Sei un essere umano o no?

Se l'avarizia porta alla disuguaglianza.
Se l'ambizione porta all'egoismo.
Se la mancanza di felicità porta alla distruzione.
L'uomo che per natura è avaro,egoista e un'ambizioso infelice cosa può essere se non il distruttore per eccellenza? E' possibile che sia l'errore che la natura stia pagando? Sono infelice perchè vivo sotto natura umana, quindi distruggo inevitabilmente...ma come donna pur di non rubare vita ad altro essere vivente preferisco distruggere me stessa...angoscia. Mi guardo intorno e la visione che mi si propone irruenta è quella di un'immagine fantasticamente scura, priva si senso, priva di qualsiasi intelligenza. L'uomo che si vanta della propria mente, vasta e colta, ha solo un punto a suo vantaggio: la curiosità. Ma è pigro, superbo, egoista e anche la curiosità diventa quindi un grosso difetto.L'uomo è un animale solitario che vive in gruppo per comodità;è un essere che non ha coscienza di se ma solo del possesso.In gruppo però si sente forte e non si inoltra in idee valide ma "scomode" scusandole come "irreali " o "utopiche" ( la sola parola ti riempie la bocca di nulla). Ma cos'è la realtà? E' davvero questa confusione e arroganza che mi proponete? Se è così ne ho paura. Ne ho paura perchè non vi è un reale posto per me. Se devo morire senza avere un posto, solo per essere carne da macello e dar da mangiare a qualche distruttore gonfio di cattiveria....allora posso? posso?!Posso davvero combattere e tenermi stretta la vita solo per distruggere i distruttori. Posso? Posso! Posso perchè non ho paura della morte in quanto per me questa non è vita, soltanto un brutto sogno. Forse morendo mi risveglierò e sveglierò qualche vivo.Forse? No, sicuramente.

Ambra

Quello che dici trovo sia profondamente vero ma, a mio avviso, è vero in gran parte anche per gli animali.
Forse quello che deferenzia l'uomo dal resto della natura è solo la presa di coscienza di qualcuno (pochi a dire il vero), ma che in fondo poco riesce a scalfire negli altri.

Ciao

Giancarlo

Cara Ambra,
non ti conosco eppure ti sento così vicina.
Non so chi sei eppure vorrei avere 100 amiche come te al mio fianco.
Non so quanti anni hai ma potresti essere una madre.
Da ciò che ho letto vedo soprattutto una gran voglia di rispetto nella sua forma più sublime...
Rispetto per tutto, per tutti e come te (credo) ne sento una gran mancanza.
Scrivi ancora per favore. Melania

... Concordo con quanto detto da Giancarlo.
In realtà, se siamo disposti ad accettare che ogni animale abbia le proprie caratteristiche, dobbiamo anche accettare che ogni essere umano abbia le proprie, belle e brutte.

Egoisticamente (o umilmente) sono arrivata alla conclusione che è inutile "perdere tempo" per cercare di capire cose che mai capiremo... E che è meglio impiegare il tempo cercando di dare, di fare, di donare, di amare.

E che il resto vada a farsi friggere nell'olio bollente. :-)

Ciao Ambra, un abbraccio.



Gio

Mi sono appuntato una frase attribuita al Dalai Lama.
Dice: "Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell'Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro, che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere nè il presente nè il futuro.
Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto!"
Questo mi ha colpito. Ma in fondo ci vedo un bel po' di verità.
Tutto quello che crediamo, che ci fanno vedere, non merita.
In fondo avevamo una fede, ma ci hanno insegnato a credere solo a quello che vediamo in televisione, la fede non esiste più e non può aiutarci.
O meglio, se ci sforzassimo di tornare a dialogare nell'intimo con noi stessi e poi con gli altri, ignorando le sollecitazioni sbagliate, potremmo, forse, riprendere il nostro cammino sul ponte della vita.
Il ponte dobbiamo solo attraversarlo. Ci hanno insegnato a costruirci sopra, a fermarci, legarci, tradirci sopra questo ponte, tanto che abbiamo dimenticato di continuare ad andare avanti. La vera vita è oltre il ponte.
Alberto