Il piccolo principe

Ciao a tutti,
sono Federico, papà di un angioletto di nome Alessandro, volato in cielo lo scorso 5 novembre.
Voglio condividere con voi un brano che ho trovato nel libro "Il piccolo principe" di Saint Exupery.
La parole che leggerete sembrano scritte proprio per noi: sono un messaggio che i nostri piccoli hanno lasciato a tutti noi genitori, dicendoci di non perdere mai la speranza, di guardare il cielo, di immaginarli stelle e di regalare loro un sorriso, ogni volta che alziamo lo sguardo verso la volta celeste.
Io lo leggo ogni giorno e immagino il mio Ale che mi osserva di lassù con le labbra inarcate in un dolcissimo sorriso, che purtroppo non ho mai conosciuto e posso solo sognare.
Un abbraccio e buona lettura.
Federico

"Guarderai le stelle, la notte. E' troppo piccolo da me perchè ti possa mostrare dove si trova la mia stella. E' meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle... Tutte saranno tue amiche. E poi ti voglio fare un regalo... Tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha..."
"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!"
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere...
E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo"

Caro Federico, ho letto molto tempo fa "il piccolo principe" ... è bellissimo quello che hai riportato, mi ha commosso molto! Grazie!!!
Alessandro brilla già nelle nostre stelle?



Ilaria

Ciao Federico, sai, dopo il tuo post, ho riletto "il Piccolo Principe" e l'ho trovato ancora più bello di quello che ricordavo, poetico, tenero e dolcissimo, e poi ha a che fare con le stelle
grazie ancora per quello che ci hai scritto

Ilaria

Ciao Ilaria, Ti ringrazio per la Tua dolcissima risposta alla quale non è poi seguito alcun mio messaggio. Me ne scuso, ma sono giorni un pò così. Pensavo che il tempo, passando, lenisse il mio strazio, ma sta accadendo il contrario. L'angoscia dei primi giorni si è trasformata in qualcosa di ancor più struggente, un sentimento di profondo rimpianto per quel che avrebbe potuto e dovuto essere, e non è stato. Intorno a me vedo sempre più mamme in dolce attesa, tanti piccoli fagottini e questo non fa che aumentare il senso di vuoto e di assenza che ormai accompagna i miei giorni.
Qualche tempo fa, in un momento di sconforto, mi è comparsa improvvisamente in testa una frase. Ho preso carta e penna e ne è nata questa poesia, dedicata al mio piccolo principe Alessandro:

So che mi aspetterai
alla fine di questa strada
di questa vita
Allora potrò finalmente
guardarti negli occhi
sentire la tua mano
viva nella mia
Saranno solo un lontano ricordo
questi giorni di smarrimento
di sordo rimpianto
questo rivivere l'attesa
di un evento trascorso
Ora però
il tempo indugia
nei pochi attimi del nostro incontro
E ti rivedo
riascolto il silenzio
rievoco il dramma
di saperti perduto
Ogni giorno mi aspetta
ciò che rimane di te
una finestra di azzurro
su cui ti affacci
dal tuo piccolo prato

Queste parole dicono tutto di ciò che provo, e che si fa ogni giorno più grande ed urgente.

Un abbraccio grande

ciao Federico,leggendo questa poesia non posso fare a meno di farti un fortissimo.spesso noi mamme pensiamo di avere l esclusiva del dolore ma in realtà non è cosi'....i momenti di maggiore sfogo del nostro dolore è sempre stato quando io e mio marito abbiamo pianto insieme e insieme abbiamo trovato conforto nell amore per il nostro ALESSIO...io non ho parole di conforto...credo che questo dolore sia inconsolabile....ma credo che ci s impara a conviverci o meglio a domarlo...il pensiero di quello che sarebbe stato non ci abbandonerà mai....ancora un abbraccio