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Grandi negozi in chiusura

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2015 12:05
27/02/2012 18:31
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È alta la probabilità che la FNAC chiuda a Genova e in tutta Italia nel corso dell'anno. Da noi in più è anche dimezzata dal giorno dell'alluvione. Personalmente mi spiacerebbe perché è l'unico negozio del genere in centro città e un piacevole intermezzo (anche senza comprare nulla) durante la pausa pranzo e prima di tornare a casa la sera... di sicuro se la sostituissero con un Mediaword non sarebbe lo stesso...


Fnac Italia nella morsa della crisi. I dipendenti: "Ci dicano il nostro futuro"
Venerdì, 10 febbraio 2012 - 09:31:00

di Lorenzo Lamperti

C'est la vie. Anche Fnac, il colosso francese della distribuzione di prodotti culturali e tecnologici, è in difficoltà. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, proprio in queste ore i dipendenti del mega-store stanno inviando un documento alla sede di Milano per avere un incontro immediato. Vogliono capire che cosa ne sarà del loro posto di lavoro e del futuro dell'azienda. Si andrà avanti oppure no?

SITUAZIONE NAZIONALE - I lavoratori non sanno ancora nulla e sono in una situazione di totale incertezza. Le preoccupazioni erano in un primo momento rivolte soprattutto sul punto vendita di Napoli. Ma Eric Joselzon, direttore di Fnac Italia, ha fatto sapere che l'azienda "si trova in una fase di analisi e riflessione che riguarda tutti i punti vendita in Italia". Ma, aggiunge, "una decisione definitiva a oggi non è stata presa". E' sul serio così? Se lo chiedono i dipendenti delle otto filiali italiane. La casa madre francese davvero non ha ancora deciso? A quello che si sa, la Francia ha deciso di disinvestire nel mercato italiano entro il 2012. Solo tagli o una definitiva chiusura, questo non è ancora dato saperlo.

LA CRISI - Per molti, compresi tanti appassionati clienti, il rumor sarà il cosiddetto fulmine a ciel sereno. Solo una manciata di mesi fa si parlava di un progetto di espansione, con l'acquisizione di altri spazi commerciali in Italia. Che cosa è successo allora? Calo del 3,2% delle vendite del marchio e una diminuzione del 5,4% del fatturato dei negozi. L'utile operativo ne è uscito praticamente dimezzato. Nei primi giorni dell'anno, i dipendenti si sono visti consegnare una lettera nella quale si parla della pesante crisi economica e si preannunciano forti tagli nei prossimi mesi. Si parla di un piano di risparmio a livello internazionale di circa 80 milioni di euro, con una riduzione del personale di più di 500 unità. Il Gruppo ha scritto in una note che "le filiali estere saranno razionalizzate". In quali modalità? Ancora non c'è nessuna decisione ufficiale. "Una decisione sarà presa nel corso dell'anno".

FNAC 2015 - I segnali non sono positivi. Lo scorso luglio la dirigenza francese ha messo a punto un progetto di rilancio chiamato "Fnac 2015" che dovrebbe risollevare le sorti dell'azienda. Ma la sensazione è che la data del 2015 non sia casuale, in particolare per l'Italia. Nei prossimi 3-4 anni Fnac non prevede uno sviluppo positivo sul mercato italiano. Da qui la programmazione dei grossi tagli. Il mercato italiano non sembra essere più appetibile per l'azienda francese. "In Italia non sussistono più le condizioni per lo sfruttamento in proprio", hanno scritto i vertici del Gruppo. Troppo alte le spese di affitto, che sono anche salite negli ultimi due mesi.

IL FUTURO - Chi lavora nei negozi italiani teme però che in realtà la decisione sia stata presa e vuole sapere al più presto il proprio futuro. Intanto il 14 febbraio è stato organizzato a Roma un incontro con le rappresentanze sindacali. Vogliono sapere che cosa passa nella testa dei vertici Fnac. Cessione, in blocco o a spezzatino, ad altre aziende? Franchising? Chiusura? E c'è già chi fantastica, vedendo Apple aprire al posto del negozio di via Torino a Milano. Ma Fnac promette da un lato di aiutare i dipendenti che perderanno il posto nella ricerca di un nuovo lavoro, dall'altro di cercare nuovo slancio con nuovi progetti dedicati ai bambini e ai servizi. Solo in Francia o anche in Italia? La realtà la si conoscerà, qualunque essa sia, in tempi brevi.

IL COMUNICATO STAMPA FNAC

L’aggravarsi della crisi economica di questi ultimi mesi si è tradotta in una forte riduzione dei consumi delle famiglie, che influenzano il mercato della Fnac in tutti i paesi in cui è presente. In Francia, dopo i prodotti editoriali, il mercato dei prodotti tecnici ha registrato un brusco calo da 9 mesi, che raggiunge, per esempio, per i prodotti elettronici un calo del 15% dal mese di aprile.

Il rallentamento congiunturale ha causato una significativa riduzione del fatturato 2011 dell’insegna a -3,2%, oltre al calo prestazionale dei negozi del 5,4%. Tenendo conto della maggiore pressione sui margini e della scarsa elasticità della struttura dei costi, la Fnac vede dimezzato il proprio attuale risultato operativo. In tale contesto, quando nulla lascia presagire un miglioramento della congiuntura nei prossimi mesi, la Fnac annuncia che é stato oggi trasmesso agli organi rappresentativi un progetto mirato a generare un risparmio di 80 milioni di euro nel corso di un anno intero.

Tale progetto di riduzione dei costi comprende un importante programma di diminuzione delle spese generali, tra cui:

-drastica riduzione delle spese correnti

-rinegoziazione dei canoni di locazione per l’intero parco negozi (156)

-la revisione generale dei contratti di prestazione tecnica, riguardanti la Sede, i negozi o la logistica, al fine di ottimizzarne le condizioni.

Il progetto prevede inoltre il blocco delle assunzioni in tutti i paesi, una politica di riduzione salariale, nonché il taglio di 310 posti in Francia. Il taglio dei posti riguarderà esclusivamente le funzioni di supporto in Sede e nei negozi, che saranno oggetto di una riorganizzazione. Le funzioni commerciali e lo staff di Fnac.com, cuore della strategia di sviluppo della Fnac, non saranno inclusi nel progetto. La Fnac desidera che questo progetto sia un esempio in termini di sostegno sociale. Verrà predisposto un programma di dimissioni volontarie e per il comitato direttivo è prioritario favorire la ricollocazione all’interno del gruppo. Fin da ora, tale riorganizzazione porta alla creazione di nuovi posti nell’ambito della ricollocazione di determinate funzioni di supporto, che verranno proposte con priorità ai dipendenti interessati.

Parallelamente, la Fnac sosterrà tutti i dipendenti, il cui posto non è stato mantenuto, nella ricerca di un nuovo impiego o di una formazione. Verrà presentato un pacchetto di misure ai rappresentanti del personale. Per quanto riguarda l’internazionale, verranno tagliati 200 posti di lavoro, suddivisi nei vari paesi, non sostituendo i dimissionari. Inoltre, le filiali estere verranno razionalizzate. I 4 negozi in Svizzera saranno gestiti dalla Francia a partire dalla fine del 2012. In Italia, dove non sussistono più le condizioni per un’attività in proprio, la Fnac vaglierà tutte le possibili opzioni e prenderà una decisione nel corso dell’anno. Le suddette misure, indispensabili per far fronte alla crisi economica congiunturale, saranno intraprese parallelamente all’attuazione del piano "Fnac 2015" che rispetterà il calendario previsto.

Per trovare nuovo slancio, l’azienda ha infatti preparato a luglio 2011 un piano strategico "Fnac 2015" destinato a individuare gli elementi di crescita e a mantenere viva l’attrazione della clientela nei confronti dell’insegna. Tale strategia mira a fronteggiare le difficoltà strutturali riscontrate dalla Fnac. Dal 2011, grazie alla sottoscrizione di varie partnership strategiche, sono stati avviati progetti di notevole importanza, che verranno attuati nel 2012. L’intensificazione della rete di negozi, per offrire alla clientela una maggiore vicinanza e facilità di accesso, continuerà con l’aggiunta di oltre una dozzina di aperture (Fnac a Bercy, punti vendita presso stazioni e aeroporti, inaugurazione di punti che ottimizzino la vicinanza alla clientela…). L’azienda svilupperà inoltre nuovi prodotti in negozio, destinati soprattutto ai bambini e alla famiglia. Tale sviluppo avverrà nell’ambito del nuovo concept commerciale, il cui scopo è di attirare maggiormente la clientela verso i negozi, semplificando l’acquisto.

Quest’anno infatti, la Fnac inaugurerà 20 Universi "Bambino" e 24 Universi "Servizi", e doterà la maggior parte dei propri negozi di spazi per la telefonia SFR. La conquista di nuovi clienti a fronte dell’e.commerce e la volontà di trarre vantaggio dai propri punti di forza, porteranno la Fnac a lanciare, a partire da quest’anno, le prime postazioni fnac.com nei negozi, nonché a proseguire nel progressivo ampliamento dei flussi multicanale (clic&mag, clic&collect, clic&relais colis). Nel 2012 verrà lanciato il nuovo sito fnac.com per i cellulari. L’approfondimento del rapporto insegna-cliente verrà inoltre consolidato da nuove offerte di servizi personalizzati. Alexandre Bompard, Presidente Direttore Generale della Fnac ha dichiarato: "E’ grazie alla contemporanea attuazione del nostro piano di risparmio e al conseguimento dei nostri ambiziosi progetti di sviluppo che la Fnac riuscirà a ritrovare la propria competitività e a ricominciare a crescere, riaffermando così la propria posizione di riferimento sui mercati".

(Ultimo comunicato stampa in data 13 gennaio 2012)
27/02/2012 18:39
Se anche colossi come la Fnac si trovano in crisi possiamo renderci veramente conto di come stia andando tutto a rotoli. Come al solito oltre le percentuali, i ricavi, gli utili di azienda chi rimarrà in braghe di tela saranno i dipendenti, perché la scure dei tagli colpisce sempre i lavoratori mai i grandi stipendi dei dirigenti.

Saremo in un mondo a duopolio: manager ricchissimi e poveracci. Come nei paesi tipo Bahrein o Brunei. Stiamo allegri.
27/02/2012 23:49
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Tutto molto triste anche perchè lo ritenevo uno dei miei negozi preferiti in cui fare un giro quasi giornaliero.

Però, però... vendere un flash Nikon a 529 euro quando dovunque ormai il suo prezzo è di circa 380 ha anche il suo contributo, penso...
28/02/2012 04:44
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La posizione e' centrale, tuttavia come libreria aveva la fortissima concorrenza di Mondadori e Feltrinelli/Ricordi, e negli altri reparti i prezzi come detto non erano poi cosi' convenienti... l'alluvione ha poi sicuramente dato la mazzata finale alla sede genovese.
28/02/2012 09:16
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Non credo che il problema sia il negozio di Genova.
28/02/2012 09:39
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concordo con Eugenio.
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Infatti, parlano di crisi dell'intero comparto italiano...

Comunque spero che non chiuda, anche se forse dovrebbero impostare una strategia commerciale diversa, più classicamente "FNAC": che senso ha ripercorrere pedissequamente le orme di Mondadori e Feltrinelli?
01/03/2012 23:44
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Beh... dalla chiusura di Ricordi la FNAC è rimasta l'unica con un catalogo serio di CD, DVD e Blu-Ray... prodotti che alla Feltrinelli trovano poco spazio con 3 livelli solo dedicati a libri.

La FNAC era, fino a Novembre, l'unico punto del centro con un catalogo serio di CD, Blu-Ray e DVD... ora per trovare un po' di titoli si deve arrivare dal Levante/Val Bisagno almeno fino da Saturn.

A questo punto il ripristino della sala presentazioni e dei reparti CD, DVD e Blu-Ray diventa quasi una chimera.

[SM=g27992]

Apertura di negozi Apple? [SM=x1567330]
13/09/2012 10:34
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CRONACA
Lavoratori FNAC in presidio in Via XX Settembre
giovedì 13 settembre 2012
Genova - Un presidio per chiedere la difesa del punto vendita: è l'iniziativa dei lavoratori FNAC di Genova, che in mattinata saranno in piazza per chiedere la difesa del loro posto di lavoro.

Duramente colpito dall'alluvione dello scorso 4 novembre, il punto FNAC di Via XX Settembre è da allora al centro delle preoccupazioni dei lavoratori, dei quali mossi sono già stati messi in cassa integrazione a rotazione. Il timore è che l'azienda voglia chiudere il negozio genovese


05/10/2012 08:25
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CRONACA
Fnac, posti di lavoro a rischio: scioperano i dipendenti
venerdì 05 ottobre 2012

Genova - Sciopero dei lavoratori della Fnac di Genova oggi.

L'agitazione rientra in una protesta a livello nazionale dopo il rischio paventato di un abbandono del colosso della distribuzione multimediale Fnac dall'Italia.

A Genova nel punto vendita di via XX Settembre rischiano il posto una sessantina di dipendenti.

“Salviamo Fnac, il lavoro per noi è un lusso” dicono i sindacati.


05/10/2012 15:14
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A questo aspettano solamente il rimborso per i danni dell'alluvione e porteranno via baracca e burattini... [SM=g27992]

Oltre i 60 dipendenti, il centro di Genova perde uno dei negozi più belli.

Già in Corso Buenos Aires ci sono una marea di locali sfitti che non riescono più ad affittare, con negozi anche storici che hanno chiuso, a breve anche Via XX diventerà un deserto. Già Via XXII Ottobre è da un pezzo su questa strada.
05/10/2012 16:15
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Re:
apriranno i soliti kebab, cineserie e casinò... che tristezza...
23/01/2013 13:19
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23 gennaio 2013
Fnac, per adesso non si chiude ma cala la scure sui 60 dipendenti

Genova - L’incontro fiume svoltosi ieri a Milano non ha portato a nulla di buono: il liquidatore di Fnac Italia, Matteo Rossini, ha preannunciato ai sindacati la riduzione del personale attraverso la cassa integrazione e la chiusura temporanea dei punti vendita di Firenze, Roma e Torino, nonché il ridimesionamento dell’organico della sede di Milano. Dunque, il punto vendita di Genova resta, almeno per ora. Però il numero dei dipendenti (60) dovrà subire una vigorosa cura dimagrante.

L’11 gennaio scorso, Orlando Italy ha formalizzato l’acquisizione della holding a cui fa capo il 100% di Fnac Italia e avviato una procedura di concordato preventivo. Rossini fa sapere che verrà temporaneamente ridotto il personale attraverso la cassa integrazione, verranno chiusi, sempre temporaneamente, i tre negozi maggiormente in perdita, vale a dire quelli che si trovano all’interno dei centri commerciali (Firenze - Centro Commerciale I Gigli, Roma - Galleria Commerciale Porta di Roma, e Torino - Shopville Le Gru), chiuso l’e-commerce e ridimensionato l’organico della sede centrale di Milano.

Orlando Italy ha presentato un piano che prevede la modifica del business a un modello shop in shop, quindi con i corner dei vari marchi all’interno della struttura. «Con questo nuovo approccio commerciale - recita la nota - Fnac Italia si occuperebbe solo della gestione dei servizi comuni e solo per una quota minore dell’attività di vendita al dettaglio, mentre il resto del business verrebbe gestito direttamente dai fornitori».

23/01/2013 14:20
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Mi dispiace anche perchè la FNAC si distingueva per creare eventi culturali, più di una volta, in una città come Genova che a volte mi sembra poco sensibile a riguardo, ero andato alla FNAC a seguire l'incontro con personaggi famosi, la presentazione di un disco, un libro; ultimo mi ricordo Luca Carboni che aveva presentato il suo ultimo disco; certo dovrebbe essere la città a fare più "cultura", però era una cosa singolare... quello che mi sono sempre chiesto i cd i libri, del reparto rimasto sotto l'acqua, non li hanno mai cercati di vendere per recuperare qualcosa? è andato tutto perso?
[Modificato da Metro1973 23/01/2013 16:50]
26/03/2013 10:35
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Venerdì mi è venuto un colpo, hanno sbancato la parte alta della FNAC di Via XX settembre, ridimensionamento o prima mossa verso la chiusura? Qualcuno lo sa?
[Modificato da Metro1973 26/03/2013 10:36]
21/05/2013 11:29
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La FNAC chiude, ultima settimana di vita. Esattamente 12 anni dopo la sua apertura nei storici locali dell'ex Standard-Standa. Le ragioni per la chiusura degli store è veramente inconsistente, soprattutto perché quello genovese vendeva. Vendeva anche amputata post-alluvione. Non ci sono storie, la FNAC andava da Dio a Genova. Non ci dovrebbe essere nemmeno chiusura e ristrutturazione, l'area è centrale e funziona.

Qual è ora il destino dei dipendenti, degli spazi? Non c'è negozio a Genova a cui ero più legato dalla FNAC. Interi pomeriggi a guardare lo spazio della musica, dei DVD, dei libri, delle presentazioni dei CD. Mi piaceva perché l'illuminazione non era invasiva, l'assortimento era praticamente illimitato e i prezzi erano ancora decisamente competitivi. Allo stato attuale in centro non esiste più un negozio di riferimento per musica e film e MediaWorld-Saturn sono solamente dei bazar.
24/05/2013 00:03
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Fnac verrà sostituito da Trony che ha rilevato il negozio di Genova insieme a quelli delle altre grandi città dove la catena era presente. I dipendenti verranno tutti assunti da Trony. Ovviamente Trony è più un negozio di elettrodomestici ed elettronica e non sarà più come prima [SM=g27992]
24/05/2013 06:08
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Infatti quelli a pagarne le spese e ad avere incentivi per levarsi dalle palle saranno tutti i dipendenti del ramo dell'editoria.
24/05/2013 19:23
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scelte aziendali
Da più parti si sostiene che la chiusura di FNAC sia una decisione quantomeno discutibile,perchè il negozio era in posizione centralissima e in una zona dove non manca la clientela delle "giusta" fascia di età,in più facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. anche i risultati non sono mai stati negativi, i locali erano sempre affollati ed il volume di vendita non sembra mai sceso a livelli "critici", anzi.
Piccola digressione,probabilmente qui a Genova, dove sono anni che si vive in "crisi perpetua" con poche opportunità per i giovani ed altre amenità simili, non c'è stato l'effetto negativo, sotto l'aspetto puramente psicologico, avvertito invece in altre città più prospere, dove la contrazione del reddito è stata vista come una tragedia, ragione per cui da noi non si è verificata la spinta a risparmiare e i consumi sono rimasti,più o meno, gli stessi
24/05/2013 19:53
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Infatti, la FNAC era sempre piena. È solo questo schifo di mercato e le sue logiche che fanno vomitare. Non c'è più a Genova un posto dove incontrare scrittori, artisti, musicisti. Tutti gli eventi FNAC. La serata di apertura natalizia. Perché Trony che ga già store in ottime posizioni non ha tenuto completamente la formula FNAC lasciando la direzione a chi ha sempre gestito e lavorato nel negozio?
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