Da sottolineare come quella m***a di Piersilvio non abbia detto " ci penso io, sono giovane e milanista" bensì "ci pensa mio padre", che per la cronaca ha 82 anni e un fardello di vita immenso...
Magari ci fosse stato un Andrea Agnelli qua
Arcanna Jones, 17/03/2017 10.28:
Ma tutti i soldi già versati dai cinesi? Quale provenienza hanno?
Non vorrei che tutta questa messa in scena sia solo un camuffamento per introitare fondi neri dall'estero come paventava Riccardo...
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Mia ipotesi, raccogliendo le info che ho, su quello che è successo:
2013-2014: Fininvest da mandato i suoi advisor per trovare soggetti interessati ad investire in una operazione di finanza strutturata avente al centro il Milan. L'obbiettivo sono i mercati asiatici, interessati da una bolla borsistica.
2015: il broker Bee predispone il piano, basato sulla leva finanziaria (ci guadagno perché la % di ricavi è maggiore della % di interessi che pago per i prestiti, ottenuti dando in saldo la stessa società) e l'acquisto a debito della società. Il guadagno doveva derivare dallo sbarco alla borsa di Hong Kong
Berlusconi si ingolosisce, cambia il piano mettendo a disposizione solo la minoranza delle azioni: 48% per 480 milioni è il deal. Nel mercato si spendono 90 milioni di euro, ma cominciano i problemi....crollo delle borse cinesi, troppe condizioni di potere poste dal venditore, problemi sulla trasparenza dei fondi, indagini della Magistratura
2016: Bee si eclissa, così come la finanziaria svizzera cui era collegato, con il carcere per i suoi dirigenti. Fininvest raccoglie un altra cordata, stavolta capitanata dal famoso intermediario americano Galatioto, Sonny Wu e un nuovo broker sconosciuto Yongong Li
Fininvest mette in piazza la trattativa estiva, fissando il prezzo: circa 500 milioni per tutto. Per Galatioto e Wu è un prezzo troppo alto, vorrebbero lasciare macerare Silvio ancora per un pò...ma ne approfitta Yongong Li, che accetta le condizioni fin qui discusse e versa 100 ml di euro come caparra (nel senso di penale, arrha poenalis), in modo da garantirsi i tempi necessari per integrare la cordata
Novembre 2016: Li riesce ad integrare la cordata, ma nuove leggi restringono molto pesantemente la possibilità di esportare capitali per finanziare attività in perdita, soprattutto nel settore entertainment e soprattutto per le società pubbliche, tra cui figuravano i principali soci di Li (Banche, Ping An Assicurazioni, Huarong)
Dicembre 2016: prima fissato e poi rimandato, il closing slitta perché mancano le autorizzazioni per l'espatrio dei soldi raccolti. Li si fa prestare da Huarong altri 100 ml per una nuova "caparra", portando così a 200 ml il saldo a disposizione su di un conto separato Unicredit (ed è questo l'importante) e A MIO PARERE legato da una condizione sospensiva alla riuscita del closing. Piano A: sbloccare le autorizzazioni; Piano B: cercare fondi fuori Cina
Febbraio-Marzo 2017: le autorizzazioni non si sbloccano assolutamente, e anche altri affari ne pagano le conseguenze (Wanda Group perde 50 ml come penale su di un acquisto saltato ad Hollywood). Tutti i soggetti si ritirano, al massimo diventando investitori, facendo diventare insostenibile la leva finanziaria dell'operazione. Anche sotto velate minacce di strascichi legali sui 200 milioni sul conto Unicredit, Fininvest concede ulteriore termine a Li...che ormai è alla corda e dovrà abbandonare l'operazione.
Il mio parare è che i soldi NON sono di Berlusconi. E che i 200 milioni NON vengono automaticamente incamerati da Fininvest, ci sarà battaglia legale sulla interpretazione delle clausole contrattuali a riguardo.
Morale? Berlusconi è il peggiore presidente della storia del calcio: riesce a vincere 5 Champions League e poi a distruggere la stessa squadra, lanciandola in pasto al primo squalo che gli offre più grano.
[Modificato da M.Van Basten 17/03/2017 16:57]