Sei milioni di ebrei...

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Cristianalibera
00giovedì 9 novembre 2017 19:40
Sei milioni di ebrei...
vimeo.com/206400739
Cristianalibera
00giovedì 9 novembre 2017 19:41
Max Cava
00sabato 11 novembre 2017 21:07

Se é vero... non so che dire.

Complotto per togliere di mezzo 6 milioni di ebrei? [SM=g27825]

[SM=g2407711]
Cristianalibera
00sabato 11 novembre 2017 22:28
Ma...quel che più mi chiedo è ciò che si chiede Biglino... ma come sta popolazione in 50 anni sempre uguale é rimasto?
Titti-79
10sabato 11 novembre 2017 23:55
Non so voi... ma quando sento parlare Biglino mi sembra di riuscire a mettere i pezzi di un puzzle incasinatissimo nei posti giusti.
Magari mi sbaglio, magari si sbaglia anche lui, ma è l'unico abbastanza convincente.
Come se ci fosse un filo invisibile che attraversa la storia dell'umanità dagli albori fino ai giorni nostri e lui riuscisse in qualche modo a districare la matassa. [SM=g2407713]
Ora non voglio esagerare, perché è pur sempre un essere umano errante come noi... però penso che più gente come lui in giro non sarebbe male! [SM=g27811]


Titti. [SM=x789061]
kelly70
00domenica 12 novembre 2017 00:51
Ora è tardi, ma domani me lo guardo anche io....
[SM=g2407713]
Cristianalibera
00domenica 12 novembre 2017 08:11
Io il Video sei giornali lo conoscevo gia' , qui in Germania devi stare pure attenta du quello Che scrivi e dici, altrimenti passi per uno Che nega la shoa e ti mettono dentro. Ma ora Che lo dice pure lui, il colmo....
Max Cava
00domenica 12 novembre 2017 11:16
Re:
Cristianalibera, 12.11.2017 08:11:

Io il Video sei giornali lo conoscevo gia' , qui in Germania devi stare pure attenta du quello Che scrivi e dici, altrimenti passi per uno Che nega la shoa e ti mettono dentro. Ma ora Che lo dice pure lui, il colmo....



La Shoa, tranne uno sparuto gruppetto di irriducibili, non la nega nessuno.
I morti ci sono stati.
Non so perché Biglino abbia riesumato queste notizie pubblicate il secolo scorso.

Un idea l'avrei pure ma se la esterno mi vengono a prendere con la camicetta bianca. [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049] [SM=x789049]

[SM=g2407711]


Cristianalibera
00domenica 12 novembre 2017 14:33
Non da niente sarai solo un matto tra matti, dunque spara , Che sono curiosa
Cristianalibera
00domenica 12 novembre 2017 14:34
Non fa niente volevo scrivere.
Cristianalibera
00domenica 12 novembre 2017 20:08
L'oscena menzogna dei 'Sei milioni di morti'
PDFhttps://natzionicampidanesa.files.wordpress.com › ...
kelly70
00domenica 12 novembre 2017 20:57
Sto partecipando a una discussione su questo argomento in un gruppo fb. C'è un tipo che sostiene che non ci sarebbe stato il tempo materiale per bruciare 6 milioni di corpi. Osservazione interessante direi. P.S. per Cristianalibera: Il tuo link però non funziona...
Cristianalibera
10domenica 12 novembre 2017 21:37
L’oscena menzogna dei ‘Sei milioni di morti’
Secondo il Senato degli Stati Uniti d’America, fonte certamente non antiebraica, nel 1940 gli ebrei
nel mondo erano 15.319.359, nel 1950 erano 15.713.6381
.
Secondo l’Annuario Mondiale (World Almanac), nel 1938 erano 15.688.259, dieci anni dopo, nel
1948, fra i 15.600.000 circa e i 18.700.000 circa2
.
Se di ebrei fossero stati uccisi sei milioni entro il 1945, come sarebbe potuto essere tanto alto il loro
numero negli anni immediatamente successivi? Poche specie animali sono tanto prolifiche in
natura, di sicuro tale non è l’essere umano; soltanto un fenomeno di conversione in massa al
giudaismo potrebbe spiegare quelle cifre, ma di ciò non esiste nessuna prova.
Secondo la tabella dell’Enciclopedia Treccani (volume XIII, pagina 328 edizione del 1949
dell’opera pubblicata nel 1932), basata su dati demografici degli anni Venti, ossia di un periodo che
precedette una significativa emigrazione israelitica dall’Europa verso altri continenti, il numero
degli ebrei presenti in Europa, escluse l’Unione Sovietica e la parte di Polonia successivamente
occupata dalla stessa Unione Sovietica3
, era di poco superiore ai cinque milioni e mezzo, ed
ovviamente piú basso ancora fu il numero degli ebrei presenti nei territorî occupati dalla Germania,
oltre che nella Germania medesima.
I ‘Sei milioni di morti’ sono dunque una menzogna pura e autentica già sul piano semplicemente
numerico, e per verificare quanto ho riportato non c’è bisogno di essere storici o storiografi, è
sufficiente contare e riflettere sui dati. Può allora essere ritenuto strano che un’assurdità del genere
sia ancora tanto ostinatamente propagata da tutti i mezzi di comunicazione ed indottrinamento nelle
società occidentali: cercherò di esporne le cagioni, ma vorrei prima svolgere un ragionamento per
dimostrare quanto sia illogico il suddetto numero di morti.
Hitler e i principali gerarchi nazisti non espressero mai l’intenzione di sterminare tutti gli
ebrei
Si legga per esempio il Mein Kampf (“La mia battaglia”) di Adolf Hitler: indubbiamente tale libro
razzista riflette odio per gli ebrei, a torto considerati semiti4
, ma un’intenzione genocida è del tutto
assente nell’opera. Da un simile odio può evidentemente nascere violenza, ma altra cosa è accusare
l’autore di sterminio. Hitler fu il prodotto della sua epoca, non fu l’inventore del razzismo né
dell’antigiudaismo: se Hitler è storicamente responsabile delle morti dovute al razzismo e
all’antigiudaismo, colpevoli devono essere ritenuti anche, per esempio, la Chiesa cattolica e i
naturalisti razzisti della specie di Darwin.
Hitler riteneva che gli ebrei fossero nemici della nazione tedesca, e rivolse tutte le sue energie al
fine di cacciarli dalla Germania: anche a guerra cominciata, non abbandonò il proposito di farli
evacuare dal suo paese. Mai Hitler considerò l’ipotesi di ammazzarli tutti: qualora fossero
1
Appendice VII, “Statistiche sull'Affiliazione Religiosa”, dal libro del Senato Americano A Report of the Committee on
the Judiciary of the United States Senate.
2
Il dato relativo al 1938 è fornito al World Almanac dall’ American Jewish Committee (Comitato Ebreo Americano) e,
altresì, dal Jewish Statistical Bureau of the Synagogues of America. Il dato riguardante il 1948 è tratto da un articolo
apparso nel New York Times del 22 febbraio 1948, firmato da Hanson W. Baldwin, esperto di questioni demografiche
del suddetto giornale.
3
Ivi le autorità fecero in modo che gli ebrei non combattenti fossero lontani dalle zone di guerra.
4
Gli ebrei di oggi non hanno niente che vedere con i Semiti antichi, poiché in prevalenza discendono dai Cazari,
nazione di stirpe turco-mongola che abbracciò il giudaismo fra l’VIII e il IX secolo a.C., e in misura minore da altre
etnie: definire ‘semiti’ gli ebrei di oggi equivale ad attribuire la stessa definizione a tutti i cristiani e a tutti i musulmani
del mondo, essendo semiti i loro profeti. L’equivoco sull’origine degli ebrei fu sfruttato sia da nazisti e antiisraeliti di
ogni luogo, sia dagli ebrei stessi.scomparsi gli ebrei dalla Germania e – supponiamo pure – dall’intera Europa, sarebbero rimasti
quelli d’America, ch’erano potentissimi, e quelli degli altri continenti. Che Hitler e i suoi odiassero
gli ebrei è certo, che pensassero di poterli veramente ammazzare tutti è assurdo.
Se anche Hitler avesse avuto il desiderio di sterminare tutti gli ebrei, mai tradusse tale
intenzione in pratica
Non esiste alcun documento che provi la volontà di sterminare gli ebrei5
. La Germania nazista era
uno stato poliziesco al massimo grado, nel quale ogni fatto di rilievo era minuziosamente annotato:
possibile che una dittatura tanto ben organizzata non abbia lasciato un solo documento relativo al
progetto di uno sterminio di tali dimensioni6
? Non c’è nulla di ciò.
I cosiddetti campi di concentramento non erano concepiti come luoghi di sterminio, bensí come
campi di lavoro forzato. Che senso avrebbe avuto costruire giganteschi impianti industriali in quei
posti, se lo scopo fosse stato la semplice eliminazione fisica dei deportati? Chi ha visitato
Auschwitz-Oświęcin ha potuto rendersene conto facilmente. Luoghi d’internamento furono già
organizzati all’inizio del periodo di governo nazionalsocialista, e per il 1933 il numero di prigionieri
adibiti al lavoro nei campi di prigionia è ben attestato: a Dachau, per esempio, gli ebrei internati
erano sessanta e nel 1936 erano cento7
. Anche in Unione Sovietica, e in dimensioni assai maggiori,
tale sistema era diffuso: ciò non è una novità del Novecento, basti pensare che l’economia del
mondo greco-romano di basava sullo schiavismo, e che tanto negli Stati Uniti quanto nelle colonie
africane dei paesi europei colonialisti i negri erano deputati al lavoro nei campi.
La famosa “Soluzione finale della questione ebraica” (die Endlösung der Judenfrage) non era altro
che l’auspicata e definitiva emigrazione dell’intera comunità ebraica dalla Germania8
, che Hitler
aveva da tempo fissato quale scopo supremo: la conferenza di Wannsee del Gennaio 1942 aveva il
fine di stabilire che gli ebrei fossero concentrati nei ghetti polacchi orientali prima che, con la fine
della guerra, li si potesse evacuare tutti9
.
Se anche i nazisti avessero voluto e tentato di ammazzare tutti gli ebrei, non avrebbero potuto
sterminarne sei milioni
Come si può ragionevolmente pensare che, nel corso di una guerra durissima, nella quale gli Alleati
effettuavano bombardamenti pesantissimi sul suolo tedesco, la Germania, anziché pensare a
combattere, rivolgesse tutte le sue energie al fine di trasportare milioni di persone nei campi di
concentramento oltre ai prigionieri di guerra? Ancora nel Maggio del 1944 i Tedeschi presero in
considerazione l’ipotesi di evacuare circa un milione di ebrei dal fronte orientale, ma, valutato tale
impegno gravosissimo, chiesero la collaborazione degli Alleati10: è chiaro che sei milioni è un
numero superiore a qualsiasi possibilità della Germania in quel momento storico.
5
“Fino ad oggi non è stato trovato un ordine scritto di Hitler di uccidere l’ebraismo europeo e con tutta probabilità non
mai esistito” (Walter Laqueur, Was niemand wiszen wollte: die Unterdrückung der Nachrichten über Hitlers
“Endlösung”, Francoforte sul Meno-Parigi-Vienna, 1981, pag. 190).
6
Infatti la “Germania di Hitler ... lasciò documenti a centinaia di tonnellate ... non vi è stato nulla che ... non abbia
affidato alla carta” (Gerald Reitlinger, La soluzione finale. Il tentativo di sterminio degli ebrei d’Europa 1939-1945,
Milano, 1965, pag. 593). I soli Americani “Esaminarono 1100 tonnellate di documenti, tra i quali ne selezionarono
2500” (Werner Maser, Nuremberg. A Nation on Trial, New York, 1979, pag. 305).
7
L. Feuchtwanger, “Der Gelbe Fleck”. Die Austrottung von 500.000 Deutsche Juden, Parigi, 1936.
8
Léon Poljakov, Le procès de Jérusalem, Parigi, 1963, pag. 158.
9
Gli ebrei erano considerati nemici e si temeva che potessero prendere le armi contro la Germania finché la guerra fosse
continuata: il 5 Settembre del 1939 Chaim Weitzman, presidente dell’Organizzazione Sionista e dell’Agenzia Ebraica,
aveva dichiarato guerra alla Germania a nome di tutti gli ebrei del mondo. Il piú serio piano di emigrazione degli ebrei
dalla Germania individuò come meta il Madagascar, ma non si concretò.
10 Alexander Weizberg, Die Geschichte von Joel Brand, Colonia, 1956.
2
Se non si possiedono straordinarie armi di distruzione di massa, non è facile ammazzare cotanta
gente in cosí breve tempo.
Se anche il genocidio si fosse attuato, non sarebbe stato compiuto per mezzo delle cosiddette
camere a gas
Nessuno ha mai dimostrato l’esistenza e l'impiego delle camere a gas. Inizialmente si cercò di
diffondere la notizia di altri metodi di sterminio, come le camere a vapore, le lastre metalliche e
l’acqua folgoranti per il passaggio dell’energia elettrica: le relative asserzioni, evidentemente
costruite ad arte, non furono ritenute valide e si scelse poi la versione delle camere a gas, a prima
vista piú attendibile11. Ad esempio Benedikt Kautsky, vissuto per tre anni ad Auschwitz dopo essere
stato per quattro a Buchenwald, da un lato sostiene che non meno di tre milioni e mezzo di ebrei
sarebbero stati uccisi ad Auschwitz, dall’altro rimarca: “Sono stato nei campi di concentramento
tedeschi. Tuttavia devo ammettere la verità: mai, in nessun campo, ho visto qualcosa di simile a una
camera a gas”12; egli spiega correttamente anche come l’uso dei prigionieri nell’industria bellica
fosse lo scopo principale della politica dei campi di concentramento durante la guerra. Quelle sulle
camere a gas non sono testimonianze dirette, ma sono basate invariabilmente su voci raccolte, del
tipo: “Ho sentito che ...”, “Mi fu riferito che ...”.
Donde proviene pertanto tale numero assurdamente elevato? Soltanto l’Enciclopedia Ebraica dà il
numero di 5.820.960, senza spiegarne la fonte ed il criterio di calcolo.
Dopo le prime cifre fantasticamente esagerate13, di sei milioni parlò in modo apparentemente piú
credibile Wilhelm Höttl, aiutante di Eichmann ma in realtà spia americana, secondo il quale lo
stesso Eichmann avrebbe esultato per aver appreso della morte di sei milioni di ebrei: la
testimonianza di Höttl fu però rifiutata al processo di Norimberga. Da quel momento, e soprattutto
dopo la ben nota vicenda della cattura ed esecuzione di Eichmann (1961), si è assistito al fiorire di
un vero e proprio genere letterario e cinematografico relativo alle atrocità avvenute nei campi di
concentramento, e parallelamente le associazioni sioniste hanno tanto approfittato e speculato su ciò
da indurre l’ebreo americano Norman Gary Finkelstein a scrivere L’industria dell’Olocausto
(Rizzoli, Milano)14. D'altronde, lo stesso Raul Hilberg ne La distruzione degli ebrei d'Europa, libro
pubblicato nello stesso 1961 e ritenuto una delle fonti piú autorevoli della letteratura olocaustica,
fornisce una stima di cinque milioni e centomila, cioè il 15% in meno del numero imposto dai
mezzi comunicazione di massa.
Si consideri che, già nel 1946, sulla rivista Menorah Journal, l’ebreo Allen Lesser scrisse:
“Secondo quanto divulgato, nell’immediato dopoguerra, dalle agenzie di stampa giudaiche, il
numero di ebrei morti in Europa supera di svariati milioni quello di cui i nazisti non sospettarono
mai l’esistenza”.
Quanti morirono allora? Per rispetto dei morti e di tutti coloro che, ebrei e non ebrei, nel corso della
Seconda guerra mondiale soffrirono, è bene essere sempre cauti e non azzardare cifre senza prove.
Uno dei motivi per cui il calcolo è difficile è che un gran numero di ebrei emigrati, soprattutto
quelli giunti in Palestina, cambiò il suo cognome tedesco in uno cananeo15, rendendo impossibile le
ricerche d’archivio. Possiamo citare Walter Sanning, ricercatore non meglio identificato, che nel
11 Carlo Mattogno, Il mito dello sterminio ebraico, Sentinella d’Italia, pag. 35 e seguenti.
12 Teufel und Verdammte, Zurigo, 1946.
13 Kurt Gerstein sostenne essere morti nelle camere a gas 40 milioni di persone, poi ridusse la cifra a 25,
successivamente si avvicinò a 6.
14 Si noti che Finkelstein, figlio di ebrei tedeschi sopravvissuto ai campi di concentramento, è convinto sostenitore dello
sterminio secondo le cifre fornite da Hilberg. Ebbene, a causa delle sue opinioni antisioniste nel 2008 gli è stato proibito
1983, basandosi sui dati migratorî degli ebrei dall’Europa, suppose un numero verosimile di
300.000, massimo 400.000 morti. Tale cifra già appare molto alta, poiché si avvicinerebbe ad una
decimazione degli ebrei presenti nei territorî occupato dalla Germania durante la guerra.
Sicuramente, oltre alle vittime delle repressioni nei ghetti, come quello di Varsavia, vi furono
migliaia di morti negli ultimi mesi di guerra, in particolar modo per malattie e per fame, quando la
vittoria per la Germania appariva ormai impossibile e nei stessi campi di concentramento, non piú
operativi, l’odio e la frustrazione per l’imminente sconfitta indussero a fucilazioni illegali ed atti di
violenza contro chi, nella mentalità nazista, rappresentava il nemico per eccellenza.
Studî serî potrebbero modificare ancora tale cifra, ma se anche i morti fossero stati alcune centinaia
di migliaia, si tratterebbe di un numero spaventoso; non si dimentichi però che la Seconda guerra
mondiale produsse milioni di perdite in tutti i paesi coinvolti e fu tragica anche per cristiani,
musulmani e altri credenti, non solo per gli ebrei; anche la morte di un solo ebreo innocente è un
crimine contro l’umanità intera, ma quello subita dagli ebrei nella Seconda guerra mondiale è solo
uno dei tanti eccidî della storia, non “il Genocidio” per eccellenza: basta ricordare che i Ceceni,
dall’inizio della guerra contro i Russi nel 1994, hanno patito perdite, in proporzione, maggiore.
Nessuno insomma può negare che gli ebrei abbiano subito uno sterminio, ma esso è uno dei tanti
avvenuti nella storia: il cosiddetto “Olocausto” non ha niente di straordinario, non costituisce
nessuna eccezione. Si fece passare per eliminazione fisica di ebrei quella che fu invece, nella
maggior parte dei casi, emigrazione dall’Europa.
Chi ha interesse allora a diffondere una menzogna cosí assurda come è il numero dei sei
milioni?
I sionisti ed i loro lustrascarpe.
I sionisti non hanno certo i requisiti per rappresentare gli ebrei vittime della guerra, viste le loro
dichiarazioni dell’epoca: il loro capo Chaim Weitzman disse “La parte piú preziosa del popolo
ebraico è già in Palestina, e coloro che vivono fuori della Palestina non hanno la stessa
importanza”, mentre il vicario Greenbaum fu ancor piú esplicito: “Una sola mucca in Palestina
vale piú di tutti gli ebrei rimasti in Europa”
16
.
I sionisti oggi governano direttamente lo stato d’Israele, indirettamente gli Stati Uniti d’America, e
di conseguenza esercitano una fortissima pressione su tutti i paesi occidentali, i quali a loro volta
continuano le loro politiche neocoloniali nel Terzo Mondo: si può pertanto affermare che nella
storia è insolito che una minoranza tanta esigua comandi su cotanta parte dell’umanità.
Lo stato d’Israele pretende di essere l’ambasciatore degli ebrei ed il suo tutore: in tale veste, sotto la
copertura del “maggior genocidio dell’umanità”, può proseguire la sua politica di espansione in
Palestina. E la Germania paga ancora ad Israele indennizzi calcolati sulla cifra di sei milioni di
morti: i sionisti sono molto sensibili alle questioni di denaro.
I sionisti sfruttano le sofferenze patite dagli ebrei durante la guerra per proteggersi dalle giustificate
accuse di genocidio e razzismo nei confronti degli Arabi di Palestina.
Si noti che nei libri di scuola dello stato d’Israele non s'insiste sui sei milioni di morti, poiché i
sionisti stessi ben sanno che si tratta di una falsità enorme, la quale dev’essere invece ancora
imposta ai paesi occidentali
La celebrazione della cosiddetta “Giornata della memoria” si traduce quindi oggi oggettivamente in
un sostegno allo stato criminale ed illegale d’Israele, colpevole di misfatti non inferiori a quelli
della Germania nazionalsocialista, anche perché nazismo e sionismo hanno molte caratteristiche
comuni, a cominciare dal razzismo esasperato.
15 Non è mai esistita una lingua ebraica, ma solo un alfabeto: gli ebrei dell’epoca di Davide e Salomone (X secolo a.C.)
parlavano la lingua già usata nella terra di Canaan da Fenici e Moabiti, poi assunta anche dai Filistei.
Cristianalibera
00domenica 12 novembre 2017 21:38
Come affermava lo stesso ministro della propaganda nazista Göbbels, una bugia ripetuta mille volte
diviene verità, e la maniera migliore per inculcare certe idee nelle masse è indottrinarle quando sono
in età infantile: questo è esattamente ciò che le scuole e i mezzi di comunicazione occidentali, con
la cinematografia sionista di Hollywood in primo piano, fanno da decenni.
Chi avanza dubbî sul numero dei sei milioni di morti e sull’esistenza delle camere a gas, senza
negare affatto che migliaia di ebrei siano periti durante la guerra e negli stessi campi di
concentramento, oggi dalla storiografia di regime riceve il cartellino di “negazionista”: ciò equivale
al carcere in Germania e in Austria, a elevatissime sanzioni pecuniarie in Francia, alla fine della
carriera accademica e a danni nell’avanzamento lavorativo negli Stati Uniti e in quasi tutti i paesi
europei. Dal 19 Aprile 2007, infatti, in tutti gli stati dell’Unione Europea il cosiddetto
“Negazionismo della Shoah” è teoricamente reato penale: reato penale una semplice e disinteressata
manifestazione di pensiero!
Si pensi che l’avvocata Sylvia Stolz nel 2007 fu condannata a tre anni e mezzo di prigione per avere
messo in dubbio la costituzionalità dell’articolo 130 del codice penale tedesco, che punisce la
“negazione dell’Olocausto”; si pensi che l’ingegnere austriaco Wolfgang Frölich, specialista in
disinfestazioni, fu condannato a sei anni e mezzo di reclusione complessivi in quanto “negatore
dell’Olocausto”, avendo manifestato perplessità sull'uso delle camere a gas; si pensi che
l’astronomo di origine svedese Nicolas Köllerström, docente a Londra e ivi impiegato in un istituto
astronomico, fu licenziato per avere pubblicato un articolo su di una rivista “revisionista”17. Ma
nella sola Germania, nel solo anno 2007, le persone perseguite per reati d’opinione furono oltre
17.000: è evidente che la morsa della repressione, a guisa di una moderna Santa Inquisizione, si
stringe allorché si teme che la verità cominci ad emergere.
Un’ultima citazione è chiarificatrice. Il 25 Ottobre 1977 sul Chicago Sun Times, a pagina 27, fu
pubblicato un lungo articolo nel quale si riferiva di una conferenza tenutasi due giorni prima, il 23
Ottobre 1977, presso la Northwestern University di Chicago, sul tema “Il popolo ebraico nel
periodo successivo allo sterminio”. Fra i partecipanti erano Yehuda Bauer e Moshe Davis
dell’Istituto di Ebraismo contemporaneo presso la Hebrew University, e Victor Rosenblum della
stessa Northwestern University, “preoccupati per il fatto che il senso di colpa di fronte allo
sterminio di sei milioni di ebrei si sta affievolendo, anche a causa di opere storiche che contestano
la veridicità e la autenticità di tutti quei documenti che dovrebbero provare lo sterminio sistematico
degli ebrei”18
.
Disse Davis: “Non si può fare affidamento sulla memoria, che con il tempo si affievolisce. Lo
sterminio di sei milioni di ebrei deve diventare una convinzione. Deve essere inserito nei
programmi scolastici di tutti i paesi della civiltà occidentale. Bisogna agire sulla memoria
collettiva. Questo è un lavoro difficilissimo. Deve diventare un riflesso”.
A. Luca de Martini
25 Gennaio 2010
17 “Revisionisti”, non certo “negazionisti”, preferiscono essere chiamati quanti non credono alle falsità della storiografia
ufficiale, mentre “sterminazionisti” sono da loro denominati quelli che continuano a sostenere la cifra dei sei milioni.
18 Introduzione alla seconda edizione di Richard E. Harwood, Ne sono morti davvero sei milioni?, 1974, AAARGH,
Cristianalibera
00domenica 12 novembre 2017 21:57
Cristianalibera
00domenica 12 novembre 2017 22:08
kelly70
00domenica 12 novembre 2017 23:48
Molto, molto interessante. Ed è vero, con chiunque (o quasi) tocchi l'argomento è come parlare della fede in Dio, guai a mettere in dubbio. Peccato che io sia abituata a rifiutare l'indottrinamento, di qualunque natura esso sia, se poi ci vedo una costrizione per legge è un invito a nozze a non crederci. Quale verità ha bisogno di essere imposta con la forza? Nessuna, solo la menzogna lo è.

Max Cava
00lunedì 13 novembre 2017 00:10
Re:
kelly70, 12.11.2017 23:48:

Molto, molto interessante. Ed è vero, con chiunque (o quasi) tocchi l'argomento è come parlare della fede in Dio, guai a mettere in dubbio. Peccato che io sia abituata a rifiutare l'indottrinamento, di qualunque natura esso sia, se poi ci vedo una costrizione per legge è un invito a nozze a non crederci. Quale verità ha bisogno di essere imposta con la forza? Nessuna, solo la menzogna lo è.




Non l'avevo mai guardata sotto questo punto di vista. Bisognerebbe sapere da fonte sicura l'accuratezza dei numeri e cioé quanti erano gli ebrei, prima e dopo.

Comunque, sterminare sei milioni di persone in quel lasso di tempo é "tecnicamente" possibile.

Ho fatto due calcoli (mi é venuta la pelle d'oca) e non ho dubbi.

Ma la possibilità che il numero fosse inferiore, non rende i nazisti meno criminali.

[SM=g2407711]

kelly70
00lunedì 13 novembre 2017 00:17
Re: Re:
Max Cava, 13/11/2017 00.10:



Non l'avevo mai guardata sotto questo punto di vista. Bisognerebbe sapere da fonte sicura l'accuratezza dei numeri e cioé quanti erano gli ebrei, prima e dopo.

Comunque, sterminare sei milioni di persone in quel lasso di tempo é "tecnicamente" possibile.

Ho fatto due calcoli (mi é venuta la pelle d'oca) e non ho dubbi.

Ma la possibilità che il numero fosse inferiore, non rende i nazisti meno criminali.

[SM=g2407711]




Scusa, in base a cosa li hai fatti i conti? Quanti forni crematori c'erano? E quanto ci vuole per bruciare un corpo e quanti corpi vanno nel forno per volta.


Max Cava
00lunedì 13 novembre 2017 00:33
Re: Re: Re:
kelly70, 13.11.2017 00:17:



Scusa, in base a cosa li hai fatti i conti? Quanti forni crematori c'erano? E quanto ci vuole per bruciare un corpo e quanti corpi vanno nel forno per volta.





Più o meno... te lo dico domani!
[SM=g2407711]


kelly70
00lunedì 13 novembre 2017 01:04
Re: Re: Re: Re:
Max Cava, 13/11/2017 00.33:



Più o meno... te lo dico domani!
[SM=g2407711]






Aspetterò [SM=x2485838] [SM=x789048] [SM=x789062]
Cristianalibera
00lunedì 13 novembre 2017 10:40
Le camere a gas. Guardate il video del francese. E non.e' l' unico.
Titti-79
00lunedì 13 novembre 2017 16:07
Bhè, due son le cose: o i tedeschi son stati così bravi da sterminare gli ebrei sotto il naso di tutti, compresi i superstiti nei campi di concentramento, oppure i conti non tornano... [SM=x1468240]
Ma ormai non mi stupirei di scoprire l'ennesimo inganno nella storia dell'umanità. [SM=g27825]


Titti. [SM=x789061]
Cristianalibera
10lunedì 13 novembre 2017 16:25
Re:
kelly70, 12.11.2017 23:48:

Molto, molto interessante. Ed è vero, con chiunque (o quasi) tocchi l'argomento è come parlare della fede in Dio, guai a mettere in dubbio. Peccato che io sia abituata a rifiutare l'indottrinamento, di qualunque natura esso sia, se poi ci vedo una costrizione per legge è un invito a nozze a non crederci. Quale verità ha bisogno di essere imposta con la forza? Nessuna, solo la menzogna lo è.





Esattamente quello che penso anch'io. Ultimamente e' stata condannata una Signora anziana, e non xke ha negato la persecuzioni degli ebrei ma solo la questione dei numeri e le camere a gas.
Questo io chiamo la moderna macchina d'inquisizione. Ieri i potenti di chiesa/stato oggi la politica.
Non finisce piu'.
Cristianalibera
00lunedì 13 novembre 2017 16:35
Re: Re:
Cristianalibera, 13.11.2017 16:25:




Esattamente quello che penso anch'io. Ultimamente e' stata condannata una Signora anziana, e non xke ha negato la persecuzioni degli ebrei ma solo la questione dei numeri e le camere a gas.
Questo io chiamo la moderna macchina d'inquisizione. Ieri i potenti di chiesa/stato oggi la politica.
Non finisce piu'.




www.andreacarancini.it/2017/09/ursula-haverbeck-condannata-alla-prigione-senza-condi...
Max Cava
00lunedì 13 novembre 2017 18:56
Re: Re: Re: Re: Re:

kelly70, 13.11.2017 01:04:




Aspetterò [SM=x2485838] [SM=x789048] [SM=x789062]



Mo ti spiego.

Distribuiti su mezza Europa, anche in Italia, c'erano una cinquantina di campi di concentramento, lavoro, raggruppamento, prigionia etc. 9 di questi erano di sterminio.

Il primo a diventare operativo, nel dicembre del 1941, fu quello di Chelmno dotato di 4 camere a gas dove, a quanto leggo, furono uccisi fino a 6000 ebrei al giorno e qui potrebbe sorgere la domanda sul come si siano disfatti dei cadaveri. Non lo so, faccio il verniciatore.

Da dicembre 1941 a fine guerra (2 settembre 45), trascorrono 1350 giorni (giorno + giorno -).

Dividendo il numero degli ebrei uccisi (6'000'000) per il numero dei giorni, contiamo 4'444 morti ogni giorno.

Dividendo ancora per il numero dei campi di sterminio, otteniamo 493 esecuzioni al giorno in ogni campo.

Non dimentichiamo, inoltre, che nei sei milioni sono compresi tutti quelli morti d'altro,
fame, malattia, privazioni e sevizie.

Di conseguenza, il numero dei morti nelle camere a gas, cala ancora.

E continua a calare se teniamo presente che, a quanto pare, c'erano altri 40'000 (quarantamila) campi più piccoli.

Se tutto ciò corrisponde a verità, forse si é enfatizzato il modo di uccidere (camere a gas e forni crematori) perché particolarmente agghiacciante ma sterminare quella massa di persone, in quel lasso di tempo, é stato sicuramente possibile.

Il link qui sotto porta ad una pagina che parla di tre milioni di ebrei uccisi nei campi di sterminio e quindi le cifre di cui sopra sarebbero da dimezzare.

QUI
É la prima volta che approfondisco questo tema e non mi sento per niente a mio agio. Si sarà esagerato nei numeri, ma addirittura negare il tutto...


Rainboy
00lunedì 13 novembre 2017 19:27
Non mi visualizza il video, credo sia stato rimosso.

kelly70
00lunedì 13 novembre 2017 20:36
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Max Cava, 13/11/2017 18.56:




Mo ti spiego.

Distribuiti su mezza Europa, anche in Italia, c'erano una cinquantina di campi di concentramento, lavoro, raggruppamento, prigionia etc. 9 di questi erano di sterminio.

Il primo a diventare operativo, nel dicembre del 1941, fu quello di Chelmno dotato di 4 camere a gas dove, a quanto leggo, furono uccisi fino a 6000 ebrei al giorno e qui potrebbe sorgere la domanda sul come si siano disfatti dei cadaveri. Non lo so, faccio il verniciatore.

Da dicembre 1941 a fine guerra (2 settembre 45), trascorrono 1350 giorni (giorno + giorno -).

Dividendo il numero degli ebrei uccisi (6'000'000) per il numero dei giorni, contiamo 4'444 morti ogni giorno.

Dividendo ancora per il numero dei campi di sterminio, otteniamo 493 esecuzioni al giorno in ogni campo.

Non dimentichiamo, inoltre, che nei sei milioni sono compresi tutti quelli morti d'altro,
fame, malattia, privazioni e sevizie.

Di conseguenza, il numero dei morti nelle camere a gas, cala ancora.

E continua a calare se teniamo presente che, a quanto pare, c'erano altri 40'000 (quarantamila) campi più piccoli.

Se tutto ciò corrisponde a verità, forse si é enfatizzato il modo di uccidere (camere a gas e forni crematori) perché particolarmente agghiacciante ma sterminare quella massa di persone, in quel lasso di tempo, é stato sicuramente possibile.

Il link qui sotto porta ad una pagina che parla di tre milioni di ebrei uccisi nei campi di sterminio e quindi le cifre di cui sopra sarebbero da dimezzare.

www.google.ch/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=8&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwik1ra2ibzXAhVQ16QKHTX7CHMQFghiMAc&url=https%3A%2F%2Fwww.ushmm.org%2Fwlc%2Fit%2Farticle.php%3FModuleId%3D10005144&usg=AOvVaw1g-ZjC8TqG_L8w...

É la prima volta che approfondisco questo tema e non mi sento per niente a mio agio. Si sarà esagerato nei numeri, ma addirittura negare il tutto...






Negare no, assolutamente, ma che abbiano gonfiato le cifre ci sta.


Cristianalibera
00lunedì 13 novembre 2017 21:42
Non riesco più a visualizzare i messaggi, la pagina si è tutta allargata a causa del link di Max, potete provvedere per piacere?
Cristianalibera
00lunedì 13 novembre 2017 21:52
Ma tra i cosiddetti negatori o piuttosto tra i revisionsti nessuno si sogna di negare la persecuzione degli ebrei e la deportazione nei lager, ma i numeri non quadrano, ti sei visto il video del francese sulle questioni? Soprattutto delle camere di gas?
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