Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

29° Giornata Empoli - Livorno

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2012 14:46
OFFLINE
Post: 4.981
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
05/03/2012 14:46
 
Quota


Giudice Sportivo, 12 squalificati,


CALCIATORI CALCIATORI ESPULSI

SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA

BIANCO Paolo (Sassuolo): per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete.

TONUCCI Denis (Vicenza): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.

CALCIATORI NON ESPULSI SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA

FARIAS DA SILVA Diego (Nocerina), FILKOR Attila (Livorno), FOGLIO Valerio (Albinoleffe), FORESTIERI Fernando Martin (Bari), GLIK Kamil (Torino), GORZEGNO Marco (Empoli), RIGONI Nicola (Vicenza), RIZZO Giuseppe (Reggina), SCOZZARELLA Matteo (Juve Stabia), SOLIGO Evans (Vicenza).


www.tuttomercatoweb.com/serieb/?action=read&idnet=dHV0dG9iLmNvbS...
OFFLINE
Post: 4.977
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
05/03/2012 14:14
 
Quota

Il sogno di Dumitru almeno stavolta è diventato realtà

L’attaccante è molto soddisfatto per il gol e non solo «Entrare ed essere decisivo: mi ero già immaginato tutto»

EMPOLI

Farsi i cosiddetti “filmini” in testa quasi sempre porta a delusioni colossali. Ma a volte accade che quelle immagini fino a qualche minuto prima solo immaginate diventino realtà. Il gol di Nicolao Dumitru ieri è stata una di queste. «Prima di entrare mi ero immaginato tutto – racconta l’attaccante – ovvero speravo di scendere in campo e di essere decisivo. Così è stato e per me è stata una gioia immensa. Questa era una gara importantissima, non potevamo perdere, ma tutto fin dall’inizio si era messo contro di noi. Quando ho visto quella palla in mezzo mi ci sono lanciato senza andare troppo per il sottile e sono riuscito a colpirla. Tra l’altro questo gol arriva in un momento non troppo felice per me e poter dare un contributo concreto alla squadra è una grande liberazione».

Per Dumitru la rete del pareggio contro il Livorno è stato anche il modo per fare pace con la tifoseria azzurra, con una corsa sfrenata sotto la Maratona. «Purtroppo in questi mesi per colpa mia è arrivato un segnale sbagliato alla tifoseria – ammette – e questo mi è dispiaciuto molto. Il gol mi ha dato la possibilità di rompere il muro che si era creato. Sono andato sotto la Maratona d’istinto per ringraziare coloro che ci sostengono sempre e per affermare che io sono parte del progetto dell’Empoli e che mi impegnerò insieme a tutti i miei compagni per raggiungere la salvezza».

Tuttavia, rete a parte, la punta azzurra non nasconde il rammarico per una gara in cui gli uomini di Aglietti avrebbero meritato di più. «Il pareggio è un risultato importante, visto come si era messa la partita – continua – prendere gol dopo cinque minuti in casa non è mai una cosa semplice da affrontare, per di più in un momento difficile come quelle che stiamo attraversando. Tuttavia, penso che se avessimo sfruttato meglio le occasioni che abbiamo avuto avremmo potuto anche raggiungere i tre punti. Peccato, anche se sono convinto che il segnale più importante sia stata la grande prestazione che abbiamo offerto. Oggi ci sono stati molti pro e alcuni contro. Su questi ultimi dobbiamo lavorare e migliorare, ma è fondamentale essere tornati a fare le partite e a lottare come stiamo facendo da alcune gare a questa parte».

Una battuta, Dumitru la riserva anche al direttore di gara. «Cerco sempre di evitare commenti sugli arbitri – dice – ma oggi la direzione è stata veramente scadente. A volte sembrava quasi che ce l’avesse con noi, teneva un atteggiamento snob e credo ci abbiamo penalizzato non poco. Se non altro dal punto di vista mentale».


iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2012/03/04/news/il-sogno-di-dumitru-almeno-stavolta-e-diventato-realta-1...
OFFLINE
Post: 234
Registrato il: 16/07/2010
Città: EMPOLI
04/03/2012 18:49
 
Quota

OFFLINE
Post: 233
Registrato il: 16/07/2010
Città: EMPOLI
04/03/2012 18:48
 
Quota

Dumitru tiene accesa la speranza

A 3’ dalla fine pareggia un derby che l’Empoli doveva vincere ma che sembrava ormai perso





EMPOLI. Non è il derby che l’Empoli sognava, non c’è il ritorno a una vittoria che ormai manca da più di tre mesi e la classifica resta brutta, bruttissima. Vista così, insomma, c’è poco da stare allegri. Eppure poteva andare peggio. O meglio, sembrava essere andata peggio. Già, perché c’è voluto un guizzo della “freccia nera”, ovvero Nicolao Dumitru, per rimettete in piedi la gara – in ripidissima salita dopo appena 240 secondi – mentre sul Castellani stavano già passando i titoli di coda.

Subito sotto. Prima di verificare il 4-3-1-2 azzurro e il sorprendente 4-3-2-1 labronico (con la coppia Palunho-Siligardi a giostrare tra le linee), infatti, gli amaranto sono già sotto la sud, a festeggiare il gol del vantaggio insieme ai propri tifosi (non molti) arrivati dall’Ardenza. Il tutto nasce da un gentile omaggio dell’Empoli, con Pelagotti che abbozza solo l’uscita e Stovini costretto all’angolo nonostante l’avversario più vicino sia a distanza di sicurezza. Il gioco dalla bandierina porta Belingheri a sparare dalla lunga, ma all’errore si aggiunge sfortuna – una costante di questa stagione maledetta – e il tiro senza pretese del centrocampista incoccia sulla spalle di Mchedlidze, s’impenna e va a morire all’incrocio dei pali (neanche le magiche “manine” di Kobe Bryant avrebbero potuto disegnare una parabola del genere). L’inizio è drammatico, insomma, ma se non l’altro l’Empoli ha il merito di non disunirsi. Rischia grosso al 19’, quando Dionisi pizzica il palo lungo, ma spreca pure una palla d’oro con Tavano (bravo Bardi) al 21’. Quel che manca è sempre il tocco risolutivo (assist e conclusione che sia) perché in mezzo Moro gestisce bene il gioco e Zé Eduardo è maestro nel recupero-palla. Semmai, con Ciccio-gol in crescita ma non ancora al top, manca l’apporto di Mchedlidze e Lazzari ci mette più quantità che qualità. Dopo un recupero miracoloso di Coppola su Filkor (36’), così, il tempo si chiude con Bardi che si salva coi piedi (su Lazzari al 38’) e per una questione di centimetri su Coppola allo scoccare del 45’.

Tutti avanti. La ripresa si apre con Big Mac al posto di Mchedlidze e il recupero-lampo dell’attaccante rischia di pagare al 2’ (tiro fuori da sottomisura con sospetto fallo di Sini non sanzionato da Nasca). L’avvio è promettente, insomma, ma progressivamente la spinta azzurra si attenua. Gli sforzi, peraltro vani, profusi nel primo tempo presentano il conto e neanche l’ingresso di Brugman sembra dare la scossa. Piovono un paio di buone occasioni, ma l’impressione è che il Livorno possa controllare sempre meglio la gara. Quel che manca, agli ospiti, è la forza – fisica e mentale – di andare a sferrare il pugno del ko. Il resto, in qualche modo, lo fa Nasca. Già, perché il direttore di gara riesce nell’impresa di peggiorare 60 minuti di direzione a due facce (al di là dell’episodio Sini-Maccarone) perdendo completamente il controllo del match. Il clima s’infiamma e Aglietti viene espulso al 34’. Prima di uscire, però, lascia l’indicazione giuste al vice Martusciello: dentro Dumitru e fuori Zé Eduardo. Il modulo, ora, è più un 4-2-1-3 che un 4-2-3-1, ma la chiave è il movimento dei tre davanti, che si scambiano di continuo la posizione togliendo riferimenti alla non impermeabile retroguardia amaranto. Certo l’esito sarebbe stato diverso se, al 37’, Filkor non si fosse divorato la palla dello 0-2, fatto sta che al 42’ proprio i tre subentrati lasciano il segno: Maccarone conquista una punizione laterale, Brugman la mette dentro morbida, lo stesso Maccarone prolunga la treiettoria di testa in tuffo e, sul secondo palo, Dumitru lascia sul posto la statuina Sini e confeziona il pari. Poteva andare peggio.


iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2012/03/04/news/dumitru-tiene-accesa-la-speranza-1...
OFFLINE
Post: 4.975
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
04/03/2012 13:31
 
Quota



Empoli-Livorno 1-1 | Dumitru risponde a Belingheri: pari nel derby
Una rete del giovane attaccante degli azzurri risparmia ad Alfredo Aglietti una sconfitta nel derby e permette all'Empoli di respirare almeno un poco. Buona la prova degli amaranto a cui non basta Belingheri




Finisce uno a uno il derby toscano tra Livorno e Empoli. Allo stadio Castellani gli amaranto vanno subito in vantaggio con Belingheri e sembrano dominare la gara pareggiata solamente nel finale dall'Empoli con una rete di Nicolao Dumitru. Sospiro di sollievo, seppur piccolo, per Alfredo Aglietti.
IL MATCH - Al 4' subito Livorno in vantaggio. Belingheri al limite recupera palla dall'angolo di cui sopra e calcia, un tiro sporco che beffa Pelagotti. L'Empoli reagisce con Tavano ma la squadra di Aglietti sembra sbattere contro il muro amaranto e Dioni, in contropiede, fa male. Maccarone è spuntato, il centrocampo non aiuta e Tavano è troppo solo. Al 12' della ripresa buon cross di Ze Eduardo da destra per la testa di Maccarone che però impatta con un difensore amaranto. Brugman su punizione scodella la palla in area avversaria, salta Gorzegno, ma salta più alto Bardi che fa sua la sfera. Il Livorno si difende con ordine e non soffre anzi al 36' l'Empoli viene graziato da Filkor che ha un rigore in movimento e lo calcia alto. Bello il servizio di Dionisi. La gioia arriva a pochi minuti dalla fine quando Dumitru, di testa, trasforma in ora una punizione di Brugman: 1 a 1.
TABELLINO
EMPOLI: Pelagotti; Vinci; Regini; Stovini; Gorzegno; Ze Eduardo (79′ Dumitru); Moro; Coppola; Lazzari (58′ Brugman); Tavano; Mchedlidze (46′ Maccarone).
A disp: Dossena; Chara; Busce'; Gallozzi.
LIVORNO: Bardi; Salviato; Bernardini; Sini; Lambrughi; Filkor; Belingheri (86′ Barone); Luci (53′ Morosini); Siligardi (66′ Schiattarella); Dionisi; Paulinho.
A disp: Vono; Meola; Bigazzi; Bernacci.
MARCATORI: 4′ Belingheri; 83′ Dumitru
ARBITRO: Sig. Nasca di Bari. Assistenti: Tasso/Di Francesco
AMMONITI: 25′ Lazzari (E); 31′ Mchedlidze (E); 54′ Moro (E); 63′ Gorzegno (E); 63′ Filkor (L); 69′ Schiattarella (L); 72′ Morosini (L)


www.firenzetoday.it/sport/empoli-livorno-1-1-tabellino-commenti-page...
[Modificato da Avanti Ultras 04/03/2012 13:32]
OFFLINE
Post: 4.974
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
04/03/2012 13:27
 
Quota

OFFLINE
Post: 4.973
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
04/03/2012 13:24
 
Quota


Empoli-Livorno, il derby finisce con un pareggio: 1-1


Gol di Belinghieri (Livorno), al 4° del primo tempo e di Dumitru (Empoli) al 42° della ripresa


Livorno, 3 marzo 2012 - Il derby-salvezza fra Empoli e Livorno si conclude 1-1 (0-1). Per gli azzurri di Alfredo Aglietti e' il secondo pareggio consecutivo dal suo ritorno sulla panchina. In vantaggio i labronici al 4' del primo
tempo con Belinghieri che calcia da fuori area trovando una deviazione decisiva di Mchedlidze che mette la palla nel sette.



Nella ripresa viene espulso Aglietti per proteste, ma ha il tempo di dettare l'ultimo cambio a Martusciello, il suo secondo. Esce Ze' Eduardo, entra Dumitru che al 42' trova di testa il gol del pareggio. Un punto che non fa dormire sonni tranquilli agli azzurri, ancora in zona retrocessione e martedi' prossimo impegnati a Genova contro la Sampdoria per il recupero.


www.lanazione.it/livorno/sport/calcio/2012/03/03/675888-empoli_livorno_der...
OFFLINE
Post: 4.972
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
04/03/2012 13:19
 
Quota

OFFLINE
Post: 4.971
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
04/03/2012 13:18
 
Quota

Un pareggio per continuare: Empoli-Livorno 1-1
03-03-2012 18:22 - News Prima Squadra
EMPOLI vs LIVORNO 1-1



RETI: 4′ Belingheri (L); 83′ Dumitru (E)

EMPOLI: Pelagotti; Vinci; Regini; Stovini; Gorzegno; Ze Eduardo (79′ Dumitru); Moro; Coppola; Lazzari (58′ Brugman); Tavano; Mchedlidze (46′ Maccarone).
A disp: Dossena; Chara; Busce´; Gallozzi.

LIVORNO: Bardi; Salviato; Bernardini; Sini; Lambrughi; Filkor; Belingheri (86′ Barone); Luci (53′ Morosini); Siligardi (66′ Schiattarella); Dionisi; Paulinho.
A disp: Vono; Meola; Bigazzi; Bernacci.

ARBITRO:Sig. Nasca di Bari. Assistenti: Tasso/Di Francesco

AMMONITI: 25′ Lazzari (E); 31′ Mchedlidze (E); 54′ Moro (E); 63′ Gorzegno (E); 63′ Filkor (L); 69′ Schiattarella (L); 72′ Morosini (L); 89′ Coppola (E)

RECUPERO: 1´ p.t, 3´ s.t.


Fonte: empolifc.com
OFFLINE
Post: 13
Registrato il: 04/10/2006
02/03/2012 02:50
 
Quota

PRESENTAZIONE DELLA TIFOSERIA OSPITE:

LIVORNO

Gruppi esistenti prima dell’avvento della Tessera
: Visitors 1312, Vecchie Origini Livornesi 1915, Baldi e Fieri, Fedayn Politica: Nettamente di sinistra           
Settore: Curva Nord
Gemellaggi: Aek Atene: legame molto forte e solido. In Sturm Graz-Aek Atene di Europa League, del 14 dicembre 2011, i tifosi greci hanno esposto la scritta, in italiano, “Pisa merda”, e uno stendardo livornese. Marsiglia: legame forte, essenzialmente con il “Commando Ultrà Marseille”.
Buoni rapporti: Cosenza, St.Pauli, Pescara, Ternana, Virtus Vecomp Verona
Rivalità: Pisa, storica rivalità campanilista, scontri e risse si perdono nella notte dei tempi, una volta un corteo a Pisa sfasciò mezza città; queste due città divise da pochi chilometri, così uguali nella passionalità per il calcio e la politica, ma nello stesso tempo diverse nel modo di essere e di vivere. I labronici hanno rubato in passato ai pisani: lo striscione “Rangers sez. Vecchiano”, esposto in Livorno-Pontedera 93/94; “E.P.” (Eagles Pisa), esposto in un Livorno-Pisa 2001-02, in cui i pisani, a loro volta risposero con un “Ma quali stalinisti, solo bagnini e surfisti”, e “Pisa Club San Giorgio”, esposto in un Li-Pisa del ’78. I Pisani hanno a loro volta grattato: gli stendardi “Hasta la victoria” e “Livorno”, e lo striscione “Bronx”, esposti in Pisa-Livorno 97/98 di Coppa Italia; lo striscione “Ultras Livorno 1976”, esposto in un Pisa-Juve 90/91 e in un Pisa-Livorno 00/01; lo striscione “Supporters”, esposto in Pisa-Pescara 1986/87; gli striscioncini “100% Livornesi” e “Forza Livorno”, esposti rispettivamente in Pisa-Verona 93/94 e Pisa-Juventus 90/91, e altri striscioni minori. Verona: quest’anno i veneti sono arrivati all’Ardenza praticamente indisturbati (scarsa la presenza di ultras livornesi, al di là di qualche coro non siamo andati), scortati dalle forze dell’ordine, le stesse f.d.o. che nel 2002/03 bloccarono 10 pullman di tifosi veronesi a una decina di chilometri dalla città di Livorno, in aperta campagna, praticando loro un sequestro di persona di massa, bello e buono. Di fatto gli venne impedito di proseguire il viaggio, accampando la scusa della mancanza dei biglietti per la gara. Tra rabbia e incredulità, qualcuno tentò di raggiungere la città a piedi, ma la distanza, seppur non abissale, non lo consentiva. A Verona, sempre nel 02/03, non mancarono momenti di tensione, coi due gruppi che si fronteggiarono all’interno del “Bentegodi” a colpi di cori a sfondo politico, mentre fuori le forze dell’Ordine usarono le maniere forti. Ascoli: rivalità perlopiù politica. Nel 2003/04 gli ascolani esposero in casa loro la scritta “Rilassatevi: anche quest’anno vi picchiamo a casa vostra”. Fiorentina: da un gemellaggio, forse mai tanto sentito, nel periodo delle B.A.L., si è passati a una forte rivalità, anche per il gemellaggio, a sua volta, dei viola coi veronesi. Triestina: posizione politica diametralmente opposta; una volta i livornesi, in 20-30, uscirono “tardi”, con 7 arresti giuliani. Como: gravi scontri per i Playoff del 2001, ma già in precedenza vi erano stati alcuni “incontri ravvicinati”; in uno di questi è stato rubato lo stendardo “Lungon Dapertutt” ai comaschi, esposto in Como-Livorno 97/98, oltre ad una bandiera, esposta l’anno dopo. Brescia: alimentata dai Playoff per la A del 08/09, ma delle schermaglie vi erano state già in precedenza. Catania: rivalità non storica, alimentata nei recenti anni di Serie A, sentita politicamente. Juve: stesso discorso; agli juventini è stato derubato lo stendardo “Arditi”, esposto in Juve-Livorno 2005/06 coi piemontesi che risposero con la scritta “Livornesi tutti appesi”, oltre alla pezza “Viking Certaldo”, rubata all’Ardenza a un gruppo di juventini in Livorno-Juve di alcuni anni fa, esposta poi in curva Nord nella stessa circostanza. Inter: vale più o meno il solito discorso ma non si ricordano furti consistenti. Roma, rivalità piuttosto recente, alimentata in Serie A, soprattutto per l’opposta identità politica, che ha fatto registrare anche incidenti gravi. Ricordiamo poi lo striscione romanista “Lazio, Livorno: stessa iniziale stesso forno”, esposto all’Olimpico nel 2005/06, e il beffardo “Souvenir from Athens…”, in Livorno-Roma dello stesso anno, che accompagnava lo striscione “Orgoglio Capitolino”, gentilmente offerto ai livornesi dai gemellati dell’Aek Atene, che l’avevano sottratto in alcuni scontri ai romanisti in un Aek Atene-Roma di Champions League 02/03, causando lo scioglimento dell’omonimo gruppo della Sud. Lazio: esasperata, recente rivalità a sfondo politico: chi si scorda il laziale “Roma è fascista” di Lazio-Livorno del 2004/05, a corollario di un pomeriggio da cani? L’ultima volta che le due squadre si sono incontrate, nel 2010, i livornesi sospesero apposta lo sciopero del tifo, che perdurava da mesi, in vista della partita. Milan: basti pensare che il presidente del Milan è Silvio Berlusconi, primo oppositore e grande rivale della sinistra in Italia. Negli anni di Serie A i cori anti-Berlusconi all’Ardenza sono stati tra i più gettonati. Spezia: nello spazio di poco tempo si è passati da gemellaggio a rivalità. Siena: uno dei tanti derby che hanno ripreso forza ultimamente. Modena: gravi scontri con la polizia e risse tra tifosi nel 2001 a Livorno. Padova, Varese: vecchie rivalità prettamente politiche. Lucchese, Arezzo: vecchie ruggini, altri sentitissimi derby. Pistoiese: idem; inoltre ai pistoiesi anni fa venne rubato uno striscione, esposto poi in Livorno-Pistoiese 97/98. Pontedera: rivalità che va vista soprattutto in chiave anti-Pisa, visto il gemellaggio tra pisani e pontederesi, a cui sono stati rubati in passato gli striscioni “Boys Pontedera ‘79” e “Supporters Granata”, esposti in Li-Pontedera 95/96. Bologna: rubato ai bolognesi in passato lo striscione “La nostra medicina”, esposto in Bologna-Livorno 04/05. Treviso: rivalità perlopiù politica; rubato ai veneti lo stendardo “Supporters Onigo”, esposto in Li-Treviso 01/02. Sampdoria: nel giro di poco tempo siamo passati, da un rapporto di buona amicizia, a rivalità. Nell’agosto 2011 incidenti al termine di Li-Sampdoria, col ferimento di una ragazza livornese alla testa, trasportata in ospedale. Nocerina: il rapporto, negli anni 80, era piuttosto turbolento e non sono mancati scontri. Adesso il tutto è molto più ridimensionato, quest’anno non ci sono stati problemi.         
Gruppi scomparsi, più o meno importanti, in ordine sparso: B.A.L. (Brigate Autonome Livornesi), Ultras Fossa, Commandos, North Kaos, Gruppo Autonomo, Fossa della Morte (fine anni 70), Hell’s Angels, Fossa Labronica, Armata Stalinista, Boys, Nobiltà Amaranto, Fedayn (’83), Gioventù Amaranto, Sbandati, Fedeli alla Linea, Warriors, Supporters, Brigata Labronica, Irriducibili, Red Fox, Ultras Livorno 1976, Vecchia Fossa, Killers, Brigate Amaranto (fine anni 70), Trips, Magenta, Vitulano, Sez. 22 Aprile, Ragazzi della Nord, Alcool, Compagni Livornesi, Collettivo Amaranto, Potere Amaranto, Terrore Amaranto, Hooligans Livorno, Tribù Alcolica, Kannibali, Zoratti, Noi Oltre, Estranei alla Massa, Bronx Curva Nord, Brigate Rozze, Ottavo Padiglione, Estamos Contico, Peones, Pirati, Sorgenti, Legione, Muretto Group, Boia Dhe’, Rude Boys, Arkolizzati, Leghorn, Dannati, Eternamente, Collettivo Autonomo Livornese, Balordi.Cenni storici: Il movimento ultras livornese ha inizio nel ’76 con la nascita degli Ultras Livorno, a cui fanno seguito, nel ’77, gli Ultras Fossa. Negli anni successivi nascono numerosi gruppi, soprattutto di quartiere, anche se molti più che gruppi erano “striscioni”, buoni a “tappezzare” la curva di amaranto. Tra questi si distinguono soprattutto Magenta, Fedayn, Sbandati e Gruppo Autonomo. Questi gruppi, nei primi mesi del 1999, finiranno per unirsi sotto il nome di Brigate Autonome Livornesi. Lo scopo della fusione è da ricercare nella maggiore centralità del tifo. Dall’ideologia fortemente comunista, sono tra i promotori dell’iniziativa “Fronte di Resistenza Ultras” con altre tifoserie di sinistra italiane. Il gruppo è stato colpito negli anni da numerosissimi “Daspo”, fino ad arrivare a circa 400 in un'unica stagione calcistica, che hanno portato allo scioglimento ufficiale nella stagione ‘03-‘04. Le Brigate sono state affiancate in quegli anni dai North Kaos, che, come molti pensano, non erano un gruppo di destra, anche se erano differenti dalle Brigate nel modo di concepire il tifo e nel rapporto politica/stadio, nonostante diversi di loro andassero alle manifestazioni con le Bal. L’unica infiltrazione fascista a Livorno è stata quella della Legione, debellata, nel ’93-’94, poco dopo la sua nascita. Dal 2007 le Bal non esistono più neanche in maniera “non ufficiale”, infatti “Fino all’ultimo bandito” era lo striscione usato dalle stesse dopo l’autoscioglimento, un esperienza comunque positiva, anche se ha dovuto fare i conti con una repressione dura e indiscriminata. La curva si è spaccata poi in due gruppi principali, “Vecchie Origini Livornesi 1915” e “Visitors 1312”, che hanno deciso di dare un taglio piuttosto netto alla politica in curva. La finale Playoff per la A, di tre anni fa, col Brescia, vide il ritorno dei Fedayn. Il resto è storia dei nostri giorni, con lo scioglimento di tutti i gruppi della Nord, causa l’introduzione della famosa Tessera.
La nascita delle B.A.L. e vari aneddoti: Sul finire degli anni 70 e negli 80 a Livorno ci si identificava coi Fedayn e gli Ultras, in trasferta non si andava spesso, se non per motivi di vicinanza o importanza. Molti preferivano seguire il Basket (all’epoca c’erano due squadre di Livorno) per finali varie e, visti i risultati del Livorno, la Pallacanestro imperversava. A seconda della classifica o dell’avversario la curva non veniva neanche abbellita, di solito veniva “fatta” la mattina cercando di recuperare il più possibile per tappare ogni buco. Per molti ragazzi non c’era l’abitudine di andare allo stadio. Poi arrivarono gli anni “depressi”, della C2 e dei fallimenti. Gli anni 90 invece hanno portato dei picchi sportivi che partendo dal basso più profondo hanno acceso la miccia. Anni che hanno portato grandi soddisfazioni e un discreto tifo, anche se poi la curva era diventata un fatto d’interesse e di moda per qualcuno. Quando la generazione delle Bal è entrata in curva (’90-’91), vi era una totale anarchia: 30 anni di C e tre fallimenti avevano generato una situazione grottesca, priva di punti di riferimento, i più “vecchi” erano stufi. Non c’era la minima organizzazione: i vari gruppetti facevano il loro pullman per le trasferte e stop, chi rimaneva fuori s’arrangiava, salvo poi essere rincorso e supplicato per le trasferte più lunghe, dove il pullman faticava a riempirsi e non ci si rientrava coi costi. Le B.A.L. furono fondate col chiaro intento di ricompattare il tifo, dando una possibilità a tutti di essere ultras, e non semplici tifosi occasionali o teppistelli. Le riunioni che portarono alla riorganizzazione della curva erano lunghe e concitate. Gli Ultras ’76, per ovvi motivi d’interesse, non ci stavano, ma avevano sulle spalle un nome logorato. Furono mandati in Sud a pedate, per poi esser cacciati pure da lì. La Fossa, che aveva gli stessi problemi, si sciolse per tornare dopo poco tempo e risparire in gradinata. I North Kaos, rispettati, vennero esclusi perché avevano un loro modo di stare in curva e in un certo senso avrebbero fornito anche un banco di prova come alternativa, che poi è finita da sé per la pesantezza di ciò che era stato creato dalle Bal. I Fedayn dapprima rifiutarono, poi, soprattutto grazie a due elementi di spicco, ci ripensarono, e il patto per reintegrarli nel progetto fu di rivotare il nome. Altri formarono “Armata Amaranto”, che si ritrovava al pubbino “El Pueblo”. Prima ogni gruppo stava dietro il suo striscione e il tifo era dispersivo e poco organizzato. L’idea del nome composto da 3 parole serviva difatti a riempire i 3 spazi principali della curva e, in un certo senso, racchiudeva lo spirito dei tanti gruppi: da qui il nome “Brigate”, “Autonome” per la composizione politica antagonista e per l’autonomia dal resto dell’ambiente del Livorno Calcio, e “Livornesi” per ovvie ragioni geografiche. Il debutto avvenne in un Livorno-Carrarese. Di lì a poco, risse grosse con chi si lamentava di stare in piedi e per lo sventolìo dei bandieroni. Il resto è venuto pian piano, insieme alla crescita della squadra, questo sì, ma non dimentichiamo che il primo anno soprattutto, il Livorno per poco non retrocede. Il segnale era arrivato: a Padova, una delle più belle trasferte d’allora, in 100 in piedi, uniti a cantare 90 minuti. Prima coreografia: cartoncini con mezza curva amaranto e mezza bianca, con al centro un bandierone con la “L”. Primo striscione: Brigate Autonome da trasferta, che adesso chissà dov’è. Primo materiale: cappellini da pescatore, resi al mittente perché per un “tragico” errore fatti con la bandiera tricolore; 400 sciarpe in raso fatte, per errore, non con la stella ma con la stella cerchiata, a rischio galera (mancava solo la foto di Aldo Moro). Prima “azione”: 8 pulmini da 9, senza scorta, a Varese, alle 11 di mattina, poi la questione fu chiarita anni dopo. Un “film” un ritorno da Carrara in quegli anni e la trasferta di Palermo in nave in 150, col capitano della nave che all’arrivo prese un ragazzo da parte e gli supplicò di far levare la bandiera sovietica dal pennacchio, chiedendogli per favore di aiutarlo perché padre di famiglia, per fare rimettere quella italiana perché se entrava nel porto in quel modo l’avrebbero licenziato. Le Bal sono quelle che hanno saputo sintetizzare organizzazione, passione, idea politica e identità labronica. La ribellione, la lotta, con le sue canzoni (mai copiate) e i suoi motti (mai copiati), per quello che hanno rappresentato, sono state cose importanti per la curva, per la città. Gli “Ultras Fossa”, originale nome nato da una fusione, si divisero agli albori dei ’90, per questioni economiche. Si tornò quindi a Fossa e Ultras, con questi ultimi che poi misero il ’76 per rivendicare l’antichità di uno striscione, che aveva al centro un teschio disegnato. Simboli dei vecchi gruppi: Ultras e Estamos Contigo avevano il “Che”, la Brigata Labronica “Fidel Castro”, l’Armata Stalinista aveva “Stalin”, le Brigate avevano “Lenin”, i Fedayn avevano la Palestina.
Curiosità: -Per molti anni a Livorno si sono vissuti momenti magici, con Protti che si legava la sciarpa della curva, o Lucarelli che si metteva la maglia “99”, anno di nascita delle Bal, o Spinelli che, nei pochi momenti di gloria che ha avuto, andava sotto la curva con la maglietta “diffidati”. Tutto questo a Livorno non esiste più, se l’è portato via il calcio moderno con tutti i suoi mali, e stringe il cuore vedere la curva Nord semivuota come adesso, è un pugno allo stomaco anche per i non livornesi. Livorno è una piazza particolare: la gente non vuole campioni ma uomini veri, disposti a sposare la causa, come lo sono stati Cristiano Lucarelli, Igor Protti, David Balleri e altri, in un recente passato, che, a guardare lo stadio desolatamente vuoto com’è adesso, sembra lontano anni luce. A Livorno è finito un ciclo calcistico, lo stadio ”Armando Picchi” è sempre più vuoto e c’è un disamore, una disaffezione verso la squadra di calcio, come non si riscontrano forse in nessun’altra piazza, almeno a livello professionistico. Un presidente antipatico e avaro, le Pay-tv, la famigerata Tessera del Tifoso e le altre assurde leggi repressive, la natura contraddittoria dei livornesi stessi, inclini alle mode e senza fame di calcio, ben abituati come sono, rappresentano i principali colpevoli dell’attuale stato di cose. Eppure nel ’93 festeggiarono in ventimila il ritorno in C2 all’Ardenza…Tre fallimenti alle spalle (’73, ’82, ’91), ma il Livorno è sempre risorto, ripartendo dal basso, e insieme la sua gente. -Il tifo organizzato a Livorno, come ben si sa, è autosospeso, sia in casa che fuori. Rispetto all’anno scorso la curva Nord ha cambiato di poco atteggiamento, la diserzione si continua a vedere a occhio nudo: non c’è organizzazione, il sostegno vocale è spontaneo, diversi i vuoti, anche nella parte centrale. Il tifo è sorretto da un gruppo di volenterosi, che si ritrovano a centro curva, che spesso abbozzano qualcosa che somiglia ad un tifo organizzato. Nonostante ciò, l’inizio della stagione era stato abbastanza incoraggiante: per Livorno-Juve Stabia del settembre scorso, vi erano un buon numero di persone e con la Sampdoria, alla 2^ giornata (settembre scorso), la Nord era quasi piena. Il difetto più evidente, però, emerso nelle due gare, è stato la mancanza di una guida, che sapesse coinvolgere la curva e coordinare il tifo, che con la Juve Stabia è stato abbastanza continuo, ma troppo figlio dell’improvvisazione del singolo. Poi, col passare del tempo, complice anche l’andamento mediocre della squadra, la situazione è tornata su livelli insufficienti. Col Brescia, ad esempio, nel dicembre scorso, la curva era completamente spoglia, e anche gli altri settori desolatamente vuoti. Ad occhio non erano presenti neanche gli abbonati. All’inizio del campionato in corso gli amaranto attaccavano in balaustra 2-3 pezze ad identificare la zona del tifo più calda: lo storico stendardo “Livorno e basta” col simbolo della “morte” incappucciata, “U.S.L. 1915” (acronimo di “Unione Sportiva Livorno”) e “11 leoni”. Comunque non sono mai mancate “hit” come cori contro la Tessera, Maroni e l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e lo striscione “Spinelli vattene”, espressione di una ormai stucchevole contestazione, fin dai tempi della questione-Lucarelli. -In Li-Verona, del dicembre 2011, oltre agli stendardi sopracitati, è apparso un vessillo dei North Kaos, gruppo del passato ufficialmente sciolto, e lo striscione “Boia Dè-Old Fans Livorno”, esposto anche in altre gare (ad esempio col Crotone), espressione non ben definita di pseudogruppo. Anche col Verona il tifo, tutto sommato, non è stato male, ma mancava una guida e tantissimi erano i vuoti in Nord. Gradita è stata la presenza dei “Virtus Fans”, tifosi della Virtus Vecomp Verona (Serie D), l’altra faccia di Verona, antirazzista e antifascista. Sembra un paradosso: da una parte giubbotti neri e teste rasate, tifosi dell’Hellas Verona che cantano “Livornesi rossi di mer…”; dall’altra, nella Nord livornese, quel pezzetto di Verona che risponde al nome di Virtus e intona cori antifascisti. I Virtus Fans sono nati nel 2006 in un piccolo borgo popolare di Verona Est (il “Ciodo”). Difficile capire come possano convivere i due estremi a Verona, facile capire perché quasi subito sia scattato il feeling con la tifoseria amaranto: al campo dove gioca la Virtus Vecomp c’è sempre una bandiera con la scritta “Livorno presente”. -Nello scorso gennaio si è giocato allo stadio “A.Picchi” l’incontro Pro Livorno Sorgenti-Lucca, valevole per il campionato d’Eccellenza, girone A. Infatti, per motivi di ordine pubblico, la Questura impedì alla seconda squadra livornese, allenata da Balleri, di giocare il match di cartello al campo amico del Magnozzi, data la cospicua presenza di tifosi rossoneri, galvanizzati dal primo posto in classifica e dai 19 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, al momento del match. All’Ardenza si registrò un buon numero di spettatori, anche con tracce di tifo organizzato. -Nobile iniziativa in occasione di Li-Verona del dicembre scorso: la tifoseria ha raccolto fondi per aiutare la Pubblica Assistenza di Campo dell’Elba, che ha avuto tre ambulanze distrutte dalla tragica alluvione che mesi fa ha colpito l’isola. -In occasione di Livorno-Grosseto del marzo dell’anno scorso, è stata vietata dalla Digos locale l’introduzione, come ogni anno avviene, ormai dal 2003, dello striscione “Dax vive”. Davide Cesare “Dax”, milanese assassinato da una banda di fascisti, aveva spesso condiviso insieme al popolo livornese l’amore per la maglia amaranto e i valori che rappresentava. -Tre anni fa, pochi giorni prima la gara Livorno-Empoli, è venuto a mancare Miguel Vitulano, pugliese di nascita ma argentino d’origine, bomber che ha indossato la maglia amaranto, divenuto beniamino della tifoseria per il gol segnato al Pisa nel derby del ’74. -Nel maggio 2011, tredici ultras livornesi, accusati di aver aggredito dei tifosi grossetani in occasione dei Playoff per la A, nel 2009, hanno patteggiato pene dai 4 ai 10 mesi di reclusione. Le pene sono state sospese per effetto della condizionale. -L’anno scorso furono notificati 10 rinvii a giudizio per la goliardata di Lazio-Livorno del 20065, quando tutti (o quasi) i livornesi presenti mostrarono i propri sederi al pubblico laziale. In questo Paese si è davvero toccato il fondo: se si pensa a tutti i criminali che ci sono a piede libero c’è davvero di che indignarsi. Ennesima infamia giuridica a una curva che è stata davvero perseguitata indiscriminatamente, in un Paese contraddittorio come il nostro.-In passato molti striscioni in curva riportavano la caratteristica scrittura in cirillico.
Pensieri in libertà: “Livorno il primo amore non si scorda mai” (Livorno-Pisa ‘78), “Sempre con voi-alè Livorno” (Li-Ternana 82/83), “Amaranto è già leggenda” (82/83), “Abbiamo perso il controllo!” (anni 80-primi anni 90), “Livorno è una fede gli ultras i suoi profeti” (Li-Pisa anni 80), “Contro la polizia e le leggi omicide” (Li-Pontedera ’93), “Fedayn San Borgo, el pueblo unido jamas serà vencido” (Li-Siena 97/98 e altre gare), “B: prendiamola di forza” (coreografia Li-Alzano, Playoff 97/98), “Sorge l’alba di una nuova era dove il sole ha il colore della nostra bandiera” (Anni 90, in Sud), “La Rosa forever with you” (Cesena-Li 97/98), “Lucchesi infami” (Li-Lucchese 99/00), “Il libeccio corrode…e Pisa è distrutta!!!” (Li-Pisa 99/00), “A Livorno per tifare Varese, ecco una delle tue imprese!” (Li-Varese 00/01), “Cuore impeto e rabbia…annientiamoli” (Li-Pisa 00/01), “Noi amici dei viola voi di tutto il resto d’Italia” (Li-Pisa primi anni 2000), “Sei la droga più forte che c’è” (primi anni ’00), “Noi dagli sbirri braccati, voi dalla vostra gente infamati”, “B.c.e.? salviamo i bovini, abbattiamo i pisani”, erano i tempi della mucca pazza, “Siete pisani vi si batte le mani ma nella ghigna”, parafrasando il libro pubblicato da loro “Siam pisani batteteci le mani” (Pisa-Li 00/01); “Speziamoli” (Spezia-Li 00/01), “Reprimerci per voi sarà dura: le Brigate non hanno paura di passare una vita in questura” (Li-Como 00/01), “Una curva fiera della propria bandiera”, con una maglia n° 10 gigante con cartoncini, a fare da coreografia, in omaggio a Igor Protti, vero simbolo amaranto (Li-Spezia 01/02); “9-9-01 Varese: molto Blood poco Honour”, gioco di parole inglesi col principale gruppo varesino ‘Blood Honour’, sangue e onore (Varese-Li 01/02), “Noi come i Jalisse??...voi cugini di campagna” (Li-Pisa 01/02), “Black…out!” (Cesena-Li 01/02), “Una lunga notte sta per scomparire…all’orizzonte il nostro sol dell’avvenire” (Li-Alzano 01/02, nel giorno della promozione in B), “Tito ce l’ha insegnato la Foiba non è reato” (Li-Triestina 01/02), “Spinelli, dopo il sogno della promozione questa città merita il suo degno campione! Cristiano Lucarelli” (Li-Venezia 02/03), “Trasferta a prezzi scontati…? guardate in quanti siete arrivati!!”, “Potevamo stupirvi con striscioni speciali…vi stiamo solo prendendo per il culo!!”, “Onore alle vittime delle Fobìe”, “U.Ts.: Il confine non si smentisce, sventola il tricolore ma quando parla non si capisce” (Li-Triestina 02/03); “Ricordare l’olocausto per condannare Israele! Palestina libera” (Li-Sampdoria 02/03), “Messina: 42 ragazzi che meritano il rispetto della città, un giocatore col cuore da ultrà, tra opportunismo e incomprensione l’unica vera notizia salva la nostra amicizia”, “L’uliva all’ascolana: ce la coltiva il marito contadino ce la cucina la moglie puttana!!!”, “Noi rossi voi Rozzi”, gioco di parole con lo scomparso presidente dell’Ascoli anni ‘80 (Li-Ascoli 02/03); “Prevenire è curare? Diffidati per anni, guerrieri per tutta la vita, la ‘vera battaglia’ è appena iniziata” (Li-Verona 02/03), “Scusate le nostre lacrime sono in cassa integrazione”, durante il minuto di silenzio per la morte del proprietario della Fiat, Giovanni Agnelli, avvenuta nel gennaio 2003; “Fuori dall’ipocrisia…a testa alta” (Verona-Li 03/04); “Livorno: tra opinionisti e allenatori mancati in trasferta solo i pochi non diffidati” (Messina-Li 03/04), “Tattica strategia abnegazione, forza fino all’ultimo bandito”, “Ke mentalità…Spagna e Sergio li infamate chi serve lo piangete”, “Brigate? Sui libri campate”, frecciatina sul libro delle Brigate Gialloblù Verona, scioltesi ufficialmente nel 1991(Li-Verona 03/04); “Striscioni e fumogeni, risse, invasioni e furti inventati…per questi reati ci fate il massimo della pena!” (Li-Fiorentina 03/04), “Feroci coi passanti…assenti agli appuntamenti: banda di deficienti!” (Li-Avellino 03/04), “Lanci oggetti, carichi sul mare…di più non sai fare!?”, “Sbn: 20 anni di corsa” (Li-Ascoli 03/04); “Rispetto non è gemellaggio: il pisano non va oltre il suo ortaggio” (Genoa-Li 03/04), “Agli ultrà solidali…sconti penali?” (Fiorenitna-Li 03/04), “Carlo vive”, “Sotto effetto Daspo” (prima metà anni 2000); “$$ Lazio: ‘Ultra$’ a pagamento”, “Coi passanti tanto veleno…ma al ritorno non scendi dal treno”, “Ieri per Fini, oggi per la Mussolini…ma il tuo vero ideale sono solo i quattrini!”, “Si scrive onore e fedeltà…si legge Irriducibili S.p.a.” (Li-Lazio 04/05); “Samp e Verona: cadono danneggiamenti e lesioni, Trieste: furti, minacce e danneggiamenti, Li-Tv: diffide immotivate. Centinaia di ‘errori’ da non dimenticare…se ‘chi sbaglia deve pagare’ prefetto e questore se ne devono andare!” (Li-Siena 04/05); “10-04-05 spogliati picchiati umiliati: quale reato? Essere livornesi, vergogna!”, “Vergogna” in più punti dello stadio, “10-04-05: c’hanno impedito di commemorare ma noi non vogliamo dimenticare: Moby…e i responsabili?” (Li-Fiorentina 04/05, i morti del naufragio di quella nave al largo di Livorno aspettano ancora giustizia); “90 anni di storia da ricordare, 250 diffidati da non dimenticare” (Li-Sampdoria 04/05, nel giorno del 90° del Livorno fa festa tutto lo stadio tranne la Nord); “12-12-69 – 12-12-05: la memoria non si cancella”, “Laziale disoccupato Lotito non ti ha più pagato”, “Irriducibili-anche…S.p.a.cciatori” (Li-Lazio 05/06); “21-12-05 auguri Stalin”, “37 anni non si dimenticano…onore alla Fossa”, a poco tempo dallo scioglimento della mitica Fossa dei Leoni milanista (Li-Milan 05/06); “Montano alla Fattoria e Coco gli tromba la fia…ma son ragazzi!!” (Empoli-Li 05/06), “Avanti capitano facci sognare, il resto può anche aspettare”, “Questa è la tua Nazionale, l’Europa il nostro Mondiale” (Li-Juve 05/06, striscioni dedicati a Cristiano Lucarelli, che un po’ tutti volevano ai Mondiali tedeschi del 2006, bella coreografia); “Ieri rossa oggi nera…ecco il tuo voltabandiera”, “C’è solo Aek-Livorno” (Li-Fiorentina 05/06); “Le sole canne che tollerate sono quelle delle pistole, far west e repressione la vostra soluzione” (Li-Messina 05/06), “Trovate il vaccino per i polli? Ma voi siete conigli”, “Un abbraccio fraterno ad un guerriero eterno: ciao Marco”, in memoria dello scomparso Bubù, leader della curva pescarese (Li-Siena 05/06); “Il grande raccordo anale di tù mà” (Li-Roma 05/06); “Il nostro tricolore è con la stella rossa” (06/07), “L’unica cosa irriducibile è la mì fava”, “Inquisiti, arrestati e condannati: in questo sporco mondo andiamo fieri dei nostri ‘reati’” (Li-Lazio 06/07); “Voi cor-vino, noi cor-ponce“ (Fiorentina-Li 06/07, gioco di parole col d.s. della Fiorentina e una classica bevanda livornese); “Fuori dalla Coppa e a gennaio nessun acquisto, con queste promesse uno stadio pieno non si è mai visto”, “Basta galere per gli ultras” (Li-Arezzo, C.Italia 06/07); “Dopo tanti anni non ci siamo arresi, siamo tutti palestinesi” (Li-Maccabi Haifa, C.Uefa 06/07, con in Nord un bandierone copricurva della Palestina), “Politici e giornalisti prendiamo le distanze da voi falsi moralisti” (Li-Maccabi/Siena 06/07); “Matteini uno di noi”, giocatore livornese di nascita che all’epoca giocava nell’Empoli (Li-Empoli 06/07), “Un altro bandito se ne va, ciao Spik”, ultrà ternano scomparso prematuramente (Li-Fiorentina 06/07); “5 minuti per pensare, non si può morire per lavorare”, “Per sempre con noi ciao Francesco” (Li-Roma 07/08); “10-04-1991 Moby Prince, 10-04-2008: senza verità…senza giustizia” (Li-Cagliari 07/08), “Solidarietà al popolo abruzzese”, “Nessuno vi abbandonerà Livorno è con voi”, riferiti al terribile sisma che colpì l’Abruzzo il 6 aprile 2009 (Li-Parma 08/09); “Dopo la vostra prestazione la nostra delusione” (Li-Bari 08/09), “Ultras carcerati pedofili tutelati”, “Ai pedofili e stupratori solo le iniziali…agli ultras nome e cognome, non siamo criminali” (Li-Grosseto, rit. Playoff 08/09, in merito alla 40ina di diffidati per gli scontri di Grosseto avvenuti all’andata); “Il 25 aprile è nostro e guai a chi ce lo tocca”, “La memoria non si cancella onore ai partigiani”, “Ogni regime ha il suo 25 aprile”, “Quando scendi in campo sputa il sangue per gli ultrà” (Li-Modena 08/09); “Tessera del tifoso, ma ti levi di ‘ulo!!”, “Stasera pubblico delle grandi occasioni…tocchiamoci i coglioni” (Li-Triestina 08/09); “Potta e vaini chi ce l’ha son sua: bentornato Galante” (Li-Brescia 08/09), “10-3-08 il vuoto che hai lasciato in tutti noi è incancellabile come il tuo sorriso. Gli amici più cari”, “Con il Mecio nel cuore”, a ricordo della prematura scomparsa di uno dei leader della curva (Li-Mantova 08/09); “Non piegare un istante giammai” (09/10), “Napoli 20 €, Juve 25 €, Bologna 21,5 €, Siena 25 €, la nostra passione non ha prezzo” (Siena-Li 09/10), “Giustizia per Stefano 22-10 A.c.a.b.”, chiesta giustizia per la morte in carcere del romano Stefano Cucchi (Li-Inter 09/10); “Chiude la Delphi, la raffineria, chiudete anche il porto e si va tutti via”, “10-06-09: noi non dimentichiamo…giornalisti bugiardi! Vergogna”, “Tirreno, Corriere, Nazione: le bugie sono in cassa integrazione”, “E ora invocate la censura…perché le idee fanno paura!...avanti Livorno”, “Papi ci stiamo incazzando…solidarietà ai lavoratori in cassa integrazione”, striscioni sulla crisi del lavoro, rivolti anche a Berlusconi (Li-Milan 09/10); “25 €, ladri in tutto”, “Il nostro rispetto solo agli operai morti sul lavoro” (Juve-Li 09/10); “Questa squadra e questa società sono senza dignità…non rispecchiano la nostra città!!!” (Li-Catania 09/10, ultima in casa, curva deserta con la squadra già retrocessa), “Siete inguardabili”, $PYN€££Y s’è smesso di fumà” (Li-Udinese 09/10), “Solo per amore della maglia” (Sampdoria-Li 09/10), “Con tutto l’odio possibile giustizia per M.Alberti”, tifoso pisano morto a La Spezia nel ’99 anche per ritardo dei soccorsi, in circostanze poco chiare (Li-Bologna 09/10); “Il cuore rosso di Livorno è con chi lotta e soffre, ad Haiti come a L’Aquila solidarietà attiva dal basso” (Li-Napoli 09/10), “Fiero compagno d’innumerevoli battaglie, ciao Ciccio Fedayn per sempre” (Li-Parma 09/10), “Cuore e grinta avanti fino alla vittoria” (Li-Palermo 09/10), “A te che avevi l’amaranto scolpito nel cuore, giocatore simbolo e tifoso vero, puro esempio di lealtà e correttezza, indelebile sarà il tuo ricordo. Ciao Mario fieri di te”, in ricordo di Mario Bianchi, uno dei “miti” di Livorno, storico barista del ‘Bar Stadio’, situato sotto la tribuna e aperto tutti i giorni, diventato nel tempo un ritrovo di tutti gli sportivi amaranto, vecchi e giovani (Li-Fiorentina 09/10);  “Solidarietà agli operai Fiat, no al licenziamento no al profitto”, “Al vostro traghettatore serviva una moneta, invece dei milioni era meglio Caronte di Zaccheroni” (Li-Juve 09/10); “La gestione della ‘tua’ squadra è la vergogna della nostra città” (Li-Crotone 10/11), “Solidarietà agli alluvionati” (Li-Pescara 11/12), “Ora basta fuori le palle” (Li-Crotone/Verona 11/12), “Noi tifosi veri” (Li-Vicenza 11/12).     
[Modificato da Claudio.Freccia 02/03/2012 02:55]
claudioalfaroli
OFFLINE
Post: 4.969
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
01/03/2012 20:55
 
Quota

Nasca scelto per il derby
01-03-2012 13:12 - News Prima Squadra


EMPOLI - LIVORNO sarà diretta, come all´andata, dal sig. Luigi Nasca (Bari il 15.11.1977) della sezione di Bari, coadiuvato dagli assistenti, sig. TASSO di La Spezia, sig. DI FRANCESCO di Teramo e dal quarto ufficiale, sig. DE FAVERI di Sandonà del Piave.
Nasca ha esordito in Serie B proprio al Castellani in Empoli-Piacenza il 21 agosto 2009 che finì 2-0 per gli azzurri. Il fischietto pugliese arbitrò anche Atalanta-Empoli dello scorso torneo.



Fonte: empolifc.com
OFFLINE
Post: 4.968
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
01/03/2012 20:52
 
Quota

Promozione biglietti Under 21
29-02-2012 15:12 - News Prima Squadra


L´Empoli Fc comunica che per la gara Empoli Fc Vs As Livorno Calcio gli UNDER 21 (nati dopo il 01-01-1991)possono acquistare un biglietto di Maratona Superiore Laterale al prezzo promozionale di euro 5,00. La promozione è attiva solamente presso i punti vendita "Empoli Point" ed "Unione Clubs Azzurri".


Fonte: Empolifc.com
OFFLINE
Post: 4.966
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
01/03/2012 20:49
 
Quota

Biglietti gara Empoli Fc Vs As Livorno Calcio
28-02-2012 21:03 - News Prima Squadra


L´Empoli F.C. S.p.a. comunica che i biglietti per assistere alla gara Empoli Fc Vs As Livorno Calcio, in programma Sabato 3 Marzo 2012 alle ore 15:00, valida per il Campionato di Calcio Serie B-Win Stagione 2011-12, saranno messi in vendita a partire da Mercoledì 29 Febbraio dalle ore 10.00.




Come potrete vedere dalla tabella acquistare in prevendita, quindi antecedentemente il giorno della partita avrà una notevole convenienza.



Questi i prezzi interi affiancati dal prezzo ridotto:


POLTRONA 44,00 / 33,00
POLTRONA IN PREVENDITA 35,00 / 26,00
TRIBUNA INFERIORE 33,00 / 22,00
TRIBUNA INFERIORE PREVENDITA 26,00 / 18,00
MARATONA SUP. CENTRALE 20,00 / 15,00
MARATONA SUP. CENTRALE PREVENDITA 16,00 / 12,00
MARATONA SUP. LATERALE 15,00 / 11,50
MARATONA SUP. LATERALE PREVENDITA 12,00 / 9,00
MARATONA INFERIORE 11,50 / 9,00
SETTORE OSPITI 11,50



Ricordiamo che avranno diritto al biglietto ridotto: Donne, Militari, Over 65, Invalidi.

Ingresso gratuito per gli under 14.

Le biglietterie il giorno della partita apriranno dalle 10:00 alle 12:30. Alle 13:00 aprirà la biglietteria davanti la Publiser.



La vendite per i residenti nella provincia di Livorno è consentita solo a coloro in possesso della tessera del tifoso.

Fonte: empolifc.com
OFFLINE
Post: 4.965
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
01/03/2012 20:46
 
Quota

PROGRAMMA SETTIMANALE
27-02-2012 19:22 - News Prima Squadra


MARTEDI 28/02/12
stadio di Empoli ore 10,00 allenamento
stadio di Empoli ore 15,00 allenamento

MERCOLEDI 29/02/12
stadio di Empoli - ore 14,30 allenamento

GIOVEDI 01/03/12
stadio di Empoli - ore 14,30 allenamento (porte chiuse)

VENERDI 02/03/12
stadio di Empoli - ore 10,30 allenamento (porte chiuse) al termine conferenza stampa di Alfredo Aglietti
Nel pomeriggio ritiro c/o Hotel Alexandra di Vinci

SABATO 03/03/12
Ore 15,00 gara di Campionato EMPOLI vs LIVORNO

DOMENICA 04/03/12
stadio di Empoli - ore 11,00 allenamento



Fonte: empolifc.com
OFFLINE
Post: 4.964
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
01/03/2012 20:45
 
Quota

OFFLINE
Post: 4.963
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
01/03/2012 20:44
 
Quota

Dal campo…oggi test con la Primavera

Terzo giorno lavorativo della settimana che culminerà con il derby interno contro il Livorno di mister Madonna. Gli azzurri hanno in questa giornata giocato una partitella contro la Primavera di Martino Melis.




Come detto quindi oggi si è assistito ad una seduta prettamente tattica che è sfociata in una partitella amichevole contro la formazione Primavera dell’Empoli. Una Primavera a dire il vero un po’ spuntata da alcune assenze anche importanti e due mezzi prestiti alla prima squadra (Mazzanti e Castellani).

E nel primo tempo di questo incontro, mister Aglietti, ha mandato in campo un undici che parrebbe essere quello titolare, visto che ha ricalcato quello che più o meno si è visto nei giorni passati.

Un 4-3-1-2 con il ristabilito Lazzari a fare il trequartista e con Ze Eduardo a destra. Citiamo questi due calciatori perché in queste posizioni, a nostro avviso, ci sono ancora dei ballottaggi aperti con Brugman e Gallozzi protagonisti, ma oggi inseriti nelle seconda frazione con le presunte riserve.

Confermato anche il voler Regini, che non è andato male, come centrale di difesa accanto a Stovini, con Vinci e Gorzegno esterni.

In attacco, accanto a Ciccio Tavano, è partito quest’oggi il georgiano Mchedlidze.

Nella ripresa è scesa in campo, davanti al portiere Dossena, questa formazione: Buscè, Ficagna, Chara, Mazzanti; Gallozzi, Signorelli, Guitto; Brugman; Castellani, Dumitru.



E’ stato però un Empoli non brillante come ci si aspettava, soprattutto in termini di rapidità e sviluppo della manovra, una delle cose più richieste dal tecnico Aglietti in questi giorni. Soprattutto l’intesa con le punte è sembrata abbastanza sterile con i due attaccanti spesso in difficoltà. Per capirci, la frazione, terminata con un solo gol a zero, è stata figlia del solito tiro azzeccato da Tavano. Anche in fase difensiva la squadra oggi non è andata come immaginato, la nostra personale sensazione è che a volte c’è troppo timore e poca sicurezza.

Nel secondo tempo si è visto qualcosa in più ma va messo nel calderone l’avversario, una Primavera poco combattiva e stanca alla distanza. Vogliamo segnalare la buona prova di Mazzanti, schierato sulla fascia, non ha fatto assolutamente peggio di chi gli sta davanti nell’organigramma. Da segnalare, per dare a Cesare quel che è di Cesare, un Dumitru molto volitivo, autore anche di un bellissimo gol.



Non hanno preso parte all’incontro né Saponara che era con l’Under21, ne gli indisponibili Shekiladze, Valdifiori, Mori, Tonelli e Maccarone. Questi ultimi tre erano però a lavorare sul campo centrale con il preparatore Selmi e per tutti e tre arrivano notizie confortanti, addirittura si potrebbe pensare ad un recupero lampo ed alla convocazione. Anche Maccarone sembra aver riguadagnato tutta la prestanza, adesso c’è solo da capire se il gioco può valere la candela o magari, con un altro incontro alle porte, potrebbe magare essere più prudente non rischiare il giocatore.



Gli azzurri torneranno in campo domani, ma come accadrà poi anche venerdi per la rifinitura, la seduta sarà rigorosamente a porte chiuse.


pianetaempoli.it

[Modificato da Avanti Ultras 01/03/2012 20:45]
OFFLINE
Post: 4.962
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
27/02/2012 21:45
 
Quota

Dal campo…ed ora si guarda al Livorno

Dopo la giornata di riposo la truppa azzurra è tornata ad allenarsi nella settimana che porterà al derby interno con il Livorno, la prima di una serie di finali, una gara che dovrà essere assolutamente vinta.




La squadra ha proseguito nella seduta odierna il lavoro già impostato nella settimana appena conclusa, andando a ricercare nelle situazioni provate dal tecnico Aglietti una maggiore copertura difensiva ma soprattutto una velocizzazione della manovra che dovrà passare per il centrocampo azzurro al quale si chiede un grande lavoro di sacrificio, in copertura ed in fase di impostazione.

E come dicevamo ieri la squadra, o meglio l’undici anti-labronici, sta prendendo forma, con un mister Aglietti che sembra avere davvero pochi dubbi, anche se forse ne sta nascendo uno in attacco: a sostituire Maccarone sembra dovesse essere destinato unicamente Mchedlidze, invece non è escluso che Dumitru possa soffiare al georgiano quella maglia da titolare.

Andando un passo indietro, con un Lazzari non al cento per cento, l’uruguaiano Brugman sarà il rifinitore, in un centrocampo che vedrà anche Moro e Coppola. L’altro dubbio riguarda chi tra Ze Eduardo e Gallozzi (ambedue arrivati nel mercato di gennaio) giostrerà sulla fascia destra.

Per la difesa sembra prendere sempre più corpo l’idea di vedere Regini centrale accanto a Stovini, con Gorzegno e Vinci (non da escludere Buscè) sulle fascie.

Guardando all’infermeria o comunque ai possibili indisponibili, non cambia niente rispetto agli ultimi giorni con Mori, Tonelli e Valdifiori a parte. I tre migliorano, soprattutto il centrocampista romagnolo sta iniziando a far pensare che il peggio sia passato, ma per nessuno dei tre c’è la certezza di esserci sabato prossimo. Migliora anche Massimo Maccarone che potrebbe farcela per la trasferta di Varese.



Ed anche mister Aglietti spera nel recupero di alcuni di questi giocatori, anche se lui per primo sa che non sarà facile: “ Abbiamo alcune defezioni importanti, cercheremo di lavorare per far si che qualcuno di loro (Mori, ndr.) possa farcela ma certo non vogliamo pregiudicare il recupero visto che dopo il Livorno ci attendono altre sfide importanti. Però già sabato chi ci sarà dovrà fare un altro passo avanti rispetto alla buona prestazione di Padova.”


pianetaempoli.it
OFFLINE
Post: 4.956
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
27/02/2012 14:47
 
Quota


Finalmente in campo si rivede Valdifiori

Il centrocampista comincia a migliorare, si ferma Lazzari




Tanta intensità. Un concetto che anche ieri è risuonato nelle orecchie e nelle gambe dei calciatori azzurri, impegnati al Sussidiario nella penultima seduta di allenamento settimanale. Da quando Alfredo Aglietti è tornato sulla panchina azzurra, infatti, è diventato il canovaccio su cui ha impostato tutti gli allenamenti della squadra. E anche la seduta di ieri non ha derogato da questa regola. Dopo una fase di riscaldamento con il classico torello, infatti, l’allenatore ha diviso la squadra in vari gruppi (caratterizzati inizialmente dalle casacche di colore blu, rosse e gialle) lavorando molto sul possesso palla negli spazi stretti. Poi l’allenamento è proseguito con una serie – per la verità abbastanza lunga – di palle inattive che hanno permesso alla squadra di provare numerose soluzioni offensive sia dal versante destro dell’area di rigore, da posizione centrale, che dalla parte sinistra. Quindi il gruppo ha continuato con una partitella finale a metà campo che non ha comunque fornito particolari indicazioni in vista del derby di sabato prossimo contro il Livorno.

È tornato Valdifiori. Una seduta lunga con una buona notizia. Pochi minuti dopo l’inizio, infatti, è tornato a lavorare con i compagni anche Mirko Valdifiori. Il calciatore romagnolo si è sottoposto nella giornata di giovedì a nuove cure fisioterapiche, che gli hanno consentito di provare a forzare i tempi del recupero. Per dovere di cronaca Valdifiori non ha preso parte poi alla partita finale e già oggi sarà un giorno chiave per capire se il ginocchio sta meglio e il mediano potrà finalmente provare a rientrare in gruppo in pianta stabile, cioè dalla ripresa della prossima settimana. Nuovamente con i compagni anche Saponara, che aveva interrotto la seduta di giovedì (il calciatore sta bene ed è pronto a rispondere ad un’eventuale convocazione dell’Under 21), mentre sono ancora ai box Tonelli, Mori e Chara. Il primo ha raggiunto i compagni al Sussidiario a metà seduta (facendo rientro prima del gruppo negli spogliatoi) e limitandosi ad un parte atletica, mentre gli ultimi due hanno svolto un po’ di corsa a bordo campo e le sensazioni sono positive. Entrambi, infatti, potrebbero già essere in gruppo stamani o al massimo tornare lunedì pomeriggio.

Problemi per Lazzari. Partitella in famiglia maledetta per il trequartista centrale, che ha abbandonato la seduta per una botta alla caviglia destra nel corso del primo mini-tempo. Pochi minuti dopo si è fermato anche il compagno Ficagna per un problema al ginocchio destro, ma dopo l’intervento dello staff è riuscito comunque a proseguire la partita con i compagni.


iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2012/02/25/news/finalmente-in-campo-si-rivede-valdifiori-1...
OFFLINE
Post: 4.955
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
27/02/2012 14:44
 
Quota

Un nuovo regista per un film a lieto fine

Il ritrovato Moro si prepara a sfidare il “suo” Livorno: «Non sarà una gara qualsiasi, ma m’interessa solo la salvezza»



Nel derby di sabato prossimo col Livorno sarà uno degli ex più attesi insieme a Ciccio Tavano. Con la maglia amaranto ha giocato una stagione da titolare in serie A, ma nella città labronica ha fatto le scuole prima di trasferirsi in pianta stabile a Empoli. «Se dovessi segnare non esulterei per rispetto del mio passato da uomo e da sportivo – racconta – ma certo sarei felicissimo di poter regalare una grande gioia ai nostri tifosi e punti pesanti alla squadra per conquistare la salvezza. Le mie statistiche sui gol non sono proprio ottimali, ma spero di sfatarle». A parlare è Davide Moro, uno dei giocatori più esperti della rosa che, dopo un periodo di appannamento che ha più o meno coinvolto tutto e tutti, è tornato sui livelli ammirati in passato.

Merito, in parte, anche del nuovo ruolo da regista difensivo ritagliato prima da Carboni e ora dal rientrante Aglietti. «Quando mi è stato chiesto di giocare in questa posizione – spiega Moro – non c’è stato assolutamente problema da parte mia. Pur di giocare e dare il mio contributo alla squadra, infatti, avrei accettato anche un’altra posizione in campo. Sicuramente sono soddisfatto per come sono andate le cose e per il fatto che la squadra ha ottenuto un punto importante a Padova. Il mio periodo negativo? Non è facile trovare una spiegazione, visto che ha volte si sommano diversi fattori e magari l’ultimo tra questi è la condizione fisica. Ho cercato di tenere duro, lavorare senza pensare alle critiche e dare tutto sul campo per superarlo».

Ma per conquistare la salvezza sarà necessario avere lo stesso approccio in tutte le partite. «Il derby col Livorno – prosegue – è solo una delle finali che ci aspettano di qui alla fine della stagione. Bisogna affrontare partita per partita e soprattutto dimostrare lo stesso approccio, anche nel lavoro quotidiano. È chiaro che sarà impossibile riuscire a vincerle tutte, ma proprio per questo dovremo avere la forza per non abbatterci perché la salvezza è difficile ma ce la dobbiamo fare».

Di Livorno Moro mantiene comunque un ricordo importante. «È la città dove sono cresciuto – sottolinea – e in cui ho giocato per una stagione nella massima serie. Non è un club qualsiasi per me, ma è anche vero che gioco per l’Empoli e il mio unico obiettivo è dare il massimo per la maglia azzurra e per i nostri tifosi, che vanno soltanto ringraziati per il grande affetto che ci dimostrano nonostante le difficoltà che ci sono capitate quest’anno».

Moro, tuttavia, non vuol parlare di sfortuna. «Il dato inconfutabile – conclude – è che tanti episodi, non ultimo l’infortunio capitato a Maccarone, non sono girati dalla nostra parte. Ma non credo nemmeno che sia giusto parlare di sfortuna per la situazione di classifica in cui ci siamo ritrovati. Ora è indispensabile dare tutto contro ogni avversario. Nel calcio, come ci insegna anche la vittoria in serie A ottenuta dal Novara sul campo dell’Inter, non si deve mai dare niente per scontato».


iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2012/02/25/news/un-nuovo-regista-per-un-film-a-lieto-fine-1...
OFFLINE
Post: 4.954
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
27/02/2012 14:38
 
Quota

Mchedlidze-Dumitru, una poltrona per due per l’attacco azzurro

Ballottaggio aperto per sostituire l’infortunato Maccarone nel derby contro il Livorno, Aglietti deciderà in settimana ma sta prendendo corpo anche l’ipotesi di una staffetta fra le due punte



C’è una poltrona per due, nell’attacco azzurro. E, proprio come nella commedia-capolavoro di John Landis (d’altra parte siamo in pieno clima Oscar...) sono un bianco (Dan Aykroyd) e una persona di colore (Eddie Murphy) a contendersela. La differenza, non da poco, è che questo non è un film e che i protagonisti della vicenda sono rispettivamente Levan Mchedlidze e Nicolao Dumitru Cardoso. Che, a questo punto, hanno una settimana per convincere il tecnico Aglietti e conquistare il posto da titolare, accanto a Tavano, per il derby contro il Livorno.

I centimetri. L’attaccante georgiano è reduce da un piccolo problema muscolare che lo ha tenuto fuori nel match di Padova, ma che ormai sembra poco più di un ricordo. Mchedlidze, infatti, è rientrato in gruppo giovedì scorso, si è completamente ristabilito e, se l’allenatore vorrà, è in grado di giocare dall’inizio. Dalla sua, in vista di un derby che si annuncia delicato e difficile, c’è una struttura fisica importante. Il ragazzo dell’est, cioé, potrebbe essere prezioso per le sue qualità nel gioco aereo e per la capacità di giocare spalle alla porta. In questa stagione, è vero, è stato poche volte decisivo, soprattutto in relazione al suo potenziale. Non ha grande confidenza con il gol, insomma, e al momento ne ha realizzati solo uno, contro il Grosseto. Però è forse l’attaccante più generoso del gruppo. Nel senso che, in campo, è un aiuto fondamentale per i continui sacrifici che fa in fase di non possesso palla. Potrebbe essere prezioso, insomma, per gli equilibri tattici.

L’agilità. Dumitru, invece, ha qualità diverse, ma ugualmente importante. Ovvero è veloce e agile, ma ha pure una buona tecnica di base. Con Tavano, insomma, rischia di formare una coppia esplosiva, soprattutto nel gioco palla a terra. Lui di gol, finora, ne ha segnati tre. Cioé è il terzo miglior realizzatore del gruppo, dopo Tavano e Buscé, ed è un dato da non sottovalutare visto che non ha giocato tanti minuti. A un certo punto era pure finito ai margini della squadra, tanto che una sua cessione sul mercato di gennaio sembrava imminente. Invece è rimasto e, nell’ultimo periodo, ha mostrato segnali più che incoraggianti. Lo si è visto nello spezzone giocato a Reggio Calabria, con tanto di gol della speranza segnato, ma anche e soprattutto nel corso degli allenamenti dell’ultimo mese.

La decisione. Nell’allenamento di sabato, tra l’altro, proprio Dumitru è sembrato in vantaggio nella corsa al posto. Ma sarà l’ultima settimana di lavoro, quella che si aprirà oggi pomeriggio, a decidere il ballottaggio. Ed è lo stesso Aglietti a confermarlo. «Dovrò valutare bene – spiega – e il lavoro settimanale sarà decisivo. Voglio vedere come stanno entrambi, cioé, anche perché nessuno dei due, almeno sulla carta, sembra avere i 90 minuti nelle gambe». Si profila una staffetta, insomma, anche in considerazione del recupero di martedì 6 in casa dalla Sampdoria e dell’assenza di Maccarone (che sta facendo i salti mortali per recuperare il più in fretta possibile, ma che sicuramente non sarà disponibile per le prossime due partite di campionato). Resta da capire chi sarà a partire. In teoria i centimetri di Mchedlidze potrebbero essere un’arma in più, così come la velocità di Dumitru a Genova. Ma tutto, ovviamente, dipenderà dall’impostazione che Aglietti vorrà dare stavolta al suo 4-3-1-2.


iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2012/02/27/news/mchedlidze-dumitru-una-poltrona-per-due-per-l-attacco-azzurro-1...
OFFLINE
Post: 4.953
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
27/02/2012 14:31
 
Quota

Vinci vede la fine del tunnel «Ma ora serve la vittoria»

Il laterale azzurro carica i suoi per il derby di sabato prossimo col Livorno «All’Euganeo si è visto uno spirito diverso: ora crediamo nei nostri mezzi»




C’è un calciatore dell’Empoli che da quasi quattro anni è uno titolari inamovibili dello scacchiere azzurro. Cambiano gli allenatori, cambiano i compagni di reparto, ma Alessandro Vinci è sempre lì a presidiare la corsia laterale di destra.

Tanta corsa e ottima capacità di interdizione, si è ritagliato uno spazio sempre più importante nella squadra. A volte snobbato nelle pseudo-formazioni di inizio stagione, Vinci ha sempre smentito tutti con i fatti dimostrando anche un forte attaccamento ai colori azzurri. E, nonostante abbia ancora da compiere 25 anni, è già un veterano del gruppo.

«A Empoli sono arrivato nel settore giovanile – racconta – e nonostante abiti a Firenze, questa città rappresenta la mia seconda casa. Ho iniziato a giocare calcio a soli cinque anni e nel vivaio azzurro sono cresciuto sia come giocatore che come ragazzo. Se non avessi fatto il calciatore? Probabilmente avrei proseguito con gli studi universitari. Credo, tuttavia, che l’ambiente azzurro sia ideale per fare calcio e questo è il lavoro che ho sempre sognato». Inutile dire che l’unico pensiero di Vinci è ora rivolto alla salvezza della squadra. «Fino ad oggi – racconta – è stato un campionato incredibile. Siamo partiti con obiettivi diversi da quello per cui ci troviamo a lottare, ma ora a maggior ragione dobbiamo dare il cento per cento per mantenere questa categoria, un patrimonio fondamentale per tutti. Stiamo lavorando con grande impegno per tornare alla vittoria già nel prossimo derby col Livorno». Col ritorno di Aglietti in panchina è già cambiato qualcosa. «In questi giorni abbiamo lavorato con grande intensità. Cosa che, forse dovuta anche ai vari cambi sulla panchina avvenuti durante la stagione, non era capitato in precedenza. E credo che questo spirito e questa voglia si sia vista nell’ultima sfida contro il Padova, una delle migliori formazioni di questo torneo di serie B».

Proprio il punto conquistato all’Euganeo sembra abbia ridato vitalità al gruppo. «Ce lo auguriamo di cuore – ammette Vinci – sicuramente ci ha permesso di tornare a credere con maggiore convinzione nei nostri mezzi. Abbiamo una rosa importante e di valore, ma che in questo momento dobbiamo soltanto calarci in questa nuova mentalità». Sembra passata un’eternità da quando Vinci diventò titolare sotto la gestione di Silvio Baldini. Si trattava del campionato di B 2008/2009 e l’Empoli venne battuto dal Brescia nei playoff. «Purtroppo non arrivò la serie A, ma per me è stato comunque l’inizio in prima squadra di una bella avventura con questa maglia».


iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2012/02/26/news/vinci-vede-la-fine-del-tunnel-ma-ora-serve-la-vittoria-1...
OFFLINE
Post: 4.952
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
27/02/2012 13:40
 
Quota

Re: Re: TUTTI AL CASTELLANI !!!!
(moka), 26/02/2012 22.24:



forse veniamo anche noi :D




TUTTI AL CASTELLANI!!!!!!!
OFFLINE
Post: 32
Registrato il: 11/01/2005
Città: CORMANO
26/02/2012 22:24
 
Quota

Re: TUTTI AL CASTELLANI !!!!
Avanti Ultras, 19/02/2012 23.12:


Sabato 3 Marzo

Stadio Carlo Castellani

Ore 15,00






forse veniamo anche noi :D
----------------------------------------

MERRY CRISIS AND HAPPY NEW FEAR
OFFLINE
Post: 4.948
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
25/02/2012 19:00
 
Quota

Intensità e certezze per la rincorsa dell’Empoli

Il preparatore atletico Sorbello spiega come è stato impostato il lavoro «Ci aspettano 14 finali e dovremo affrontarle tutte al massimo»



Se c’è una situazione che ha da subito caratterizzato la gestione-bis di Alfredo Aglietti è, senza dubbio, il lavoro quotidiano. Ovvero la durata degli allenamenti – difficilmente inferiore alle 2 ore – e anche l’intensità del lavoro. E le sessioni di questi giorni, con una sosta alle porte, non hanno fatto eccezione. Una scelta strategica, insomma, come spiega Daniele Sorbello, preparatore atletico e collaboratore di fiducia del tecnico di San Giovanni Valdarno che con lui era uscito di scena, dopo 7 turni, e con lui è rientrato, dopo l’esonero degli ex Carboni e Bianconi.

«Gli allenamenti sono molto lunghi – spiega Sorbello – perché il mister è un vero “animale” da campo. Fosse per lui resterebbe ore a provare e riprovare le situazioni di gioco. L’intensità, invece, è quello che ricerchiamo e chiediamo. Perché questa squadra, come si è visto a Padova, quando gioca con intensità non è seconda a nessuno».

Come ha ritrovato il gruppo?

«Non a pezzi. A livello fisico più che problemi ci sono piccole situazioni da sistemare. Sono legate soprattutto a chi finora aveva giocato poco, come Maccarone o Zé Eduardo, o chi era reduce da inattività, come Tavano. Ma i maggiori problemi, a mio avviso, sono legati più alla testa dei ragazzi che alle loro gambe».

In che senso?

«Che le gambe sono sempre legate alla testa. E, se a livello mentale ci sono dei freni, non girano. Così il lavoro mio e di Claudio Selmi, ora, è orientato proprio a dare più certezze, anche sotto il profilo fisico».

E come ci si riesce?

«Non c’è una ricetta. Diciamo che l’obiettivo, oggi, è quello di arrivare al massimo delle condizioni ad ogni partita. Come ha detto giustamente Aglietti ci aspettano 14 finali e l’intenzione è quella di affrontarle tutte al top. Dunque la programmazione è settimanale e non a lungo raggio. Si tratta, ovviamente, di una decisione presa di comune accordo con Selmi, perché il lavoro è sempre di squadra, e avallato da Aglietti, che ha sempre l’ultima parola».

Facciamo un passo indietro: sulla preparazione e la condizione della squadra si è detto e scritto molto.

«Già. Eppure nelle prime 7 gare ce l’eravamo giocate tutte, tolta quella col Padova che ha portato al primo cambio tecnico. La condizione stava arrivando, perché era stata impostata per avere una “base” che potesse durare tutto l’anno. È chiaro che qualcosa è stato sbagliato, in estate, ma che tutto fosse legato a questo non lo credo proprio. Nel calcio sono tante le componenti in gioco e si erano create molte situazioni che hanno prodotto una stagione diversa da quella che volevamo».

Ma voi avevate cambiato qualcosa rispetto all’anno scorso?

«No. Anzi, avevamo cercato di migliorare una preparazione che aveva dato buoni frutti personalizzando maggiormente il lavoro per esaltare le qualità dei singoli. Ovviamente mi prendo le mie responsabilità e vi dico che, se potessi tornare indietro, qualcosa cambierei. Però, ripeto, non è stato questo il problema. O almeno non il solo. Anche perché, se così fosse stato, sarebbe stato anche facile correggerlo».

E lei che idea si è fatto?

«Io ho visto tutte le partite dell’Empoli, perché a questa realtà sono e sarò sempre molto legato, e mi è sembrato evidente che il problema fosse mentale e non fisico. Ma, ad ogni modo, quel che conta ora è guardare avanti. Ed essere pronti a giocarsi queste 14 finali con grande intensità. Fisica e e mentale, ovviamente».


iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2012/02/24/news/intensita-e-certezze-per-la-rincorsa-dell-empoli-1...
www.rangers.it
OFFLINE
Post: 4.947
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
25/02/2012 18:56
 
Quota

Non c’è pace per l’attacco Maccarone si è stirato

L’Empoli perde il suo centravanti per almeno un paio di settimane «È capitato ora che cominciavo a stare bene, ma non mi piango addosso»




Doveva essere la delizia, ormai è diventata la croce. Le sfortune del reparto avanzato dell’Empoli, cioé, stanno diventando la migliore delle fotografie possibili per una stagione nata sotto buoni auspici ma diventata ben presto una corsa ad handicap. E così dopo i problemi che hanno tartassato Coralli, dopo l’infortunio alla caviglia di Tavano, non poteva mancare la stop di Massimo Big Mac Maccarone.

Stiramento. Come temuto, infatti, l’infortunio muscolare patito nella seduta pomerdiana di martedì altro non è che uno stiramento al flessore della coscia sinistra. Il responso è arrivato ieri mattina, puntuale, dopo l’ecografia di controllo. «È un peccato, davvero un peccato. Purtroppo – spiega il centravanti dell’Empoli – questo stop arriva nel momento sbagliato e cioé quando cominciavo a carburare». E il pensiero dell’attaccante non è tanto al gol (il primo dal suo ritorno in azzurro)rifilato al Padova, quando alle sensazioni che stava avvertendo nel lavoro quotidiano. «Cominciavo finalmente a sentirmi davvero bene – rivela – e credo che all’Euganeo, al di là del gol, si sia visto. Ora che, a livello fisico, ero a posto, questo contrattempo non ci voleva. Mi dispiace molto, ma non voglio neanche lasciarmi abbattere». Anche perché si tratta di un infortunio di media entità. Non è una sciocchezza, cioé, ma neanche una lesione particolarmente gravi alle fibre. «Sono cose che capitano – continua Maccarone – e a volte, come in questo caso, capitano nei momenti meno adatti. Però mi è già capitato, in carriera, di recuperare in fretta da problemi di questo tipo. Non voglio farmi illusioni, sia chiaro, ma neanche fasciarmi la testa. Molto dipenderà da come reagirà la gamba alle terapie dei prossimi giorni, ma oggi non voglio sbilanciarmi sui tempi».

Due settimane. Lo stesso discorso arriva dal dottor Massimo Morelli, il medico sociale dell’Empoli. «Si tratta di una situazione che andrà monitorata giorno dopo giorno – sottolinea – ed è inutile, oggi, sbilanciarsi sui tempi. Sicuramente non si tratta di un infortunio grave, ma neanche di un raffreddore. Il fatto che il giocatore, in passato, abbia risolto alla svelta problemi di questo tipo è senz’altro molto incoraggiante, ma più che il passato ora è importante il presente e la reazione dell’organismo nell’immediato futuro. Se vi ricordate anche per Tavano, dopo l’operazione, si parlava di uno stop più lungo. Poi il recupero è andato alla grande ed è rientrato un mese prima del previsto». Nessuno si sbilancia, insomma, ma trattandosi di uno stiramento e considerando i precedenti favorevoli del giocatore, i tempi dovrebbero essere di due settimane. Maccarone, insomma, salterà il derby col Livorno e il suo personalissimo derby con la Sampdoria (nel recupero), mentre nelle migliore delle ipotesi potrebbe tornare a disposizione per la gara di Varese.

I prossimi passi. Ma se Maccarone e Morelli hanno scelto la cautela nin sarà per caso. Di sicuro la situazione sarà davvero monitorata giorno per giorno. Tanto che domani l’attaccante potrebbe sottoporsi a nuovi accertamenti, mentre un’altra ecografia è già prevista per la prossima setitmana.


iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2012/02/23/news/non-c-e-pace-per-l-attacco-maccarone-si-e-stirato-1...
OFFLINE
Post: 4.946
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
25/02/2012 18:55
 
Quota

Dal campo…un venerdi non di rifinitura

Azzurri in campo nel pomeriggio di oggi, un venerdi anomalo visto che abitualmente in questa giornata si consuma la rifinitura pregara. Oggi invece si è lavorato in un percorso ponderato per presentarsi al meglio alla ripresa del campionato, quando al varco ci attenderà il derby con il Livorno.




Ci sono davvero poche novità da raccontare rispetto a quanto detto in queste ultime giornate, la squadra ovviamente anche oggi ha lavorato sia dal punto di vista atletico che da quello tattico.

La parte tattica ha dato ancor meno novità visto che si continua a lavorare con il 4-3-1-2 che sembra essere il modulo che anche Aglietti vede meglio per i suoi.

Tante partitelle a tema con vari cambi di giocatori anche se, come dicevamo ieri, la formazione nella testa del tecnico sembra essere già scritta almeno per 3/4. La novità continua ad essere quella di provare a turno uno dei due esterni di difesa, Vinci e Regini, come centrali, con l’ex Samp che sembra aver maggiore dimestichezza con la posizione.

Potrebbe però non esserci bisogno di questo accorgimento in campionato visto che sia Mori che Tonelli erano al campo: per tutti e due si è trattato di un lavoro differenziato, ma le possibilità di un pronto rientro in gruppo sono alte.

Hanno corricchiato (non si può parlare di vero e proprio differenziato) Valdifiori, Maccarone e Chara. Per questi tre le possibilità di esserci nel derby sono ridotte al minimo, soprattutto per l’attaccante piemontese che ne avrà per tutte le prossime due settimane.

Tutto ok invece per Saponara che ieri aveva lasciato anzitempo il campo.

Da annotare, cosi come era accaduto durante la settimana pre-Padova, che Gallozzi viene impiegato con insistenza sulla fascia destra di centrocampo, quasi senza concorrenza, da capire se a Livorno potrà partire titolare oppure no.



Anche per domani è prevista una seduta di lavoro mentre domenica gli azzurri godranno di un giorni di riposo.


pianetaempoli.it
OFFLINE
Post: 4.943
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
22/02/2012 14:51
 
Quota

Stovini non vuole più accontentarsi

«Il salvataggio di Padova è stato importante, ma quel che conta è avere offerto una buona prova e ora serve la continuità»



Ci sono scivolate e scivolate, nel calcio. E Lorenzo Stovini, capitano e leader della difesa dell’Empoli, ne sa qualcosa. Fino a sabato scorso, infatti, negli occhi e nella mente di tutti era rimasta quella, sfortunata, in occasione della gara col Brescia. Un infortunio che spianò la strada al successo dei lombardi e un segno della crisi. Da sabato scorso, però, la scivolata da ricordare è un’altra. Quella piazzata all’ultimo minuto di recupero, quella che ha impedito a Succi di confezionare l’ennesima beffa.

Da una scivolata all’altra, insomma, sperando che il vento sia finalmente cambiato. «Faccio il difensore – sottolinea il giocatore – e fa parte del ruolo. Ci ho creduto, questo sì, e sono entrato convinto di respingere quel tiro. A volte va bene, altre no. In questa circostanza è venuto fuori un bel gesto e, ovviamente, sono contento».

Anche perché è stato decisivo e, chissà, potrebbe anche essere l’episodio della svolta.

«Lo spero. Anche se penso che sia più corretto parlare di un’eventuale partita della svolta. Non tanto per il punto iportato a casa, ma per la prestazione. Abbiamo tenuto il campo molto bene, contro un avversario forte, e alla fine poteva scapparci il colpaccio. Tra gli episodi, infatti, più che il mio salvataggio citerei il gol del pareggio: hanno pescato il jolly».

Anche altre volte, però, si era parlato del match che poteva cambiare il corso della stagione.

«È vero. Era successo, ad esempio, dopo le vittorie con Gubbio e Ascoli. La soluzione, però, è una sola: la continuità. Una partita fatta bene non basta, non può bastare. Dobbiamo continuare a giocare come abbiamo fatto a Padova, questo è il punto, il resto sono chiacchiere inutili».

Fra le note liete, però, può essere inserito anche il primo gol di Maccarone.

«Massimo è un giocatore importante per noi. Lui per un motivo, Ciccio Tavano per un altro hanno bisogno di un po’ di tempo per recuperare il terreno perduto. Ma sono le due nostre bocche da fuoco. E’ una coppia da serie A e possono e devono trascinarci fuori dai guai».

Quindi serve una squadra operaia che supporti due attaccanti super?

«Mi fermerei al primo concetto:serve una squadra operaia. Quando siamo riusciti ad esserlo, in effetti, abbiamo sempre raccolto i frutti. E ora, ripeto, dobbiamo continuare ad esserlo in ogni partita, in ogni allenamento. Anche perché, purtroppo, la storia di questa stagione ormai è scritta e dobbiamo pensare solo a lottare fino alla fine per arrivare alla salvezza».

Il ritorno di Aglietti ha “smosso” qualcosa?

«Intanto voglio dire che quanto viene mandato via un allenatore è sempre una sconfitta di tutti. Quest’anno ci è capitato spesso, ma ora dobbiamo guardare avanti. Il mister è tornato carico a mille e la sua voglia di rivalsa è anche la nostra. Di sicuro è uno stimolo in più per arrivare al traguardo».


iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2012/02/21/news/stovini-non-vuole-piu-accontentarsi-1...
OFFLINE
Post: 4.941
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
22/02/2012 14:46
 
Quota

Dal campo….guai per Big Mac

Azzurri in campo nella settimana di “riposo” dal campionato per perfezionare i meccanismi che mister Aglietti vorrà per la squadra.




Una seduta che più che altro è stata incentrata su un lavoro atletico anche se la parte tattica non è manata ed è stata svolta con diversi esperimenti, esperimenti che in questa settimana più che mai possono essere svolti per provare soluzioni alternative al 4-3-1-2. Sono stati diversi gli assetti che il tecnico Aglietti ha voluto provare ma ovviamente non ci sono indicazioni e difficilmente ne arriveranno nel corso della settimana.

Non è comunque escluso che si possano vedere varizioni soprattutto in fase offensiva con un centrocampo schierato più in linea.

La notizia di giornata, purtroppo non positiva, è quella dello stop di Maccarone: l’attaccante ex Samp ha accusato una noia al flessore, di tipo muscolare, ed ha dovuto lasciare l’allenamento. Domani sapremo qualcosa in più sulla sua condizione.

Hanno lavorato a parte sia Valdifiori che Tonelli, i due continua a barcamenarsi con i problemi al ginocchio, e soprattutto il romagnolo evidenzia il fastidio che si nota subito dopo aver terminato la corsa.

Anche il georgiano Mchedlidze ha fatto un lavoro differenziato ma tra domani e giovedi dovrebbe rientrare in gruppo.

Ancora fermi Vinci e Shekiladze.


OFFLINE
Post: 4.939
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
21/02/2012 14:51
 
Quota

da livorno : Lettera dei tifosi al presidente


Lettera a Spinelli
Martedì 21 Febbraio 2012




Caro presidente,
dopo le sue dichiarazioni nel post partita di Vicenza - Livorno abbiamo sentito il bisogno di mettere i puntini sulle i su quanto è successo in questa piazza negli ultimi dieci anni, rivolgendoci direttamente a lei, giusto per rinfrescare un po’ le idee a tutti.
Esattamente dieci anni fa eravamo in c1 e lo stadio era stracolmo di gente che credeva nella squadra e credeva in un sogno che i giocatori in campo condividevano. Da allora fino a sei anni fa l’entusiasmo è aumentato, perché grazie ad un gruppo che non si risparmiava mai i sogni si sono trasformati in realtà. Non vogliamo toglierle i meriti che sicuramente ha avuto anche lei per quei risultati, ma crediamo di non sbagliare dicendo che se Livorno non fosse stata Livorno e i livornesi non fossero stati i livornesi, lei quei risultati con la nostra squadra non li avrebbe raggiunti.
E le spieghiamo perché: dalla c1 alla b ci siamo arrivati grazie ad un gruppo eccezionale che aveva come punto di riferimento un certo Igor Protti, tornato in amaranto indubbiamente anche grazie ai suoi meriti. Ma tornato perché voleva tornare, e voleva tornare perché dieci anni prima, quando venne qui da ragazzo, si innamorò di quella città che lo aveva adottato e di quelle persone schiette e strainnamorate della loro città e della loro squadra; ed in questo indubbiamente lei non può avere nessun merito.

Per quello che riguarda la promozione in serie A, la raggiungemmo grazie ad un gruppo meraviglioso che indubbiamente anche lei contribuì a formare, a partire da un allenatore che poi è esploso in serie A e a tutti i giocatori competenti tecnicamente e umanamente; ma anche quel gruppo aveva un discreto punto di riferimento, anzi due: Igor Protti e Cristiano Lucarelli. Nel primo caso fu la città a implorare il numero dieci a non ritirarsi e a ripensare alla sua scelta per provare a raggiungere qualcosa di insperato, e l’amico Lucarelli contribuì a fargli cambiare idea; per quello che riguarda Cristiano Lucarelli, anche qui è indubbiamente grazie a lei che è potuto ritornare a casa, ma anche qui se è voluto ritornare a casa, è stato proprio perché chiamava casa Livorno, era il suo sogno fin da bambino quello di giocare nella squadra della sua città, e ancora una volta, anche in questo caso lei non ha nessun merito in questo senso.
Tutto è andato bene fino appunto a sei anni fa, quando, dopo il ritiro di Igor Protti lei ha iniziato ad allontanare da questa piazza tutti coloro che ci si sentivano legati: e non ci vogliamo riferire solo alla situazione riguardante Cristiano Lucarelli, ma a tutti gli altri, a partire dal fratello Alessandro, a Alex Doga, a Claudio Grauso a Dario Passoni a Marc Pfertzel, a Stefano Morrone e via dicendo; ha sempre cercato di allontanare chi si sentiva legato a questa piazza e purtroppo per noi e per lei i risultati piano piano si sono visti. Fino a che Cristiano Lucarelli è rimasto, la squadra aveva una guida, una persona che spiegasse che cosa voleva dire giocare per questa squadra, ma andato via lui, e smembrato tutto il gruppo storico, questa è diventata una squadra come tutte le altre, e senza quella motivazione in più siamo iniziati a sprofondare, sia a livello di risultati che come tifoseria.
E a livello di risultati eravamo anche riusciti a ritornare in serie A, grazie indubbiamente alle sue mosse azzeccate in quella stagione, e anche i tifosi si erano di nuovo riavvicinati alla squadra; ma anche lì, ancora una volta ha ceduto quello che era diventato un po’ il nuovo simbolo per la squadra e i tifosi e anche lì, purtroppo per lei e per noi, i risultati si sono visti.
Oltre a quanto detto fino ad adesso vogliamo aggiungere un’ultima cosa, che abbiamo lasciato in fondo proprio perché la riteniamo più importante e perché è l’argomento che ci preme sottolineare dopo le sue dichiarazioni: se fino a sei anni fa lei ha raggiunto con la nostra squadra quegli ottimi risultati lo deve, indubbiamente in parte a quello che ha fatto lei ed al suo impegno, in particolar modo a quello che quei due signori col 10 e col 99 hanno fatto e hanno rappresentato per tutta la squadra insieme a coloro che oltre a giocatori sono stati grandi uomini con la maglia amaranto addosso, ma anche e soprattutto ai tifosi.
Quel catino amaranto che ogni volta faceva impaurire le squadre avversarie se lo ricorda? Quando vincevamo le partite in 9 contro 11 perché i giocatori trovavano risorse chissà dove era perché chi era sugli spalti, diventava davvero il 12° uomo in campo, così come quando eravamo in migliaia a muoverci per seguire la nostra squadra in trasferta.
Quei risultati li ha ottenuti, con la nostra squadra, grazie a chi faceva in modo che il tifo diventasse un elemento indispensabile in una partita di calcio, grazie a chi ogni domenica si impegnava affinché tutti coloro che venivano allo stadio dessero il loro contributo, grazie soprattutto ai ragazzi che resero quella curva nord qualcosa di invidiabile ed invidiato da tutta l’Italia; e all’epoca lei ne andava orgoglioso di quella curva, di quei tifosi; vorremmo farle notare che quei tifosi agivano in quel modo per amore del Livorno e dei loro colori, e quei tifosi sono gli stessi che oggi non ne possono più di essere presi in giro, di vedere la loro squadra utilizzata come un giocattolo dal quale tirare fuori il massimo di guadagni possibili, sono gli stessi che lei adorava all’epoca, gli stessi che oggi ritiene che non si meritino il rispetto da parte dei calciatori che vanno in campo. Quei tifosi sono coloro che per amore del Livorno hanno regalato un’arma in più alla loro squadra, gli stessi che oggi, per amore del Livorno le chiedono di andarsene e di non prenderci più in giro.
Se lei ritiene che per quello che ci ha fatto vedere negli anni passati noi non abbiamo il diritto di criticarla, allora lei non ha il diritto di criticare quelle persone che le hanno permesso di ottenere impensabili risultati in questa città, non può permettersi di discriminare tra chi si merita il rispetto e chi no. Qui siamo noi ad avere a cuore le sorti della nostra squadra, tutti, sia il 3% che il 97% e tutti meritiamo rispetto da lei e dalla squadra che va in campo.
Insieme abbiamo raggiunto grandi traguardi, ma i cicli finiscono, ed il suo ciclo qua a Livorno è finito da tempo: la ringraziamo per quello che di buono ha fatto, ma ora è davvero arrivato il momento che si faccia da parte e ci lasci risorgere.


www.alelivorno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=442:lettera-a-spinelli&catid=...
OFFLINE
Post: 4.938
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
21/02/2012 14:46
 
Quota

L’ordine del presidente «Ora andiamo avanti così»

È soddisfatto della prestazione di Padova ma preferisce non farsi illusioni «Guai ad allentare la presa, dovremo inseguire la salvezza fino all’ultima gara»




Un passo avanti. Lo dice il punto conquistato all’Euganeo, che interrompe una striscia negativa di 4 sconfitte consecutive in trasferta, ma lo dice soprattutto il campo. L’Empoli, cioé, ha fatto un passo avanti. Da qui ad arrivare il traguardo della salvezza, ovviamente, ce ne corre, ma se non altro il segnale tanto atteso è finalmente arrivato.

«Sicuramente per noi è una boccata d’ossigeno – sottolinea il presidente Corsi – soprattutto perch la squadra ha mostrato lo spirito giusto e una condizione fisica ormai discreta. E’ un risultato importante, quello che portiamo a casa, soprattutto se si considera il valore dell’avversario che, nella gara di andata, ci aveva letteralmente asfaltato. Stavolta, invece, è stata un’altra storia. Abbiamo sofferto un po’ nella ripresa, è vero, ma in compenso meritavamo ampiamente di chiudere il primo tempo in vantaggio».

Ed è arrivato anche il primo squillo di Maccarone.

«Altro segnale importante. Sono contento per lui e, in generale, sono contento degli attaccanti che si sono sacrificati molto. E’ una necessità assoluta, in questo campionato, e sono stati bravi a farlo. Semmai, in qualche occasione, hanno peccato d’egoismo».

Ora, però, c’è da dare continuità alle prestazioni.

«Certamente sì. Serve tanto lavoro, a livello fisico e tattico, che ovviamente sta allo staff quantificare. Quel che so è che la condizione atletica generale era già migliorata sotto la gestione di Carboni e ora bisogna continuare ad allenarsi come è successo nell’ultima settimana per arrivare a giocarsi la salvezza all’ultima giornata».

All’ultima giornata?

«Sì. L’illusione di poterci tirare fuori prima è uno di quei problemi che ci hanno portato nella situazione attuale. Si deciderà tutto alla fine, perché la classifica dice questo. Nella nostra, probabilmente, manca qualche pareggio che si è trasformato in sconfitta solo a causa degli episodi, ma guardarsi indietro ora non ha nessun senso».

E se guarda avanti cosa vede?

«Sofferenza fino alla fine, ripeto. Quindi bisogna andare a mille fino alla fine».

Teme di ricadere negli errori commessi dopo le vittorie su Gubbio e Ascoli?

«Fino alla sosta, in generale, le cose sembravano andar bene. Poi è bastata una gara sbagliata, quella di Cittadella, per riconsegnarci una squadra piena di insicurezze e paure. Colpa degli errori della società, più che dei tecnici, ma questo è accaduto e non deve ripetersi».

E’ un messaggio per Aglietti?

«Non ne ha bisogno. Aglietti è tornato carico a mille. Durante il periodo di forzato riposo ha accumulato voglia, rabbia e ha avuto modo di riflettere su molte cose. Ora deve solo trasmettere tutto questo al gruppo, proprio come ha fatto nel corso dell’ultima settimana».

Quindi?

«Quindi dovremo allenarci fino alla fine esattamente come abbiamo fatto nell’ultima settmana. D’altra parte, tempo fa, un amico mi ha detto che le vittorie si costruiscono con l’intensità nel lavoro quodiano«.

E c’è da credergli?

«Oggi la sua squadra è ai vertici in A, lotta per lo scudetto. Io mi fido, fate voi...».


iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2012/02/20/news/l-ordine-del-presidente-ora-andiamo-avanti-cosi-1...
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:49. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Home Page Rangers 1976 Empoli

Sei il visitatore numero   You are visitor number 
570.921 +  

Scriveteci