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Rolleiraduno del 21/22 Aprile 2012

Ultimo Aggiornamento: 23/04/2012 23:20
22/04/2012 19:38
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VENEZIA & DINTORNI.
(Cronaca semi-seria)

La giornata inizia Sabato mattina con il ritrovo a Mestre.
Giungono i fedelissimi: Nicola, Centoventi (Samuele), Rolleimax (Massimiliano), Paco4747 (Lanfranco), Aconcagua (Roberto), Tomash (Tomaso).
Esauriti i convenevoli i nostri dirigono senza esitazioni su Porto Marghera.
Fallisce il tentativo di forzare il blocco per conquistare il parcheggio sul tetto della palazzina antistante il Centro Direzionale VEGA. Ma i nostri non demordono.
Con una manovra di accerchiamento entrano proditoriamente e conquistano senza colpo ferire un vecchio stabilimento abbandonato, oggi rinominato "Avamposto dei Tossici".
Scacciati un paio di miseri spinelloni che forse erano lì solo per copulare, danno inizio ad una sarabanda infernale con ripetute raffiche di Rolleiflex nei calibri Planar, Xenotar, Distagon, Sonnar.
Dopo circa due ore di manovre atte ad evitare di pestare escrementi di varia provenienza, si decide di abbandonare la posizione.
Stanchi per la lunga marcia i nostri decidono di prendere l’autobus; porca l’oca non hanno lasciato nemmeno le sedie!
Dopo aver bonificato il mezzo certificandone le condizioni si decide perciò di consumare il misero rancio recandosi a Fusina al noto locale “Prima ero una battona, ora gestisco un bar”.
Le razioni K prevedono panini con salame, porchetta, formaggio, speck; qualcuno beve acqua ma due si fanno un birrone.
Uno dei due, evidentemente in preda ai fumi dell’alcool, tira fuori l’attrezzatura (fotografica …) e la sciorina sul tavolo, tosto imitato dal resto del manipolo.
L’altro, sempre più privo di freni morali, si accinge ad infrangere un assurdo divieto (NOLI MINGERE CONTRA VENTUM).
A voler sottolineare lo stato di progressiva demenza un ardito propone una prova di forza; Sei scatti in sequenza con la medesima pellicola, sul medesimo cavalletto, con la stessa coppia di tempo/diaframma a voler certificare quale strumento garantisca il migliore “sfoaato”. Gli strumenti messi in batteria sono 2,8F Planar + 2,8 Xenotar + 3,5 Planar. Nel frattempo una piccola pattuglia va alla conquista di “Forte Bazzera” nei pressi dell’aeroporto di Venezia.
Infine la giornata viene conclusa da una digressione alle Chiuse di Portegrandi dove, incuranti dei divieti, Tomaso e Nicola sparano qualche raffica su un casolare pericolante.
La scorribanda deve subire un forzato arresto causa la defezione proprio di Tomaso e Nicola, chiamati dal dovere familiare.
Viene quindi l’ora che volge al desio (ora di cena).
Viene consumato un pasto frugale (doppia porzione di pasticcio di pesce, baccalà alla vicentina, seppie in umido e polenta abbrustolita; si annaffia con Verdicchio dei castelli di Jesi).
Non contento il gruppo si avventa su una Rolleiflex e, fattala a brandelli, la divora sul posto !!!
Infine si tiene un ultimo consiglio di guerra, presso la “Birreria EL MUNDO” per decidere il programma del giorno seguente.
BUONA NOTTE!
Domenica Mattina. Il buongiorno viene dato da Giove Pluvio (non ne avevamo chiesta la partecipazione).
La pattuglia composta da Roberto, Lanfranco, Massimiliano cui si aggiunge una guida indigena (Marco) si dirige verso il litorale interno di Jesolo (Lio Piccolo) dove saranno raggiunti da Pierantonio partito in solitaria avanscoperta.
Fra un acquazzone ed uno sprazzo di sereno si perlustrano le barene circostanti Valle Grassabò ed il borgo di Lio Piccolo.
Ci si deve però rifugiare al coperto e si raggiunge un luogo in cui, casualmente, ci viene servito del cibo locale; pasta con le sarde, polentina coi gamberetti, seppioline al nero, grande fritto misto e (nonostante il nostro fermo rifiuto) un caraffone di prosecco.
Per poter liberamente esprimere il nostro stato d’animo (leggi: fare buffetti in libertà) decidiamo di raggiungere il cantiere del MOSE dove restiamo allibiti per la mole e per l’avanzamento dei lavori.
Propongo di raggiungere il Faro di Punta Sabbioni ma il gruppo si fa irretire dallo spettacolo offerto da una congrega di individui in stato di evidente agitazione da droghe psicotrope. Costoro tengono un concerto (a beneficio dei gabbiani) con una batteria e due chitarre sulla spiaggia deserta in riva al mare.
Pierantonio li affronta da solo e viene accolto da “ostrega, varda che machina che gà ciò”. Era armato di una Rolleflex SL66 reduce dal conflitto in Irak, ma sempre temibile.
Dato una sguardo ai cronometri ci rendiamo conto che è vicinissima l’ora in cui partiranno i convogli per Chiasso (Lanfranco) e per Firenze (Massimiliano).
La corsa non serve a nulla; Lanfranco perderà il treno e partirà 32 minuti dopo, mentre Massimiliano se ne va con il tappo del mio Planar per SL66.
Mi ritiro quindi mestamente a stilare questo rapporto. Seguiranno immagini a documentare lo sforzo prodotto con spirito di abnegazione, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo.


[Modificato da Aconcagua 23/04/2012 17:49]



POSSO RESISTERE A TUTTO, MENO CHE ALLE TENTAZIONI!
(Oscar Wilde)
Roberto Miguel Pedro - Tessera MRCI n°3
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