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Bruno Senna: "Vado in F.1 senza l'aiuto di zio Ayrton"

Ultimo Aggiornamento: 14/11/2008 18:28
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13/11/2008 23:14

Il brasiliano ha chiuso la seconda stagione in GP2 alle spalle di Giorgio Pantano. Lunedì debutterà sulla Honda Formula 1 nei test del Montmelò: "La mamma non voleva che corressi per il nome, ma so gestire la pressione"


Bruno Senna è nato il 15 ottobre 1983 a San Paolo


SAN PAOLO (Brasile), 13 novembre 2008 - Quartiere Santana, avenida Olavo Egido. Il taxi si ferma sotto un palazzo snello, rivestito di piastrelle grigie, che svetta tra le casupole: lì, al 16° piano, ci sono gli uffici della Fondazione Ayrton Senna. Quattro più sotto gli uffici dove il tre volte campione del mondo dirigeva i suoi affari. Oggi costituisce il suo Memoriale: vi sono custoditi i caschi indossati nel corso degli anni e i trofei vinti in giro per il mondo. L’arredamento è un po’ vecchiotto. “Abbiamo lasciato tutto com’era quando c’era ancora lo zio”, rivela Bruno Senna, figlio di Viviane (la sorella di Ayrton). Dopo aver chiuso la seconda stagione in GP2 alle spalle di Giorgio Pantano, il pilota brasiliano, 25 anni compiuti il 15 ottobre, debutterà sulla Honda Formula 1 nei test del Montmelò, da lunedì della prossima settimana. “É un sogno avere questa opportunità: anche se corro da soli 4 anni è come se aspettassi da 10 di guidare una F.1”.

La attende un lavoro duro perché, portando il nome Senna, ovviamente ci si aspetta molto da lei.

“Sì lo so, ma prima o poi sapevo che ci avrei dovuto fare i conti, farò il meglio che posso e spero basti per guadagnarmi una monoposto”.

Quali saranno le mosse per arrivare preparato al test?

“Ho lavorato sodo sotto l’aspetto della preparazione, per il collo in particolare. La GP2 è comunque una buona base: basti pensare che lo sterzo è molto più pesante che in Formula 1 e quella monoposto mette sotto sforzo tutto il corpo. Poi nei giorni scorsi sono stato a Brackley per parlare con gli ingegneri, imparare i vari sistemi e le procedure”.

Ha già parlato anche con Ross Brawn?

“L’ho incontrato per la prima volta dopo Monaco. Credo sia stimolante lavorare con un uomo così esperto e di successo. Posso imparare tanto”.
Ovviamente l’obiettivo è quello di ottenere il posto per il prossimo anno.

“Sì, chiaramente è quello. Naturalmente sarà il team a decidere. Io ce la metterò tutta per dimostrare di avere il potenziale necessario”.

Ci sono state diverse voci che la davano in Toro Rosso per via dell’amicizia che lega lei e legava soprattutto suo zio a Gerhard Berger. Poi non se ne è fatto nulla, perché?

“In realtà venivo dato alla Toro Rosso proprio per il rapporto che mi lega a Gerhard. Ma Berger non mischia la vita privata con gli affari e non mi darà alcuna opportunità se non crederà che sia abbastanza buono”.

Honda ha accompagnato i trionfi di suo zio: cosa significa per lei?

“Qualcosa di speciale. Honda e Ayrton hanno avuto una relazione così buona perché avevano in comune gli stessi valori: la dedizione al lavoro ad esempio. Credo che i giapponesi lo avessero eletto a simbolo perché si identificavano con lui”.

Sua madre in questo momento è più orgogliosa o preoccupata?

“È abbastanza contenta. Diciamo che quando ho iniziato era molto preoccupata per i pericoli dell’automobilismo e non voleva che prendessi molti rischi. E poi temeva l’esposizione mediatica: ricordava come Ayrton, malgrado la sua carriera, avesse una buona relazione solo con poche persone e che fosse comunque sottoposto di quando in quando a critiche. Ma io ho imparato sin dall’inizio della mia carriera a gestire questa pressione”.

Torniamo alla GP2: cosa non ha funzionato quest’anno per riuscire a vincere il titolo?

“Purtroppo l’affidabilità è stata inferiore alle attese. Può succedere. Anch’io ho commesso degli errori ma se ho perso il campionato è più per i cedimenti meccanici o le penalità. Fortunatamente essere finito secondo dietro Giorgio Pantano non è stato troppo penalizzante. Da una parte è stato frustrante non aver vinto, dall’altra credo che la gente giusta abbia saputo riconoscere che le condizioni non erano state ottimali”.

Da brasiliano come ha vissuto la gara finale del Mondiale?

“Come tutti ho fatto il tifo per Felipe Massa, credo che se avesse vinto il campionato sarebbe stato un bene per l’automobilismo del nostro Paese. Abbiamo bisogno di un idolo che spinga i ragazzini a correre e ci permetta di scovare nuovi talenti. Comunque Lewis ha meritato di vincere il titolo, tutti e due lo avrebbero meritato ma alla fine solo uno lo può vincere”.

Conosce Hamilton?

”Sì ci conosciamo. Ayrton è un suo idolo ed è anche per questo che adora mia madre. Sarebbe voluto venire a vedere il Memoriale ma c’era troppa pressione da parte dei media. Aveva programmato anche una visita al cimitero di Morumbi”.

Quale è il suo ruolo nella Fondazione?

“Faccio un po’ da ambasciatore in Europa: molti non hanno le idee chiare su cosa facciamo. Mia madre è la presidentessa e lavora quotidianamente qui. La grande cosa è che si lavora con i bambini: solo l’anno scorso ne abbiamo aiutati un milione e trecento mila nell’istruzione e nello sport. Una delle cose che mi rende più orgoglioso è la Cattedra per l’educazione e lo sviluppo che ci è stata assegnata dall’Unicef. Siamo l’unica organizzazione non governativa al mondo ad aver avuto un simile riconoscimento”.

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi per gazzetta.it
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14/11/2008 12:18

ipocrisia allo stato puro....
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14/11/2008 14:34

Re:
guardiola1, 14/11/2008 12.18:

ipocrisia allo stato puro....




Non credo, in gp2 sta dimostrando di avere qualità.

Se le confermerà o meno in f1 è tutto da vedere, comunque il solo nome non ti fa far carriera, abbiamo esempi recenti o quasi, di gente che pur avendo il nome ha praticamente fallito: Villeneuve, Hill. Rosberg e Piquet è ancora presto per giudicarli ma finora non hanno fatto niente di speciale.
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14/11/2008 17:20

Re: Re:
radcla, 14/11/2008 14.34:




Non credo, in gp2 sta dimostrando di avere qualità.

Se le confermerà o meno in f1 è tutto da vedere, comunque il solo nome non ti fa far carriera, abbiamo esempi recenti o quasi, di gente che pur avendo il nome ha praticamente fallito: Villeneuve, Hill. Rosberg e Piquet è ancora presto per giudicarli ma finora non hanno fatto niente di speciale.



oddio radcla hill e villeneuve hanno vinto un mondiale e parecchie gare a testa, oltre ad essersi portati a casa qualche milioncino abbondante di $
Io questo non lo chiamerei proprio nulla..
Diciamo che Senna assomiglia alla lontana a Damon Hill perchè entrambi sono arrivati tardi alle competizioni.
Hill verosimilmente non sarebbe divenuto nessuno se non fosse morto Senna, debutto in F1 tardissimo a più di 30 anni in squadre minori nel 92, poi passò in williams di cui era già collaudatore per sostituire Patrese che passò nel 93 alla Benetton per chiudere la carriera, alla williams necessitavano di un pilota scarso che desse una mano a Prost a stravincere il mondiale.
Ritiratosi Prost e preso Senna, Hill venne confermato come un Barrichello qualsiasi, ma il fatto volle che dopo tre gare si ritrovò senza Capitano e divenne un top driver maciullato da Schumacher.
Poi nel 96 aveva un macchinone ancore di Newey, ancora con motore Renault, e contro una Benetton con Alesi e Berger e una Ferrari alimentata a scoregge V10 per la prima volta nella storia, con proprio Villeneuve come compagno, uno che guidava quell'auto dal 91 vinse in carrozza ma vien da dire: grazie al cazzo.
Villeneuve invece debuttò più giovane, era già fortino a differenza di Hill, veniva da due anni vittoriosi in Cart, e se vogliamo azzardare un paragone nei suoi primi due anni è stato un piccolo Hamilton.
Poi la Williams si perse per strada con quella merda di motori Mecachrome Supertec, lui si buttò in Bar con Pollock e in pochi anni si era bello che fottuto la carriera.

Piquet è una pippa scandalosa, Rosberg invece è veloce e decisamente più forte del padre... peccato guidi una scuderia che ormai ha le stagioni contate, e con la Mclaren decisa a tenere Hamilton a vita più una mezza sega, la Ferrari tra Alonso e Vettel, la Renault che se può si tiene il tappo spagnolo e vicino una sega scandalosa, e la Bmw che ha Kubica e vicino per forza di cose deve avere un cruccotto, o la williams miracolosamente si riprende, o qualche squadra se lo prende e quindi red bull toyota o honda avranno una crescita insperata, oppure io lo vedo un novello montoya, casinista ma che in fin dei conti non ha combinato una ceppa
però montoya ha vinto un pò.. diciamo a mezzo tra monty e versbatten [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476]

tornando a Senna... troppo, troppo entusiasmo.
E' un pilota discreto punto.
Non ha NULLA del Senna vero, dal mio punto di vista se dovesse arrivare al livello di Massa griderei al miracolo.
Vediamo se mi smentisce [SM=x44453]

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14/11/2008 17:59

Re: Re: Re:
bremaz, 14/11/2008 17.20:



oddio radcla hill e villeneuve hanno vinto un mondiale e parecchie gare a testa, oltre ad essersi portati a casa qualche milioncino abbondante di $
Io questo non lo chiamerei proprio nulla..
Diciamo che Senna assomiglia alla lontana a Damon Hill perchè entrambi sono arrivati tardi alle competizioni.
Hill verosimilmente non sarebbe divenuto nessuno se non fosse morto Senna, debutto in F1 tardissimo a più di 30 anni in squadre minori nel 92, poi passò in williams di cui era già collaudatore per sostituire Patrese che passò nel 93 alla Benetton per chiudere la carriera, alla williams necessitavano di un pilota scarso che desse una mano a Prost a stravincere il mondiale.
Ritiratosi Prost e preso Senna, Hill venne confermato come un Barrichello qualsiasi, ma il fatto volle che dopo tre gare si ritrovò senza Capitano e divenne un top driver maciullato da Schumacher.
Poi nel 96 aveva un macchinone ancore di Newey, ancora con motore Renault, e contro una Benetton con Alesi e Berger e una Ferrari alimentata a scoregge V10 per la prima volta nella storia, con proprio Villeneuve come compagno, uno che guidava quell'auto dal 91 vinse in carrozza ma vien da dire: grazie al cazzo.
Villeneuve invece debuttò più giovane, era già fortino a differenza di Hill, veniva da due anni vittoriosi in Cart, e se vogliamo azzardare un paragone nei suoi primi due anni è stato un piccolo Hamilton.
Poi la Williams si perse per strada con quella merda di motori Mecachrome Supertec, lui si buttò in Bar con Pollock e in pochi anni si era bello che fottuto la carriera.

Piquet è una pippa scandalosa, Rosberg invece è veloce e decisamente più forte del padre... peccato guidi una scuderia che ormai ha le stagioni contate, e con la Mclaren decisa a tenere Hamilton a vita più una mezza sega, la Ferrari tra Alonso e Vettel, la Renault che se può si tiene il tappo spagnolo e vicino una sega scandalosa, e la Bmw che ha Kubica e vicino per forza di cose deve avere un cruccotto, o la williams miracolosamente si riprende, o qualche squadra se lo prende e quindi red bull toyota o honda avranno una crescita insperata, oppure io lo vedo un novello montoya, casinista ma che in fin dei conti non ha combinato una ceppa
però montoya ha vinto un pò.. diciamo a mezzo tra monty e versbatten [SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476] [SM=x44476]

tornando a Senna... troppo, troppo entusiasmo.
E' un pilota discreto punto.
Non ha NULLA del Senna vero, dal mio punto di vista se dovesse arrivare al livello di Massa griderei al miracolo.
Vediamo se mi smentisce [SM=x44453]





I $$$ in F1 se li porta a casa anche l'addetto alle pulizie nei box! [SM=x44452]

Per il resto la tua analisi su Hill e Villeneuve, mi pare che confermi quanto avevo detto: non hanno fatto nulla di eclatante. E' vero hanno vinto un modiale a testa e diversi GP, ma praticamente con gli avversari che erano ridotti alla frutta. A momenti Schumi con una ferrari pietosa riusciva a togliergli il titolo!

Su Rosberg e Piquet rimando i giudizi, è ancora presto. Vedremo in futuro, ma se avranno qualità riusciranno a trovare anche un posto nelle scuderie di punta.

Quanto a Bruno Senna, mi sembra che da un paio di anni faccia bene in GP2, campionato che però seguo poco.
In F1 gli peserà di certo il nome dello zio, comunque non è neanche sicuro che ci arrivi. Se ci arriverà, giudicheremo ...
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14/11/2008 18:28

evidentemente la cordata di sponsor che ha dietro è appetitosa per molti team di formula uno


in formuala 1 non arrivano quelli solo bravi
arrivano prima quelli con gli sponsor e poi se so bravi è anche meglio

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