Anno di produzione: 2007
Titolo originale: 無人惑星サヴァイヴ Mujin Wakusei Survive
Numero degli episodi: 52
Genere: Fantascienza, avventura
Studio di produzione: Madhouse
Contenuto discutibile: Nessuno
Trama:
Siamo nel 22° secolo in piena fase di colonizzazione spaziale poiché la Terra è stata resa inabitabile dai cambiamenti climatici.
Luna è una ragazza di 14 anni ottimista e molto determinata che sogna di diventare un’ingegnere per la colonizzazione planetaria.
Un giorno l’astronave in cui si trova con altri 6 compagni, in viaggio per una lezione scolastica, viene trascinata da una tempesta gravitazionale e finisce fuori rotta facendoli cadere su un pianeta disabitato.
Tutti i ragazzi sono nati e cresciuti in colonie spaziali, quindi nessuno di loro ha mai conosciuto la Natura vera con i suoi pericoli, inoltre si tratta di un gruppetto veramente ben assortito…
Commento:
Questo anime è ispirato ai racconti “Due anni di vacanza” e “L’isola misteriosa” di Jules Verne.
Nonostante sia il racconto che i personaggi siano stereotipati è realizzata veramente molto bene: è una serie dove non mancano le gag comiche e non è eccessivamente drammatica anche se ci sono momenti veramente toccanti (ricordiamoci comunque che si tratta di un anime giapponese).
La serie è classificata come seinen ma può essere molto apprezzata anche da un pubblico giovane, i suoi punti di forza sono la caratterizzazione e lo sviluppo dei personaggi e delle loro interazioni, la trama è ben congegnata e nonostante la lunghezza della serie la tensione è quasi sempre notevole con continui colpi di scena. Molto belle anche le BGM.
La consiglio vivamente!
La serie è disponibile solo fansubbata e non capisco perché nessuno ne abbia acquistato i diritti visto che per me ne varrebbe davvero la pena.
“ Ragazzi, amate vostro padre, vostra madre, amate i vostri fratelli e le vostre sorelle. Se gli esseri umani saranno capaci di amarsi l’un l’altro e in più di amare gli animali, le piante, le montagne e i mari della Terra, il vostro pianeta vivrà in pace per l’eternità” (da Vultus V)