bella discussione
con tre temi diversi che si intrecciano
ma se li intrecciamo troppo nn se ne esce
1.
valore (paimod e andrea): partendo dai singoli presupposti - valore di scambio per paimod, valore d'uso per strangola - sostengono entrtambi argomenti assolutamente ragionevoli
; chiunque abbia provato a piazzare una multi usata sa quanto può essere difficile
... e chiunque abbia sognato, acquistato e curato un bene (a maggior ragione se si tratta di una motocicletta, che nella maggior parte dei casi 'sfugge' alle regole della razionalità degli 'investimenti') attribuisce a quel bene un valore soggettivo completamente diverso dal valore di mercato (emmenomale!
)
2.
strategie di mercato: ognuno, com'é giusto che sia, ha le sue opinioni, ma é indubbio che un'azienda che, per l'appunto, vuole stare sul mercato, punti ad allargare il ventaglio dei potenziali clienti e a ritaglirsi delle fette di mercato che producano utile (ci mancherebbe altro!
); del resto ducati stessa per quanto 'piccola azienda', non é mai stata per sua vocazione un'impresa di nicchia in senso stretto (come bimota, tanto per citare un nome che viene evocato): alcuni non a caso ricordano che nei periodi di crisi nera é stata a galla proprio 'facendo numeri' con il monster
; per quanto mi riguardra potrebbe anche sfidare l'HD facendo una bella custom
, e non sarebbe poi 'sta gran novità perché basta sfogliare un buon libro sulla storia della ns amata per constatare che accanto a tanti bei modelli sportivi ci sono anche motociclette - belle o brutte, di successo o no - con le quali ducati ha provato a 'sfondare' in altre 'nicchie' di mercato (lo scrambler
non era certo un oggetto da pista, per fare un caso...
)
3.
'essere come chi' (non so se é chiaro
, ma é il tema posto da zavi
): dato atto di tutte le legittime opinioni che possono essere formulate rispetto al punto precedente, non si capisce (o nn capisco io
) perché mai ducati dovrebbe assomigliare a qualcosa di diverso da ciò che é
; non comprendo quale diavolo di 'complesso d'inferiorità' spinga ad affermare che 'dovrebbe essere la porsche delle motociclette' (o qualunque altra cosa...
): un conto é cercare di entrare in nuovi segmenti di mercato, 'attaccare' la BMW con la multi da 150 cv, altro paio di maniche é - a mio modo di vedere - svalutare ciò che ducati
già é come marchio, cultura, storia... paragonandosi a qualcos'altro
, perché semplicemente non ne ha bisogno e lo trovo anche un po' umiliante
...avete mai sentito dire a un dirigente della porsche che la sua azienda deve diventare come l'aston martin (o l'MV
, la norton o che
)