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Mondiale di Formula 1 - Stagione 2018

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2018 18:10
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Lauda, condizioni stabili. Il medico: “Serve tempo”

Prosegue la convalescenza del 69enne tre volte iridato,
che ha subìto un trapianto di polmone ed è sempre in rianimazione.
Il chirurgo: “Per il momento tutto procede come previsto.
Non è un paziente giovane e quindi i tempi di recupero si allungano”



Sono stabili ma sempre gravi le condizioni di Niki Lauda, ricoverato in rianimazione a Vienna, dopo un trapianto di polmone. Il primario di chirurgia toracica dell’Allgemeines Krankenhaus (Akh), Walter Klepetko, che ha effettuato l’intervento, ha spiegato alla tv austriaca Orf che “per il momento tutto procede come previsto”. Il tre volte campione del mondo di Formula 1 resterà in ospedale per alcune settimane. Poi una precisazione medica : “È da escludere assolutamente che il trapianto sia una tardiva conseguenza dell’incendio scoppiato a seguito dell’incidente” ha detto Klepetko, con riferimento all’incidente del 1976.

SERVE TEMPO — “Un paziente giovane può anche essere dimesso dopo due, tre settimane, mentre per uno più anziano la convalescenza è più lunga” ha spiegato il chirurgo. L’Akh ogni anno effettua circa 120 interventi del genere. Il 69enne, fondatore della compagnia aerea Niki e attuale presidente onorario della scuderia Mercedes, ha già alle spalle un trapianto di reni.

INFLUENZA — Il patron della compagnia aerea Laudamotion, durante il soggiorno ad Ibizia, avrebbe sottovalutato i sintomi di un’influenza. Quando le sue condizione sono peggiorate, Lauda è rientrato in patria con il suo jet privato.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
04/08/2018 00:37
 
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Annuncio a sorpresa Red Bull: "Ricciardo non rinnova". E va alla Renault

Il team di Milton Keynes ha comunicato che la trattativa col pilota australiano non è andata a buon fine.
Va al team francese con cui ha firmato un biennale.
Daniel: “Decisione difficile ma era il momento di una nuova sfida”


Colpo di scena in Formula 1: la Red Bull ha comunicato che Daniel Ricciardo lascerà la scuderia al termine della stagione in corso. E a stretto giro è arrivata la comunicazione della nuova destinazione dell’australiano, che si trasferisce alla Renault. Lo ha fatto sapere la scuderia francese che ha specificato un accordo su base biennale e che farà coppia con Nico Hulkenberg.

IMPRESSIONATO — “Probabilmente per me è stata una delle decisioni più difficili della carriera, ma ho pensato ch era arrivato il momento di affrontare una nuova sfida - ha spiegato Ricciardo - Sono rimasto impressionato dalla crescita di Renault negli ultimi 2 anni e so che che ogni volta che Renault ha gareggiato alla fine ha vinto”.

CARRIERA — Dopo essere entrato a far parte della famiglia Red Bull nel 2008 come membro del Red Bull Junior Team, con il quale ha vinto numerosi titoli junior, Ricciardo ha debuttato in F1 nel 2011, al GP di Gran Bretagna. Dopo due stagioni con la Scuderia Toro Rosso, si è unito alla Red Bull nel 2014 e fino ad oggi ha portato al team - oltre alle sette vittorie - 29 podi, due pole position e 904 punti di campionato.

PARLA HORNER — “Continueremo ora a valutare le numerose opzioni a nostra disposizione prima di decidere quale pilota affiancare a Max Verstappen per la stagione 2019 - ha detto il team principal Christian Horner - nel frattempo, ci sono ancora nove gare nel 2018 e siamo completamente concentrati a far sì che Max e Daniel possano rendere il massimo per il resto della stagione. Rispettiamo la decisione di Daniel, tutto l’impegno che ha profuso con noi e gli auguriamo il meglio per il suo futuro”.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
04/08/2018 00:43
 
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La Ferrari ricorda Ferrari
“Se lo immagini, lo puoi fare”

Una nota del Cavallino ricorda la figura del fondatore scomparso 30 anni fa:
“Di fatto non se ne è mai andato perché chi lavora a Maranello, ha raccolto la sua eredità”.



MARANELLO - La Ferrari ricorda Ferrari. Il 14 agosto 1988 il commendatore chiudeva gli occhi per sempre, ora la sua azienda, ferita poche settimane fa dalla perdita del presidente Sergio Marchionne, lo ricorda così: “Ferrari è stato un esempio impareggiabile di concreto sognatore, un uomo capace di creare dal nulla un’azienda che è diventata nota in tutto il mondo per i suoi risultati sportivi e per le sue eccellenze di mercato. `Se lo puoi immaginare lo puoi fare´. Era uno dei suoi motti preferiti. E non c’è dubbio che Ferrari abbia avuto la capacità straordinaria di tradurre in fatti le idee che la sua mente curiosa era in grado di mettere a fuoco in una vita intensissima, ma anche fatta di abitudini e di una serie di routine che facevano sì che raramente si allontanasse dal Modena e Maranello. Enzo Ferrari non ha mai fatto ferie, quando si concedeva una mezza giornata a Viserba, sul mare Adriatico, prima di tornare a casa passava in azienda, a mettere nero su bianco le idee che magari aveva intuito, e a controllare che tutto procedesse per il meglio, quasi quell’azienda e le persone che la facevano progredire avessero bisogno di una carezza prima di dormire. Padre severo, ebbe con le sue persone un rapporto sincero e onesto, al punto che per il 90° compleanno, nelle linee di produzione, si mise a tavola una famiglia di oltre 1700 persone...”.

“...Enzo Ferrari manca fisicamente dalla Ferrari da 30 anni, da quel 14 di agosto 1988, ma di fatto non se ne è mai andato, perché le persone che hanno lavorato con lui hanno trasmesso ai colleghi quella passione e quel rispetto per il lavoro che lui vedeva quasi come una vocazione. Così come nella F40 del 1987, l’ultima auto personalmente deliberata da Enzo, anche in tutte le attuali Ferrari si coglie e si percepisce la passione che ne caratterizza il DNA. Sul mercato così come sulle piste la Ferrari riesce sempre a distinguersi, perché ogni vettura che porta sulla carrozzeria il Cavallino Rampante è ancora animata dal sogno di Enzo Ferrari, un sogno divenuto realtà”.

Fonte: Gazzetta dello Sport
14/08/2018 22:13
 
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Alonso, addio alla Formula 1 nel 2019

L’annuncio dato con un comunicato McLaren:
“Decisione presa da tempo, ma ringrazio Liberty per aver provato
a farmi cambiare idea, da qui a fine campionato lotterò come sempre”


Fernando Alonso ha deciso: a fine anno lascerà la F.1. L’annuncio è stato dato ieri dalla McLaren, con cui ha disputato le ultime tre stagioni iridate. “Dopo 17 anni in questo sport fantastico, è per me tempo di cambiare e andare altrove. Ci sono ancora diverse gare da qui alla fine della stagione e io le disputerò con la stessa passione e impegno di sempre. Vediamo che cosa mi darà il futuro, ci sono nuove sfide dietro l’angolo". Lo spagnolo ha ammesso di aver preso questa decisione qualche mese fa e di non averla cambiata. “Ma ringrazio Chase carey e Liberty Media per lo sforzo fatto per cercarmi di cambiare idea”.

Questo fine settimana l’ex ferrarista, che ha compiuto 37 anni il 29 luglio, correrà a Silverstone la 6 Ore valevole per il Wec, il Mondiale di durata con la Toyota: il contratto coi giapponesi riguarda anche il 2019. Ma nonè da escludere che Fernando possa correre a Indy nella prossima stagione con l’obiettivo dopo aver conquistato Le Mans di vincere la 500 Miglia di Indianapolis. Alonso ha vinto due mondiali con la Renault (2005 e 2006), diventando prima di Vettel il più giovane iridato della storia, e ha conquistato 32 vittorie, 22 pole e 97 podi. “Rispettiamo la sua decisione”, ha commentato Zak Brown, capo esecutivo della McLaren.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
19/08/2018 13:52
 
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C’è la pioggia in Q3, la pole è di Hamilton!
Ferrari, prima fila Vettel

L’acqua iniziata a cadere all’inizio della sessione decisiva ha esaltato
le doti dell’inglese della Mercedes che ha battuto la rossa del tedesco.
Raikkonen senza benzina nel finale deve accontentarsi del
sesto posto dietro alle Force India e a Grosjean



Ancora una volta la pioggia nel giorno delle qualifiche. Di più, all’inizio della Q3 decisiva. E allora in queste situazioni il nome di riferimento è sempre quello, Lewis Hamilton. Ma ammesso che si possa parlare di fortuna, bisogna dire che in Formula 1 le situazioni vanno sfruttate e l’inglese della Mercedes si è confermato il grande campione che è, andando a prendersi la pole position del GP del Belgio proprio sulla bandiera a scacchi, in una situazione di pista umida che esaltato le doti di guida di Lewis.

DOMINIO — La Ferrari oggi aveva dominato nelle libere del mattino, in Q1 e in Q2. Ma il risultato andava portato a casa in Q3, e alla fine il bilancio parla di un Sebastian Vettel che almeno è riuscito a salire in prima fila e domani potrà comunque giocarsi le sue chance, perché qui a Spa si è visto che le rosse hanno una grande passo. Mastica amarissimo Kimi Raikkonen che ha chiuso sesto dietro alle Force India di Ocon e Perez (non male la seconda fila come inizio per la gestione Stroll) e alla Haas di Grosjean: non si è capito perché mentre Vettel nel finale poteva lottare per la pole, lui era fermo ai box senza più benzina, un errore di valutazione per il quale il finlandese era chiaramente deluso.

COSÌ LA Q1 E LA Q2 — In Q1 tutti i big subito in pista per paura della pioggia. Ma la sessione si è svolta all’asciutto e le Ferrari hanno confermato le buone cose fatte vedere nelle libere. Raikkonen ha segnato il miglior tempo davanti a Bottas e Hamilton, poi Vettel in quarta posizione. Eliminati Sainz (Renault), le McLaren di Alonso e Vandoorne e le Williams di Stroll e Sirotkin.

NUVOLONI — In Q2, coi nuvoloni neri in agguato, ancora immediatamente fuori i top team e così Raikkonen, Hamilton e Vettel hanno subito piazzato il tempo per assicurarsi l’accesso in Q3 a prescindere dall’arrivo della pioggia. Alla fine miglior crono d iVettel su Kimi e Lewis. Eliminati Gasly e Hartley sulle Toro Rosso, le Alfa Sauber di Ericsson e Leclerc e la Renault di Hulkenberg.

g.fer.

Fonte: Gazzetta dello Sport
26/08/2018 00:00
 
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Hamilton: “Qualifiche dure. Le Ferrari? Veloci, ma ero vicino”

L’inglese della Mercedes si gode la pole: “Una delle più difficili che ricordi.
Senza pioggia rosse davanti? Non so, speravo di metterci qualcosa di mio.
Contento di aver fatto il tempo all’ultimo tentativo”



“È stata una delle qualifiche più difficili che ricordi. Per tutto l’anno continua a diventare sempre più dura”. Sintetizza così Lewis Hamilton lo sforzo fatto per centrare la pole nel GP del Belgio, conquistata nonostante il dominio delle Ferrari nelle libere e nelle prime due sessioni di qualifica. “Non so se senza pioggia loro avrebbero fatto sicuramente la pole, eravamo molto vicini anche nel Q2, a mezzo decimo, quindi speravo di poter fare quella piccola differenza” ha spiegato il britannico della Mercedes.

DIFFICOLTÀ — “Però sapevo che saremmo stati molto vicini. Loro erano velocissimi sul rettilineo, poi è arrivata la pioggia. Nessuno di noi aveva guidato sotto la pioggia in questo weekend quindi non riesco a spiegare quanto fosse difficile”. “Sono uscito in curva 1, c’è chi va al limite in alcuni punti dove la pista è più bagnata che in altri. Sicuramente sono state le qualifiche più dure. Qui è stato più difficile ancora perché si è trattato di trovare il limite in condizioni di bagnato diverse. Sono uscito due volte e sono contento di aver fatto il tempo all’ultimo tentativo”.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
26/08/2018 00:03
 
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Ferrari, Vettel deluso: "Peccato per la pole, c’è stata confusione"

Il tedesco amaro per il secondo posto dietro a Hamilton:
“Avevamo il passo ma non lo sapremo mai, con la pioggia non abbiamo avuto il tempismo perfetto”.
Sulla gara: “Pensiamo di avere un buon ritmo per domenica”. Raikkonen: “La benzina era finita”



"Avevamo il passo per la pole position ma non lo sapremo mai, peccato". Così Sebastian Vettel, deluso dal risultato delle qualifiche, pesantemente condizionate da un acquazzone poco prima della Q3 che ha stravolto i piani dei team. "Forse potevo dare di più, ma con le nuove condizioni non abbiamo avuto un tempismo perfetto - ha detto ancora il tedesco della Ferrari - c’è stata un po’ di confusione nel team. Kimi è corso subito fuori, io ho trovato traffico e adesso c’è il sole...". Il tedesco è comunque ottimista per domenica: "Il secondo posto comunque non è male anche se il gap è ampio, ma pensiamo di avere il passo per fare una grande gara".

RAIKKONEN DELUSO — Molto deluso Kimi Raikkonen, che non ha potuto effettuare almeno un altro giro perché non aveva il carburante a bordo: “Non ne avevo abbastanza per fare dei giri in più, è stata una sfortuna, è chiaramente una conclusione ben lontana dall’ideale, vediamo cosa riusciremo a fare. Se vedo aspetti positivi in ottica gara? Per quello che riguarda oggi no, la gara è una storia diversa, vedremo cosa accadrà”.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
26/08/2018 00:06
 
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A Spa è grande Ferrari! Trionfa Vettel, Hamilton 2°. Raikkonen k.o.

Nel GP del Belgio il tedesco vince sorpassando il rivale della Mercedes al primo giro e poi gestendo fino al traguardo.
Spettacolare incidente al via scatenato da Hulkenberg che tampona Alonso e coinvolge anche Leclerc,
Ricciardo e Kimi che si ritira qualche giro dopo



Vince la Ferrari, vince Sebastian Vettel. Successo di forza, a Spa, su un circuito mitico e soprattutto da anni favorevole alla Mercedes e al suo super motore. Quindi vittoria importantissima, per il morale e la consapevolezza di essere più forte delle Frecce d’Argento di Stoccarda. Anche se sul fronte della classifica il passo è piccolo, perché Lewis Hamilton chiude secondo, così che adesso ha 231 punti, contro i 214 di Seb. Nei Costruttori però a fare un passo avanti è la Mercedes, perché Kimi Raikkonen si è ritirato, mentre Valtteri Bottas, pur partito 17°, ha chiuso 4°. Quindi siamo Mercedes 375, Ferrari 360. Ferrari che non vinceva a Spa dal 2009, e Vettel che arriva a quota 13 successi in rosso.

BOTTO AL VIA — Luci spente e via: Hamilton davanti, Vettel appiccicato. E intanto dietro succede il finimondo. Nico Hulkenberg partiva in fondo, penalizzato e esagera nella foga: tamponato Fernando Alonso. La cui McLaren decolla, toccando il posteriore di Daniel Riccardo, rimbalzando sulla Sauber-Alfa di Charles Leclerc (salvo grazie all’halo). Tutti illesi, ma molti, cioè Leclerc, Alonso e Hulkenberg, ritirati. Per il tedesco della Renault arriverà poi a fine gara la penalizzazione di 10 posti in griglia nel prossimo GP d’Italia. Ricciardo tornerà in pista, ma lontanissimo e lascerà a metà gara. Il fatto è che si ritirerà anche Kimi Raikkonen, perché la Red Bull di Ricciardo entra in contatto con la sua Ferrari, squarciandole la gomma posteriore destra. Kimi rientrerà, ma la sua SF71H è danneggiata, e al 9° giro la metterà in garage.

SAFETY CAR — Deve entrare la Safety Car, ovviamente. Ma un attimo prima Vettel, lungo il Kemmel fa giusto giusto in tempo a passare Hamilton e issarsi in testa. Dietro di loro le Force India, o meglio, le Racing Point Force India, con Sergio Perez davanti a Esteban Ocon. Il francese al via aveva tentato il colpaccio, attaccando persino Hamilton, ma invece che primo, dopo la staccata si è trovato quarto. Quinto Max Verstappen. La Safety esce di scena al 4° giro, e Max, esaltato dalle tribune arancio di tifosi olandesi, si scatena: passa Ocon al 7° e poi anche Perez al 10°. E’ terzo, e per quanto riguarda il podio il GP termina lì. Ci sono i pit stop, quello di Hamilton a fine 22°, quello di Vettel il giro dopo. I team sono eccellenti, tutto resta immutato. E c’è solo Bottas, dietro, che risale, da 17° a 4°, passando le 2 (ex) Force India: a fine gara il finlandese sarà anche penalizzato di 5 secondi e di due punti sulla patente per aver tamponato Sirotkin al via. Settima (Grosjean) e ottava (Magnussen) le Haas. Nono Gasly. Decimo Ericsson. Arrivederci a Monza.

Mario Salvini

Fonte: Gazzetta dello Sport
26/08/2018 19:38
 
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F1, Hamilton punge: “Bravi Vettel e Ferrari.
Hanno qualche trucco speciale”

L’inglese stuzzica i rivali del Cavallino:
“Sono stati bravi, dovremo cercare di pareggiare nelle prossime gare.
L’attacco del primo giro non mi ha sorpreso, ero impotente.
Gara noiosa, ho spinto tanto ma non sono riuscito a tenere il loro passo”


“Congratulazioni a Vettel, io ho fatto tutto il possibile e credo che in questo weekend non potevamo fare di più. Quando mi ha superato nemmeno l’ho visto, hanno trovato un trucco speciale per andare forte”. Queste le sibilline dichiarazioni di Lewis Hamilton al termine del GP del Belgio, tredicesima tappa del Mondiale 2018 di Formula 1 che ha comunque permesso al campione del mondo di mantenere il comando del Mondiale.

TERRENO — Il pilota britannico della Mercedes ha chiuso la gara di Spa in seconda posizione alle spalle della Ferrari del tedesco: “Dovremo cercare di recuperare il terreno perso - ha puntualizzato Hamilton nel post gara - pensavo di avere l’opportunità di sorpassare Vettel dopo la Safety car, però probabilmente mi avrebbe superato di nuovo. Hanno trovato un trucco speciale, dovremo cercare di pareggiare nelle prossime gare”.


IMPOTENTE — Hamilton non ha evidentemente mandato giù la forza della Ferrari in questa gara: “Se mi ha sorpreso l’attacco di Vettel al primo giro? No, ero impotente, non avevo possibilità di difendermi. In definitiva è stata una gara piuttosto noiosa, ho spinto spinto spinto, ma non è servito a niente perché non riuscivo a tenere il passo. Se hanno trovato qualcosa di speciale? Non so, hanno fatto un grande lavoro”. E lo dice con un sorriso ironico che vale più di mille parole. La battaglia continua.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
26/08/2018 19:47
 
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Vettel: "Ferrari, grande partenza e vittoria.
A Monza con fiducia"

Il tedesco racconta il momento decisivo del GP del Belgio:
“Al via sapevo di avere una possibilità di sorpasso in fondo al rettilineo, poi ho gestito.
Nel finale Lewis ha rallentato. Il motore nuovo è forte e siamo orgogliosi.
Ma c’è ancora da lottare tanto con i rivali”



“Abbiamo fatto una grandissima partenza. Lewis ha spinto tanto sulla sinistra però sapevo di avere una possibilità più in avanti sulla collina. L’ho superato e sono riuscito a gestire il sorpasso in modo cruciale stando davanti anche alla Force India”. Sebastian Vettel racconta così la manovra decisiva con cui ha sostanzialmente indirizzato il GP del Belgio nelle sue mani.

POSIZIONE — Il pilota tedesco della Ferrari ha trionfato a Spa-Francorchamps conquistando il successo numero 52 in carriera: “Con la Safety car sono riuscito a tenere la posizione, poi ho condotto una gara molto lineare, Hamilton ha spinto molto, ma sono riuscito a controllare il passo. Dopo la sosta ho avuto forse un po’ di fortuna nel traffico perché non ho perso tanto tempo. Negli ultimi giri ho visto che Hamilton non spingeva e ho potuto rilassarmi un po’ di più”.

PASSO AVANTI — Seb sa che comunque ci sarà ancora da lottare: “L’importante è aver fatto un passo avanti - ha detto - è stato importante il sorpasso del primo giro ed è stata una bella vittoria per noi e per la squadra, ora dobbiamo sfruttare questo momento anche a Monza. Siamo messi bene come macchina per il Mondiale? Attenzione, non è facile essere sempre davanti, è una stagione molto complicata perché i valori sono ravvicinati, Mercedes e Red Bull sono lì e non penso che abbiamo un vantaggio così grande. La gente lo pensa, ma non è la verità, abbiamo prestazioni molto simili e quindi penso nelle prossime gare ci sarà da combattere”.

ORGOGLIOSI — “Credo che tutto sia stato deciso al primo giro, ho passato Lewis e con le Force India c’è stato un momento caldo, ma non credo che Esteban e Sergio avessero realmente un’opportunità di sorpasso - ha detto ancora Vettel - la vittoria è sempre bella, qui è importante perché col nuovo motore abbiamo fatto un ottimo step in avanti ed è importante perché il motore è l’anima della macchina e penso che siamo tutti orgogliosi perché la Ferrari, per definizione, deve avere un grande motore”.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
26/08/2018 19:50
 
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