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L'ULTIMO GIOCO di Francesco Ventanni

Ultimo Aggiornamento: 05/06/2010 09:49
26/05/2010 13:33
 
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TITOLO CORTOMETRAGGIO: L'ultimo gioco
LOCANDINA DEL CORTOMETRAGGIO:



DURATA: 12 min
REGIA: Francesco Ventanni
ATTORI PRINCIPALI: Elisabetta Roscini, Francesco Paolo Albamonte
SCENEGGIATURA: Francesco Ventanni
MUSICHE: Annalisa Cambiotti (Bethoveen-Manson)
FOTOGRAFIA: Francesco Ventanni - Alessio Martino
MONTAGGIO: Francesco Ventanni - Alessio Martino
BREVE SINOSSI: Una donna, un uomo e un pericoloso gioco erotico
BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA: Ho frequentato nel 2005 la scuola di cinema "Salon Indien" di Alessio Martino a Perugia, sempre nello stesso anno ho scritto e diretto il cortometraggio "L'ultimo gioco". Ho frequentato inoltre alcuni corsi di scrittura a Napoli alla "Scuola di cinema di Roma" con lo sceneggiatore Alfredo Mazzarra. Nel 2007 ho scritto e diretto il cortometraggio "Il Direttore", nel 2008 ho diretto un altro cortometraggio "La strada di casa", nel 2009 ho scritto e diretto il cortometraggio "L'Innamorato, la Pupa e la Guardia", nel 2010 ho scritto e direto il cortometraggio "Un mondo imperfetto" con il quale parteciperò allo short film corner di Cannes

FINESTRA player DOVE VISUALIZZARE IL CORTO O EVENTUALE LINK UTILE DOVE POTER VISIONARE IL CORTO:






29/05/2010 12:25
 
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Il lato tecnico del corto mi è piaciuto, soprattutto la fotografia. La trama è abbastanza interessante e la recitazione non è male, soprattutto quella di Elisabatta Roscini, che risulta abbastanza credibile. L' unica pecca pecca è il risvolto che prende verso la fine quando entra in gioco il fattore più soprannaturale. Mi sarebbe piaciuto di più vedere un conflitto più acceso tra marito e moglie.



Io Sono Leggenda







29/05/2010 15:07
 
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tratto in modo abbastanza fedele da un libro che ho letto ormai da parecchi anni, il quale puntava sulla costruzione di un climax claustrofobico qui assente. l'economia del corto è sbilanciata sul rapporto dei due personaggi che non sembrano completamente a loro agio in ruoli che prevedono un coinvolgimento così intimo (sopratutto lui). l'estrema linearità della regia non maschera una erecitazione abbastanza sopra le righe, in particolare mi è parsa eccessivamente espressionista la scena della morte dell'uomo
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zombies last supper
29/05/2010 16:45
 
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Due attori bellocci ma legnosi (specie lui) animano questo omaggio forzato ed inconcludente al romanzo "Il gioco di Gerald" di Stephen King. Trattasi del classico lavoro non proprio da buttare, in quanto sicuramente dignitoso dal punto di vista realizzativo, ma che regala poco o nulla sotto qualsiasi punto di vista: sballata la sceneggiatura, soltanto sufficiente la regia e poco efficace il commento musicale.


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


02/06/2010 16:06
 
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Non credo d'aver capito bene dove vada a parare il finale, tuttavia non è questo che più mi ha disturbato.

E non mi ha disturbato nemmeno la recitazione dei due attori coinvolti, bruttina e poco sincera.

A disturbarmi è l'atmosfera da feticcio, il sapore di plastica che si respira per l'intero corto.

Abbiamo una storia non completamente originale, una musica di certo non originale nemmeno di striscio, e tutta una sequela di banali oggetti casalinghi (dvd, libri...) che sanno tanto, troppo, di forzata esibizione citazionista.

Preferirei una maggiore originalità, una ricerca di trame e luoghi più personali.

Regia da video matrimoniale, poco artistica, che punta all'essenziale e a volte infila qualche elementare effetto.

Non ho apprezzato.


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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."
05/06/2010 09:49
 
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L'ultimo gioco

Confesso che malgrado la recitazione legnosa dei primi dialoghi, e alcune discutibili citazioni (i dvd di Tarantino, il romanzo di King), il corto di Francesco Ventanni mi stava interessando.
Poi subentra il Déjà vu, e l'assurda morte del ragazzo, e il fattore soprannaturale non pienamente sviluppato affossano il corto.

Peccato....

Alienante
www.alienante.it



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