Ancora una pillola del giorno dopo negata: e finisce in zuffa

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kelly70
00venerdì 4 gennaio 2008 15:25


Un medico di guardia di Porto Empedocle (Agrigento) ha negato la prescrizione della pillola del giorno dopo, farmaco per la contraccezione d’urgenza, dichiarandosi obiettore di coscienza. La persona che l’aveva richiesta lo ha aggredito ed ha ottenuto cosi’ la ricetta ma, nel contempo, si e’ beccata una denuncia per minacce, lesioni e violenza ad un incaricato di pubblico servizio. Ovviamente il medico ha fatto bene a denunciare questa persona che, pero’, avrebbe fatto meglio a denunciare questo medico per omissione di atti d’ufficio e soccorso. Infatti, non esiste il diritto all’obiezione di coscienza per la prescrizione di un farmaco e il rifiuto, da parte di un persona in pubblico servizio, e’ un reato penale in quanto commesso al fine di realizzare un proprio interesse traendone un utile.

Purtroppo dobbiamo registrare episodi del genere, che, se non sono accettabili per la reazione violenta che c’e’ stata, pur rilevando il reato del medico, la responsabilita’ e’ del ministro della Salute, da sempre sordo alle svariate richieste di non condizionare l’acquisto di questo contraccettivo d’urgenza alla ricetta medica, cosi’ come avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, anche per le minorenni, da anni, senza che questo abbia provocato chissa’ quale corsa all’uso o imbarbarimento civile.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=205522
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