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Topic Visionario

Ultimo Aggiornamento: 25/07/2022 15:39
29/01/2005 14:05
 
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Dario, toglimi una curiosita'...

ma secondo te,
il programmatore dei forum ffz
e' un programmatore metafisico?

Secondo me si'.

Io per loggarmi sono costretto ad applicare sul server delle tecniche di suggestionamento...

[e te lo dimostro pure: questo post apparira' solo nel momento in cui qualcuno tornera' a postare su questo topic]

[Modificato da astrodanzante 29/01/2005 14.07]

29/01/2005 15:51
 
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Rossano Fisoni disse

IN UN CERTO SENSO, SE HO GIA' CAPITO TUTTO, COSA CI STO A FARE QUI

...SE POSSO, NON VOGLIO INVECCHIARE.....


---------------------------------------------

Georg Buchner, nella Morte di Danton , atto quarto: "Il Nulla è il Dio mondiale nascituro".
29/01/2005 16:08
 
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Sparizioni e apparizioni: il post metafisico-meta informatico
Siamo di fronte al paranormale?

Perchè la madonnina piange?

Perchè non parla una buona volta e dice cosa è che non va?

Perchè bisogna sempre tirare ad indovinare?

Mmmhhh e intanto la tesi impietosa non procede.




(mi scuso con chi ci crede...ma è più forte di me. Mi scuso veramente se ho ferito qualcuno.)
29/01/2005 16:16
 
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Bruno Lauzi & Buk per esperimento metafisico
Intervistatore a Bruno Lauzi:

<< Signor Lauzi ma perchè le sue canzoni sono sempre cosi' tristi e malinconiche?>>

Lauzi ci pensa un po'..."Mah...perchè quando sono allegro esco...".

Una delle risposte più geniali che abbia mai sentito.

Intervistatore a Bukowski:

"Signor Bukowski ma è vero che lei odia le donne?"

C.B:"Mai quanto i bambini".

Incredibile

[Modificato da dariot80 29/01/2005 16.17]

29/01/2005 17:21
 
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relativismo antropologico ad opera di artisti
dalla cui bocca escono fiumi di parole
osannate dalla folla
creando
come un serpente arrotolato su sè stesso
iceberg di relativismo sociale
dove ognuno può sperare
in un attimo di genialità
di trovarsi compreso assolutamente totalmente
nelle parole
uniche
di un animale a due zampe.

p,s,

per astro: quando ti è successa la cosa avevi cliccato due volte e il post compariva due volte?


---------------------------------------------

Georg Buchner, nella Morte di Danton , atto quarto: "Il Nulla è il Dio mondiale nascituro".
30/01/2005 17:50
 
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E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile,
rigoglioso di lotte, moltitudini,
splendeva pretendeva molto...
Famiglie donne incinte, sfregamenti,
facce gambe pance braccia...

Dimora della carne, riserva di calore,
sapore e familiare odore...
E' cavità di donna che crea il mondo,
veglia sul tempo lo protegge...
Contiene membro d'uomo che s'alza e spinge,
insoddisfatto poi distrugge...
30/01/2005 17:52
 
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Re:

Scritto da: astrodanzante 30/01/2005 17.50
E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile,
rigoglioso di lotte, moltitudini,
splendeva pretendeva molto...
Famiglie donne incinte, sfregamenti,
facce gambe pance braccia...

Dimora della carne, riserva di calore,
sapore e familiare odore...
E' cavità di donna che crea il mondo,
veglia sul tempo lo protegge...
Contiene membro d'uomo che s'alza e spinge,
insoddisfatto poi distrugge...



Glorifichi la vita
gloria sia
Glorifichi la vita
Gloria è
30/01/2005 21:50
 
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spronata e incitata
rivelo


MI SON FATTA LE SUPERIORI DALLE FIGLIE DELLA CROCE.


ecco l'ho detto.


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30/01/2005 22:05
 
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io all'asilo al Santa croce..


__________________________________________________________________________________________________
BERLINOOOOOOOOOOOOOOOOO AAAAHHHHHH
(MA ANCHE DUBLINOOOOOOOOOO VA BENE!!!)
messaggio subliminale





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30/01/2005 22:07
 
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meno male.

qualcun'altro.

ma tu avevi suore sputacchianti?

[SM=g27815]


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la sterilità
Ladies & Gentlemen The Blues:

"Oh lordy Lord, oh lordy Lord
Heard you go back, before I rush too far
But someday baby you ain't gonna worry my life anymore

She's on my mind every place I go
How much I love her - ain't nobody know
But someday baby you ain't gonna worry my life anymore

So many nights - since you been gone
How I'd be grieving my life alone
But someday baby you ain't gonna worry my life anymore

That's my story - there's all I got to say to you
Goodbye baby - I don't care what you do
But someday baby you ain't gonna worry my life anymore"


E mi fa riflettere sulla sterilità dei discorsi inutili, delle parole complicate che si usano per esprimere idee deboli,condizionate e convenienti.

[Modificato da dariot80 01/02/2005 11.59]

01/02/2005 12:01
 
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stanotte ho sognato una praktica nella mia borsa

fighissima

solo che mi mancavano tutti gli obiettivi
e mi tiravo dietro l'altro corredo

prakticamente senza obiettivi il mio sogno
01/02/2005 13:45
 
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Re:

Scritto da: dianne 30/01/2005 22.07
meno male.

qualcun'altro.

ma tu avevi suore sputacchianti?

[SM=g27815]



no...non credo...l'unico ricordo che ho dell'asilo è quando ho spinto un mio compagno sul termosifone è si è spaccato tutto....
lì è iniziato un cazziatone che nn finiva più...
questo è il ricordo più nitido che Ho delle suore


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04/02/2005 19:31
 
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Saggezza a vent'anni compiuti?
...Che poi a me la saggezza dei ventenni nausea. toh. anzi mi irrita.
07/02/2005 17:53
 
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recuperiamo questo topic, che sta languendo
si confermava
zarina di russia!

a ja ljublju cccp!!!!!!!!!!!!!



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07/02/2005 18:50
 
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Langue di languore languido

Langue di languore languido



sara' che ho visioni terribilmente realiste
tipo che saltero' anche questa sessione
che il mondo continuera' a girare come ha sempre girato

che continueremo a parlare senza conoscere l'argomento

che continueremo a morire cercando un bilancio nella nostra vita
che qualcuno muore di fame e qualcuno d'infarto a causa delle placche aterosclerotiche causate da iperalimentazione

che gli effetti pseudostereo stupidi continuano a piacermi, come un idiota

continueremo ad avere opinioni su cose che non esistono
continueremo a riflettere su cose inutili

continuero' a chiedermi se davvero sono le crisi epilettiche dell'ippocampo a non proteggerci piu' dalla superstizione
oppure se e' vero che esiste un meccanismo evolutivamente selezionatosi e dunque vantaggioso che ci protegge dalla razionalita'

mi chiedero' se e' tempo di fare questo o se e' tempo di non fare quello
o se non e' tempo di fare questo o di non fare quello
come se avessi la mappa del tempo

nonostante tutto continuero' a credere nella simultaneita' degli eventi
e tifo Einstein, se vado veloce riduco le mie dimensioni
ed e' assolutamente vero
infatti se corro tutti i giorni dimagrisco

ma magari non c'entra un cazzo

magari non c'entro un cazzo io qui
magari non c'entro un cazzo in questo tempo
oppuure in questo luogo...

o piu' semplicemente non c'entro un cazzo con me stesso
non vado d'accordo
dovrei chiedere il divorzio
e pretendere gli alimenti.

assolutamente vero
vero


vero




vero
07/02/2005 19:02
 
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...Perchè quello che per altri è già mattino
per me è cielo capovolto?
Perchè gattono su un filo ad alta tenzione,
senza orientamento?
07/02/2005 19:14
 
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ed io che volevo entrare in terapia da te...
07/02/2005 19:16
 
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Perché si mantengono e si perpetuano i comportamenti inutili?
Molte persone sono superstiziose e lo sono indipendentemente
dalla loro cultura, razza, etnia, classe sociale o professionale.
Ritroviamo le superstizioni in tutte le popolazioni del mondo e in
una grande varietà di forme.
Ma cos'è esattamente una superstizione?
In generale si può dire che è ogni atto al quale si attribuisce il potere,
misterioso e irrazionale, di favorire un evento positivo o di scongiurarne
uno negativo.
Toccare ferro, indossare un indumento particolare o portare con se un
oggetto porta fortuna sono solo alcune tra le centinaia di superstizioni
che l'uomo ha inventato.
Tuttavia, dato che adottare comportamenti superstiziosi non è sempre
efficace, si tende a pensare che ci sia una qualche forza occulta che
governa gli eventi. Osservando i fatti però si comprende che il gesto
superstizioso non è la causa di ciò che accade ed il buon senso dovrebbe
suggerirci di smettere di praticarlo. Al contrario, si preferisce insistere,
nella speranza di propiziarci le forze occulte.
Questa caratteristica umana ha incuriosito non pochi studiosi del
comportamento, i quali vedono una contraddizione insita in un
atteggiamento che l'uomo tende a mantenere ma che risulta, secondo la
ragione, del tutto inutile. Alcuni ricercatori hanno voluto quindi studiare
più
approfonditamente questo fenomeno, scoprendo cose sorprendenti.
Il modo in cui questo problema viene affrontato scientificamente implica
una descrizione più oggettiva della superstizione.
Quando adottiamo un comportamento superstizioso ci aspettiamo che il
nostro atto influenzi gli eventi futuri. In realtà, questo accade di rado e
la
statistica ce lo dimostra. Di conseguenza, la relazione tra superstizione ed
evento atteso è del tutto casuale. Infatti, ad esempio, ci possono capitare
diverse disgrazie ma solo ben poche saranno precedute da un gatto nero
che ci traversa la strada. L'evento sarà quindi imprevedibile, ma potremo
considerarlo legato al tempo, nel senso che non sapremo perché accade
ma sapremo che prima o poi accadrà.
Il contesto della superstizione è quindi composto da due elementi
indipendenti: da una parte c'è la persona che ripete lo stesso atto, dall'altra
c'è l'evento atteso il quale si verifica un certo numero di volte, alcune
delle
quali saranno coincidenti con il gesto superstizioso.
Queste poche volte saranno scambiate come prova dell'esistenza di una
relazione di causa-effetto.
Sembra esserci quindi un errore di valutazione, anzi un errore in quel
processo di apprendimento che normalmente ci fa trovare le vere relazioni
di causa-effetto nella realtà che ci circonda.
Come mai si verifica questo fenomeno?
Una prima domanda a cui gli studiosi del comportamento hanno cercato
di rispondere è stata quella di capire se la superstizione avesse radici
profonde nell'evoluzione delle specie animali. In pratica si sono chiesti se
anche gli animali potessero essere superstiziosi.
B. F. Skinner era uno psicologo americano vissuto il secolo scorso e che
scoprì una fondamentale forma di apprendimento: il condizionamento
operante. Questo processo implica che un animale si deve rendere conto che
una sua particolare azione viene seguita da un evento. Se questo evento è
per
l'animale gratificante esso tenderà a ripetere il comportamento che lo ha
provocato. Skinner progettò delle gabbie, oggi conosciute dagli specialisti
come gabbie di Skinner, con una leva la quale, una volta premuta faceva
scattere un dispensatore di cibo. Essendo il cibo una ricompensa ben
gradita,
gli animali imparavano velocemente il trucco e passavano molto tempo a
premere la leva.
Nel 1948 Skinner fece un particolare esperimento i cui risultati furono
pubblicati sul Journal of Experimental Psychology. Questo articolo era
estinato a divenire un classico nella letteratura psicologica ed etologica e
meritò
la ripubblicazione sulla stessa rivista nel 1992, per celebrare i 100 anni
dell'American Psychological Association. Il titolo, tradotto, è:
"Superstizione
nel piccione".
Skinner mise un piccione all'interno di una delle sue gabbie. Questa volta
però il
dispensatore non era più collegato alla leva ma solo ad un meccanismo a
tempo.
Il cibo veniva quindi somministrato a intervalli prestabiliti
indipendentemente da
quello che faceva il piccione. Di conseguenza, l'uccello avrebbe potuto
restare
tranquillo ed aspettare l'arrivo del cibo. Cosa fece invece il piccione?
L'uccello cominciò a ripetere il comportamento che, in maniera del tutto
casuale, stava facendo l'attimo prima che arrivasse il cibo. Sottoponendo
diversi
piccioni allo stesso esperimento, Skinner ottenne un individuo che girava su
se
stesso, uno che allungava il collo verso un angolo della gabbia, un altro
che tirava
su la testa con uno scatto, uno che sembrava spazzolare con il becco l'aria
sopra
il fondo della gabbia e due che dondolavano la testa. Skinner sapeva che l'arrivo
del cibo dipendeva solo dal tempo ma il piccione no, ed aveva associato
erroneamente l'arrivo del cibo ad un qualche suo movimento.
Questo comportamento non era evidentemente la vera causa
dell'evento voluto e infatti non era efficace nella maggioranza
delle occasioni. Tuttavia l'animale insisteva nel ripeterlo.
Si trattava di un comportamento superstizioso a tutti gli effetti.
Qualcuno potrebbe chiedersi perché Skinner utilizzò proprio i piccioni.
Ebbene tutto risale al periodo in cui Skinner lavorava per i militari.
Il suo compito era quello di provare ad insegnare ad un animale a pilotare
un
missile verso il bersaglio. L'animale doveva restare all'interno di una
speciale
camera e rispondere ad alcuni stimoli che avrebbero guidato il missile (l'animale
sarebbe stato un involontario kamikaze). Il piccione fu scelto perchè
considerato
l'animale più adatto ad una simile impresa. Per fortuna del piccione, questa
tecnica non fu mai applicata perchè i militari si affidarono di più all'elettronica,
ma Skinner continuò gli esperimenti e fu l'inizio dei suoi studi sull'apprendimento.
Con l'esperimento sui piccioni Skinner dimostrò che anche tra gli animali
potevano svilupparsi comportamenti superstiziosi. Tuttavia, i piccioni sono
uccelli e quindi con un cervello ben diverso da quello dell'uomo.
È possibile che altri animali, evolutivamente più vicini a noi, possano
essere
superstiziosi?
Due ricercatori dell'Università dell'Oklahoma, L. D. Devenport e F. A.
Holloway, hanno studiato a questo proposito dei mammiferi come
noi: i ratti. Anche in questo caso gli animali furono messi in una gabbia
con un dispensatore di cibo a tempo ma questa volta i ricercatori
osservarono che nella maggioranza dei ratti non emersero comportamenti
apparentemente legati alla somministrazione di cibo. Questo esperimento
indicava di conseguenza che i ratti non si autoingannavano, imparando
una falsa associazione tra un loro comportamento e l'arrivo del cibo.
Devenport e Holloway, stimolati da questo risultato, si chiesero che cosa
potesse avere di particolare il cervello di un mammifero tale da rendere i
ratti immuni dalle superstizioni. La loro attenzione cadde su un'area
cerebrale particolare che viene chiamata "ippocampo" perchè, nell'uomo,
la sua forma richiama vagamente quella del cavalluccio marino.
Secondo molte ricerche, questa struttura risulta coinvolta nei processi
di apprendimento e memoria e potrebbe essere determinante nel cogliere
le vere relazioni di causa-effetto. Per verificare questa ipotesi, i due
ricercatori decisero di sottoporre al test fatto da Skinner sui piccioni,
dei ratti in cui l'ippocampo era stato inattivato attraverso degli
elettrodi.
Tutti gli animali così trattati iniziarono a ripetere dei comportamenti che
erano associati solo temporalmente alla somministrazione del cibo.
Che questi comportamenti fossero definibili come superstiziosi e non
dovuti ad un qualche deficit psicomotorio causato dalla lesione all'ippocampo
era dimostrato da un altro esperimento. Se gli stessi animali venivano
testati per il condizionamento operante, imparavano con facilità l'associazione
indicando che la lesione non aveva compromesso le capacità di apprendere.
Devenport e Holloway suggerirono in conclusione che l'evoluzione poteva
aver fornito il cervello dei mammiferi di una sorta di protezione dalla
propensione di attribuire troppo facilmente relazioni causali.
Questa protezione verrebbe effettuata dall'ippocampo.
È interessante notare che qualcuno ha voluto andare a vedere cosa poteva
succedere all'interno dell'ippocampo di un ratto durante un condizionamento
operante.
M. Orsetti e collaboratori delle Università di Torino e di Firenze hanno
utilizzato
una particolare tecnica, detta di microdialisi cerebrale, per misurare le
variazioni
dei livelli di acetilcolina nell'ippocampo durante un test nella gabbia di
Skinner.
L'acetilcolina è un neurotrasmettitore la cui funzione, tra le altre, sembra
essere
quella di permettere la comunicazione tra quei neuroni particolarmente
coinvolti
nell'apprendimento. I ricercatori italiani hanno osservato che, nel momento
in cui
gli animali comprendono la relazione tra l'azione sulla leva e l'arrivo del
cibo, i
livelli di acetilcolina si elevano notevolmente. Inoltre tale effetto non
avveniva più
nelle successive sessioni sperimentali, quando gli animali dovevano solo
ricordare
un fenomeno ormai appreso. Era chiaro quindi che l'elevazione di
acetilcolina
nell'ippocampo poteva essere messa in relazione con il momento della
comprensione di una relazione di causa-effetto.
Nell'uomo l'ippocampo è un'area ben sviluppata e P. Brugger e collaboratori
del
Dipartimento di Psichiatria del Medical Center di San Diego, USA e del
Dipartimento di Psicologia dell'Università di Victoria, Canada, hanno
ipotizzato
degli interessanti collegamenti tra quest'area ed i comportamenti
superstiziosi.
Un eccessivo sviluppo del credere nelle superstizioni e nei fenomeni
paranormali
così come uno smisurato interesse per gli argomenti mistici sembrano essere
un
tratto comune a molte persone che soffrono di crisi epilettiche nel sistema
limbico,
un insieme di strutture cerebrali di cui l'ippocampo fa parte. Quando si
parla di
epilessia, in genere si pensa a qualcuno che cade a terra in preda a
violente
contrazioni del corpo. Questo accade perché un'area del cervello inizia ad
avere una
serie incontrollata di scariche neuronali che si propaga velocemente a tutto
il resto
del cervello. In alcuni casi, il comportamento anomalo dei neuroni resta
confinato
ad un'area ristretta provocando una modificazione delle funzioni di quell'area,
come nel caso dell'epilessia dell'ippocampo.
Brugger e collaboratori hanno proposto che lievi attività neuronali anormali
potrebbero capitare occasionalmente ad alcune persone altrimenti normali,
causando quell'eccesso di credenza nell'irrazionale sperimentato nella vita
di tutti i giorni.
A sostegno di questa ipotesi Brugger e collaboratori riportano alcuni studi
effettuati
su persone che affermano di possedere capacità paranormali. Questi
individui,
pur non avendo evidenti problemi neurologici o psichiatrici, presentavano
delle
anomalie nell'elettroencefalogramma del lobo temporale (area connessa
all'ippocampo) ed una scarsa prestazione in test neuropsicologici che
valutano
la funzionalità di quest'area.
Come nel caso dei ratti "superstiziosi", anche in queste persone è possibile
ipotizzare
che, in caso di un limitato malfunzionamento dell'ippocampo, si crei una
tendenza ad
associare facilmente un evento esterno ad un particolare comportamento. In
questo
modo si sarebbe trovata una base biologica del credere all'irrazionale
comune agli
animali e agli uomini.
Ci si potrebbe chiedere a questo punto che cosa potrebbe fare un uomo in una
gabbia simile a quella usata da Skinner per i piccioni. Quest'esperimento
potrebbe
confermare, o smentire, la somiglianza tra i comportamenti superstiziosi
degli
animali e degli uomini.
Per quanto bizzarra questa idea possa sembrare c'è qualcuno che l'ha
realizzata
Koichi Ono dell'Università Konazawa di Tokio, preparò una stanza con un
tavolo sul quale erano fissate tre leve. Sulla parete di fronte al tavolo c'era
un
contatore collegato ad un computer programmato per farlo scattare ad
intervalli
prestabiliti. Un certo numero di studenti universitari furono reclutati
volontariamente e parteciparono individualmente ad un esperimento di 40
minuti.
Il ricercatore informò gli studenti che dovevano cercare di guadagnare più
punti
possibile, senza dirgli come. Nessuna azione degli studenti poteva in alcun
modo
attivare il contatore, ma loro non lo sapevano. Ben presto, in molti
studenti
emersero diversi comportamenti superstiziosi. La maggioranza di queste
azioni
coinvolgevano le leve, le quali venivano tirate in modi e sequenze diverse.
Ogni sequenza veniva riprovata solo se il contatore scattava alla fine di
essa.
Alcuni studenti pensarono che le leve non avevano niente a che fare con i
punti
(e infatti era così) e cominciarono ad effettuare i piùstrani comportamenti
come
arrampicarsi sul tavolo, picchiare sul muro, sul contatore o saltare
ripetutamente
fino a toccare il soffitto.
L'esperimento di Ono ha mostrato chiaramente che l'uomo può sviluppare
comportamenti superstiziosi così come fanno gli animali. Nonostante la
presunta
protezione dell'ippocampo, è un dato di fatto che molte persone continuano a
credere in qualcosa di irrazionale. Gli studi sugli animali hanno
evidenziato che
questo atteggiamento ha avuto una lunga storia biologica e se si è
conservato
durante l'evoluzione per giungere fino a noi, deve aver avuto una qualche
importanza adattativa. E questa è infatti l'ipotesi proposta da Danilo
Mainardi
nel suo ultimo libro "L'animale irrazionale". Il noto etologo sostiene che
la capacità
del credere nell'irrazionale sia stata, e lo è tuttora, un vantaggio per la
sopravvivenza della specie umana. Il pensiero razionale ha portato l'uomo ad
indagare e svelare cose incredibili sull'universo intero ma allo stesso
tempo lo
ha anche messo di fronte alla caducità delle cose umane, contro la quale non
c'è razionalità che possa aiutare.
Per Mainardi essere irrazionali, nella giusta misura, può essere un modo
efficiente per affrontare meglio una vita preoccupantemente transitoria.

di Alessandro Zocchi

(tratto da Scienza e Paranormale n.40)
07/02/2005 19:59
 
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Essere Divenire Niente Divenire Essere VS Fermo Essere Eterno


interessante...mumble mumble.....

i fenomeni di iper-razionalità sono ascrivibili all'irrazionalità ?

cioè dove si toccano, queste due categorie? Secondo me in troppi punti, e non c'è ratto che tenga, o ippocampo tenuto a bada, che possa fornirmi le prove di un limite chiaro, esistente tra queste due forme del pensiero.

L'abitudine, come volontà razionalizzante, è quella struttura dentro la quale si celano, ben nascondibili, i processi che portano i pensieri a partorire l'irrazionale.

E' una questione di "permanenza" all'interno delle strutture razionali, ovvero
quanto ci si stà, nel razionale
quanto ci si abitua al razionale
con quale frequenza se ne esce per acchiappare un pò d'aria nuova _ aria sulla cui qualità non sappiamo_

quanto permaniamo nell'irrazionale
credendolo razionale


se cerchi la posizione perdi il movimento

se cerchi il movimento difficile la localizzazione

Heisemberg. 1929. e parlava di particelle elementari.


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Georg Buchner, nella Morte di Danton , atto quarto: "Il Nulla è il Dio mondiale nascituro".
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