Caro Roberto,
Comunque la persona che desidera curarsi secondo le convenzioni internazionali ha diritto di scegliere liberamente come curarsi.
Ma ciò a volte è vincolato dall'assoluta fiducia della persona nella classe medica
Essere liberi di curarsi non vedo cosa c'entri con la scienza, si tratta appunto di una scelta etica non scientifica. I medici sono coloro che sono competenti e hanno il dovere di informare il paziente dei rischi e dei vantaggi di una certa terapia. Sulla "fiducia" mi pare logico, tu faresti operare a cuore aperto da un barbiere solo perché usa bene il rasoio? Ovvio che ci sia un rapporto di fiducia con chi è competente nella sua materia.
E il "giuramento di Ippocrate", cioè di cercare di non nuocere al malato con le cure diverse volte viene disatteso perché il medico con leggerezza prescrive per esempio antibiotici invece del digiuno
E certo, un bel digiuno quando sei in setticemia è quello che ci vuole... soprattutto se poi il paziente che fa il digiuno se ci sono complicazioni denuncia il medico per incompetenza.
Shalom
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