Il Caffè di Massimo Gramellini
Bisogna stare davvero male con sé stessi, ma tanto male, per sentirsi disturbati da questa foto.
Lei è Alessia Morani del Pd e ha postato un’innocente e persino elegante istantanea della sua cena di compleanno, senza supporre che avrebbe scatenato un putiferio di critiche da parte di esponenti ed elettori (maschi) del suo partito.
In sostanza i crivellatori da tastiera l’hanno accusata di essere sconveniente. Il vicepresidente di un circolo Pd di Madrid (la notizia è che il Pd ha ancora dei circoli, addirittura a Madrid) l’ha rimproverata per l’uso di foto «inappropriate».
A parte che, se anche si fosse fatta un selfie in tanga maculato dentro una vasca piena di rapper ricoperti di ostriche, sarebbero pur sempre fatti suoi, ma di grazia si può sapere che cosa c’è di inappropriato in questa foto? Il filo di trucco, gli orecchini, il pizzo sul decolleté?
Secondo certi esimi rappresentanti del progressismo internazionale, per risultare credibile una donna che fa politica dovrebbe indossare solo tute sformate, evitare il rimmel come il demonio e autoflagellarsi da mattina a sera con un bastone per lavare i pavimenti.
Un altro gliel’ha proprio scritto: «Per dimostrarti competente, devi mortificare la tua femminilità». Capito? E poi sono gli stessi che firmano le petizioni a favore delle donne iraniane e che davano del bigotto a Ratzinger. Ora eccoli qui, a combattere eroicamente contro il rossetto. Una delle poche cose rosse che gli rimanevano.
fonte:
www.corriere.it"feriscono il mio cuore
d'un languore
monotono."
Paul Verlaine