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Il Guastafeste - di Raffaello Tonon

Ultimo Aggiornamento: 18/10/2005 12:01
21/09/2005 10:46
 
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Politici italiani su auto straniere
Con quest'articolo Raffaello Tonon inizia la sua collaborazione con Tgcom. Il vincitore de La Fattoria affronterà temi legati al costume e all'attualità.

Sono stato invitato presso il Caffè Fiat per la presentazione della nuova Fiat Punto. L'ultima nata è molto graziosa ed è stata tutta la sera a disposizione di noi ospiti, lasciandosi ammirare da stelle e stelline del nostro star system.

Ospite del Caffè Fiat, che è l'ultimo exploit del vulcanico Lapo Elkann, ho passato una serata piacevole rivedendo amici che spesso si incontrano solo in coda ai buffet di queste serate mondane. Mi ha fatto piacere partecipare ad una manifestazione nella quale l'ospite d'onore è stato un prodotto italiano, sono smaccatamente campanilista. Chi mi conosce sa che non sono tifoso di nessun colore calcistico ma tifo sempre e comunque per il mio paese: l'Italia. Amo pregi e difetti di questa strana e magica nazione. Sono perfettamente d'accordo con Lapo Elkann, il giovane delfino di casa Agnelli non è solo magister elegantiarum ma assolutamente pragmatico e rivoluzionario. Ha anche dichiarato di essere rammaricato nel vedere i nostri governanti sfrecciare su automobili fabbricate all'estero.

Caro Lapo, hai perfettamente ragione, ma non si deve essere campanilisti solo sulle strade ma anche a tavola. Dopo aver visto la tua nuova creatura credo che un bel piatto di pasta italiano avrebbe sublimato la serata all'insegna del made in Italy. Al contrario ho trovato al buffet del tristanzuolo sushi. Toyota o Fiat? Peccato, si sa, non tutte le ciambelle escono col buco. Sarà per la prossima volta.
23/09/2005 23:55
 
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Tonon: ho tifato per Pamela
Per la seconda volta consecutiva il Piemonte è la patria della più bella d'Italia. Edelfa Masciotta, torinese, ventunenne, ha ottenuto il 64% di preferenze rispetto alla sicula Anna Munafò ed ha avuto l'onore di essere incoronata reginetta della bellezza da Bruce Willis.

Come ogni anno i pareri sono stati discordi. Chi preferiva la calda sicula è rimasto deluso, chi ha amato il freddo Piemonte ha esultato. Personalmente ho tifato per la numero 65, Pamela Camassa: una volta appurata l'autenticità delle tanto chiacchierate labbra ho deciso che lo scettro lo avrei dato proprio a lei. Bella, regale, ma nello stesso tempo naturale nei movimenti e negli sguardi, era tutto fuorché costruita. Peccato.

Questa edizione ha visto protagoniste ragazze non solo molto belle ma finalmente “parlanti”. Chi più chi meno ha espresso con una notevole verve i lati del proprio carattere e molte hanno raccontato le bizzarrie del loro temperamento.

Il temperamento ed il carattere della Munafò sono stati il suo asso nella manica, bella si, ma non tanto da meritare l'agognata corona. La premiata, il suo temperamento mite (già si affretta a precisare che non farà calendari e non lascerà l'amato fidanzato Franz, speriamo) ha saputo, al contrario, gestire con astuzia la sua ambizione, ha usato i termini giusti al momento giusto, non è stata dirompente ne troppo plateale. Quest'anno gli italiani hanno premiato chi è stato più scaltro, dal momento che la grinta e l'ambizione della Munafò sono le molle che spingono tutte le aspiranti miss a proporsi alla corte di Patrizia Mirigliani. Solo queste doti possono far superare gli estenuanti casting e le tante pressioni fisiche e psicologiche; ma la giovane siciliana lo ha ammesso e lo ha involontariamente dichiarato con mezze frasi e risposte decise.

Al contrario Edelfa ha assecondato il desiderio magari giustificabile di molti italiani: ci ha donato semplicità e pacatezza. Forse apparente? Comunque tanta fortuna a questa nuova promessa.

Raffaello Tonon
25/09/2005 02:12
 
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che antipatico sto tipo!



25/09/2005 15:32
 
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Re:

Scritto da: GayAbruzzo 25/09/2005 2.12
che antipatico sto tipo!



relegato alle televendite eminflex! e mi sembra pure giusto!



25/09/2005 16:19
 
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Non lo posso reggere... quando parla poi...

25/09/2005 19:34
 
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[SM=x432766] io lo adoro
26/09/2005 09:12
 
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Re:

Scritto da: gieffina 25/09/2005 19.34
[SM=x432766] io lo adoro


non mi piace perchè si ostina a dire che è etero e cmq che la sua vita privata non deve essere pubblicizzata.. ma cacchio se vai in tv tutti i giorni, è normale che devi cedere parte del tuo privato!
sei gay? dillo! invece no... tutto tace. il nostro caro tonon etero [SM=x432719]



26/09/2005 10:37
 
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Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 26/09/2005 9.12

non mi piace perchè si ostina a dire che è etero e cmq che la sua vita privata non deve essere pubblicizzata.. ma cacchio se vai in tv tutti i giorni, è normale che devi cedere parte del tuo privato!
sei gay? dillo! invece no... tutto tace. il nostro caro tonon etero [SM=x432719]



[SM=x432728] ma chi te lo dice che è gay?.. nn farti condizonare dalla tv.. non è che se uno è affeminato è x forza gay,sicuramente tu te ne intendi d+ ma a me nn mi pare che tutti i gay siano affeminati,certi non lo sembrano proprio.. mio padre è affeminato quindi è gay?no no non è così.. è la tv che si ostina a fare questo stereotipo
05/10/2005 13:02
 
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Raffaello Tonon in passerella
GuastaFeste da Etro, Versace e Ferrè
Finito il tourbillon della settimana della moda tiro un piccolo bilancio. Non mi sono mosso come una trottola correndo per la città come i tanti operatori di questo settore. Ho scelto di partecipare alla sfilata di Donatella Versace, di Veronica Etro e di Gianfranco Ferrè.

Il parterre con la maggior concentrazione di volti noti è come ogni anno quello di Donatella Versace; nelle prime file sedevano le sorelle Sozzani, Anna Piaggi con un improbabile cappellino degno della sua unica stravaganza, l'amica Silvana Giacobini, il magnate All Fayed e gli ormai inseparabili Morgan e Asia Argento. Ma vi era anche una deliziosa nota aristocratica Maria Sole Brivio Sforza e l'inseparabile compagno Max Maggi eleganti e discreti come sempre. Dopo anni nei quali sulle passerelle di casa Versace spadroneggiava, a mio modesto avviso, uno stile troppo chiassoso ed eccentrico finalmente questa nuova collezione nasce per vestire donne con la “D” maiuscola, sognatrici e viaggiatrici; era impossibile non ammirare il trionfo di colori chiari e solari per i capi da giorno e le sfumature dell'indaco del blu e del turchese per gli importanti abiti da sera degni solamente dei bordo piscina di irraggiungibili ville della Costa Azzurra. Collezione impegnativa, ma portabile.

Per quanto riguarda la passerella di Etro mi viene alla mente il detto “largo ai giovani”. Sì, ma solo ai giovani pieni di talento come Veronica. La giovane stilista ha saputo comunicare sulle note di una colonna sonora finalmente gradevole ed espressiva e non roboante e aggressiva (purtroppo tormentone della maggior parte dei defilé) tutto lo charme che una donna può manifestare giocando una carta spesso dimenticata: la semplicità. La donna Etro per questa primavera-estate è dolcemente sofisticata, femminile, nel vero senso della parola, pacata ma decisa come l'abbinamento di colore scelto da Veronica. Chi compra Etro non acquista un capo ma sposa una filosofia di vita da scoprire in ogni collezione.

Gianfranco Ferré, il michelangelo dell'aute couture milanese, ha avuto nelle prime file la creme della società milanese Paola Marzotto, figlia dell'esplosiva Marta, Marta Brivio Sforza, Giusy Ferré. Abbiamo potuto ammirare uno stile inconfondibile. Le figure geometriche dei suoi abiti lo rendono irripetibile; la perfezione delle giacche, delle gonne e degli abiti da sera pare nascano dalla fusione tra una creatività raffinata e un calcolo matematico. La collezione si basa sul colore bianco; Ferré vuole regalarci l'emozione del meriggio messicano fatto di riverberi di luce intensa. Non mancano anche altri colori che ricordano i fiori selvaggi della Sierra, le lavorazioni sono anche per chi non è esperto indubiamente di grande pregio. Chi acquista Ferré colleziona, non veste. Ci sarebbe molto da imparare per chi è all'inizio della carriera ma purtroppo non tutti hanno insito in sé il talento necessario. Questa collezione è ispirata a un viaggio; mi auguro che Ferré abbia voglia di viaggiare ancora per molto tempo.

Raffaello Tonon
18/10/2005 12:01
 
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Tonon striglia Al Bano: "Lory non sarà mai una massaia"
Chi pensa ai figli di Lory e Al Bano?
Si sta discutendo in televisione, sui giornali, nelle radio, al bar, insomma ovunque, della repentina separazione di una delle coppie più chiacchierate del secolo: Loredana e Al Bano. Mi pareva cosa già assodata, ma tra alti e bassi, la bizzarra unione si è trascinata sino al 9 ottobre quando il colpo di grazia a questa love story è stato dato da una scottante intervista rilasciata dal cantante poco prima di approdare sull’Isola. Il contenuto non era sicuramente idilliaco, Al Bano non ha messo in discussione solo il rapporto con Loredana ma anche quello con i due figli: “Se avessi saputo non avrei mai fatto due figli”.

Il putiferio
Il genuino patriarca ha messo il piede in fallo. L’impulsiva Lecciso, esasperata, ha subito provveduto dicendo basta e sbandierando questa decisione ai quattro venti. Penso sia stato l’unico errore da parte sua. La giovane soubrette è stata tacciata non solo di non saper far nulla in tv (se così fosse non sarebbe la sola) ma di essere una madre snaturata lasciando i figli sotto l’occhio delle tate per dedicarsi ai riflettori. In Italia se una donna lascia la prole al nido, ai nonni, o a chi che sia per andare a lavare le scale e guadagnarsi la pagnotta è una martire, se tenta o decide di fare la soubrette è una disgraziata.

Mah, sono opinioni. Vorrei sottolineare che un figlio ha tanto bisogno dell’affetto materno quanto di quello paterno, ma riguardo ad Al Bano che per un cachet stratosferico diventa naufrago spaccando noci di cocco e l’anima dei compagni per tre mesi nessuno proferisce parola. Lo stesso dicasi per l’ex calciatore Bettarini, fresco di separazione che non vedrà i suoi figli per tre mesi essendo in Kenya come inviato per “La Talpa”. Mi piacerebbe che non esistesse la teoria dei due pesi e due misure. Al Bano dichiara di non aver capito le velleità televisive della compagna ma pare che l’abbia conosciuta in veste di giornalista televisiva di un’emittente locale pugliese. Avrebbe voluto convincere una giovane ambiziosa giornalista a diventare un’ottima massaia? Ma per favore, arduo anzi impossibile.

E’ facile giudicare la Lecciso opportunista e pronta a tutto pur di arrivare. Io sono convinto che tutti questi giudizi lascino il tempo che trovino, che la verità non è mai una sola e che prima di decidere di unire due destini e soprattutto di coinvolgere altri esseri umani (i figli) bisogna stare molto attenti ed essere chiari con se stessi. Dicendo non sapevo o non immaginavo Al Bano ha peccato di ingenuità, a mio avviso sapeva e in quel momento gli andava bene così, poi le cose sono cambiate. Poco male, ma oggi penso che il primo pensiero loro e nostro debba andare a Jasmine e Al Bano junior che hanno il diritto di crescere sereni. Probabilmente la compagna giusta per il noto cantante era la paziente Romina. C’è sempre tempo per tornare sui propri passi.

Vorrei sapere che cosa ne pensate voi.


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