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Premier processato per «Concussione» & «induzione e sfruttamento Prostituzione Minorile»

Ultimo Aggiornamento: 29/02/2016 18:52
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16/04/2011 00:36

Ruby, Pdl: "Ispettori in Procura a Milano"
Bruti Liberati: "Basta paragoni tra toghe e Br"

Interrogazione dei capigruppo Gasparri e Quagliarello: "Ci sono state palesi violazioni". Il riferimento è anche alle intercettazioni che hanno coinvolto il premier. Nel capoluogo lombardo appare un manifesto che lega i magistrati ai terroristi. Fini: accertare responsabilità di quelle affissioni. Bersani: "Gli avvocati del premier ordinano, i parlamentari Pdl eseguono"


ROMA - Nuovo scontro tra il Pdl e i giudici di Milano. Oggi i capigruppo del Pdl, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello hanno presentato, in Senato, un'interrogazione urgente al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, perché valuti "l'opportunità di intraprendere le iniziative ispettive e disciplinari di propria competenza" per verificare l'operato della Procura di Milano sul caso Ruby. Per i due senatori si sono verificate nell'azione della magistratura contro Silvio Berlusconi "palesi violazioni" della Costituzione.

LE CARTE

AUDIO: I VERBALI

Un clima teso in cui si inserisce il manifesto affisso a Milano a firma dell' 'associazione dalla parte della democrazia' che scandisce: "Via le Br dalle procure". Secca la replica del capo della procura milaese Edmondo Bruti Liberati: "Rammento che a Milano le Br in procura ci sono state davvero, per assassinare magistrati". Bruti Liberati non fa il nome ma tornano comunque alla memoria le recenti estermazioni di Silvio Berlusconi contro le toghe. "Le Br utilizzavano il mitra, i giudici usano il potere giudiziario, ma questo attacco è più pericoloso per la nostra democrazia" aveva tuonato il Cavaliere nei giorni scorsi.

LE FOTO DEI MANIFESTI

L'interrogazione. Nella lunga interrogazione, il Pdl chiede ad Alfano "se non ravvisi l'opportunità di intraprendere le iniziative ispettive e disciplinari di propria competenza al fine di verificare la correttezza o meno dell'operato della Procura della Repubblica di Milano con particolare riguardo all'intercettazione indiretta di comunicazioni e all'acquisizione di tabulati telefonici" e "la regolarità della tempistica di iscrizione sul registro degli indagati di Berlusconi, così da accertare che pur in presenza di un'attività investigativa già chiaramente indirizzata, questa procedura di garanzia non sia stata ritardata al fine di consentire la praticabilità del rito immediato e agevolare la prosecuzione dell'attività intercettiva in violazione della legge".

Le reazioni. Fini è durissimo sulla vicenda dei manifesti: "E' un autentico delirio, basta pensare a quanti magistrati sono stati uccisi dai brigatisti". Per il presidente della Camera "se c'è un manifesto, ci sarà una paternità di questo, e anzichè alimentare polemiche mi auguro che chi di dovere accerti chi si è preso la responsabilità di stampare una così colossale idiozia".

"Quello del Pdl non è altro che un vile atto intimidatorio nei confronti dei giudici milanesi, un altro disperato tentativo di bloccare il processo sul caso Ruby che vede Berlusconi imputato per concussione e prostituzione minorile". Così il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. "Il fatto che un processo si sospenda quando c'è un conflitto di attribuzione è una prassi. Mi auguro che non ci sia bisogno di un emendamento perchè ciò avvenga" commenta il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri.

"Ormai siamo ridotti a questo: il Parlamento e i ministri che si mettono al servizio degli avvocati di Berlusconi". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani attacca così la richiesta del Pdl al ministro della Giustizia di inviare gli ispettori al Tribunale di Milano. "Siamo ridotti così - afferma Bersani - gli avvocati dicono e il Parlamento e i ministri eseguono".

Secca la risposta a Bersani da parte dei senatori del Pdl: "Il gruppo del PdL al Senato non è al servizio di nessuno se non del Parlamento e dei suoi diritti, perchè in tal modo difende il potere legislativo e la sua autonomia. Ed è strano che l'onorevole Bersani svilisca una questione seria in polemica politica".

Fonte: Repubblica

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