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Ciao Kelly. Prima di risponderti vorrei soppesare il tuo non certo soffuso astio verso le istituzioni, a qualunque estrazione religiosa appartengono. Dico subito che NON posso darti torto , solo però se ti soffermi sulle debolezze degli uomini (e delle donne...). La tua estrema divergenza spirituale, la vedo troppo terra terra, la rapporti cioè all'iniquità dei rappresentanti dei vari credo.
Credo che il tuo (nostro) sia un errore di fondo: è inutile continuare ad obliare un Creatore solo per i suoi deleteri rappresentanti in terra. Non si scopre l'acqua calda se opportunamente si precisa che la chiesa (e TUTTO l'ambaradan delle variegate correnti religiose) era, è e sarà (purtroppo) nient'altro che, il larga misura, un'associazione di peccatori...
Dio NON va sofferto ed odiato per la mediocrità, per l'arrivismo ed i limiti di chi dovrebbe rappresentarlo al meglio. Di più, si fa indubbiamente fatica a riconoscere la presenza di Cristo nei limiti e nelle ottuse chiusure dei cristiani.
Detto questo, mi soffermo un attimo sul tuo: "non può nemmeno essere chiamato Dio, non nella NOSTRA eccezione del termine".
Kelly, guarda che hai detto NOSTRA... Questo dice molte cose, muchas. Son contento che tu non sia totalmente atea. La tua porta è socchiusa, questo denota intelligenza, solo gli ottusi sono certi di tutto.
La tua definizione di Dio è alquanto ristretta, ma ha ugualmente basi solide, ed è condivisibile su "ENERGIA". Energia di cui usufruiamo fin dal momento del concepimento, solo che non ce ne accorgiamo o, meglio, non approfondiamo. Meglio la ricerca che la stasi della preghiera cantilenante che, in ogni caso, esprime energia.
Perchè dunque cercare la massima conoscenza possibile di Dio? Per pregustarne il contatto diretto forse, ma di certo per concedere il vero valore alla vita terrena dell'uomo: esistere molto di più con la mente "ricercatrice" piuttosto che con il corpo vegetante, magari recalcitrante, surrogato, in una parola sviSSero...
Consentimi la battutina cara Kelly, ogni tanto ce vò...
Un saluto