In questo momento la difficoltà, almeno per me, è capire esattamente cosa intendi per concetti come "dio", "io", "essere spirituale", e così via.
E' vero che non ricordo di avere mai trovato due persone che avessero esattamente lo stesso concetto di dio... ma anche così, ci serve almeno una definizione di base su cui lavorare per poterci capire. Altrimenti non si va da nessuna parte.
Per esempio, da quest post sembra che tu creda in un dio. Sapresti darmene una definizione, anche solo per punti essenziali? Per esempio, tu credi che esista un agente intelligente, è stato creatore dell'universo ed è tutt'ora capace di interagire con esso? Gli attribuisci anche altre caratteristiche? (es. morali, etc.?)
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Ciao Boy. Se non ti rispondessi sarei stitico come Maxim, ma io sono regolare...Le tue domande richiederebbero una lunga chiacchierata de visu, o, da parte mia almeno una ventina di pagine ed un paio d'ore per digitarle, e non mi esprimerei compiutamente, tanto più che il tempo stringe avendo tra un po in piedi una sfida a bigliardo... comunque sia, voy veloz: in una parola (o poco più) io mi inquadro parimenti in simbiosi con le spiegazioni che ne danno, i manoscritti agnostici di Nag-Hammadi.
In ogni caso, per me, l'esistenza di Dio (o chi per lui) mi è stata postulata dall'esperienza (dovrei qui parlarti del mio ex gruppo, di sedute medianiche, di parapsicologia, ecc ecc, ma faremmo notte), quindi non solo dalla ragione che (per me giustamente) esige una CAUSA PRIMA. Ho (abbiamo) fatto ricerche dirette sul campo, in prima persona per oltre un ventennio, inizialmente giovincelli un pò sprovveduti, poi sempre più interessati e smaliziati dato i riscontri positivi (e oggettivi).
E non mi baso solo, esclusivamente, ad un certo "sentire", un fine ultimo per aprire e chiudere l'infinita serie delle cause e dei fini. Ancora più conciso? Bien, il Dio ebraico non può essere la Grande Sophia. le speculazioni le lascio agli altri. Dico solo che questa mia (nostra) visione ha preceduto il famigerato Biglino e le sue spesso cervellotiche ripartizioni, di almeno un quinquennio. Ma di questo non credo sia il caso di menarne vanto...
Un padre (figuriamoci Dio) in grado di creare per amore, NON distrugge MAI, andrebbe contro i suoi principi, alla sua stessa essenza. Non parteggia per gli uni (gli Ebrei) a discapito di altri (Egiziani e tribù già stanziate). Con questo credo fermamente in un Ente superiore, ne ho (ne abbiamo) avuto più volte dimostrazione. Tutt'altra cosa dal Dio biblico.
Intuisco che mi proporresti ulteriori spiegazioni (ma le palle del bigliardo chiamano...
). Per chiudere resto un attimo nel mio campo, affermando la condivisione con quelle dottrine a carattere religioso sorte dall'osservazione dei fenomeni paranormali, concependo Dio come una REALTA' ASSOLUTA e nel contempo astratta, che NON può essere avvicinato nella sua reale essenza ma che può essere intuito simbolicamente (certamente NON con i numeri che elargisce senza parsimonia Odifreddi...) con l'aiuto di entità superiori che, interagendo, diventano intermediari tra l'Assoluto e l'uomo. Ancora una inezia... molti vituperati "santi" "assaggiarono" Dio, pur non avendone avuto conoscenza.
Un saluto