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05/11/2010 18:55 | |
Eravamo ragazzi e ci dicevano: “Studiate, sennò non sarete nessuno nella vita”. Studiammo.Dopo aver studiato ci dissero: “Ma non lo sapete che la laurea non serve a niente? Avreste fatto meglio a imparare un mestiere!”. Lo imparammo. Dopo averlo imparato ci dissero: “Che peccato però, tutto quello studio per finire a fare un mestiere?”. Ci convinsero e lasciammo perdere. Quando lasciammo perdere, rimanemmo senza un centesimo. Ricominciammo a sperare, disperati. Prima eravamo troppo giovani e senza esperienza. Dopo pochissimo tempo eravamo già troppo grandi, con troppa esperienza e troppi titoli. Finalmente trovammo un lavoro, a contratto, ferie non pagate, zero malattie, zero tredicesime, zero Tfr, zero sindacati, zero diritti. Lottammo per difendere quel non lavoro. Non facemmo figli - per senso di responsabilità - e crescemmo. Così ci dissero, dall’alto dei loro lavori trovati facilmente negli anni ‘60, con uno straccio di diploma o la licenza media, quando si vinceva facile davvero: “Siete dei bamboccioni, non volete crescere e mettere su famiglia”. E intanto pagavamo le loro pensioni, mentre dicevamo per sempre addio alle nostre. Ci riproducemmo e ci dissero: “Ma come, senza una sicurezza nè un lavoro con un contratto sicuro fate i figli? Siete degli irresponsabili”. A quel punto non potevamo mica ucciderli. Così emigrammo. Andammo altrove, alla ricerca di un angolo sicuro nel mondo, lo trovammo, ci sentimmo bene. Ci sentimmo finalmente a casa. Ma un giorno, quando meno ce lo aspettavamo, il “Sistema Italia” fallì e tutti si ritrovarono col culo per terra. Allora ci dissero: “Ma perchè non avete fatto nulla per impedirlo?”. A quel punto non potemmo che rispondere: “Andatevene affanculo! - Torto, Breve storia di una generazione
da facebook.
in una quindicina di righe c'è la storia della mia generazione. [Modificato da metalalby 05/11/2010 18:56] |
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05/11/2010 18:56 | |
gira su fb mi pare |
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| | | OFFLINE | Post: 3.742 | Registrato il: 26/11/2007 | TW World Champion | |
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05/11/2010 18:56 | |
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| | | OFFLINE | Post: 20.811 | Registrato il: 17/05/2006 | Mi fanno male le dita | |
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05/11/2010 19:01 | |
Beh, non si può negare che fino al 87-88 circa si poteva fare la fortuna anche con la terza media, e gli esempi li ho sotto agli occhi.
Ora come ora, c'è un 1% di possibilità di fare quella fortuna con zero titoli di studio, per cui una laurea o una specializzazione è meglio averla che non averla.
Poi io penso che sempre che ci siano persone adatte per lavorare e persone adatte per studiare, e difficilmente si cambia da un tipo all'altro. Poi dipende da te stesso: hai spremuto abbastanza le possibilità che avevi? ce l'hai messa tutta? hai usato tutti gli stratagemmi immaginabili per arrivare allo scopo? |
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| | | OFFLINE | Post: 5.037 | Registrato il: 27/07/2009 | Non ho un c.... da fare!!! | |
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05/11/2010 19:13 | |
Venimmo vedemmo e senza indugio lo fottemmo (Cit.) |
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| | | OFFLINE | Post: 29.255 | Registrato il: 02/11/2004 | Mi fanno male le dita | |
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05/11/2010 19:17 | |
è tristemente vero |
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| | | OFFLINE | Post: 972 | Registrato il: 04/07/2010 | Main eventer | |
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06/11/2010 01:32 | |
purtroppo in un certo senso ha ragione.
Penso per esempio al fatto che una volta l'Universita' non era obbligatoria(penso fosse giusto cosi) e una volta finito il Liceo io decisi di fare il praticantato e poi diventare commercialista.
Certo non era facile,ma togliersi parecchi anni di studio ha favorito e anche molto la mia scelta verso quel lavoro |
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