniglio nella faggeta mormoro tra se' e se':
"Beh, io no, mi hai pisciato addosso..."

---

"Ti aspettavamo"

disse Topolino a Superpippo. "La citta' e' in pericolo"
"Non c'e' problema, sorcietto"
"Scusa che hai detto?"
"YUK, scusa Topolino. Ma ho fatto un sogno strano stanotte..."


---

"Ti aspettavamo"

disse il prof. "Prego, fai con comodo. Ti sei alzato bene stamattina? Hai preso il caffe'?"
"Mi scusi, prof. Sa, il traffico..."

---

"Ti aspettavamo"

"Anch'io"

---

"Ti aspettavamo"

dice Ongii al pellegrino che arriva dal Nord.
"Il fuoco e' li', li' c'è il vino, li' la carne."
Il pellegrino prende con le mani un pezzo di carne e lo trafigge con un ramo. Poi prende la fiasca di vino e va ad accovacciarsi vicino al fuoco, e comincia a scaldare la sua carne.

---

"Ti aspettavamo"

dice Spir. "E' il tuo turno, astro"
"non e' astro" - replica GWB - "astro se n'e' andato"
"Oh! E come si fa?"
"... spartiamoci il mondo, che ne pensi?"
"Direi che questa tua proposta nasce dalla tua tatale assenza di senso di giustizia e lealta', caratteristica comune a tutti i padroni capitalisti che pensano soltanto (...)
In conclusione, accetto. Ma lo faccio solo per non deludere le aspettative del popolo."
"se se..."
---

"Ti aspettavamo"

dissero gli agnelli misericordiosi al peccatore.

---

"Ti aspettavamo"

dissero i peccatori affamati all'agnello.

---

"Ti aspettavamo"

dissi io.
Ma non ricordo a chi.

---

"Ti aspettavamo"

...

---

Scritto da: astrodanzante 04/12/2004 19.12

"Ti aspettavamo"

...

---

Eccomi eccmi...scusate il ritardo amici miei ma ho dovuto ridisegnare tutto il percorso, la pioggia lo aveva completamente cancellato. Ma adesso eccci qua, e come ogni sabato sera..criptonite!!

No, mi dispiace, Lenzuola. E' finita.
Avevo detto ad Ongii di prenderla, ma ancora non si vede.

lenzuola, vedi di trovare qualcosa nel frattempo...

astro, intanto sull'appennino toscoemiliano e su tutto il nostro mondo pieno di funghi facciam calare la notte
non che non succeda niente, di notte. ma qualcun^ si riposa e/o si distrae.
qualcun^ è già abbastanza avvinazato.

Accendo un'altra sigaretta.
E' dalle 4 che aspetto.
Come sempre, da sempre.

Se soltanto fossi saltato su quell'aereoplanino di carta, quando potevo...

Ho tra le mani un porcino, potremmo barattarlo, di questi tempi sono sempre piu' rari.
Forse meglio un chioppetto?

Sto bevendo il thè.
La fabbrica del thè tra poco chiuderà
e tutti ci impoverirà.
E balleremo e balleremo.
Jimi Hendrix suonava solo pentatoniche!!!
Tutto si puo' fare ma è un flauto quello che mi date!
Ordine e disciplina!
Se cia agitiamo troppo farà ancora più male...
Hendrix suonava solo le pentatoniche...
Ma che succederà?

nella casetta sul colle si udì un grido.il grido del lupo che finalmente decide ciò che vuole fare della sua vita:il suo obiettivo sarà portare fino alla ruanda il sacco contenente l'anello con la dedica.lui stesso non seppe mai cosa conteneva di preciso il pacco,ma era perfettamente a conoscienza della sua importanza.fece tutto il possibile per salvarlo,ma non pensò che sul suo cammino si ssrebbe presto parato il più grande pericolo mai incontrato da qualcuno della sua razzaz felino-animale(e anche un po' misogina se vogliamo):l'orso polare al rallenty.quaesti era ben conscio della sua natura divina atta a prendere dal frigidair tutto ciò che sarebbe potuto servire alla sua sussistenza.ma nonostante ciò non ricordò che ogni creatura ha il suo punto debole:quindi la più forte non può che essere abbattuta dal più piccolo tra gli esseri viventi:la scimmia col telecomando,che grazie a questo temibile oggetto proveniente dal futuro(mi sembrava scontato specificarlo,ma siamo nel 1593 a.C.,quindi in piena rivoluzione francese,che presto porterà alla scoperta dell'america ad opera di Walter Ego),che è capace di teletrasportare in un passato non troppo edificante le persone che incontra sul suo cammino.ma questo interessa relativamente a me,che ho un armadio pieno d'oro,di tangenti e di mazzette,di armi e munizioni,di scheletri e di shkifezze.
ma nonostante ciò devo continuare col mio racconto.eravamo arrivati al lupo,prima di percorrere tutta la catena alimentare degli animali inCanalati.
il lupo percorse il percorso che gli era stato detto di percorrere,senza minimamente preoccuparsi di tutte le ripetizioni nelle quali stava incorrendo.questo finchè non si ricordò di essere già in ruanda,nel regno dell'orso polare al rallenty.a questo punto decise di tornare indietro,recapitare il pacco e completare così la sua missioni,che gli avrebbe fruttato 650 pt co i quali avrebbe potuto finalmente comprare la coperta al distributore esso(non essendo politicamente impegnato il lupo se ne frega altamente se la esso è da boicottare o no).
solo un incendio si frapponeva fra lui e il completamento della missione.ci si buttò a capofitto.sapeva che la dedica era molto più importante della sua stessa vita.
non aveva però fatto i calcoli renali col fatto che la sua vita era necessaria per recapitare il pacco,e il fatto si volle vendicare di quella grave dimenticanza medica facendo perire il povero lupo.normalmente non l'avrebbe fatto,ma la mancanza della sua dose quotidiana aveva reso il fatto cieco di rabbia.

questa è la fine della storia del lupo,che prima della sua morte ebbe appena il tempo di realizzare che la sua vita non aveva assolutamente niente a che fare con quella dell'orso polare al rallenty,ma ciò che gli diede più fastidio fu l'ultima immagine che vide:quell'odiosa scimmia armata di telecomando che lo sbeffeggiava.nessuno vide più il lupo,e qualcuno narra che non sia mai più vissuto.cazzate,dico io.io,che sto più coi piedi per terra credo che la sua anima continui a vagare alla ricerca del corpo,trovato ieri in vicinanza di un bosco incendiato.non ha capito come fosse finito lì.non pensò mai che magari fosse sempre rimasto dove l'aveva lasciato.anzi non si accorse mai nemmeno di essere ancora vivo.
fattostà che è ancora morto.

[Modificato da ittidu 04/12/2004 21.41]

troppo bello !! visionario come me ...
anche se stasera causa depressione cosmica
vedo solo nero ....

Io ti seguo bb

Prima dei Velvet underground

....è scappata con la faccia multipla numero 77.
tutti le chiedono come si fa
" come si fa che? "
"l'elmetto, l'elmetto"
" regolare, prendi il grande cocomero, il più grande che trovi, ma devi avere c*** perchè non è ancora arrivato. Le noccioline lo aspettano da un sacco al muretto"
" aggià, la rai ci ha pure fatto un reality"
E il coniglio annegato si rassegnò per sempre. Almeno sarebbe stato sotto terra e non sopra al tavolo nel grande mulino, ormai perso nelle note dei velvet underground

Buona serata a tutti

La voce cantalenante e cavernosa di Ittidu (come fa ad essere cavernosa che ha si' e no 16 anni non e' dato saperlo)
viaggio' attraverso il corridoio, attraverso le porte chiuse, attraverso gli stretti cunicoli del pozzo e giunse a zaren, che, portandosi una mano alla fronte trovo' un pelo... ma non ebbe il tempo di cercare un paio di pinzette che s'addormento'.

"Che testa grande che hai" diceva nel sonno zaren.
"Che naso grande che hai" diceva nel sonno zaren.
"Che mani grandi che hai" diceva nel sonno zaren.
"Che piedi grandi che hai" diceva nel sonno zaren.
"Che testa grande che hai" diceva nel sonno zaren.
"Che torace grande che hai" diceva nel sonno zaren.

"aho! me lasci in pace?!?" Esclamo' il gigante dal sonno di zaren
(Forse perche' il subconscio di zaren non gli diete modo di recitare una facile battuta)

Zaren non gradi' questa risposta scortese, gli si avvento' contro inspirando con furia cieca, e comincio' a morderlo, sangue addosso e dentro, e quando ebbe in fine la meglio
corse via gridando "Pace, pace, pace".

Le sue stesse urla la destarono.
Penso': "Pero'..." e si diete da fare...

Me ne stavo a camminare. E non so come spiegare ma mi sembrava che le cose fossero ok. Mi misi a pensare alla storia di Milietra. Cacchio, uno con l'arna mogano è proprio fottuto...fischiettando fischiettando giunsi ad un mulino. Approfittando delle assenze mi sbafai una bottiglia di rosso incostodita. Continuai il mio cammino...tra un sorso e l'altro pensai che però avevo un po' di fame...ma ecco che comincio a sentire un sibilo...sempre più forte...un aereo...un mig recante bandiera rossa! volto il capo verso l'alto e... un prosciutto in testa!Dio che male...e pensare che avevo solo un po' fame...

il ragazzo decise che era giunto il momento.non poteva attendere oltre:se l'avesse fatto tutto il piano sarebbe potuto andare in fumo.preparò quei due appunti che aveva il compito di consegnare e di corsa volò verso il cielo stellato e danzante della città fascista(che chiameremo così per rispetto della sua privacy).fra la città monumentale e quella fascista c'era però di mezzo un bosco.lo attraversò e rimase bruciato nell'incendio.e ciò solo perchè non aveva voglia di scriversi una storia più lunga,sprecandoci un'ora e mezza come aveva fatto con quella del lupo.
prima di morire ebbe solo il tempo di valutare la somglianza della sua storia con quella del lupo,la sua mancanza di fantasia e quello per rileggere i suoi appunti:"si dice diede,non diete"(in realtà nemmeno lui sapeva se si diceva "diede"o"dette",ma la voglia di fare il pignolo era per lui irresistibile)e"c'ho 14 anni".
queste tremende parole arrivarono cmq ad astro che corse nel bosco e riuscì lo stesso a tirare due potenti schiaffi a itTidu,che non potè certo biasimarlo.nonostante la propria morte itTidu continuò a scrivere sul forum ancora per molto tempo(la tastiera captava i battiti delle sue dita con un po' di ritardo,facendo quindi arrivare i messaggi anche dopo la sua morte)

[Modificato da ittidu 04/12/2004 22.29]

[Modificato da ittidu 05/12/2004 11.35]

Zaren si sveglia, intorpidita, da un sonno movimentato.Si aggira attorno a questo pozzo dei desideri e fa fagotto.Cosa porta? Qualche salsiccia, ma non di coniglio, orami in viaggio anche lui.Porta un trattato sul rapporto tra la pelle degli esseri viventi e il bi-tri-quadri-penta-sex solfato, sostanza questa, che vorrebbe far assaggiare al resto della truppa. Ha saputo che non tutto il male vien per nuocere. Addirittura ha scoperto dei poteri allucinogeni, racchiusi in alcune noccioline da muretto, che contengono questo bi-tri-quadri-penta-sex solfato.
Dunque, dicevamo, fa fagotto.

E chiede autostop, sulla rotta per il Mulino.
La coglie prima una gran matta voglia di fumarsi una sigaretta fatta a mano, poi
la coglie un montanaro, che la carica.
El Montanaro Batasuna, classe 1964, padrone incontrastato della valle emiliana.
mentre Bata le racconta di orsi polari al ralenty,di scimmie telecomandate blandemente, zaren, riaddormentatasi, sussurra con calda e suadente voce:

L'ottusità del cuore
intorpidisce la mente
svilisce passato e futuro
dispera il presente
più che diritti ha obblighi
la verità del cuore
doveri biologici...
doveri d'onore. Bata è rapito, vola via lontano, mani al volante.


All'altezza dell'Onore, Bata frena istantaneamente.
Dice, ora dobbiamo scendere.
Qui non c'è più strada asfaltata per il Mulino
e poi, non voglio contribuire al debito subsahariano.

Zaren si riprende, raccoglie trattato, boccia di vino_ ma poi, l'aveva imbottigliato?_
e si fionda sul passante di turno, Ittidu, giovane vedetta da anni appostata sulle pendici della
Pietra di Bismantova.
Gli spiega che di lì a poco farà freddo, e che ci sarà da riscaldarsi un pò più su.

Bata ode, ode con qualche difficoltà
alcune parole o grida, non sa bene.Cerca di stare dietro a questo cantico, che non ha mai sentito, lui uomo di alta collina.

NON TEMERAI I TERRORI DELLA NOTTE

NON TEMERAI IL TERRORE.......

[Modificato da ongii 04/12/2004 22.39]

rileggendo un pò in quà e là

mi sembriamo molto tendenti

al benni tragiseriocomico...

che dite?

[ io ho letto poco di lui, tipo bar sport e saltatempo, per cui prendete con le molle quello che vi dico, ma così a sensazione...]

un pò si .. però mi son fatta di quei film ...

I due si accampano, cala il silenzio le tenebre avanzano e divorano il mondo che stanco cade a terra muore, dorme; anche il freddo si fa sentire più forte, pungente,la temperatura cala.
E' molto difficile riuscire a dormire in una situazione del genere, i pensieri con impetuoso ritmo si incespicano nel cervello, confuso dal travagliato viaggio. La notte è lunga la notte è scura cupa, non una luce in cielo, il mulino è lontano, dorme anche lui , forse.
E nella qiuete cupa della notte ormai nessuno rimane più a vegliare, ad attendere il giorno che verra.
Solo un uomo, errante si aggira per la montagna, è alto è grande, piange si sente il lamento e rimbomba nelle pareti rocciose nella gola. Rammenda i tempi andati, è un anima abitudinaria di quei posti, ogni notte torna là per ricordare chissà quali avvenimenti. L'uomo urlante si avvicina alla tenda dei due avventurieri che invano tentano di dormire, la tensione è tanta.