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Chiusure linee

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2015 17:00
13/05/2013 11:13
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Capotreno
Concordo completamente con l’analisi ragionata e motivata di Massimo anche perché anche io ho avuto lo stesso percorso mentale.

Credevo anch’io, a fine anni ’90, nel fatto che più linee ad AV significasse maggiore disponibilità di mezzi ferroviari, liberazione delle linee storiche per tracce orarie di traffico regionale, ecce cc
Purtroppo alla prova dei fatti la AV ha fatto il vuoto attorno. Si è mangiata quasi tutte le risorse per gli investimenti ferroviari e soprattutto ha annullato tutto il servizio universale, devastato le logiche delle coincidenze e degli interscambi al fine di costringere l’utenza ad utilizzare questo vettore.
Poi lo so anche io che è bello pensare di fare Milano-Napoli in 4 ore (in questi giorni devo organizzare un viaggio di lavoro a Napoli e mi sono sorpreso di questo tempo di percorrenza), però a che prezzo?
Il prezzo di non avere più un servizio ferroviario interregionale, di avere moltissime linee secondarie chiuse, di non avere più investimenti nei rotabili (oppure di costringere le Regioni a farli con gravissime difficoltà e discrepanze tra Regioni ricche e Regioni povere).

Questo per la AV. Se poi si tratta di costruire nuove linee come il Terzo Valico il discorso cambia completamente: ecco perché occorre tenere distinti i due discorsi, non come fa la propaganda NO TAV che, in realtà è anti-ferrovia tout court, mettendo tutto in un calderone (come dimostrano addirittura manifestini o adesivi in cui persino le vecchie vaporiere vengono viste come il demonio [SM=x1177057] [SM=g27996] )
13/05/2013 17:19
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Capotreno
le ferrovie ad alta velocità sono in crescita in tutto il mondo, sono l'unico vero concorrente dell'auto e dell'aereo sulle medie distanze, ma come fate a non rendervene conto?
In America le compagnie aeree stanno lottando per impedirne la realizzazione, ecco un grande alleato per i NOTAV.
Le ferrovie secondarie sono state spazzate via dall'automobile, non dall'AV! State sbagliando nemico.
Non a caso la mattanza delle ferrovie è avvenuta negli anni 60 e 70, quello che avviene oggi in Piemonte è conseguenza della crisi e del fatto che i piemontesi hanno eletto una giunta che è la peggiore in assoluto.
Se non ci fosse l'AV, le ferrovie le avrebbero chiuse lo stesso, perchè la gente vota chi toglie l'IMU, non chi lascia le rotaie. Senza contare che gli utilizzatori di TPL sono pochissimi, le corriere e i treni sono sempre vuoti da 40 anni a questa parte.

sul mio messaggio cancellato, belin che censura, senza neppure lasciare traccia, roba da KGB! [SM=g11770]
[Modificato da giambo64 13/05/2013 17:21]
14/05/2013 10:12
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Capotreno
Allora facciamo un po’ di storia.

I tagli alle reti ferroviarie secondarie sono riconducibili essenzialmente a due periodi storici.

Il primo dei primi anni ’60 quando avvenne una vera e propria ecatombe sulla spinta della motorizzazione di massa e dell’avversione verso il treno considerato vecchio e lento. Vennero tagliate moltissime linee soprattutto a scartamento ridotto e anche molte secondarie (Ora-Predazzo, rete siciliana, ferrovia valle dell’Orba, ecc. )
Le secondarie a scartamento ordinario FS si salvarono, ma qua e là nel corso degli anni si persero ancora dei pezzi (Ferrovia valle del Metauro nel 1987, Busca-Dronero nel 1982, Val Venosta nel 1989, ecc).
Tuttavia, l’ossatura del servizio ovvero le linee primarie e quelle a lunga percorrenza hanno sempre visto un elevato traffico passeggeri (cd. servizio universale) con un’offerta viaggiatori assai varia e con moltissime destinazioni raggiungibili sia in Italia che all’estero. Basti pensare ai notturni per il Sud (con le varie sezioni “scomponibili” a Messina) o alle numerose destinazioni dirette per Germania, Austria, Francia o, addirittura, per l’Est Europa (in piena Guerra fredda).

Tutto questo è terminato a fine anni ’90: a livello nazionale il servizio universale è stato via via soppresso, a livello locale c’è stata la devoluzione alle Regioni che si è tradotto in un sostanziale “arrangiatevi”.
Per cui le Regioni che hanno i mezzi e hanno la fortuna di avere una rete “privata” piuttosto estesa e redditizia (Emilia con le FER e Lombardia con Le FNM su tutte) o di avere fondi straordinari ben utilizzati (Trentino, Friuli, Alto Adige) hanno potuto mantenere alti standard. Gli sfigati, ovvero tutti gli altri, si devono arrangiare e, soprattutto, tagliare. Tagliare dove ci sono linee secondarie è più semplice: si disabitua l’utenza al treno, con soppressioni, ritardi, chiusure temporanee, si mette un bus sostitutivo e poi, con il tempo, si toglie anche quello.. comoda la vita, eh [SM=g28001] ?

Perché è avvenuto questa dismissione colossale del servizio ferroviario? Perché era necessario dirottare tutti i fondi disponibili (sempre meno, è vero) sull’AV. E soprattutto congegnare il trasporto ferroviario sui grandi nodi e sulle direttrici nazionali a grandissima percorrenza, facendo il vuoto attorno.
Ecco quindi che se devo andare da Genova a Bologna, devo quasi per forza passare a Milano (un tempo potevo cambiare a Voghera e Piacenza olrte che usufruire di relazioni dirette) e prendere un IC e poi un ES [SM=x1177057] .
14/05/2013 11:26
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Tagliare dove ci sono linee secondarie è più semplice: si disabitua l’utenza al treno, con soppressioni, ritardi, chiusure temporanee, si mette un bus sostitutivo e poi, con il tempo, si toglie anche quello.. comoda la vita, eh ?


questa teoria del complotto, francamente, la trovo molto simile ad altre che circolano in rete su vari argomenti, tutte abbastanza campate per aria.
Io posso giudicare sulle mie esperienze personali in basso Piemonte, ovvero negli anni settanta e primi ottanta. Allora i treni c'erano, ma erano inesorabilmente vuoti. Hanno continuato a circolare fino ad oggi, ma sempre con meno gente e con meno corse, seguendo un trend che portava inevitabilmente alla fine.
Abbiamo assistito alla cronaca di un delitto annunciato, e il killer non è l'AV ma la gente del posto, che si lamenta ma il treno non lo usa mai (io per primo).

PS sulla Ovada Alessandria sembra che dal prossimo anno possa tornare un servizio che andrebbe a gara, sperando che qualche gestore si faccia avanti.
14/05/2013 11:40
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Re:

PS sulla Ovada Alessandria sembra che dal prossimo anno possa tornare un servizio che andrebbe a gara, sperando che qualche gestore si faccia avanti.


gira voce che Trenord sia interessata alla gara...


14/05/2013 11:51
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Per mia parzialissima esperienza, negli anni 70 su linee secondarie in zona tra Casale Novara Borgomanero Arona, devo confermare quanto dice Giambo; ricordo discorsi dei miei con gli altri pochi passeggeri che parlavano già di chiusure di linee e stazioni per lo scarso uso (allora però con gli immancabili pesci rossi e aiuole curate quotidianamente [SM=x1609999] )
17/05/2013 08:30
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Da letture varie e di altro forum, ho potuto apprendere che, fortunatamente, non ci sono solo cattive notizie nel panorama del trasporto ferroviario regionale.

Nelle Marche, si sta ultimando l’elettrificazione della Porto d’Ascoli-Ascoli Piceno, linea secondaria caratterizzata da un discreto traffico pendolare a servizio del capoluogo piceno e dei Comuni limitrofi. In pratica, l’elettrificazione permetterebbe di creare delle relazioni dirette Ancona-Ascoli Piceno, prima non possibili proprio per il cambio trazione a Porto d’Ascoli (S. Benedetto del Tronto) [SM=g28002] .

In Campania-Basilicata si sta riparlando dell’eterna riapertura della Sicignano-Lagonegro, tratta “sospesa” dal 1987, ma mantenuta con relazioni sostitutive su gomma. Pare che Moretti abbia dichiarato apertamente di volerla riaprire. Su questa sono più scettico, ma staremo a vedere..... [SM=g27993]
27/05/2013 19:26
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Sempre dalla puntata di REPORT

interessante il pezzo su:
Chemins de Fer de Breil sur Roya


http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-32d5de67-8bf4-4a68-807c-89ccc254d021.html

03/01/2014 22:46
Il Fatto Quotidiano ha realizzato una docu-serie strutturata in 4 puntate da 5-7 minuti l’una, con il montaggio raffinato di Susanna Scarpa e le musiche di Pivio & De Scalzi. Le puntata saranno pubblicate su ilfattoquotidiano.it ogni mercoledì a partire da mercoledì 8 gennaio 2014.

FattoTv, il promo de ‘La vita è un treno’.
21/02/2014 10:39
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Altre brutte notizie in arrivo.
Per inadempienze contrattuali da parte della Regione Autonoma VDA, dal prossimo 2 marzo, il servizio sulla Ivrea - Aosta sarà pesantemente ridotto (a tre-quattro coppie al giorno), senza ovviamente autoservizi sostitutivi. Per l' Aosta - Prè st. Didier si parla di sospensione del servizio. [SM=g28000]

Il risultato dell'azione congiunta di Trenitalia e di una regione che, in termini di TPL, ha fatto solo disastri (vedi anche la storia della ferrovia del Drinc Cogne - Acque Fredde) [SM=g27996]
25/02/2014 08:31
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Ecco qui la notizia.
www.ferrovie.it/ferrovie.vis/timdettvp.php?id=3318

Qui la colpa è totalmente della Regione. Si tratta di una Regione autonoma che i soldi li ha, ma che non considera assolutamente il trasporto su ferro. Eppure per diminuire il traffico e l'inquinamento e preservare la montagna, basterebbe che la Regione copiasse il Trentino o l'Alto Adige.
Invece, anche in VDA siamo qui a parlare di possibili chiusure e soppressioni [SM=g27996] [SM=g27996]
25/02/2014 10:46
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Io, pur essendo titolato del CAI, in Val d'Aosta metto piede il meno possibile. So che molti genovesi amano la valle, ma sinceramente mi è sempre parso un feudo di buzzurri volpini, scaltri e profittatori, pronti a fare la lagna intanto che si godono privilegi indebiti (in genovese: fà comme o gatto che mangia e rangogna). [SM=g27996]

Comunque questi sono i limiti della regionalizzazione, quando le linea era a gestione statale, anzi militare (per decenni la linea è stata gestita dal genio ferrovieri, prima che arrivassero gli altri "geni" che hanno ridotto le rferrovie come vediamo) lo scenario di oggi non sarebbe stato neppure immaginabile.
Ma tanto i servi miserabili del Corriere e della Stampa sono fin troppo impegnati a descrivere in tinte truci i "terroristi" della val di Susa.... [SM=x1177057]
25/02/2014 11:14
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Max la regionalizzazione in sé per le linee secondarie va bene. Senza la regionalizzazione sai quante altre linee avrebbero chiuso in caso di gestione diretta FS?
Il problema è che questa regionalizzazione in assenza di regole e, come al solito, a macchia di leopardo non va bene per nulla. E soprattutto le Regioni piccole non ce la fanno, per cui per queste ultime (Liguria, ma anche Molise, Marche, ecc) sarebbe preferibile una gestione sovraregionale. Caso a parte e intollerabile è quello della Valle d’Aosta.
Sui NO TAV permettimi di dire una cosa. Non ho mai sentito da parte di questi movimenti slogan o proposte per spostare l’attenzione sulle linee secondarie e in generale sul trasporto ferroviario regionale. Per cui l’egoismo e l’ottusità di questi movimenti che non vedono nulla oltre Orbassano mi fa davvero pensare…. [SM=g27993] .
25/02/2014 13:20
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Capotreno
Paolo, le ragioni dei no-TAV sono assolutamente fondate: se il contesto è quello di un paese che vede un progressivo smantellamento dei servizi ferroviari, la realizzazione di un'opera onerosissima e sulla quale sono stati avanzati seri dubbi di redditività non può essere assolutamente considerata prioritaria.
Sul sito della Stampa si potevano leggere note a margine estremamente significative, tipo dichiarazioni governative sulla "non reversibilità del processo decisionale" (come dire: ormai si va avanti a qualsiasi costo) e aggiornamenti sulla definizione del procedimento di VIA e sul progetto esecutivo in corso di elaborazione. A casa mia porre il paese davanti al fatto compiuto ancor prima che bazzeccole come la valutazione di impatto ambientale e il progetto esecutivo (e conseguente prospezione finanziaria su costi)siano terminati è roba da repubblica delle banane, dove comandano i faccendieri e gli impostori.

Che poi la tigre del movimento no-TAV venga cavalcata da movimenti e personaggi poco raccomandabili, soprattutto politicamente, è un aspetto da tenere in debita considerazione. Ma come sempre, se qualcuno, a livello istituzionale o partitico, si fosse dato pena di sollevare alcune questioni, anzichè intrupparsi nel battaglione d'assalto del "dobbiamo farlo per entrare in Europa", oggi non saremmo a questo punto.

I critici degli interventi per le olimpiadi invernali di Torino sono stati trattati come sottosviluppati nemici del progresso: adesso, si possono leggere articoli frementi di indignazione sui "monumenti allo spreco" della pista di bob di Cesana o sul trampolino di Pragelato, che ovvimente sono stati abbandonati al degrado e alla desolazione.
Tutti ragionevoli, dopo. [SM=g27996]
25/02/2014 13:36
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Valled'aosta
A mio parere il problema è che i valligiani, o meglio, i politici locali con un più che discreto appoggio poolare hanno ottenuto la realizzazione dell'autostrada,diventata subito trafficatissima, e di fatto la linea ferroviaria aveva perso di interesse, in quanto la nuova infrastruttura viaria ha reso gli spostamenti automobilistici indubbiamente troppo rapidi perchè il treno, rimasto su linee anzianotte,potesse rimanere appetibile. A questo si aggiunge la gran voglia di automobili dei valligiani ed il gioco è fatto
25/02/2014 13:57
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Capotreno
Ispettore, siamo d'accordo, ci sono precise responsabilità locali.
Ma non si può tacere il ruolo prettamente ideologico di chi per anni ed anni ha predicato che i servizi pubblici dovevano produrre profitti, e quindi bisognava concentrare gli sforzi finanziari sulle linee "produttive": in questo modo le linee secondarie sono state abbandonate a sè stesse (da parte di RFI) e i corrispondenti servizi sbolognati alle regioni che , a volte proditoriamente, altre volte strozzate dalla spending rewiew, hanno sospeso l'esercizio.

Gli assassini delle secondarie sono diversi, e non sono solo a livello locale.
Ah, a proposito: si è scoperto che i Minuetti, rotabili concepiti specificatamente per le secondarie, hanno seri problemi di circolabilità sulle linee tortuose (consumo dei bordini).
Pensavano forse che le secondarie fossero tutte rettilinee come la Milano - Venezia? [SM=g11770]
25/02/2014 16:17
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Questo forum sembra oramai dedicato ad attaccare tutti quanti e quindi tiriamo fuori anche la storia dei bordini delle ruote dei Minuetto.
Peccato che questa non sia una novità, come dimostra questo articolo del 2007 ---> www.tplitalia.it/articoli/04112007-03.htm

A quanto dice l'articolo, solo 17 treni su 170 (ergo: il 10%) erano stati ritirati. Le cause tecniche sinceramente sono difficili per noi da comprendere e chissà da quanti fattori dipendono...

Ma ammettendo anche che si sia di che sorprendersi o preoccuparsi, possiamo chiederci di chi è la colpa?
Ovviamente di Trenitalia, quei brutti farabutti tagliatori di rami secchi, che hanno scelto i treni sbagliati.
Forse però non è proprio così, perchè il costruttore è ALSTOM, un gruppo francese...cavolo...i francesi che fanno un erroraccio del genere? Ruote di carrelli di treni progettati per linee tortuose che si consumano troppo velocemente?

Ma la domanda finale è un'altra: ma cosa c'entrano i bordini dei Minuetto con l'oggetto di questa discussione? [SM=g27994]
Forse proprio niente, l'abbiamo tirata fuori solo per il gusto del mugugno...
25/02/2014 18:04
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No, Andrea. L'ho (non "l'abbiamo") tirata fuori perchè una correlazione c'è: i Minuetti non possono circolare sull' Aosta - Prè St.Didier, sulla quale d'altra parte, il servizio verrà "sospeso" da lunedì prossimo. [SM=g27992]
E la questione, che come giustamente non è nuova, è sintomatica di come la progettazione del materiale, (e il costruttore realizza sulla base di specifiche richieste dal committente, in questo caso Trenitalia) sia diventata approssimativa.
Si potrebbe rilevare, e qui ti dò ragione, che l'inadeguatezza del materiale di ultima generazione ad una certa linea sia poca cosa rispetto alla chiusura della linea stessa: tuttavia mi chiedo se ritieni proprio opportuno, in considerazione dell'argomento trattato nel topic, indossare la veste di avvocato di Trenitalia, posto comunque che anche altri soggetti, come le amministrazioni locali, ci hanno messo ben del loro.

In altre parole, e senza polemica, quando ci si trova nella merda fino agli occhi, come nella situazione del TPL e del trasporto regionale da qualche anno a questa parte, intervenire solo per cazziare il mugugno, guardandosi bene del farlo per valutarne le cause (che ci sono, e ci mancherebbe!)non mi sembra molto opportuno.
Non vorrei che alla fine qualcuno potesse pensare che, per una parte dello staff di Metrogenova, la priorità assoluta sia rintuzzare l'attidudine al mugugno e al maniman. [SM=g27988]

26/02/2014 07:50
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Capotreno
Insomma, poche musse. Se le linee della VDA chiudono o rischiano di chiudere è per scelte miopi e stupide di Trenitalia e della Regione Autonoma. Punto.
I Minuetti sono inadeguati? Ci sono le sempiterne ALn 663/668, c’è ancora qualche macchina termica da treno da usare.
Il problema è che le secondarie sono sempre più a rischio in Italia.
Questo non è mugugno, ma è una presa di posizione che, secondo me, in un forum di appassionati di TPL va certamente evidenziata.
21/05/2015 14:48
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Capotreno
Finalmente dopo tante brutte notizie sulle ferrovie in Piemonte ecco una bella novità.
www.lastampa.it/2015/04/01/edizioni/novara/la-novaravarallo-riapre-ma-sulla-linea-viaggeranno-soltanto-i-treni-dei-turisti-3HFEvTNcsgUEEZs49EThcP/pag...

E' vero si tratta solo di treni turistici ed è strettamente collegata all'Expo, ma sull'onda di questo, la Regione potrebbe anche decidere di reintrodurre il traffico passeggeri ordinario.
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