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Ucraina

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08/09/2005 17:03

Україна
Ucraina, Yuschenko scioglie governo
Decisione dopo caos per corruzione
Il presidente ucraino Viktor Yuschenko ha sciolto il governo presieduto dalla premier Iulia Timoshenko. La decisione arriva dopo lo scandalo corruzione che aveva portato alle dimissioni del capo del Consiglio di sicurezza nazionale, Petro Poroshenko, e del vice premier con delega per le questioni umanitarie Nikolai Tomenko. Del nuovo governo è stato incaricato uno dei leader di "Nostra Ucraina", Yuri Yekhanurov.

Una sorta di effetto domino, con alcuni membri dell'esecutivo dimessisi fino a quando Yushenko ha optato per il colpo di spugna di fronte allo scandalo che stava montando, e ha così deciso di sciogliere il governo della pasionaria della "rivoluzione arancione". Il tutto dopo che la prima pedina era stata fatta cadere sabato scorso da Oleksandr Zincenko: lasciando la poltrona di capo di gabinetto, non aveva avuto remore nell'accusare di corruzione l'intero entourage del presidente. A suo dire la leadership della "rivoluzione arancione" starebbe manovrando per rivedere a favore suo e dei suoi amici le controverse privatizzazioni del precedente regime. In particolare Zincenko ha chiamato in causa Poroshenko, un magnate televisivo tra gli uomini più ricchi d'Ucraina.

E proprio Poroshenko è stato il primo a dimettersi, rimettendo il proprio incarico di segretario del Consiglio nazionale di Sicurezza e Difesa. Dopo di lui è stato Nikolai Tomenko, vicepremier con delega alle questioni umanitarie, a gettare la spugna: "Io - ha puntualizzato Tomenko - non ho rubato e non voglio essere implicato nella corruzione in cui sono impelagati i più stretti consiglieri del presidente". Anche Poroshenko ha rigettato tutte le accuse, spiegando di non avere mai fatto pressioni per bloccare un'inchiesta sulla corruzione al vertice del nuovo governo: "Per me - si è difeso annunciando le dimissioni - l'onore e la dignità sono più importanti del mio posto". A fare le spese della tempesta che si è abbattuta sul governo è stato anche il consigliere numero uno del presidente, Aleksandr Tetriakov, sospeso dal suo incarico per tutta la durata dell'inchiesta.

Il premier incaricato Yuri Yekhanurov ha 57 anni e negli ultimi mesi ha occupato la poltrona di governatore nella regione di Dnepropetrovsk.

Fonte www.tgcom.it/

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08/09/2005 17:28

insomma pure in ucraina l'è tutto da rifare. pure il governo arancione è in mano a gente
corrotta. in compenso l'economia è distrutta e le ragazze non possono fare altro che
venire in occidente per rifarsi una vita. mi sa che 'sto passaggio dal comunismo burocratico
e illiberale al capitalismo si poteva fare meglio, magari lasciando a Gorbaciov tutto il
tempo di gestire una fase di transizione dall'Urss agli stati nazionali, dall'economia
pianificata all'economia capitalistica.
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26/05/2007 13:11

Ucraina, militari marciano su Kiev
Fedeli a Yushenko, contro il governo


Alta tensione in Ucraina dove la crisi in corso, tra il presidente Viktor Yushenko e il governo filo-russo in carica di Viktor Yanukovich, rischia di trasformarsi in guerra civile. Migliaia di soldati delle truppe del ministero dell'Interno stanno muovendo verso la capitale Kiev contro gli ordini dello stesso ministero. Alla guida delle truppe c'è il comandante Aleksandr Kihzenko, fedele al presidente Yushenko.

"L'ordine di mobilitazione - si legge in una nota - è stato dato peronalmente dal comandante dei reparti del ministero, Olexander Kikhtenko... a dispetto degli ordini del ministro dell'Interno".

Il ministro degli Interni ucraino, Vasili Tsushko, ha detto che "di fatto" non ha più il controllo delle truppe e ha confermato che circa 2.000 agenti stanno dirigendosi verso Kiev. "Il comandante delle truppe Oleksandr Kikhtenko agisce secondo ragioni e logiche sue", ha aggiunto. "Speriamo che il buon senso vincerà e che questi ragazzi non debbano eseguire ordini criminali", ha detto il suo vice, Mikhail Kornienko.

Venerdì il presidente Yushchenko ha firmato un decreto con cui avoca a sé il controllo delle "truppe interne", togliendolo alministro Vassilij Tzuskho. Un'ennesima prova di forza tra il presidente e il governo del primo ministro, il filo-russo Viktor Yanukovich, che sta destando preoccupazioni a Mosca come in Occidente.

Fonte Tgcom.it

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26/05/2007 13:12

Ucraina, "Truppe senza controllo"
Ministro Interno:comandante agisce solo


Il ministro degli Interni ucraino, Vasili Tsushko, ha detto che "di fatto" non ha più il controllo delle truppe e ha confermato che circa 2.000 agenti stanno dirigendosi verso Kiev. "Il comandante delle truppe Oleksandr Kikhtenko agisce secondo ragioni e logiche sue", ha aggiunto. "Speriamo che il buon senso vincerà e che questi ragazzi non debbano eseguire ordini criminali", ha detto il suo vice, Mikhail Kornienko.

Fonte Tgcom.it

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06/01/2009 15:40

Europa:inaccettabile,fornitura riprenda
Gas,Ucraina chiude flusso per l'Ue
Europa:inaccettabile,fornitura riprenda


Naftogaz Ukraini, la compagnia energetica ucraina, ha ammesso il blocco totale del transito di metano russo verso l'Europa. L'annuncio, dato dal numero uno dell'azienda, Oleg Dubina, giunge dopo la protesta della presidenza ceca della Ue sul taglio delle forniture di gas russo via Ucraina in alcuni stati membri definito "completamente inaccettabile". L'Unione europea chiede che "le forniture di gas all'Ue riprendano immediatamente".

La drastica riduzione delle forniture di gas russo verso i Paesi delll'Unione europea rappresenta un cambiamento "radicale" della situazione, aveva detto il ministro ceco dell'Industria e presidente di turno Ue, Martin Riman, nel corso di una serie di colloqui a Kiev. Nel corso della notte, Gazprom aveva ridotto a circa un terzo il transito attraverso l'Ucraina di gas per l'Europa occidentale. La delegazione dell'Ue, composta da Riman e da alti funzionari della Commissione europea, era giunta lunedì a Kiev per discutere della crisi energetica che oppone la Russia e l'Ucraina mettendo a rischio le forniture energetiche di diversi Paesi europei.

Ue: "Situazione inaccettabile, negoziato riprenda"

"Senza allarmi preventivi e in chiara contraddizione con le riassicurazioni date dalle più alte autorità russe e ucraine all'Unione europea, le forniture di gas in alcuni stati
membri sono state tagliate in misura sostanziale: questa situazione è completamente inaccettabile", si legge nella nota Ue-Commissione europea. La presidenza ceca e l'esecutivo Ue "chiedono che le forniture di gas alla Ue riprendano immediatamente e che le due parti riprendano i negoziati con l'obiettivo di una regolazione definitiva della loro disputa commerciale bilaterale". Ue e Commissione indicano che "intensificheranno il dialogo con entrambe le parti perchè sia raggiunto rapidamente un accordo". Poco dopo, è giunta la conferma da parte di Kiev del blocco totale di gas russo verso l'Europa.

Scajola: "La situazione non ci preoccupa"
La situazione non "presenta particolari preoccupazioni" "grazie agli altissimi livelli di stoccaggio e consumi relativamente bassi" che possono "assicurare riserve per alcune settimane". E' quanto fa sapere il Ministero per lo sviluppo economico spiegando che il ministro, Claudio Scajola, ha attivato il decreto che prevede il potenziamento delle importazioni di gas da paesi diversi dalla Russia e "la convocazione del comitato di emergenza ed il monitoraggio del sistema del gas" per affrontare il taglio delle forniture deciso da Gazprom nell'ambito delle tensioni con l'Ucraina.

Ue: "Italia fra i Paesi a rischio"
Nella guerra del gas tra Russia e Ucraina l'Italia è tra i paesi a rischio insieme ad Austria, Ungheria e Slovenia. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea per il quale questi quattro paesi "potrebbe essere colpiti" dalla riduzione delle forniture di gas dalla Russia. A subire le conseguenze della crisi, secondo la stessa fonte, sono state già Romania, Bulgaria, Macedonia, Grecia, Turchia e Slovacchia.

Gazprom-Kiev: trattativa riprenderà l'8 gennaio
Riprenderanno l'8 gennaio a Mosca le trattative fra Gazprom e Naftogaz Ukraini sulla 'guerra del gas' che vede impegnate le due repubbliche ex sovietiche in un duro braccio di ferro, afferma il capo della compagnia ucraina Oleg Dubina citato dall'agenzia Interfax. Dubina ha detto in una conferenza stampa a Kiev di aver ''parlato con il numero uno di Gazprom Aleksei Miller. L'8 gennaio parto per Mosca per continuare le trattative''.

Fonte Tgcom.it

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PippyZzetta
06/01/2009 17:28

again [SM=x44465]

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PippyZzetta
07/01/2009 10:25

certo che
- c'è la crisi, ma non c'è nessun problema per l'italia
- le banche falliscono, ma in italia non è così
- c'è cassa integrazione e licenziamenti, ma l'italia è la meglio in europa
- l'ukrania chiude il gas, ma in italia non c'è da preoccuparsi

ora mi chiedo, siamo i più meglio d'europa o ci stanno un attimo pigliando per il culo? [SM=x44452]

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07/01/2009 11:38

Re:
piperitapatty, 07/01/2009 10.25:

certo che
- c'è la crisi, ma non c'è nessun problema per l'italia
- le banche falliscono, ma in italia non è così
- c'è cassa integrazione e licenziamenti, ma l'italia è la meglio in europa
- l'ukrania chiude il gas, ma in italia non c'è da preoccuparsi

ora mi chiedo, siamo i più meglio d'europa o ci stanno un attimo pigliando per il culo? [SM=x44452]




Anche più di un attimo
ed a questo punto devo rivalutare le parole profetiche di un mio vecchio amico di liceo:
"Il Culo sarà il sesso del futuro!"


Comunque, seriamente, hai elencato solo 4 casi che stanno mettendo in crisi le famiglie italiane,
ma, essendo raro che si possano verificare simultaneamente su molte famiglie,
la gente si lascia imbambolare come quegli amici descritti da Nikki: "Ma quale crisi? In tv non ne ho mai sentito parlare!"

Però sarà meglio continuare a parlare QUI della CRISI.... [SM=g1700002]


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PippyZzetta
07/01/2009 12:59

tra l'altro questa diventa anche un'ottima scusa/legittimazione per i prossimi rincari sulla bolletta del gas [SM=x44451]
anche se la crisi dura due ore [SM=x44457]

[SM=x44465]
[Modificato da piperitapatty 07/01/2009 12:59]

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07/01/2009 13:17

Re:
piperitapatty, 07/01/2009 12.59:

tra l'altro questa diventa anche un'ottima scusa/legittimazione per i prossimi rincari sulla bolletta del gas [SM=x44451]
anche se la crisi dura due ore [SM=x44457]

[SM=x44465]




Certo, anche perchè i russi hanno collegato il prezzo del gas a quello del petrolio (non ho ancora capito come, solo al rialzo? [SM=x44467]).

Comunque è strana la coincidenza di queste crisi cicliche Russia-Ucraina
che si ripresentano puntualmente solo nei mesi freddi in cui l'UE ha maggior bisogno di gas.

PS per fortuna che tra pochi anni avremo talmente tanti gassificatori da diventare noi un hub europeo per la distribuzione del gas in UE [SM=g51505]
Beh, almeno questo è il sogno che ci hanno promesso [SM=x44473]
07/01/2009 15:55

Re:
piperitapatty, 07/01/2009 10.25:

certo che
- c'è la crisi, ma non c'è nessun problema per l'italia
- le banche falliscono, ma in italia non è così
- c'è cassa integrazione e licenziamenti, ma l'italia è la meglio in europa
- l'ukrania chiude il gas, ma in italia non c'è da preoccuparsi

ora mi chiedo, siamo i più meglio d'europa o ci stanno un attimo pigliando per il culo? [SM=x44452]




Dimentichi le forniture di gas da Tunisia e Libia? Sarà per questo che si son tanto arruffianati il buon vecchio Gheddafi in passato? [SM=x44452]
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07/01/2009 16:01

Re: Re:
Colonnello Kilgore, 07/01/2009 15.55:




Dimentichi le forniture di gas da Tunisia e Libia? Sarà per questo che si son tanto arruffianati il buon vecchio Gheddafi in passato? [SM=x44452]




da lì mi sembra che arrivi circa un 40-45% del nostro gas,
poi, esclusa la Russia, un'altra bella fetta anche da altri paesi tra cui anche i Paesi Bassi...
quindi come scusa per aumentarci la bolletta del gas sarebbe un bel pretesto, considerando che la stima va fatta sull'andamento dei prezzi degli ultimi 6 mesi, ciusto? [SM=x44465]
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PippyZzetta
07/01/2009 16:02

Re: Re:
Colonnello Kilgore, 07/01/2009 15.55:




Dimentichi le forniture di gas da Tunisia e Libia? Sarà per questo che si son tanto arruffianati il buon vecchio Gheddafi in passato? [SM=x44452]



algeria, non tunisia [SM=x44473]

cmq lo importiamo anche dal mare del nord [SM=x44451]

Alla domanda su cosa potrebbe succedere se la disputa tra Russia e Ucraina durasse ancora a lungo, visto che secondo gli analisti l'Europa ha scorte sufficienti per diversi giorni ma non per settimane, il portavoce (di Rompicojola) ha risposto: "Abbiamo già previsto l'aumento dell'import dagli altri Paesi, laddove dovesse rendersi necessario: Libia, Algeria, Olanda, Norvegia e Gran Bretagna

siamo salvi [SM=x44508]

(spero si noti l'ironia per il fatto che dobbiamo importare...quanto? quasi i 3/4 dell'energia che consumiamo [SM=x44452] )
[Modificato da piperitapatty 07/01/2009 16:03]

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10/07/2009 13.45 - Capitano Marino: Mi quoto, aggiungendo che io soltanto pagherò il dolce alla Pippi.
07/01/2009 16:03

Re: Re: Re:
Etrusco, 07/01/2009 16.01:




da lì mi sembra che arrivi circa un 40-45% del nostro gas,
poi, esclusa la Russia, un'altra bella fetta anche da altri paesi tra cui anche i Paesi Bassi...
quindi come scusa per aumentarci la bolletta del gas sarebbe un bel pretesto, considerando che la stima va fatta sull'andamento dei prezzi degli ultimi 6 mesi, ciusto? [SM=x44465]




Quel ciusto fa molto Ratzinger [SM=x44457] . E cmq è vero quel che dice SCajola, e cioè che abbiamo un mucchio di scorte?
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07/01/2009 16:21

Re: Re: Re:
piperitapatty, 07/01/2009 16.02:



algeria, non tunisia [SM=x44473]

cmq lo importiamo anche dal mare del nord [SM=x44451]

Alla domanda su cosa potrebbe succedere se la disputa tra Russia e Ucraina durasse ancora a lungo, visto che secondo gli analisti l'Europa ha scorte sufficienti per diversi giorni ma non per settimane, il portavoce (di Rompicojola) ha risposto: "Abbiamo già previsto l'aumento dell'import dagli altri Paesi, laddove dovesse rendersi necessario: Libia, Algeria, Olanda, Norvegia e Gran Bretagna

siamo salvi [SM=x44508]

(spero si noti l'ironia per il fatto che dobbiamo importare...quanto? quasi i 3/4 dell'energia che consumiamo [SM=x44452] )





e si è dimenticato di dire che tra 5 anni avremmo 5 centrali nucleari che soddisferanno il 50% del fabbisogno energetico nazionale...
quindi non preoccupiamoci!!!



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Excel 2003-2007 - Win8 e prec
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Un unica certezza: il dubbio!
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Ogni tesi basata su ipotesi false è anch'essa falsa!
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La coerenza è la virtù degli imbecilli!
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La coerenza dell'incoerenza è il motore della saggezza!
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07/01/2009 17:21

Colonnello Kilgore, 07/01/2009 16.03:




Quel ciusto fa molto Ratzinger [SM=x44457] . E cmq è vero quel che dice SCajola, e cioè che abbiamo un mucchio di scorte?



Scusate, ancora non mi sono ripulito delle contaminazioni natalizie [SM=g1470351]

[SM=x44452]

Quanto alle scorte di gas, non so nulla di preciso, ma si parla di un'eventuale autonomia di poche settimane.
Comunque male che vada mi ritirerò a svernare in campagna, dove ho ancora da collaudare la nuova caldaia a legna:
una fiammante Lamborghini 35Kw [SM=x44486]


fantasex, 07/01/2009 16.21:



e si è dimenticato di dire che tra 5 anni avremmo 5 centrali nucleari che soddisferanno il 50% del fabbisogno energetico nazionale...
quindi non preoccupiamoci!!!







Si, certo, magari di qui a 5 anni ci arriveremo tutti ibernati
o liofilizzati sottovuoto [SM=x44453]
Che poi tra scegliere il posto dove costruirle, convincere la popolazione e costruirle, collaudarle e mettere a regime
ci andrà di lusso se impiegheremo solo 10-15 anni! [SM=x44472]

PS senza gas verrebbe a mancare anche buona parte della nostra corrente elettrica: sono sempre più diffuse ormai le turbine a gas, specialmente quelle di nuova concezione sfornate dalla GE/Nuova Pignone
[Modificato da Etrusco 07/01/2009 17:24]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
09/01/2009 20:20

Re: Re: Re:
piperitapatty, 07/01/2009 16.02:



algeria, non tunisia [SM=x44473]





Lapsus, cheido venia.

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28/02/2014 14:14

Facciamo una sintetica panoramica per capure meglio gli ultimi sviluppi in Ucraina:


La rivoluzione arancione e il periodo 2004-2010

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Rivoluzione arancione.
Julija Tymošenko insieme al Presidente Viktor Juščenko

I risultati delle elezioni presidenziali dell'ottobre/novembre 2004, dopo proteste popolari per sospetti di brogli a favore del primo ministro Janukovyč (sostenuto dal presidente uscente moderato Kučma) e la cosiddetta "Rivoluzione arancione" da parte dei sostenitori di Juščenko, vennero sospesi dalla corte suprema.

Le elezioni si ripeterono il 26 dicembre 2004 e il nuovo presidente risultò Viktor Juščenko, entrato in carica il 23 gennaio 2005. Tale rivoluzione vide il forte sostegno degli Stati Uniti e dell'Unione Europea, che salutarono con favore la caduta di un'altra autocrazia post-sovietica. Con l'ascesa al potere di Juščenko ed il conseguente spostamento politico dell'Ucraina verso l'Unione Europea, Gazprom tuttavia iniziò a tariffare il gas all'Ucraina al prezzo di 230 dollari, aumentando considerevolmente la precedente tariffa di 50 dollari, da sempre un prezzo di favore della Russia verso l'Ucraina.

In seguito alle elezioni per la Verchovna Rada, il parlamento ucraino, tenutesi il 26 marzo 2006, la "coalizione arancione" presieduta da Juščenko uscì notevolmente ridimensionata a causa del voltafaccia di una parte della coalizione, il partito socialista. Janukovyč, eletto primo ministro, riuscì poi a modificare la costituzione per via parlamentare riducendo i poteri del presidente. Ciò spinse Juščenko, il 2 aprile 2007, a firmare un decreto per sciogliere il parlamento e indire nuove elezioni legislative; il decreto venne bocciato in parlamento, fra le proteste del premier Janukovyč e dei suoi sostenitori nelle piazze.

Il 30 settembre 2007 la crisi sfociò in elezioni parlamentari anticipate, frutto di un accordo tra Juščenko, Janukovič ed il presidente del parlamento, Oleksandr Moroz. L'esito fu controverso: se il Partito delle Regioni di Janukovič risultò essere il primo partito, la coalizione tra il Blocco Elettorale Julija Tymošenko di Julija Tymošenko e il Blocco Nostra Ucraina-Autodifesa Popolare di Juščenko ottenne la maggioranza dei seggi. Julija Tymošenko fu pertanto nominata primo ministro il 18 dicembre 2007.

Nel 2008 si verificò un'altra crisi politica, causata dalle reazioni alla guerra in Ossezia del Sud; il presidente Viktor Juščenko sciolse, dopo circa un anno dalle precedenti elezioni, la Verchovna Rada e indisse nuove elezioni, poi annullate a causa della formazione di una nuova coalizione di governo, sempre guidata da Julija Tymošenko.

La rivoluzione dell'Euromaidan (2014)

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Manifestazioni pro-europee nel 2013 in Ucraina.

Nel 2010 alle elezioni presidenziali fu eletto Presidente della Repubblica Viktor Yanukovych, che sconfisse la Tymošenko di stretta misura. Nel 2011 la Tymošenko venne coinvolta in un procedimento penale per malversazione di fondi pubblici, con l'accusa di aver siglato con la compagnia russa Gazprom un contratto per la fornitura di gas naturale giudicato inutilmente oneroso per il paese. Il 29 agosto 2012 la Corte Suprema dell'Ucraina nell'ultimo grado di giudizio ha confermato la condanna a sette anni di reclusione per abuso d'ufficio. A favore dell'ex Primo Ministro ucraino è arrivata la sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo, che il 29 aprile 2013 ha decretato "illegale" la detenzione della Tymošenko.[6]

Nel corso del 2013 iniziarono forti proteste pro-europee contro il presidente Yanukovych, politicamente filo-russo, sfociate in dicembre quando il governo ha sospeso un accordo di associazione tra l'Ucraina e l'Unione europea. Tali proteste sfociarono poi nel corso di gennaio e febbraio 2014 in feroci e violenti scontri con feriti e morti, che hanno portato il 22 febbraio alla deposizione del Presidente Yanukovych e alla scarcerazione della Tymošenko.

L'Ucraina tra UE, NATO e Russia

Gli accordi di Schengen

Dal 21 dicembre 2007, in seguito all'estensione dell'area Schengen, arrivata fino alla Polonia, sono aumentate le pressioni ucraine sull'Unione europea per un'accelerazione del processo di integrazione. Schengen, infatti, comporta un notevole inasprimento del regime dei visti fra i paesi che vi aderiscono e gli altri e ciò ha reso molto difficile i passaggi di frontiera dall'Ucraina alla Polonia, che erano prima circa 6,5 milioni l'anno. Questo è un problema soprattutto per le circa centomila persone che si stima vivessero di traffici transfrontalieri e per gli abitanti della Galizia, inclusa nella Polonia dal XV al XVIII secolo, poi governata dall'Austria e di nuovo unita alla Polonia dal 1921 al 1941, dove pertanto molti abitanti hanno parenti oltreconfine. Per questo Polonia e Ucraina hanno sottoscritto un accordo secondo cui gli abitanti a meno di 50 km dal confine non avranno bisogno dei visti, se l'UE approverà.[7]

Fra Russia e Occidente
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Manifestazioni pro-europee nel 2013 in Ucraina.

L'Ucraina, come altri paesi dell'ex-URSS, sconta la tensione derivante dalla volontà della Russia di mantenere la propria influenza e in certi casi la sovranità su questi popoli ed il loro desiderio di affrancarsi da Mosca ed entrare a far parte, nel caso dell'Ucraina, di Unione Europea e Nato: le tensioni in Moldavia/Transnistria e nell'area del Caucaso (Georgia, Ossezia, Inguscezia, Abcasia) che da anni sono teatro di conflitti e cruente rappresaglie quando non di guerra vera e propria fra Russia e governi e/o indipendentisti locali (spesso sostenuti dagli USA), non di rado riguardano anche l'Ucraina in quanto le unità militari navali della Russia sono di stanza nel porto di Sebastopoli.

Politica

la Verkhovna Rada: il Parlamento dell'Ucraina
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Politica dell'Ucraina.

L'Ucraina è una repubblica semi-presidenziale con la classica tripartizione dei poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. Il Presidente, eletto direttamente dal popolo, resta in carica 5 anni ed è formalmente il Capo dello Stato.

Il Parlamento ucraino, la Verchovna Rada è mono-camerale e conta 450 seggi. È il primo responsabile della formazione dell'esecutivo e del Consiglio dei ministri al cui capo sta il Primo Ministro.

Le leggi, gli atti parlamentari e governativi, i decreti presidenziali e gli atti del Parlamento di Crimea possono essere annullati dalla Corte Costituzionale, se violano la Costituzione. La Corte Suprema è il maggior organo del sistema giudiziario. Ufficialmente sono garantite forme di decentramento amministrativo e governo locale. I consigli cittadini e locali e i sindaci sono eletti dal popolo e esercitano controllo sul bilancio dell'ente locale cui sono preposti, mentre i capi degli oblast' e dei raion sono cooptati dal Presidente della Repubblica[8].


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28/02/2014 14:23

La Russia invade l'Ucraina

Fonte: RaiNews

Nella notte occupati gli aeroporti di Simferopoli e Sebastopoli

Ucraina accusa Mosca: invasione armata in Crimea. Yanukovich in Russia. Kiev: estradizione

Il ministero dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, accusa Mosca di "invasione armata" dopo l'occupazione nella notte, da parte di uomini in uniforme militare, degli aeroporti di Sebastopoli e Simferopoli in Crimea. Appello del Parlamento ucraino alla Russia di rispettare la sovranità territoriale. La procura di Kiev pronta a chiedere l'estradizione di Yanukovich. La Svizzera apre un'inchiesta per riciclaggio nei confronti del presidente deposto

- See more at: www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ucraina-crimea-blitz-filo-russo-aeroporto-7dcb968e-2f97-4ca2-89f9-83cc27549d84.html#sthash.mZbc5...

Nella notte occupati gli aeroporti di Simferopoli e Sebastopoli

Ucraina accusa Mosca: invasione armata in Crimea. Yanukovich in Russia. Kiev: estradizione

Il ministero dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, accusa Mosca di "invasione armata" dopo l'occupazione nella notte, da parte di uomini in uniforme militare, degli aeroporti di Sebastopoli e Simferopoli in Crimea. Appello del Parlamento ucraino alla Russia di rispettare la sovranità territoriale. La procura di Kiev pronta a chiedere l'estradizione di Yanukovich. La Svizzera apre un'inchiesta per riciclaggio nei confronti del presidente deposto

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01/03/2014 23:26

Non oso parlare di Crimea [SM=x44497] temo i filo putiniani che mi invadano. Già una settimana fa è stata una faticaccia respingerli, ora che hanno pure i carri armati saranno gasatissimi.
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