Contro la legge 194, arriva anche la benedizione di Paola Binetti. La senatrice teo-dem che siede nelle file del Pd, interviene, nemmeno troppo a sorpresa, nel dibattito sulla revisione della legge sull’aborto. E si dice pronta a votare con Forza Italia: «Sulla salvaguardia della vita – ha spiegato – non valgono logiche di schieramento o posizioni di partito». E così la Binetti per difendere «la dignità della persona e il valore sacro della vita» è disposta a sedersi a fianco della battaglia lanciata da quello che dovrebbe essere, se non un suo acerrimo avversario, almeno uno con le idee diverse dalle sue, Giuliano Ferrara.
È stato infatti il direttore de Il Foglio all’indomani dell’approvazione della moratoria Onu sulla pena di morte a lanciare dalle colonne del suo giornale l’idea di una moratoria sull’aborto che, a quanto pare, per lui si equivale alla pena capitale. Da lì era partita una campagna, con tanto di sciopero della fame, che il primo giorno dell’anno è stata ripresa dal cardinale Camillo Ruini, vicario del Papa per la diocesi di Roma. La legge 194 va «aggiornata», perché «diventa veramente inammissibile procedere all'aborto ad una età del feto nella quale egli potrebbe vivere anche da solo».
A raccogliere politicamente le proposte del giornalista e del cardinale, c’è Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia. E ora anche la Binetti. Bondi ha annunciato di aver presentato una mozione parlamentare per la revisione delle linee guida della legge, «sulla base della necessità di tenere conto delle nuove possibilità tecnologiche che rischiano di inficiarne i principi ispiratori». Gli fa eco la Binetti: «Nel Pd e in Parlamento – rivela – siamo in più di quanti si creda a ritenere indispensabile la rivisitazione della legge 194».
Di certo non Marina Sereni, vice capogruppo del Pd alla Camera. «La legge 194 è stata un'ottima legge che ha contribuito a sconfiggere l'aborto clandestino e a dare alle donne tutele e aiuti per una maternità consapevole. Mi auguro – ha aggiunto – che l'iniziativa a titolo personale dell'onorevole Bondi, che sa tanto di speculazione politica, resti assolutamente tale».
Va dritta al bersaglio la capogruppo del Pdci al Senato Manuela Palermi: «La senatrice Binetti – ha detto – sta coprendo di vergogna e di ridicolo l'intera coalizione di governo. Affermare di essere pronta a sottoscrivere la mozione di Forza Italia contro la 194, significa insultare tutte le donne». Ma non è solo vergogna, è totale incompatibilità: «Il suo incredibile comportamento – prosegue ancora la Palermi – rende incompatibile la sua presenza in un centrosinistra che nel suo programma ha riaffermato la laicità dello Stato». E lancia un messaggio a Veltroni: «Cosa aspetta il Pd a prendere le misure adeguate, come nel passato ha fatto la sinistra nei confronti di senatori che avevano rotto il vincolo di coalizione?».
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Sono curiosa di vedere cosa farà Veltroni, perchè non può stare nel mezzo: o prende una posizione "laica" una volta per tutte, o appoggia i teodem