Già dal titolo, il nostro Ca(ra)mel Lights (perdonatemi la pessima battuta, ma lo spot involontario è palese) confeziona un titolo accattivante: si respira un'aria da giallo tutto italiano ormai perduta.
Bene.
E bene anche dopo, con musiche sempre azzeccatissime, di nuovo fortemente vintage.
Il problema grosso del corto è la mancanza di cura estetica, i traballamenti della camera, le sfocature, la pessima traccia audio, le assurde morti dei protagonisti.
Ma ci sono passione e atmosfera, in questo lavoro. Si nota la voglia di fare cinema, anche se con risultati deludenti.
Un esempio tra i molti: c'è una scena topica, quando il protagonista trova il cadavere nel buio; tuttavia, una sfocatura sul più bello rovina la piacevole e orrenda sorpresa.
Male, stavolta.
Dicevo che è vintage, e il difetto peggiore lo prende proprio dal giallo all'italiana, di sana pianta: la lentezza di alcune fasi narrative.
Si indugia eccessivamente su alcuni dettagli, e si ammorba la tensione.
Buone intenzioni, realizzazione bruttina.
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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."