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Starry Eyes (thriller, indie)

Ultimo Aggiornamento: 25/05/2023 13:27
09/03/2014 14:09
 
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Diretto e scritto da Kevin Kolsch e Dennis Wydmaier.






Un' aspirante attrice che lavora come cameriera conoscerà il mondo elitario di Hollywood. Verrà a un compromesso mortale in cambio della fama.



Io Sono Leggenda







24/03/2014 18:37
 
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[Modificato da Kissoon 11/11/2014 20:32]



Io Sono Leggenda







15/11/2014 20:54
 
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Io Sono Leggenda







23/04/2016 23:33
 
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L'horror come si sa, bisogna "spulciarlo", andarselo a cercare.

Non è uno di quei generi che puoi anche aspettarlo passivamente e fregartene, che tanto ti salta addosso lui, che ti viene a cercare lui a casa per trascinarti al cinema (tutti i fan dei supereroi, anche chi non sa un cazzo di cinema, conosce per filo e per segno tutti i film Marvel in uscita nei prossimi 3 anni perchè quando sta per uscirne uno nuovo ci manca poco che mettano i volantini anche nella cassetta delle lettere...), l'horror non funziona così, te lo devi andare a cercare nei meandri più oscuri....oppure non lo vedi, punto.

E così, tempo addietro, spulciavo...e tra i pochi titoli che non avevo visto degli ultimi anni, ricorreva piuttosto spesso questo Starry Eyes del 2014, e quindi stasera l'ho visto.
Piuttosto in ritardo rispetto a quando l'avevo reperito, a dirla tutta.

Guardabile? Certo, una volta lo si può benissimo vedere.
Consigliabile? Non saprei.
Non è uno di quei titoli che mi sentirei di dire "andatelo proprio a reperire perchè bisogna assolutamente....." no, nel film non c'è niente che valga "assolutamente" la pena di essere visto.

Il mio voto è un 6.

Oggettivamente parlando, la pellicola si presenta bene.
E' vero che è un indie, ma non lo sembra praticamente mai.
Le musiche soprattutto, ecco, quelle sono davvero buone, un comparto audio di tutto rispetto.
La trama se vogliamo è originale, ma spinge molto sul metaforico, pure troppo, mentre io spesso e volentieri apprezzo maggiormente le storie "terra terra".
Il sangue non manca, ma è tutto concentrato nella seconda metà, o forse sarebbe meglio dire nel 'terzo quarto' di film.
Non è certo una visione per il gore hound di turno (si diceva così, vero?).

Incipit:
In questo "Occhi Luminosi" (passate la traduzione) seguiremo la strana vicenda di Sarah, una bella ragazza che in quel di Los Angeles è alla ricerca di fama e fortuna, in una città che, come saprete, i giovani speranzosi se li divora letteralmente.
Sarah per il momento è ancorata ad una realtà di lavoro temporaneo "paga-bollette", assieme ad altri amici nella stessa condizione, in attesa del miracolo, ma potrebbe finalmente aver trovato la svolta della sua vita: un provino presso una nota compagnia cinematografica per un ruolo, nientemeno, che da protagonista.

Apprezzabilissima è la bella attrice protagonista Alex Essoe (foto di seguito non del film) che ci offre una performance davvero molto sentita.
Sfogliavo il suo imdb e pare sia ora alle prese con tipo 5 film in fase di post produzione nello stesso anno, e sembrano quasi tutti horror. Buon per lei.

Bottom Line: Se vi capita sottomano in una fase di "ricerca forsennata di horror guardabili" come quelle che faccio io ogni tanto, segnatevelo sotto la colonna di quelli "SI" e non sotto quella dei "NO", poco ma sicuro, ma per qualsiasi altro genere di utilizzo, tipo voler spendere 90 minuti a guardare un film molto bello, ecco, io passerei.
Potrò sembrare superficiale, ma è la verità, ormai sono del parere che i film da appena sufficiente, quelli da 6, non debbano essere consigliati per forza solo per fare i fighi.

Niente di memorabile.



[Modificato da boskoz 23/04/2016 23:44]
26/12/2018 11:06
 
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Carino sto filmetto in effetti, io alzarei il voto boskorelliano sino ad un 6/7 come minimo: musica di tutto rispetto, effettacci riusciti quando è ora finalmente di fare scorrere un po' di sangue (e nn solo... xke ci sono altri liquami assortiti, e vermi fulciani qua e là), personaggi scostanti, bella fotografia, ed una protagonista caruccia in grado di essere sexy anche completamente calva.
Questi gli ingredienti di quella che è in fondo una ennesima variante del patto col Diavolo, ma narrata in maniera abbastanza inusuale e piuttosto accattivante: atmosfera generale, colori e protagonista, tra l' altro, ce li avrei visti piuttosto bene nel recente di remake di Suspiria, al posto del piattume generale e di quel pesce lesso di Dakota Johnson x cui ha invece optato Guadagnino.


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


26/12/2018 14:47
 
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...e quasi scordavo ciò che anche boskorelli omesse: film consigliatissimo a chi è piaciuta la sorte della Adjani in Possession di Zulawski!


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


25/05/2023 13:27
 
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E' vero, è un film carino, ci sono ottimi momenti, splatter e non, la tipa è molto brava, i cattivi sono decisamente particolari, la storia è un po' sempre la stessa ma non mi stanca, vedere qualcuno che vende l'anima al diavolo ha sempre il suo innegabile fascino, così come assistere al suo decadimento fisico e mentale.
Quello che secondo me non funziona, e che ha penalizzato parecchio il mio coinvolgimento emotivo, è proprio la trasformazione della protagonista.
Mi spiego: mi ha fatto venire in mente La mosca, quando il suo corpo inizia a cambiare (emblematica la scena delle unghie), ma la trasformazione che subiva Seth Brundle aveva risvolti psicologici strazianti, su di lui certo, ma anche su di me spettatrice. E non era soltanto una trasformazione fisica, ma anche mentale e morale, se vogliamo.
Poi ho pensato anche a Le Calendrier che nel suo piccolo affrontava la questione del patto col demonio per ottenere la cosa che più si desidera al mondo. La paraplegica per tornare a camminare doveva sacrificare le persone che amava.
La protagonista di Starry eyes non ama nessuno, si sente superiore agli altri e sembra importarle solo di se stessa e della sua carriera. Non c'è alcuna trasformazione, se non quella fisica, e nessun decadimento morale, perché era già una stronza prima e probabilmente li avrebbe asfaltati volentieri anche per niente, i suoi "amici", altro che sacrificio.
E quindi occhei, perdi i capelli e le unghie e cominci a marcire e non ti senti tanto bene, ma a me non frega niente, non mi susciti un minimo di empatia. Non soffro con te manco per il cazzo.
Ecco cosa non funziona, secondo me.
O meglio, cosa non ha funzionato con me.
E stendiamo un velo pietoso sul finale con lei calva, con le unghione e la parrucca, che mi ha fatto venire in mente quel cacatone di film sulle streghe con Anjelica Huston.

La sufficienza se la prende, ma dubito che si meriterà mai una seconda visione.




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