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Shoah, il Giorno della Memoria

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2017 00:27
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27/01/2004 10:24

si celebra oggi...

Perché non possiamo dimenticare
Il drammatico racconto del premio Nobel
della pace su quei terribili giorni
di ELIE WIESEL

UNDICI aprile 1945: un ragazzino ebreo si svegliò e si rese conto d´esser vivo. 11 aprile 1945: era un giorno particolare per tutta quella gente - in gran parte ebrei, ma non solo - che si trovava a Buchenwald, un campo vicino Weimar. Weimar è una città famosa grazie a Goethe - e a causa di coloro che nel campo erano stati condannati a morte.

A partire dal 5 aprile, quando l'esercito americano aveva iniziato l'avvicinamento al campo, il comando delle SS iniziò, giorno dopo giorno, a eliminare migliaia di persone. Di 80mila che erano, ne erano rimasti 20mila circa, e questi dovevano essere fatti fuori proprio quell'11 aprile.

Quella mattina, quando si svegliarono, quei 20mila erano convinti d'esser rimasti gli ultimi esseri umani viventi di Buchenwald. I cancelli furono spalancati. Stava per avere inizio la marcia della morte. L'Angelo della Morte stava aspettando. All'improvviso accadde qualcosa. Ancora oggi non so di preciso cosa. Alcuni membri dei gruppi della resistenza interna al campo comparirono, imbracciando delle armi, e attaccarono i tedeschi. Due ore più tardi arrivò l'esercito americano.
Quando furono lì mi domandai chi, tra loro e me, fosse più reale. Mi domandai chi, tra loro e me, fosse più umano. Mi domandai al sogno di chi io stessi assistendo, se al loro o al mio. Il ragazzino ebreo di quell'11 aprile da quel momento in poi ha dedicato la propria vita a scrivere storie, a raccontare fatti, cercando di trovare le parole opportune per descrivere ciò che le parole non possono dire, cercando di mettere a frutto quel che sapeva e quel che ricordava.

Non ha cercato di destare pietà - è troppo tardi per la pietà. Non tentato di provocare commozione - è troppo tardi anche per quella. Ha cercato, cosa ancor più importante, di appellarsi a un qualche senso di giustizia, per il passato e, soprattutto, per il futuro.
Credo che accadde verso mezzogiorno, o forse l'una. Ricordo con precisione che cosa feci. Ricordo chi mi trovai accanto. Ricordo le parole che avrei voluto proferire, ma che non proferii. Ricordo che alcuni prigionieri di guerra russi rinchiusi a Buchenwald non vollero attendere oltre, impugnarono delle armi, saltarono sulle jeep americane e si precipitarono a Weimar, la città della cultura, la città dello spirito, a cercare vendetta.

Io ero troppo giovane ed ero troppo ebreo. Tutto ciò che i miei amici ed io finimmo col fare fu radunarci nelle nostre baracche e organizzare un minjan, una funzione religiosa. Che altro potevamo fare? Recitammo il Kaddish, la preghiera per i defunti. La recitammo in un modo che non potrò mai dimenticare. La recitammo nel modo in cui soltanto la gente squilibrata la sa declamare. Lì, sulle rovine della speranza umana, sulle rovine della civiltà, giovani e vecchi - esseri umani senza più età, spogliati di tutto ciò che dall'uomo è stato dato all'uomo - ci riunimmo per santificare e glorificare il nome del Signore eterno.

Lì. In quel momento. Questo è ciò che facemmo.
Ora cerco di rievocare, cerco di richiamare alla memoria i fatti per capire come questa storia conduca a me, che sono un insegnante, sono uno scrittore e cerco di raccontare storie e di capire le storie che racconto. Che cosa provai quel giorno? Che cosa provammo tutti noi quel giorno? Può sembrare sconcertante, ma è la verità: in noi non ci fu assolutamente amarezza. Non esecrammo nemmeno i nostri aguzzini. Fummo sopraffatti da un'indicibile tristezza - non solo per le persone care che ci eravamo lasciati alle spalle, o che si erano lasciate noi alle spalle, ma in un certo qual senso anche per il futuro, perché istintivamente, intuitivamente, avevamo già percepito la verità. Una verità che avrebbe aggiunto molte dimensioni alla nostra tragedia.

Ci rendemmo conto che per tutto quel tempo ci eravamo sbagliati. Avevamo ritenuto che il mondo non sapesse. Il mondo sapeva. Inoltre comprendemmo anche - ma soltanto molto più avanti - che gli assassini avevano messo in piedi un vero e proprio apparato. Non fu semplicemente questione di uccidere, come in un pogrom. L'ebreo è sempre stato abituato ai pogrom. Per molti secoli ha dovuto conviverci, qualche volta sopravvivendo, altre volte perendo in essi. Questa volta, invece, era stata messa in moto una vera e propria macchina e - Dio ce ne scampi! - il sistema funzionava! Più tardi ancora scoprimmo anche che gli assassini non rappresentavano la feccia della società, bensì si trattava di gente che aveva studiato, molti dei quali laureati...

Ne abbiamo apprese di cose, da quell'11 aprile! I pochi di noi che sopravvissero, sopravvissero soltanto per puro caso. E tuttavia proprio perché sopravvissuti, ritenemmo che ogni minuto delle nostre vite dovesse essere consacrato ad una sorta di missione impossibile - una vocazione, una responsabilità, un obbligo. Dovevamo fare qualcosa dei nostri ricordi, di tutto quello che sapevamo. Dovevamo farne qualcosa non tanto per amore dei nostri morti, quanto per amore dei bambini che ancora dovevano nascere, ebrei e cristiani, musulmani e buddisti, bambini di ogni dove.

Si presentò un problema. Non ne avevamo gli strumenti. Come scrivere, quali parole utilizzare quando tutte le parole sono state ormai contaminate? Come restituire loro l'originale bellezza, la loro purezza? Come esprimersi a parole, quando si avverte che ognuna di esse è inadeguata, minimizza l'esperienza vissuta, più che trasmetterla? Come si può comunicare qualcosa che per sua stessa natura, se non per la sua portata, travalica ogni comprensione, immaginazione, percezione umana?

In un primo tempo i sopravvissuti dell'apparato nazista furono altresì vittime della società civile. Centinaia di migliaia di sopravvissuti, liberati nel 1945, furono obbligati a rimanere con le loro famiglie negli stessi campi dai quali erano stati liberati. Vi rimasero cinque anni, perché nessun paese volle accoglierli.
A quel tempo nessuno poteva più dire "Non sapevamo". Tutti sapevano. Dopo la liberazione i cancelli continuarono a rimanere sbarrati e, ciò nonostante, noi non provammo indignazione. Persino allora continuammo soltanto a provare tristezza.

Eravamo tristi perché la nostra storia non bastava come testimonianza; nessuno voleva recepire le nostre parole. Per molti anni i sopravvissuti furono considerati alla stregua di reietti... eppure ancora adesso credo che la storia che essi cercarono di raccontare, la loro storia grondante d'angoscia, non è circoscritta alla nostra sola vita. Riguarda me. Riguarda tutti noi...

E ora, abbiamo forse imparato a raccontarla quella storia? No, non ancora. Le parole sono tuttora troppo elusive, le immagini troppo sfocate. Non vogliamo raccontare storie tristi. Non vogliamo che vi rattristiate. Che cosa vogliamo da voi? Che siate più consapevoli, più schietti, più sensibili. Ecco, questa è la chiave giusta: maggiore sensibilità. Quando rievoco il passato, cercando di capire e di soppesare gli eventi che condussero a quel genocidio, ricordo insensibilità, indifferenza. Noi ebrei morimmo perché il mondo fu indifferente. Abbiamo appreso che l'indifferenza per il male è essa stessa male. Abbiamo appreso che se il male colpisce un popolo e gli altri non reagiscono, il male esacerba le proprie dinamiche. Vorrei che potessimo fermarlo.

Quell'11 aprile 1945 un ragazzino ebreo cercò lì a Buchenwald di capire che sogno stesse facendo. Ancora adesso sto tentando di capire se i miei sogni mi appartengono davvero. Tutti i libri che ho scritto sono in realtà il mio modo di parlare a quel ragazzino. Sento il suo sguardo fisso sul mio volto. Lo sento chiedermi: "Che cosa ne hai fatto della tua vita?". Io scrivo. Scrivo. Scrivo. Cercando di spiegarvi ciò che ho fatto della mia vita. Non lo so. La risposta non verrà da me. Verrà dai nostri figli.

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27/01/2004 10:35



Roma - Campidoglio - "Nessuno potrà mai mettere sullo stesso livello fascismo e antifascismo perché la memoria va utilizzata anche per non mistificare la storia". Lo ha detto il sindaco di Roma, Walter Veltroni, intervenendo a un convegno in Campidoglio, promosso dall'Associazione partigiani, presieduto da Giuliano Vassalli in occasione della Giornata della memoria.

Roma - Auditorium - Michele Placido ha aperto la celebrazione: dopo aver salutato le autorità presenti ha letto una poesia di Primo Levi. Quindi ha dato la parola a Gerardo Agostini, presidente dei combattenti e dei partigiani. Quindi è stata la volta del ministro Moratti

Roma - Auditorium - Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi è arrivato all'Auditorium, accolto dai rappresentanti della cominità ebraica italiana, dal presidente del Senato Marcello Pera e dal vicepresidente della Camera Publio Fiori, presente per il governo il ministro per l'Istruzione Letizia Moratti.

Roma - In occasione di questa giornata il presidente Ciampi ha conferito una serie di Medaglie d'oro al Merito Civile. La medaglia alla memoria è andata ad Angelo Donati che salvò con la collaborazione delle autorità civili e militari italiane, migliaia di ebrei di diverse nazionalità. Una Medaglia d'oro è stata conferita al Comune di Assisi, che si distinse per particolari iniziative che consentirono la salvezza di numerosi perseguitati politici, ebrei, profughi e sfollati. Ha inoltre conferito quattro Medaglie d'argento al merito civile a monsignor Umberto Rossi (alla memoria), al comune di Castiglion Fiorentino, al comune di Vicchio (Fi) e al comune di Campodimele (Lt).

Roma - Auditorium - "Per non dimenticare": questo il monito con cui si apre la celebrazione della giornata della memoria della sala dell'Auditorium nel Parco della Musica a Roma.

Roma - Tempio ebraico - Una delegazione della Margherita, guidata da Francesco Rutelli, insieme ai parlamentari diessini Gavino Angius e Luciano Violante, ha deposto due corone di fiori alla sinagoga romana, a Lungotevere Cenci.

Roma - La manifestazione promossa dal Senato (in diretta su RaiUno) è nell'Auditorium Parco della Musica di Roma, dove alla presenza del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e davanti a una platea di studenti delle scuole medie superiori, prenderanno la parola il presidente del Senato, Marcello Pera, il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, il presidente della Shoah Foundation, Douglas Greenberg e il presidente della Confederazione tra le associazioni combattentistiche e partigiane, Gerardo Agostini.

Roma - Oggi si celebra il giorno della memoria, dedicato alle vittime dell'Olocausto, e numerose sono le manifestazioni in tutta Italia. La ricorrenza del Giorno della Memoria è stata istituita dal Parlamento italiano con una legge nell'estate del 2000, promulgata dal presidente della Repubblica il 20 luglio dello stesso anno. Il titolo della norma reca: "Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti". Un minuto di silenzio e di raccoglimento sarà osservato in tutti gli uffici del Viminale, nelle prefetture, questure e nei comandi dei vigili del fuoco, secondo le disposizioni del ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu.

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27/01/2004 15:37

...
SHALOM

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iomi(col)ricord
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27/01/2004 15:50

[SM=x44469] [SM=x44469] [SM=x44469]

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27/01/2004 18:07

giusto ricordare. è l'unico modo che abbiamo per far si che tali atrocità non si ripetano...sarei contento che in un giorno come questo in tv non ci fossero le solite cose.
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27/01/2006 20:28

Scusate tanto è oggi o ieri???

Cmq un pensiero credo sia dovuto!

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28/01/2006 00:42

Re:

Scritto da: ska77c 27/01/2006 20.28
Scusate tanto è oggi o ieri???

Cmq un pensiero credo sia dovuto!




Bravo, era proprio il 27 [SM=x44462]

Volevo proprio vedere se qualcuno apriva un thread per ricordarlo,
su altri forum nessuno ne ha fatto menzione
e la cosa mi iniziava a preoccupare [SM=x44465]

Grazie [SM=x44500]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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28/01/2006 11:58



Il tempo crea molte cose...

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"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


(Anonimo del XIII sec.)

30/01/2006 21:37

...e ne distrugge altre...


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza piiù forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
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Utente Power



31/01/2006 01:08

[SM=x44468]
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27/01/2008 14:39

Ricordiamo anche noi...


Manifestazioni nel Giorno della Memoria 2008

Il 27 gennaio 2008 si celebra per l'ottava volta in tutta Italia il Giorno della memoria, istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000 "in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti". Il significato profondo di questa data anticipato in uno scritto di Primo Levi dedicato ai visitatori del campo di Auschwitz.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato il Giorno della memoria con una manifestazione al Quirinale il 24 gennaio dedicata in particolare ai Giusti "che salvarono tante vite umane - ha detto - e anche le nostre coscienze". Napolitano ha ricordato il 70° anniversario delle criminali leggi razziali del fascismo "che di fatto prepararono l'Olocausto anche in Italia". Il video del discorso di Napolitano

Diamo conto di una piccola selezione delle migliaia di appuntamenti organizzati in questo periodo in tutta Italia. A Milano, come ogni anno, un corteo partirà il 27 gennaio alle 14,15 da piazza San Babila per concludersi in piazza del Duomo, dove si terranno i discorsi conclusivi. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito dell'INSMLI. Sul sito del CDEC mostra viruale sulla Shoah in Italia.

* In occasione del Giorno della Memoria 2008, la Fondazione Memoria della Deportazione pubblica un volume di "Otto lezioni sulla deportazione", diretto in particolare ai docenti e agli studenti. Pubblichiamo l'introduzione al volume scritta dai due curatori.
* Il film "Hotel Meina", di Carlo Lizzani, uscirà nelle sale italiane il 25 gennaio, proprio in coincidenza con le celebrazioni del Giorno della Memoria. Il film si ispira all'omonimo libro di Marco Nozza e racconta del primo eccidio di ebrei in Italia.
* Alessandria, 24 gennaio, A Palazzo Guasco, alle ore 15,30, convegno: "Kai jas ame, romale? Dove stiamo andando, Rom?". Il programma.
* Ancona
o A Falconara un fitto calendario di incontri e concerti, rivolti in particolar modo ai giovani. Locandina
* Aosta. Calendario di incontri all'Espace Populaire dal 22 gennaio al 2 febbraio.
* Arezzo. A Monte San Savino ciclo di incontri sulle leggi razziali. Programma
* Ascoli Piceno. Giunge a conclusione il 27 gennaio un ciclo di mostre, incontri e spettacoli dedicato al ventennale della scomparsa di Primo Levi. Il programma del ciclo.
* Asti, 25 gennaio. Convegno su "le vittime dimenticate". Per informazioni
* Belluno 27 gennaio. L'Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea organizza alle ore 17.00 presso l'Auditorium Comunale, in Piazza del Duomo un incontro sulla figura di Ondina Peteani, deportata Auschwitz. Verrà presentato il volume E' bello vivere liberi, biografia di Ondina Peteani di Anna DiGianantonio, edito dall'Istituto Regionale di Storia del Movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia di Trieste.
* Bergamo, 15 gennaio 2008. Incontri con Shlomo Venezia.
* Biella. Dal 18 gennaio un fitto calendario di appuntementi nella provincia.
* Bologna.
o Le principali manifestazioni in programma dal 26 al 31 gennaio.
o 24 gennaio. Alla Facoltà di Ingegneria incontro su "Ingegneria in guerra, 1944-45". Locandina
o 26 gennaio, Museo della Resistenza: La Madonna a Treblinka, di Vassilij Grossman. Locandina
* Bolzano, 21 gennaio. Prima del Dulag, indagini di storia urbana a Bolzano e a Innsbruck. Programma
* Brescia.
o Il dépliat con le iniziative del Comune
o Il programma della Casa della Memoria
o Il programma delle iniziative a Castegnato
o Il Vescovo ausiliare mons. Francesco Beschi celebrerà una Messa in S. Faustino giovedì 24 gennaio ore 18.15 per ricordare tutte le vittime della deportazione nell’anniversario della morte a Gusen di G. Andrea Trebeschi.
o 26 gennaio 2008. Intitolazione dell'aula magna del liceo Calini ad Alberto Dalla Volta.
* Cagliari.
o 25 gennaio, sala del ghetto degli Ebrei in castello, l'Associazione Italia - Israele organizza : ore 10: esposizione degli elaborati sulla Shoah eseguiti dagli studenti della scuola Media Alfieri di Cagliari con intermezzi di musica Klezmer; ore 16: Marcello Tuveri presenta al pubblico una discussione sul libro di Hannah Arendt La banalità del male, cui segue un concerto di musica Klezmer
o 28 Gennaio, ore 21, il circolo cinema Charlie Chaplin via leopardi 3 in collaborazione con l’ANED organizza una serata dedicata alla persecuzione degli omosessuali sotto il nazismo con proiezione del film Paragraph 175. Introduce il film
Alessandro Matta.
o Quartu sant'Elena, 29 e 30 gennaio: incontri con Mirella Stanzione, ex deportata a Ravensbruck. Invito
o 1 febbraio, ore 15 30, aula magna Facoltà di lettere, serata dedicata dall’ISSRA, Istituto storico per la storia della resistenza, allo sterminio dei Rom sotto il nazismo. Enzo Collotti, Claudio Natoli, Luisa Maria Plaisant e Donatella Picciau presentano alcuni filmati tratti dal dvd A forza di essere vento.
o Carbonia. Il circolo del cinema, in collaborazione con l’ANED, organizza una rassegna di tre pellicole per le scuole medie superiori: Arrivederci ragazzi di Louis Malle, Gli occhiali d'oro di Giuliano Montaldo, Gli ultimi giorni di James Moll.
o Guspini. Presso l’IPSIA "Corona", in via Banfi, Alessandro Matta incontra gli studenti nell’aula magna della scuola in una data tra il 28 gennaio e il 1 febbraio ancora da definire.
* Caserta. Il programma nelle provincia.
* Catania, 28 gennaio 2008, ore 09:30 - Auditorium De Carlo, ex-Monastero dei Benedettini, Piazza Dante, incontro con Franco Perlasca, figlio di Giorgio Perlasca. Negli stessi locali verrà ospitata la mostra fotografica sui campi di sterminio di Alberto Dal Bello dal titolo: "Se questo è un uomo".
* Cinisello Balsamo (MI), 22 gennaio 2008 - "Destinazione ignota - La storia dei deportati politici di Cinisello"; presentazione del documentario di Patrizia Rulli e Billie Lamorte. Il programma.
* Cremona
o 26 gennaio 2008 presso il Teatro G. Galilei di Romanengo: Canto alla memoria - Orazione civile da Kalendarium di Danuta Czech. Il progetto nasce da una collaborazione fra Piccolo Parallelo, Fondazione Teatro San Domenico di Crema, Comune di Romanengo e il Comitato Provinciale per la difesa e lo sviluppo della Democrazia.
* Cuneo. Il 26 gennaio messa in onore dei deportati defunti officiata da don Aldo Benevelli, "prete partigiano". L'invito dell'ANED
o Canelli, 29 gennaio: rappresentazioni teatrali dei ragazzi delle scuole. Il programma
* Firenze.
o "Sterminio e stermini. Shoah e violenza di massa nel Novecento", è il titolo del convegno in programma il 28-29-30 gennaio, organizzato dal Forum per i problemi della pace e della guerra presso la sede di via Orsini. Il programma
o 18 gennaio 2008. Al circolo ARCI "Due strade" presentazione del libro "Giuliano Pajetta, un protagonista del 900". Locandina.
o Fiesole, 27 gennaio. La speranza tradita, memorie e storie della deportazione toscana. Locandina
* Forlì. A Meldola il 26 gennaio lettura pubblica del testo integrale di Se questo è un uomo di Primo Levi. Il programma
* Gallarate (VA). Mostra e convegno "La stella e i triangoli". Locandina.
* Genova.
o Dal 14 al 31 gennaio a Palazzo Tursi. presentazione della mostra Omocausto, sulla persecuzione degli omosessuali.
o 26 gennaio, pomeriggio di incontri e spettacolo del gruppo "Usciamo dal silenzio". Il volantino
o 28 gennaio. Proiezione gratuita del film "Paragraph 175" ore 21 sala Sivori, Salita S. Caterina
* Grosseto. Un fitto calendario di incontri a partire dal 23 gennaio.
* La Spezia.
o 18 gennaio: "La memoria orale nella rete", giornata di studio organizzata dall'Istituyo spezzino della Resistenza e dell'età contemporanea con Vania Cappi, Maurizio Giorillo, Paolo Pezzino, Catia Castellani, Alessandro Portelli, Daniela Padoan
o 19 gennaio, teatro Civico: "Processo a Dio" con Ottavia Piccolo - regia di Sergio Fantoni;
o 24 gennaio, Varese Ligure:" Dalla battaglia del Gottero alla costituzione del comitato provinciale unitario della Resistenza";
o 25 gennaio, Sala Dante: riunione straordinaria congiunta del Consiglio Comunale e del Consiglio Provinciale della Spezia, aperta anche ai consigli comunali della provincia;
o 26 gennaio, monumento della deportazione al complesso scolastico del "2 Giugno": omaggio delle Autorità istituzionali ai caduti della deportazione nazista; - ore 10 spettacolo per le scuole al teatro Civico: "Maus - Mio padre sanguina storia" Compagnia degli Scarti;
o 27 gennaio ore 17: teatro Civico: spettacolo per la cittadinanza "Maus - Mio padre sanguina storia"
o 29 gennaio, Centro Allende: "A ricordo di un uomo mite e sereno - avv. Mario Da Pozzo" - intervento dell'avv. Ettore Alinghieri, Presidente dell'Ordine degli Avvocati della Spezia - iniziativa promossa dall'ANED spezzina per ricordare l'avv. Mario Da Pozzo, membro del C.L.N. per il Partito d'Azione catturato dalle SS e morto a Mauthausen - Gunskirchen nel marzo del 1944
o Al Teatro Civico spettacolo teatrale: “Maus - mio padre sanguina storia”, della Compagnia Teatrale Scarti, tratto dal fumetto di Art Spiegelman Maus, premio Pulitzer,1992. Sabato 26 gennaio alle 10,30 replica per gli istituti superiori. Domenica 27 gennaio alle ore 17,30 spettacolo aperto a tutto il pubblico. Teatro Civico, Piazza Mentana 1, Tel. 0187 75701
* Lecco. A Osnago approfondimenti sull'occupazione italiana della Grecia e sul campo di concentramento di Fossoli. Locandina.
* Macerata.
o A San Severino Marche consiglio regionale aperto e convegno su IMI e lavoro coatto nei lager nazisti. Il programma
* Merano (BZ), 27 gennaio. Mostra "Oltre quel muro - La Resistenza nel campo di Bolzano".
* Milano:
o Dal 21 al 27 gennaio mostra sulla Resistenza nel campo di Bolzano presso Palazzo Isimbardi, sede della Provincia. Inaugurazione il 21 gennaio alle 15 con Filippo Penati, Gianfranco Maris e gli autori.
o Dal 27 gennaio al 31 gennaio 2008 centinaia di ragazzi saranno ad Auschwitz con "Un treno per Auschwitz", viaggio di studio al campo di sterminio organizzato dalla Provincia di Milano, dalla Fondazione Memoria della Deportazione di Milano, dall’INSMLI, grazie al supporto della Direzione Scolastica Regionale.
o Dal 29 gennaio al 9 marzo 2008 (ore 9.30 - 13.00 / 14.00 - 17.30, chiusura lunedì, ingresso libero) presso il Museo di Storia contemporanea, Via Sant'Andrea 6, mostra "Dal lager: disegni di Lodovico Belgiojoso". Inaugurazione: domenica 27 gennaio 2008, ore 11.00. Invito
o il 27 gennaio, alle 20,30 al Consevatorio, musiche di Bloch, Bruch e Shostakovic, e una testimonianza di Liliana Segre, testimone di Auschwitz Birkenau
o A Baranzate il 25 gennaio incontro con Giuseppe Castelnovo, testimone di Mauthausen. Le altre iniziative in preogramma
o A Cassina De' Pecchi il 20 gennaio ale 15,30 cerimonia di intitolazione della Biblioteca di via Michelangelo1 a Roberto Camerani, ex deportato a Mauthausen.
o A Legnano il 21 gennaio 2008 il ministro Damiano ricorda i deportati della Franco Tosi
o Sabato 26 gennaio ore 20,30 Spazioteatro89 – via Fratelli Zoia, 89. La Corte di Sofia presenta "La via del cielo", con brani tratti da Lo Specialista di Rony Brauman e Eyal Sivan, La banalità del male: Eichmann in Gerusalemme di Hannah Arendt, Shoah di Claude Lanzmann, Essere senza destino di Imre Kertész. Ingresso libero fino a esaurimento posti. www.spazioteatro89.org
o il 28 gennaio al Circolo familiare di via S. Faustino - Ortica, documentario su "La persecuzione nazista e le cosiddette ragazze asociali". Segue dibattito. Il programma.
o Il 1° Febbraio 2008 alle 21 gli alunni delle classi terze della Scuola secondaria statale “F.Meda" presentano Io non voglio dimenticare presso l’Istituto “Madre Teresa di Calcutta”, L.go Guerrieri Gonzaga 4
o Molti viaggi di studio nei lager nel programma di Trezzo d'Adda
* Modena
o Carpi, il 18 gennaio incontro con gli studenti in partenza per Auschwitz e le loro famiglie.
o Carpi, 25 gennaio. Partenza di "Un treno per Auschwitz" coi ragazzi delle scuole. Il programma del viaggio.
o Carpi, 26 gennaio. Al Teatro Comunale: "Soluzione finale", messa in scena del testo In quelle tenebre di Gitta Sereny. Invito
o 22 gennaio, a San Felice Sul Panaro incontro con Gilberto Salmoni, ex deportato a Fossoli e Buchenwald. Invito
* Nardò (Lecce). Fiaccolata di studenti e manifestazioni nelle scuole. Il programma
* Palermo. Il Trio Siciliano e l’attore Alaimo Casimiro daranno vita ad uno spettacolo presso l’auditorium della Rai il giorno 28 gennaio alle ore 21:00. Il programma prevede musiche di Achron, Williams, Shostakovich e lettura di testi di Primo Levi e Imre Kertèsz. Ingresso libero
* Parma, 25 gennaio alle ore 16 presso l'aula magna del dipartimento di Lingue e Letterature straniere dell'Università di Parma sarà ricordato il genocidio armeno con la proiezione del film Ararat, il monte dell'Arca di Atom Egoyan (2002) cui farà seguito una testimonianza con dibattito. Organizzazione prof. Roberto Birindelli birindelli@unisi.it - per informazioni www.unipr.it/arpa/dipling/help-desk/News.htm
* Pavia, 21 gennaio - 5 febbraio 2008. Mostra: Dalla persecuzione alla salvezza. Gli ebrei in Italia e in Svizzera dalle leggi razziali alla fine della guerra (1938-1945). Presentazione
* Perugia.
o A Foligno, presso la Biblioteca comunale, in Piazza del Grano, dal 2 al 16 febbraio "Luci della memoria", mostra di pittura ispirata alla deportazione nei lager nazisti del gruppo femminile VenerArte di Milano. Inaugurazione il 2 febbraio alle 12. Ingresso liero
o A Bevagna, Teatro Torti, il 27 e 28 gennaio, "La notte e oltre", a cura del Laboratorio teatrale della scuola secondaria di I grado. Locandina.
* Piacenza. Il programma degli incontri in provincia.
* Pisa.
o Il calendario delle iniziative dell'ANED di Pisa.
o 25 gennaio, presentazione della biografia dell'anarchico Giovanni Domaschi, ucciso a Dachau. Volantino
* Pistoia.
o Monsummano Terme, 27 gennaio. Al Museo della Città e del Territorio proiezione e letture che ripercorrono le tappe della deportazione, dal momento dell'ingresso nel lager al giorno della Liberazione, con particolare attenzione sulla deportazione femminile.
* Prato.
o 23 gennaio ore 17- Al Salone Consiliare del Comune di Prato - Persecuzioni antiebraiche a Prato (1938-1944): le vicende di Elio Servadio e Mario Belgrado a 70 anni dalle "leggi razziali".
o 24 gennaio ore 21 - Al Museo della Deportazione di Figline di Prato - Il triangolo rosa. La persecuzione degli omosessuali sotto il nazifascismo: il dovere di una memoria.
o 25 gennaio ore 10 (per le scuole) - Al Convitto Nazionale Statale "Cicognini" - Presentazione del volume di Marcello Martini: Un adolescente in lager. Ciò che gli occhi tuoi hanno visto. (Giuntina, 2007)
o 27 gennaio ore 11.30 - Castello dell'Imperatore - Deposizione di una corona d'alloro alla targa in ricordo della deportazione dei cittadini pratesi nei campi di concentramento e di sterminio
o 27 gennaio ore 17, Teatro Metastasio, SWING HEIL! cortometraggio di Mara Chiaretti. Informazioni
* Ravenna. "La deportazione femminile", seminario con tre appuntamenti il 15, il 16 e il 22 gennaio 2008. Il programma (PDF, 466 Kb)
* Reggio Emilia.
o Tra le iniziative dell'Istoreco anche la visita dei luoghi della deportazione, da Reggio Emilia a Fossoli. Il programma conpleto.
o L'Istituto "Alcide Cervi" e l'Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia "Achille Peri", in occasione della Giornata della Memoria, inaugureranno la terza edizione della rassegna musicale "L'ora della musica", che si svolgerà fra gennaio e maggio nell'Auditorium dell'Istituto "Peri". Il programma del 27 Gennaio 2008
o Castelnovo ne' Monti, Teatro Bismantova. Venerdì 25 gennaio - ore 10,30 Proiezione del film: La strada di Levi (2006) regia di Davide Ferrario. Sabato 2 febbraio 2008, ore 10,30, presentazione del dvd A forza di essere vento sullo sterminio degli zingari, a cura dell'autore, Paolo Finzi.
* Rimini. Incontri con l'ex deportato Franco Varini.
* Roma:
o Il programma degli incontri alla Casa della Memoria e della Storia per il 27 gennaio.
o Ciclo di film sulla Shoah dal 16 gennaio al 28 febbraio.
o "4 gennaio - 5 febbraio. Mostra fotografica e incontri: "Berlino cuore d'Europa?"
o "La memoria degli altri" il 27 gennaio 2008 al Parco della musica.
o 4 febbraio 2008. Teatro: "La Rosa Bianca" alla casa della Memoria e della Storia.
o 7 febbraio, presentazione del libro Le mie nove vite, di Carla Cohn
* Salerno. Le iniziative dell'Associazione "Diamo un futoro alla memoria"
* Sesto San Giovanni (MI)
o Dai 22 gennaio al 28 febbraio Mostra fotografica "Le immagini dell'inimmaginabile" su Mauthausen, Gusen ed Ebensee
o 23 gennaio 2008, presentazione del libro Streikertransport, La deportazione politica nell’area industriale di Sesto San Giovanni 1943-1945, di Giuseppe Valota
o La mattina del 27 gennaio al Parco Nord di Milano due cortei raggiungeranno la “montagnola” ove sono situati il monumento di Lodovico Belgiojoso e le lapidi a ricordo dei deportati nei campi di sterminio nazisti.
* Sondrio. A Morbegno il 1° febbraio concerto per i Rom e i Sinti sterminati. Programma
* Torino.
o Le cento manifestazioni organizzate dal Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. Opuscolo.
o Fitto calendario di manifestazioni, seminari, incontri, proiezioni: i dettagli sul sito dell'Istoreto.
o 21 gennaio 2008 Presso l'Istoreto presentazione del volume Ricordi della casa dei morti e altri scritti di Luciana Nissim Momigliano, a cura di Alessandra Chiappano, introduzione di Alberto Cavaglion, Giuntina, 2008
o Intenso programma di iniziative dal 22 al 28 gennaio a Nichelino
* Trento. La Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con il Circolo ricreativo Ente Regione Trentino-Alto Adige propone per il 24 gennaio alle 17,00, presso la Sala Rosa Palazzo della Regione Piazza Dante, 2 la presentazione del volume Memorie di un internato di Giuliano Vitalie a cura di Giancarlo Ianes. Parteciperà, con l’autore e il curatore, Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo.
* Treviso.
o Montebelluna, 26 gennaio 2008. Dalle 14 alle 23 presso la biblioteca comunale, "maratorna di lettura" con la proposta integrale del libro di Primo Levi I sommersi e i salvati. Lo scrittore Gian Domenico Mazzocato darà il via, leggendo la prefazione.
o Arriva in libreria il volume In fuga da Hitler. Gli ebrei stranieri internati nel Trevigiano (1941-1943). Da sabato 26 gennaio sarà disponibile in tutte le edicole allegato a La tribuna di Treviso.
* Trieste.
o 22 gennaio 2008 pre 15,30, Sala conferenze Biblioteca Statale di Trieste Largo Papa Giovanni XXIII, 6. Convegno su: Lavoro e deportazione nell’Italia occupata (1943-1945). Programma.
o 27 gennaio. Presso la Risiera di San Sabba si terrà l'iniziativa centrale decisa dal governo in occasione del Giorno della Memoria 2008 specificamente rivolta ai giovani e alle scuole
o Alle 18:00 alla Sala Tripcovich concerto dell'Orchestra della Fondazione Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" diretta da Paolo Longo e con la voce recitante di Mariano Dammaco.
* Venezia.
o A Spinea fitto calendario di incontri, con la presentazione di molti libri. Programma.
o L'associazione Marghera Fotografia in collaborazione con il Comune organizza una esposizione fotografica presso la sala consiliare nel periodo 18 - 31 gennaio con immagini di Auschwitz-Birkenau. Inaugurazione venerdì 18 gennaio alle ore 18. Orari: feriali 10.00 - 12.00 e 16.00 - 19.00; festivi 10.00 - 12.00. Ingresso libero.
* Vercelli.
o Varallo, 14 gennaio - 1 febbraio 2008, sede dell'ISRSC: mostra "...il filo spinato ti lacera anche la mente...". Disegni realizzati dal pittore vercellese Renzo Roncarolo, ex internato nei lager tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Da lunedì a venerdì ore 9-13 e 15-18.
o Tronzano Vercellese, 25 gennaio 2008, Biblioteca civica, ore 21: conferenza di Orazio Paggi, critico cinematografico.
In collaborazione con l'Amministrazione comunale.
o Varallo, 26 gennaio 2008, sede dell'ISRSC, ore 15.30: nel primo incontro del Cineforum antologico organizzato dall'Istituto in occasione di ricorrenze civili, Marisa Gardoni presenta il documentario Volevo solo vivere, di Mimmo Calopresti.
* Verona.
o Tra le mole inizitive organizzate dall'Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, anche un ricordo di Bruno Vasari. Tutti gli appuntamenti
o 27 Gennaio, alle ore 15,30. Nel Cimitero ebraico, presso il monumento ai deportati, avrà luogo una cerimonia religiosa e civile.
* Vicenza. Il Giorno della memoria a Thiene
* Viterbo. A Nepi lunedì 28 gennaio 2008, ore 10.00, nella Sala del Consiglio comunale, proiezione del film di Mimmo Calopresti Volevo Solo Vivere con l’intervento di Ernesto Nassi, dell'ANPI di Roma.

27/01/2008 18:46

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28/01/2008 08:42

LA BANDIERA DI ISRAELE NELLA GIORNATA DELLA MEMORIA




Un articolo di Davide Romano
La Repubblica 27 gennaio 2008

(fonte: Associazione amici di Israele)


Anche quest'anno la comunità ebraica milanese porterà al corteo del Giorno della Memoria le bandiere israeliane. Ma qual è il legame tra lo sterminio di sei milioni di ebrei e lo Stato ebraico?
Molti credono che Israele sia "figlio della Shoah", una forma di risarcimento agli ebrei a seguito dell'Olocausto. La realtà è invece opposta: già dal 1917 l'Onu di allora aveva riconosciuto allo Stato ebraico il diritto di nascere. Se non lo si fosse impedito, Israele sarebbe stato il miglior "antidoto" alla Shoah.


Si pensi ai tanti ebrei disperati che dal 1938 - quando il regime nazista iniziò a bruciare le sinagoghe - facevano la fila davanti alle ambasciate straniere per i pochi visti disponibili. Se ci fosse stata un'ambasciata israeliana, avrebbe spalancato le porte alle centinaia di migliaia di ebrei che chiedevano asilo, salvandoli da Auschwitz.
C'è poi la storia di un mio conoscente, scomparso di recente, che forse aiuta ancora meglio a capire il legame tra ebrei, Israele, e Shoah.
Si chiamava Tuvia. Nato in Romania, giovanissimo fu catturato dai nazisti e deportato in un campo di concentramento, da dove riuscì miracolosamente a fuggire. Alla fine della guerra non aveva nulla: né una famiglia, né una casa dove tornare. L'unica speranza era partire per Tel Aviv per rifarsi una vita. Lo fece, ma da clandestino. L'Inghilterra infatti continuava a limitare fortemente, anche nel dopoguerra, l'immigrazione ebraica. La sua nave fu una delle tante che la marina britannica riuscì ad intercettare. Si ritrovò così internato, insieme a tanti scampati dai campi di concentramento nazisti, in un campo di raccolta a Cipro. Rimase detenuto in quell'isola fino al 1948, quando fu riconosciuta l'indipendenza di Israele. Quell'anno cambiò la storia: finalmente esisteva un rifugio per tutti gli ebrei del mondo. Tuvia poté così arrivare nello Stato ebraico, dove coronò il suo sogno socialista: fu infatti tra i fondatori del kibbutz (cooperativa socialista) Hafikim, nel nord del paese. Fu proprio lì che lo incontrai, qualche anno fa, quando mi accennò la storia della sua vita. Gli chiesi perché non avesse mai scritto un libro con le sue memorie. Mi rispose: "chi lo leggerebbe? Qui in Israele quasi ogni famiglia ha una storia simile".
È tragicamente vero. Israele è lo Stato ebraico, e in quanto tale è una nazione fatta di profughi. I primi ad arrivare furono gli ebrei che fuggivano dai pogrom dell'Europa dell'est e della Russia, a cavallo tra l'800 e il '900. Poi fu la volta degli scampati alla II guerra mondiale. E ancora, nel 1948, furono quasi un milione i profughi ebrei che lasciarono i paesi arabi per raggiungere Israele. Arrivò poi il turno degli ebrei persiani (con l'avvento di Khomeini), degli etiopi e infine, dal 1989, del milione di russi.
Per questo la bandiera israeliana sventola nel Giorno della Memoria: per ricordare come si sarebbe potuta evitare la morte di tanti di quei sei milioni di ebrei, e perché è la bandiera dei profughi più antichi e più moderni del mondo.




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27/01/2014 16:16





IL GIORNO DELLA MEMORIA: ORMAI SERVE ANCHE A RICORDARE QUANTO È VIVO E CODARDO L’ANTISEMITISMO
- TESTE DI MAIALE INVIATE ALLA COMUNITÀ EBRAICA, SCRITTE SUI MURI A PIAZZA SEMPIONE

A 48 ore dal giorno che ricorda la Shoah, tre teste di maiale sono state inviate alla Sinagoga, all’ambasciata israeliana e al Museo di Roma - “Olocausto menzogna” e “Hanna Frank bugiardona” scritti sui muri di Montesacro - Messaggi di sdegno dalle autorità…

 

Federica Angeli ed Emilio Orlando per "la Repubblica"

Tre pacchi con dentro teste di maiali indirizzati alla comunità ebraica romana: uno alla Sinagoga, uno all'ambasciata israeliana, l'ultimo al Museo di Roma, dove è in corso una mostra sulla Shoah. Indignazione in Italia e all'estero per il gesto antisemita. Mentre si indaga sui possibili responsabili dell'atto intimidatorio che arriva a quarantotto ore dalla giornata della Memoria.

SCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMASCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMA

E sempre nella capitale sono comparse scritte sui muri contro di Anna Frank. È caccia ai mittenti dei tre pacchi con dentro teste di maiali indirizzati alla comunità ebraica romana: uno alla Sinagoga, uno all'ambasciata israeliana, l'ultimo al Museo di Roma, dove è in corso una mostra sulla Shoah. Due di questi pacchi non hanno mai lasciato il deposito della ditta di spedizione, il terzo è stato rispedito alla Tnt dal vigilante del museo (che ha segnalato alla polizia l'odore nauseante del plico) poiché non aveva il mittente.

Un atto intimidatorio, un'azione antisemita che non ha precedenti a Roma e che arriva a quarantotto ore dalla giornata della Memoria. Dentro uno dei plichi, arrivati giovedì sera al deposito capitolino della ditta di spedizioni Tnt Traco dal centro smistamento di Napoli, gli investigatori hanno trovato anche una lettera scritta a macchina. Una sorta di rivendicazione che fa riferimento a Theodor Herzl, lo scrittore e avvocato ungherese di fine Ottocento fondatore del movimento sionista, e in cui appaiono frasi deliranti che parlano di Olocausto e deportazioni come «unico mezzo per arginare l'economia ebraica».

SCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMASCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMA

La procura di Roma ha aperto un fascicolo al momento senza titolo di reato, in attesa dell'informativa della Digos: si sta valutando se procedere per istigazione all'odio razziale o minacce. Gli investigatori stanno lavorando in tandem con l'intelligence e la polizia postale per trovare, anche nelle maglie del web, tracce degli autori delle spedizioni. Che ci sia la mano di un gruppo organizzato, e non di un mitomane, è fuor di dubbio.

Proprio per questo la polizia sta passando al setaccio alcuni ambienti dell'estrema destra già accusati, e condannati, anche nel recente passato di propaganda nazista e antisionista (Stormfront e Militia) attraverso Internet. Intanto, mentre le indagini vanno avanti, svastiche e slogan antisemiti sono comparsi ieri mattina sui muri del quartiere Montesacro, dando un altro pugno nello stomaco a una città provata e sotto shock per l'intimidazione ai tre obiettivi della comunità ebraica.

Laura Boldrini xLaura Boldrini

"Olocausto menzogna" e "Hanna Frank bugiardona" (il nome della adolescente morta nel lager di Bergen-Belsen è stato storpiato) hanno invaso un quartiere dove molti commercianti di religione ebraica hanno la propria attività. «La disgustosa provocazione », per dirla con un tweet della presidente della Camera Laura Boldrini, e «il gesto oltraggioso che dimostra di non dover mai abbassare la guardia» contro l'antisemitismo, secondo il presidente del Consiglio Enrico Letta, ha indignato tutto il mondo politico.

SCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMASCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMA

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha twittato: «Chi oltraggia la comunità ebraica offende Roma. Respingiamo con forza l'intimidazione di ieri alla Sinagoga». E l'Anpi, altrettanto amareggiata, ha dichiarato che quanto accaduto «è un oltraggio alla Memoria. Non solo la comunità ebraica romana, ma per tutta la capitale, offesa da un gesto vigliacco e sporco quanto chi lo ha compiuto».

Anche Silvio Berlusconi si è detto solidale con la Comunità, e accogliendo il pensiero del presidente Pacifici, sottolinea l'importanza di «non farci distrarre dai grumi di intolleranza e ignoranza che esistono ancora nel nostro Paese».

 


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Re:
Etrusco, 27/01/2014 16:16:






IL GIORNO DELLA MEMORIA: ORMAI SERVE ANCHE A RICORDARE QUANTO È VIVO E CODARDO L’ANTISEMITISMO
- TESTE DI MAIALE INVIATE ALLA COMUNITÀ EBRAICA, SCRITTE SUI MURI A PIAZZA SEMPIONE

A 48 ore dal giorno che ricorda la Shoah, tre teste di maiale sono state inviate alla Sinagoga, all’ambasciata israeliana e al Museo di Roma - “Olocausto menzogna” e “Hanna Frank bugiardona” scritti sui muri di Montesacro - Messaggi di sdegno dalle autorità…

 

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Tre pacchi con dentro teste di maiali indirizzati alla comunità ebraica romana: uno alla Sinagoga, uno all'ambasciata israeliana, l'ultimo al Museo di Roma, dove è in corso una mostra sulla Shoah. Indignazione in Italia e all'estero per il gesto antisemita. Mentre si indaga sui possibili responsabili dell'atto intimidatorio che arriva a quarantotto ore dalla giornata della Memoria.

SCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMASCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMA

E sempre nella capitale sono comparse scritte sui muri contro di Anna Frank. È caccia ai mittenti dei tre pacchi con dentro teste di maiali indirizzati alla comunità ebraica romana: uno alla Sinagoga, uno all'ambasciata israeliana, l'ultimo al Museo di Roma, dove è in corso una mostra sulla Shoah. Due di questi pacchi non hanno mai lasciato il deposito della ditta di spedizione, il terzo è stato rispedito alla Tnt dal vigilante del museo (che ha segnalato alla polizia l'odore nauseante del plico) poiché non aveva il mittente.

Un atto intimidatorio, un'azione antisemita che non ha precedenti a Roma e che arriva a quarantotto ore dalla giornata della Memoria. Dentro uno dei plichi, arrivati giovedì sera al deposito capitolino della ditta di spedizioni Tnt Traco dal centro smistamento di Napoli, gli investigatori hanno trovato anche una lettera scritta a macchina. Una sorta di rivendicazione che fa riferimento a Theodor Herzl, lo scrittore e avvocato ungherese di fine Ottocento fondatore del movimento sionista, e in cui appaiono frasi deliranti che parlano di Olocausto e deportazioni come «unico mezzo per arginare l'economia ebraica».

SCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMASCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMA

La procura di Roma ha aperto un fascicolo al momento senza titolo di reato, in attesa dell'informativa della Digos: si sta valutando se procedere per istigazione all'odio razziale o minacce. Gli investigatori stanno lavorando in tandem con l'intelligence e la polizia postale per trovare, anche nelle maglie del web, tracce degli autori delle spedizioni. Che ci sia la mano di un gruppo organizzato, e non di un mitomane, è fuor di dubbio.

Proprio per questo la polizia sta passando al setaccio alcuni ambienti dell'estrema destra già accusati, e condannati, anche nel recente passato di propaganda nazista e antisionista (Stormfront e Militia) attraverso Internet. Intanto, mentre le indagini vanno avanti, svastiche e slogan antisemiti sono comparsi ieri mattina sui muri del quartiere Montesacro, dando un altro pugno nello stomaco a una città provata e sotto shock per l'intimidazione ai tre obiettivi della comunità ebraica.

Laura Boldrini xLaura Boldrini

"Olocausto menzogna" e "Hanna Frank bugiardona" (il nome della adolescente morta nel lager di Bergen-Belsen è stato storpiato) hanno invaso un quartiere dove molti commercianti di religione ebraica hanno la propria attività. «La disgustosa provocazione », per dirla con un tweet della presidente della Camera Laura Boldrini, e «il gesto oltraggioso che dimostra di non dover mai abbassare la guardia» contro l'antisemitismo, secondo il presidente del Consiglio Enrico Letta, ha indignato tutto il mondo politico.

SCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMASCRITTE ANTISEMITE SUI MURI DI MONTESACRO A ROMA

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha twittato: «Chi oltraggia la comunità ebraica offende Roma. Respingiamo con forza l'intimidazione di ieri alla Sinagoga». E l'Anpi, altrettanto amareggiata, ha dichiarato che quanto accaduto «è un oltraggio alla Memoria. Non solo la comunità ebraica romana, ma per tutta la capitale, offesa da un gesto vigliacco e sporco quanto chi lo ha compiuto».

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NON HO PAROLE ESPRIMERE LO SDEGNO DI FRONTE A TUTTO CIO'.

CHE VERGOGNA, MI VERGOGNO PER CHI HA FATTO TUTTO QUESTO....
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Oggi è il Giorno della Memoria,
è doveroso ricordare non solo la Shoah, ma tutte quelle violazioni dei diritti umani che si perpetrano in ogni angolo della terra, ai danni di ogni etnia, perchè almeno in questo giorno è giusto non fare le solite discriminazioni distinguendo tra vittime di serie A e di serie B meno degne di nota.

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