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FRATTURA di Omar Pesenti

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2007 12:18
19/03/2007 00:31
 
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DURATA:
9':23"

REGIA:
Omar Pesenti

ATTORI PRINCIPALI:
Jacopo Del Santo
Clara Zanoli
Veronica Borgo

SCENEGGIATURA:
Veronica Borgo
Omar Pesenti

MUSICHE:
Ron Meza

FOTOGRAFIA:
Omar Pesenti

MONTAGGIO:
Omar Pesenti

BREVE SINOSSI:
Dopo avere ucciso una donna, un uomo si risveglia nel proprio letto. Accanto a lui giace la sua ragazza. Come tutti i giorni si reca al lavoro in ufficio e come sempre, al termine della giornata, rientra subito a casa; nella stanza da letto, la ragazza dorme ancora. L’uomo, senza fare rumore, raccoglie un astuccio contenente siringhe ipodermiche, ma il sole sta già tramontando...

BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA:
Nato a Bergamo il 28/04/77, si è laureato a pieni voti presso la facoltà di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo alla IULM di Milano; appassionato di cinema, decide di mettersi dietro la macchina da presa dopo diversi anni di critica sul web.
Frattura è il suo secondo cortometraggio.

EVENTUALE LINK UTILE DOVE POTER VISIONARE IL CORTO:
Versione .divx (65Mb circa) --> Frattura - file zip (divx)
Versione Youtube --> Frattura - link a Youtube
cartella stampa (7Mb circa) --> cartella stampa (pdf)
19/03/2007 11:41
 
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Capolavoro.
Tecnicamente ineccepibile:regia e fotografia assolutamente eccezionali, sfido chiunque a capire osservando qualche fotogramma di "Frattura" che si tratti di un corto amatoriale;anche la musica è azzeccata e gli effetti ottimamente realizzati.
La sceneggiatura che vede la collaborazione della "vampira" Veronica Borgo (e la mano femminile si vede), tratta un tema complesso e spesso terreno minato come quello del vampirismo, ma questa volta Omar Presenti supera l'esame,senza strafare,incentrandosi sul rapporto uomo-vampira chiara metafora del rapporo uomo-donna della società moderna..lei demoniaca creatura immortale costretta da una banale frattura ad affidare la sua vita-non vita ad un essere umano che per amore si trasforma da banale impiegato di giorno ad efferato killer di notte,dissanguandosi (chiara metafora)per lei che lo ripaga con un biglietto "non potrei vivere senza di te" frase mai + azzeccata nel contesto anche se strabusata dagli innamorati di turno;ed è così..lei non può vivere senza di lui..adesso..con la frattura..ma ben presto sarà in grado di "procurarsi il cibo da sola" e allora..forse non ci sarà più bisogno di lui..
Il migliore del festival..complimenti ad Omar
----------------------------------------
Ti odio.
No, non provo una semplice antipatia nei tuoi confronti:il mio é odio brutale, omicida.
É acido solforico sputato sui tuoi occhi.

19/03/2007 12:26
 
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sono proprio contento, soprattutto per Veronica.
Fa piacere che oltre all'intrattenimento che il film dovrebbe dare, qualcuno si accorga anche di queste cose.
Oggi sono proprio felice, grazie [SM=g27828]
19/03/2007 16:01
 
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Eccellente il corto presentato da Pesenti, davvero un gran bel lavoro, sia dal punto di vista tecnico che da quello narrativo.
Fotografia sublime, tanto da far sembrare il cortometraggio opera di un professionista, inquadrature sempre azzeccate e funzionali allo svolgimento della vicenda, interpretazioni più che buone dei due protagonisti principali, effetti ben realizzati e sempre messi in scena al momento giusto, senza eccedere nello splatter gratuito.
Ottimo anche l'accompagnamento sonoro, a parte forse l'eccesso epico che fa da sfondo ai primi fotogrammi (ma è un parere personale che nulla vuol togliere alla bontà del corto).
La sceneggiatura inoltre riesce a dare spessore ad una tematica difficile da trattare e che rischia spesso di cadere nel banale. Pesenti invece, con la preziosa collaborazione di Veronica Borgo, costruisce una vicenda credibile, seppur di fantasia, e la impreziosisce rimescolando i ruoli classici e mettendo l'umano al servizio del mostruoso, contestualizzando il tutto in una atipica storia d'amore colma di sangue e di violenza. Pesenti inoltre non rinuncia a piccoli tocchi di humour nero che rendono la visione ancor più gradevole.
Un corto praticamente perfetto.
19/03/2007 18:28
 
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Che delusione, purtroppo.


L'incipit è ben fatto, anche se risulta piuttosto banale la sovrapposizione occhio/luna, e poco convincente la reazione "riflessiva" della prima vittima che resta a tossire anziché scappare.

Ma è buono, l'incipit, sul serio. Supportato da un montaggio rapido e attento.

Poi, però, si scade nella noia.

La scena della sveglia inquadrata che (indovinate un po'?) scavalca il minuto e tortura protagonista e spettatore ammorba di brutto l'atmosfera al cardiopalma. Paradossalmente, piuttosto che svegliare, addormenta.

L'ufficio. La panoramica è lunga, troppo, e sembra la ripresa di un servizio telegiornalistico, uno di quelli che invadono gli spazi di qualche associazione o fondazione, uno di quelli in cui tutti i presenti fanno una gran fatica a fingere di lavorare battendo sulla tastiera e parlottando del tempo tra di loro, a puro uso e consumo (e inganno) del pubblico a casa.
Banale, e spossante. Forse si voleva caratterizzare la vita professionale del protagonista proprio come banale e spossante? Ah, ecco... be', lo si può fare divertendo, anche se sembra impossibile.

Il finale. Sta qui la delusione più grande. Sinceramente non vedo 'sto gran tema "profondo" cui gli altri accennano; a conti fatti è una storiella con la solita vampira che sbuca nel finale, il solito sangue, una storiella che trova i punti forti nell'incipit e nei titoli di coda, se non altro perché ci sono buone riprese e buona fotografia. L'amore che rende schiavi, mostri, prigionieri... L'amore che uccide o fa uccidere, l'amore maledetto che abbiamo conosciuto in centinaia di salse, spesso tragiche, spesso, come in questo caso, raccontate con venature umoristiche, da barzelletta. Non lo dico per offendere: parlo sul serio quando affermo che l'effetto che mi ha fatto vedere la vampira fratturata è stato del tutto simile a quello provato al termine di una gustosa barzelletta.
E non era ciò che mi aspettavo. Mi aspettavo un uomo spietato e la sua storia (magari originale). Un omicidio efferato e le sue intriganti cause.
Questo, non un mezzo sorriso, mi aspettavo.

Lo scadere progressivo del cortometraggio, a partire da un incipit accattivante, è perfettamente rappresentato dall'evoluzione scenica del protagonista: io non l'avrei fatto parlare.

Se sembro duro, mi spiace: sono in realtà più tenero di un cucciolone.
Il fatto è che non perdono le delusioni, che non riesco a mandar giù tutta la seconda parte del film, laddove i primi due minuti mi avevano fatto davvero piacere. Molto piacere.

Plot banalissimo, buonissima la parte tecnica, reprensibili tempistica e montaggio.

Il regista fa ben sperare per un prossimo futuro.

Ps: è caratteristica di molti lavori in gara, quella di perdere mordente via via che il corto avanza. E' un peccato. Perché a ben vedere, quando i mezzi tecnici non ci son proprio tutti (non è il caso di Frattura), la storia rappresenta l'unico sistema per sfornare un prodotto interessante. Ma le storie mancano, latitano. La mia analisi negativa (e discutibilissima, figurarsi)di Frattura, come pure le recensioni felici dei miei colleghi, sono simboli preoccupanti della morte dell'inventiva che si sta concretizzando.

Volevo attaccare questa recensione con sfolgoranti complimenti all'incipit di Frattura. Ma poi mi sono imposto di non farlo, e di limitarmi a moderate congratulazioni. Questo perché, dopo tutti gli horror visti, letti e immaginati in sogno, non posso permettermi di far festa per la messa in scena di un omicidio.
Bello l'incipit, davvero, su questo non ci piove.
Ma in fondo cos'è? Un omicido, neppure troppo originale, a cui segue un'altrettanto banale opera di squartamento.
Ci siamo talmente persi dietro al già-visto, che ci accontentiamo del già-visto fatto un po' meglio.
E invece no. Non dobbiamo.
Che si cominci con un omicidio, ma che poi non mi si deluda: voglio motivazioni alla base dell'omicidio, della morte, motivazioni nuove e che mi facciano entusiasmare.
Del sangue che sgorga senza ragioni innovative o quantomeno particolari, ormai, non so più che farmene.
Stesso dicasi per i vampiri e... per l'amore.
Ma quest'ultima è un'altra storia, la mia, e lei sì che annoierebbe.
----------------------------------------------

"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."
19/03/2007 20:02
 
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Bello, bello, bello!!!
Frattura è davvero un corto di alto livello, che nobilita sicuramente l'edizione sublime di quest'anno.
Un Omar Pesenti in forma smagliante...con una regia di alta serie, ricercata e scrupolosa nel dettaglio, azzerderei quasi maniacale.
Per non parlare dell'ottima fotografia e del montaggio... a volte serrato, a volte quasi inesistente, per un incastro davvero geniale.
L'avrete capito, la pellicola in questione mi è piaciuta tantissimo, sopratutto per un sonoro che vale più di mille parole...le cervella strusciate nell'asfalto, il rumore della carne tagliata, lo schizzo di sangue che trova la fine della sua corsa su un muro...praticamente non si è più spettatori impassibili, pronti ad emettere un giudizio, ma protagonisti per nove minuti di una storia vampiresca da cinque stelle.
21/03/2007 00:43
 
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Sicuramente uno dei corti più completi in gara, forte di una realizzazione di tutto rispetto e di una storia che forse non mi ha colpito più di tanto, ma che tutto sommato ho apprezzato, specie per la sua carica ironica.

Non ho molto altro da aggiungere rispetto ai pareri degli altri giurati, sinceramente ho apprezzato anche io e i difetti sono minimali (qualche cosa riguardo fotografia e il piano sequenza dell'ufficio che non mi ha fatto impazzire, ma è giusto per cercarli eh). Complimenti a Pesenti quindi!

Dimenticavo, menzione speciale per i titoli di coda, fantastici...

[Modificato da dr.decker 21/03/2007 1.05]

I'm death. Pure and simple.
25/04/2007 02:08
 
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Uhm...è da circa un annetto che non bazzico nel forum di AlexVisani e stasera ci sono passato per puro caso. Ho deciso di guardarmi il vincitore dell' "Horror Short Movie Forum Award" del 2007 e...uhm...mah...gli altri non li ho visti ma se ha vinto questo...
Il mio giudizio si avvicina molto a quanto esposto da Steveau e sinceramente non riesco a capire talune "lodi" che ho letto in merito a questo lavoro.
Gli unici aspetti positivi sono una certa cura nella fotografia e alcune inquadrature interessanti ma a parte questo, non saprei cosa salvare.
Il soggetto non è affatto originale e dopo un avvio tuttosommato interessante, il corto si perde inesorabilmente.
Ma cerco di entrare nel dettaglio di alcune sequenze...
Prima di tutto mi sembra che la scena iniziale del breve inseguimento sia quantomeno discutibile, non tanto per il bizzarro modo nel quale i due corrono ( con la schiena perfettamente eretta e con i movimenti delle braccia che ricordano più che altro un centometrista, invece di usare un tipo di corsa consono alla situazione nella quale ci troviamo ) ma anche per lo strano fatto che la vittima scappa via senza neanche dire una volta "aiuto !".
Vabbè...magari era muta ed era reduce da un corso di allenamento assieme a Marion Jones.
La scena dello strangolamento di lei è tempestata di un numero imprecisato di inutili e fastidiose inquadrature, che non riescono a dare un senso di realismo e di drammaticità alla sequenza ma, al contrario, fanno venire solo nausea.
Non si capisce bene in che modo la ragazza colpisca il suo aggressore e, cosa ancora più inquietante, non si capisce perchè la tizia, invece di scappare via a perdifiato, si mette a tossicchiare tranquillamente e a camminare come se fosse sotto effetto di sedativi...mah...
L'audio dei passi dell'uomo dopo che questi ha preso il sasso ( buffo poi il modo in cui lo tiene in mano ) non è equilibrato col resto del sonoro.
Poi inizia la scena nella quale il tizio si mette a tagliuzzare la sua vittima...davanti a un bel muro color argento che miracolosamente rimane tale senza venir colpito da alcuno schizzo di sangue, se non alla fine della scena, in modo evidentemente "raffazzonato"... evidentemente c'era una sorta di forza oscura che respingeva l'arrivo del sangue.
Il piano sequenza all'interno dell'ufficio è, a dir poco, imbarazzante. Innanzitutto vediamo un tizio che scrive al pc senza mai guardare il monitor !!!
La telecamera arriva ad un certo punto poi torna indietro...e l'idea può anche essere carina poi però c'è una bruttissima inquadratura nella quale si vede il presunto datore di lavoro che fa un improponibile "grugnito" di fronte al dipendente che cerca informazioni su wikipedia. Una scena secondo me, sbagliata.
Abbastanza strano che il protagonista non abbia con sè neanche una valigetta ( cosa usuale per chi fa lavori di ufficio ) e abbastanza strano anche il comportamento dei dipendenti, che sembrano totalmente freddi e insensibili, quasi fossero dei cloni usciti dai baccelloni di "L'invasione degli ultracorpi".
Poi l'arrivo a casa con il fiacco "colpo di scena" e quel "esco a prenderti qualcosa da mangiare" che non sembra neanche detto dal protagonista e con l'audio un po' fuori fase...
Poi il film finisce, di improvviso, o meglio ci sono i titoli di coda ma ormai la frittata è pronta...

Andrà meglio la prossima volta.



Saluti
http://www.chemenefotte.com/giole.htm
03/05/2007 00:59
 
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Re:

Scritto da: GIOLE1 25/04/2007 2.08

Prima di tutto mi sembra che la scena iniziale del breve inseguimento sia quantomeno discutibile, non tanto per il bizzarro modo nel quale i due corrono ( con la schiena perfettamente eretta e con i movimenti delle braccia che ricordano più che altro un centometrista, invece di usare un tipo di corsa consono alla situazione nella quale ci troviamo ) ma anche per lo strano fatto che la vittima scappa via senza neanche dire una volta "aiuto !"
Vabbè...magari era muta ed era reduce da un corso di allenamento assieme a Marion Jones.
La scena dello strangolamento di lei è tempestata di un numero imprecisato di inutili e fastidiose inquadrature, che non riescono a dare un senso di realismo e di drammaticità alla sequenza ma, al contrario, fanno venire solo nausea.
Non si capisce bene in che modo la ragazza colpisca il suo aggressore e, cosa ancora più inquietante, non si capisce perchè la tizia, invece di scappare via a perdifiato, si mette a tossicchiare tranquillamente e a camminare come se fosse sotto effetto di sedativi...mah...
L'audio dei passi dell'uomo dopo che questi ha preso il sasso ( buffo poi il modo in cui lo tiene in mano ) non è equilibrato col resto del sonoro.
Poi inizia la scena nella quale il tizio si mette a tagliuzzare la sua vittima...davanti a un bel muro color argento che miracolosamente rimane tale senza venir colpito da alcuno schizzo di sangue, se non alla fine della scena, in modo evidentemente "raffazzonato"... evidentemente c'era una sorta di forza oscura che respingeva l'arrivo del sangue.
Il piano sequenza all'interno dell'ufficio è, a dir poco, imbarazzante. Innanzitutto vediamo un tizio che scrive al pc senza mai guardare il monitor !!!
La telecamera arriva ad un certo punto poi torna indietro...e l'idea può anche essere carina poi però c'è una bruttissima inquadratura nella quale si vede il presunto datore di lavoro che fa un improponibile "grugnito" di fronte al dipendente che cerca informazioni su wikipedia. Una scena secondo me, sbagliata.
Abbastanza strano che il protagonista non abbia con sè neanche una valigetta ( cosa usuale per chi fa lavori di ufficio ) e abbastanza strano anche il comportamento dei dipendenti, che sembrano totalmente freddi e insensibili, quasi fossero dei cloni usciti dai baccelloni di "L'invasione degli ultracorpi".
Poi l'arrivo a casa con il fiacco "colpo di scena" e quel "esco a prenderti qualcosa da mangiare" che non sembra neanche detto dal protagonista e con l'audio un po' fuori fase...
Poi il film finisce, di improvviso, o meglio ci sono i titoli di coda ma ormai la frittata è pronta...

Andrà meglio la prossima volta.



Saluti



ahahaah, scusa Giole ma il novanta per cento delle cose che dici non ha senso cazzo...
Che vuole dire che il film finisce all'improvviso???
La valigetta? I dipendenti FREDDI??
La schiena eretta nella corsa???
No dico, facce capì...

deadtoday

www.filmhorror.com


07/05/2007 14:25
 
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Re: Re:

Scritto da: deadtoday 03/05/2007 0.59


ahahaah, scusa Giole ma il novanta per cento delle cose che dici non ha senso cazzo...





a cortone', noi 'sta cosa gliela diciamo da anni eh
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www.myspace.com/federicop85

www.deepred.tk

We are the others
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08/05/2007 00:17
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: fedep 07/05/2007 14.25


a cortone', noi 'sta cosa gliela diciamo da anni eh



Con risultati così così, mi pare di capire.. [SM=g27811]
12/05/2007 12:18
 
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"Che vuole dire che il film finisce all'improvviso???
La valigetta? I dipendenti FREDDI??
La schiena eretta nella corsa???
No dico, facce capì"

1) Il film ha una chiusura repentina e non proprio comprensibilissima, un finale deludente e poco chiarificatore.
2) I dipendenti sembrano ultracorpi senza emozione. Sembrano quasi provenire da un classico film di Don Siegel che dubito tu conosca...
3) Quando si vedono i due tizi correre, hanno un andamento che ricorda molto lo stile di Michael Johnson alle Olimpiadi. Se io dovessi scappare da un assassino, non starei attento al mio stile di corsa.

Ti basta?


saluti !
http://www.chemenefotte.com/giole.htm
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