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Picciotti Rosanero [Topic Ufficiale Palermo Calcio]

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2024 07:42
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Serie A: Gaetano Miccichè eletto presidente della Lega Serie A
[ martedì 20 marzo, 2018 ore: 10:34 ]

Il palermitano Gaetano Miccichè è stato eletto all'unanimità presidente della Lega Serie A, dopo l’indicazione che arrivava da Giovanni Malagò.

Affonda le radici nella Sicilia degli anni settanta la carriera del banchiere Gaetano Micchìchè. La sua carriera si snoda nel gruppo Intesa Sanpaolo, dove dal 2016 è presidente di Banca Imi, ruolo che manterrà anche dopo l’elezione alla guida della Lega, ma non ha mai nascosto, anche per motivi familiari, di strizzare l’occhio al mondo del calcio.

Non solo "obiettivi quantitativi per fare aumentare ricavi e profitti delle società" di calcio. Nel suo nuovo ruolo di presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè ha anche "obiettivi qualitativi". "La Spagna ha grandi campioni, Inghilterra e Germania grandi squadre, ma in Italia abbiamo qualcosa di unico, grandi squadre e grandi città: Napoli, Bari, Roma, Firenze, Bologna, Milano, Torino, Genova, Venezia, con chiese, musei e ristoranti - dice -. Gli altri campionati non possono offrirlo. Mettendo a fattore comune questi fattori possiamo giocarcela".

"Il mondo del calcio deve diventare una realtà sempre più grande dove si possano perseguire gli interessi di tutti". Miccichè, con la sua esperienza di banchiere, conta di "portare un contributo, assieme a consiglio di Lega e ad, di serietà, capacità di coinvolgere tutte le squadre, gli stakeholder, stampa, tifosi, sponsor, organizzatori di eventi". Secondo Miccichè per una Lega efficiente "non servirà fare nulla di straordinario ma seguire il nuovo statuto".

Gaetano Miccichè nasce a Palermo nell’ottobre di 68 anni fa in una famiglia della borghesia palermitana.

Il padre, Gerlando, era un dirigente del Banco di Sicilia. Suo fratello Gianfranco è un politico italiano, presidente dell’Assemblea regionale siciliana e coordinatore di FI per l’Isola; l’altro fratello, Guglielmo, è stato vice presidente del Palermo; suo zio Luigi, invece, fu consigliere della stessa società di calcio alla fine degli anni cinquanta.

Laurea in giurisprudenza ha conseguito nel 1984 il master in business administration presso l’Università Bocconi di Milano. Nel 1971 avvia la sua carriera presso la Cassa Centrale di Risparmio delle Province Siciliane raggiungendo la carica di responsabile della clientela corporate. Nell’aprile del 1989 passa alla Rodriquez come Direttore Centrale Finanza. Nel novembre 1992 diventa direttore generale e successivamente liquidatore delegato della Gerolimich - Unione Manifatture.

Dopo una serie di altri incarichi, nel giugno 2002 entra in Banca Intesa. Cinque anni dopo entra in Intesa Sanpaolo dove è stato direttore generale e membro del consiglio di gestione, responsabile della divisione corporate e investment banking fino al 2016 e amministratore delegato di Banca Imi fino a marzo 2015. Il neo presidente della Lega Serie A di Calcio è anche membro del consiglio di Rcs, società per la quale ha avuto un ruolo di primo piano nella scalata di Cairo. E’ componente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e del comitato scientifico del Politecnico di Milano. Il 31 maggio 2013 è stato nominato Cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Melchiorri trascina il Carpi: Pro Vercelli battuta 2-0, aggancio al Parma
[ martedì 20 marzo, 2018 ore: 10:40 ]

Aggancio emiliano: il Carpi batte 2-0 la Pro Vercelli e si porta a 44 punti, gli stessi del Parma ottavo nella classifica della Serie B. Seconda vittoria consecutiva per gli uomini di Calabro, un gol per tempo ma con lo stesso protagonista: doppietta di Federico Melchiorri, al 33' e al 65'. Le Bianche Casacche, che nel finale hanno sfiorato il gol della bandiera con Castiglia e poi Mammarella, restano invece al terzultimo posto.

Serie B, giudice sportivo: nessuna sanzione per il Novara
[ martedì 20 marzo, 2018 ore: 16:31 ]

Nessuna sanzione. La lega Serie B ha pubblicato il comunicato che riporta le sanzioni del giudice sportivo dopo la 31a giornata: nel documento non vengono segnalate sanzioni contro il Novara dopo le polemiche in merito all’oggetto (non ritrovato) che avrebbe colpito Bruno Tedino nel corso del match del Piola.

Il Palermo (come annunciato anche da Zamparini) non ha presentato ricorso, considerando chiusa la questione. Tre le ammende comminate ad altrettante società, mentre sono undici i giocatori squalificati; la sanzione più dura per Daniele Mignanelli, squalificato per due giornate.

CALCIATORI ESPULSI
SQUALIFICA PER DUE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA

MIGNANELLI Daniele (Ascoli): per avere, al 27° del secondo tempo, rivolto ad un Assistente espressioni ingiuriose.

SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA

GOLUBOVIC Petar (Novara): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.
PESCE Simone (Cremonese): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.
SIGNORI Francesco (Ternana Unicusano): per essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco.

CALCIATORI NON ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA

CERRI Alberto (Perugia): per comportamento non regolamentare in campo; già diffidato (Quinta sanzione).
COPPOLARO Mauro (Brescia): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
DIONISI Federico (Frosinone): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
DONKOR Isaac (Cesena): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
LARIBI Karim (Cesena): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
VOLTA Massimo (Perugia): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Decima sanzione).
ZAJC Miha (Empoli): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).

SOCIETÀ

Ammenda di € 5.000,00 : alla Soc. FOGGIA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, acceso nel proprio settore numerosi fumogeni e bengala; recidiva; sanzione attenuata ex art. 13, comma 1 lettera b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza.
Ammenda di € 2.000,00 : alla Soc. AVELLINO a titolo di responsabilità oggettiva, per avere un proprio collaboratore, al termine della gara, nel recinto di giuoco, rivolto al Direttore di gara espressioni ingiuriose.
Ammenda di € 1.000,00 : alla Soc. CREMONESE per avere suoi sostenitori, al 19° del secondo tempo, lanciato nel recinto di giuoco un fumogeno; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all’art. 13, comma 1 lettera b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza.

Il VAR in Serie B già in questa stagione? Obiettivo playoff: i dettagli
[ martedì 20 marzo, 2018 ore: 16:33 ]

Il Var anche in Serie B? Uno scenario che potrebbe concretizzarsi già nel finale di stagione. Questo è quanto emerge dalle parole del presidente della lega Serie B Mauro Balata, che in un’intervista all’agenzia Adkronos ammette di essere a lavoro con i club per l’introduzione del VAR, approvato in via definitiva anche dall’IFAB, l’organo regolamentare della Fifa.

Per il presidente dell’Aia Nicchi il VAR costa troppo per la serie cadetta, ma l’obiettivo è introdurlo già per i prossimi playoff e playout, “per portare poi l’utilizzo dell’ausilio tecnologico – afferma Balata – in modo definitivo nelle gare della prossima stagione sportiva”.

E aggiunge: “Su mio impulso ha già da diversi mesi avviato uno studio di fattibilità del progetto per capire i costi, tecnologici ed infrastrutturali ed è in attesa di conoscere dall’Aia costi, tempi e modi per procedere all’adozione del Var che, a mio avviso, garantirà un apporto importante in termini di regolarità e trasparenza al nostro campionato”.

TMW - Palermo, il Watford pensa a Coronado
[ martedì 20 marzo, 2018 ore: 16:34 ]

Sirene inglesi per Igor Coronado. Il trequartista del Palermo è finito nei pensieri del Watford. Un’idea che può decollare nelle prossime settimane, il Watford studia il giocatore. Coronado gioca e riscuote consensi in rosanero. E l’Inghilterra chiama...

Giammarva alla Rai: “Siamo sereni, mi aspetto un rigetto dell’istanza”
[ martedì 20 marzo, 2018 ore: 16:38 ]

“Ci aspettiamo e speriamo che ci sia un provvedimento di rigetto dell’istanza di fallimento avanzata dalla Procura della Repubblica e non una sentenza di fallimento”. Il presidente del Palermo Giovanni Giammarva esprime il cauto ottimismo della società del Palermo nel corso di un’intervista rilasciata in esclusiva al giornalista Manlio Mezzatesta per la Tgr Sicilia. L’udienza che dovrebbe essere decisiva sarà mercoledì 21 marzo alle 9.00.

“Abbiamo fiducia e siamo sereni – continua Giammarva – perché le attività svolte dal collegio dei periti hanno cercato di mettere correttamente a fuoco la situazione finanziaria del Palermo”. Il massimo dirigente, insomma, non lascia trasparire dubbi sulla situazione societaria che per quanto non sia florida viene ritenuta lontanissima dallo “stato di decozione” che porterebbe al fallimento.

La Procura di Palermo insisterà sulle tesi accusatorie e il commercialista-presidente, che in passato ha svolto consulenze per conto del tribunale e della stessa Procura, commenta: “La Procura della Repubblica di Palermo ha svolto un ottimo lavoro, non poteva fare altrimenti dopo la relazione di un tecnico (Alessandro Colaci, ndr) che ha fatto emergere certi scenari che noi ovviamente non abbiamo condiviso”.

Il presidente per completare la sua “professione di fede” guarda avanti e pensa anche alla prossima partita casalinga con il Carpi di domenica pomeriggio. “Sarebbe bello vedere uno stadio sempre più pieno di tifosi che danno coraggio e spingono la squadra verso la vittoria, i tifosi sono una grossa risorsa”.

Repubblica: “Rosa, domani il giorno verità ma conti salvi solo con la A”
[ martedì 20 marzo, 2018 ore: 10:58 ]

“Sono giorni difficili quelli che vive il Palermo. Difficoltà nelle quali il campo c’entra solo di riflesso. Perché è inutile negare che sentenze e partite sono in quale modo legate a doppio filo e non è detto che i guai della società di viale del Fante possano finire con il pronunciamento della quarta sezione del tribunale fallimentare che potrebbe arrivare già da domani.
Comunque vadano le cose, infatti, il Palermo resterebbe in una sorta di limbo. Ed è qui che entra in ballo il risultato della squadra di Tedino al pari di quello del team di avvocati messi in campo da Zamparini e dal presidente Giammarva che in questi mesi si è rivelato il miglior acquisto del patron dai tempi di Dybala.
Ma forse converrà fare un passo indietro e cercare di seguire questo filo che lega il campo, il tribunale e, perché no, anche le ultime polemiche tra Zamparini e il suo ex amico Baccaglini. Domani è fissata l’udienza per l’istanza di fallimento. Le tesi della procura e della società rosanero sono rimaste immutate in questi mesi.
Detta in estrema sintesi: per i magistrati il Palermo ha un buco che lo rende insolvente. Per viale del Fante invece i conti sono apposto o, quanto meno, non destano preoccupazione. In mezzo c’è la perizia super partes che sembra dare una valutazione positiva alla tesi del Palermo.

La sensazione, e solo di sensazione si può parlare, è che il fallimento non ci sarà e che Zamparini potrà tirare un sospiro di sollievo. Un breve sospiro di sollievo perché la reale sopravvivenza del Palermo e la possibilità di rendere la società più appetibile per una eventuale cessione passano dalla serie A e dai quaranta milioni che entrerebbero nelle casse soltanto dai diritti televisivi.
Ecco che ogni vittoria, ogni punto perso o guadagnato dalla squadra di Tedino è di fondamentale importanza per la sopravvivenza futura della società altrimenti, bene che vadano le cose, destinata a galleggiare in quel limbo del quale si diceva.
E forse è proprio per questo che, dopo aver passato per sua stessa ammissione una notte insonne per il 2 a 2 di Novara, Zamparini ha deciso di dare battaglia a Baccaglini con una nota redatta cinque giorni dopo la pubblicazione dell’articolo incriminato su “ Repubblica” e ben sei giorni dopo le anticipazioni dei siti.
La sensazione è quella di una tensione sfociata nella controffensiva di Zamparini alle dichiarazioni di Baccaglini che aveva parlato di una gestione della società poco chiara e del fatto che lui e i suoi advisor non avessero mai potuto vedere i reali debiti del club. Dichiarazioni che Baccaglini ha fatto ai magistrati e non in una intervista, con quello che ne comporta. Insomma, Baccaglini, a meno di non volere incorrere nel reato di falsa testimonianza, avrà prodotto dei documenti a sostegno della sua tesi.
Zamparini parla di rilevanza penale nei comportamenti dello stesso Baccaglini che sarebbero emerse da alcune non meglio precisate indagini. Indagini private dello stesso Zamparini visto che Baccaglini non è indagato al contrario del patron che è sotto inchiesta con sei casi di imputazione.
Un’altra cosa che colpisce è come mai Zamparini, che ha questa opinione di Baccaglini, come emerge dalla carte dell’inchiesta, sia tornato a sedersi al tavolo delle trattative anche dopo il fallimento del primo closing.
Ognuno potrà farsi una sua idea di come siano andate le cose, ma tutto ciò appartiene comunque al passato. Quello che più interessa ai tifosi del Palermo è il presente e soprattutto il futuro della società. Zamparini ha detto, l’ultima volta una settimana fa, che questo è il suo ultimo anno alla guida del Palermo. Una cosa che abbiamo sentito ripetere una decina di volte. In più il patron ha detto che Cascio è sparito. Un po’ come è capitato con tutti quelli che in questi anni si sono avvicinati alla società e, a seconda di come si vedono le cose, non hanno offerto o non hanno ricevuto le necessarie garanzie”. Questo è quanto riportato da la “Repubblica”.
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