Probabilmente la canzone migliore di questo Festival, ma ci voleva poco.
Testo che gioca sul dualismo felicità - infelicità, un po' retorico in certi punti ma abbastanza originale. Arrangiamento del maestro
Vittorio Cosma molto ben calibrato, che ha l'indie-rock alle fondamenta ma si struttura su armonie di archi molto raffinate. Notevole anche la sezione fiati, curata dal grande
Roy Paci.
Video molto
american-style, cosa che non apprezzo particolarmente, ma ci sta.
Secondo me il vero limite di questo pezzo è il cantato di
Cristiano Godano, troppo enfatizzato, anche per il suo stile. Purtroppo questo è il difetto comune a molti protagonisti dell'indie-rock nostrano (vedi anche
Manuel Agnelli), che spesso usano uno stile troppo rude nei confronti dei loro bei testi, come a voler intendere che le parole delle loro canzoni si possano capire solo se urlate con rabbia. Come al solito questo è uno stile che può piacere o no. Personalmente non lo preferisco.
La mia modestissima opinione è che se questa canzone l'avesse cantata
Francesco Sarcina de
Le Vibrazioni sarebbe stata un capolavoro.
Il testo in spoiler.
Testo nascosto - clicca qui
CANZONE PER UN FIGLIO
La felicità non è impossibile.
La stupidità la rende facile,
un’ebbrezza effimera che può imbrogliare,
fino a non capire che può fare male la sua vanità.
Se sai bene ciò che fai la felicità sarà sempre raggiungibile.
Se non sai quello che vuoi l’infelicità sarà spesso incomprensibile.
Se davvero sai chi sei la felicità… sarà dentro di te.
La felicità sorride attonita,
con ingenuità e un largo brivido,
alla bellezza eterea che sa incantare
e alla poesia che ci fa sentire la forza della bontà.
Se sai bene ciò che fai la felicità sarà sempre raggiungibile.
Se non sai quello che vuoi l’infelicità sarà spesso incomprensibile.
Se davvero sai chi sei la felicità sarà desiderare ciò che hai dentro, in fondo all’anima.
Dentro di te.