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The Babadook (ghost)

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2024 18:13
17/01/2014 08:54
 
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Amelia è una donna psiclogicamente fragile che ha perso il marito e vive sola con il figlio, Samuel. Un girono, uno strano libro comparirà sullo scaffale di casa e da quelmomento, i due si torveranno a dover fronteggiare oscure presenze che invadonono la loro casa e la loro vita.
22/01/2014 13:33
 
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20/11/2014 19:27
 
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Magari in italia se lo son dimenticati ma in Australia lo ricordano bene: perso all' ultimo Imagine fest di Amsterdam ma finalmente recuperato a Londra, The Babadook rispolvera Mario Bava ed il suo immaginario orrifico di tutto rispetto. Forse più valido tecnicamente che narrativamente, il film omaggia quel sottovalutato capolavoro che è Shock e, a scanso d' equivoci, sciorina anche alcuni fotogrammi de I tre volti della paura; poi nel finale straborda e cita pure Shining. Superba prova attoriale del duo madre-figlio, con quest'ultimo somigliantissimo al David Colin jr. visto in Shock. Voto 7 e mezzo (il mezzo punto in più è per la tecnica, davvero raffinata).


*****************************

"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


25/11/2014 18:16
 
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Re:
MD-MAniak, 11/20/2014 7:27 PM:

Magari in italia se lo son dimenticati ma in Australia lo ricordano bene: perso all' ultimo Imagine fest di Amsterdam ma finalmente recuperato a Londra, The Babadook rispolvera Mario Bava ed il suo immaginario orrifico di tutto rispetto. Forse più valido tecnicamente che narrativamente, il film omaggia quel sottovalutato capolavoro che è Shock e, a scanso d' equivoci, sciorina anche alcuni fotogrammi de I tre volti della paura; poi nel finale straborda e cita pure Shining. Superba prova attoriale del duo madre-figlio, con quest'ultimo somigliantissimo al David Colin jr. visto in Shock. Voto 7 e mezzo (il mezzo punto in più è per la tecnica, davvero raffinata).




io mi fido eh
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25/11/2014 19:12
 
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Pare che sia una bomba. Mi sa che aspetterò l'uscita in sala per vedermelo.
[Modificato da morris666 25/11/2014 19:12]


non commetterò mai lerrore di bloccare il mio sviluppo intellettuale con laccettare formalmente un credo o un sistema.
(OSCAR WILDE  il ritratto di dorian gray)

26/11/2014 22:26
 
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oh ma perche' mi consigli sti film
faceva PAURISSIMA

bello, pero' stanotte non dormo
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26/03/2015 12:09
 
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Acclamato in molti festival di cinema indipendente, fra i quali il blasonato “Sundance”, “The Babadook” ha rapidamente conquistato anche un larga fetta di fans del cinema horror. Produzione australiana del 2014, frutto di svariate co-produzioni finanziarie fra le quali anche una campagna crowfunding di successo, “The Babadook” è l'opera prima della regista Jennifer Kent che, con piglio e sensibilità tipicamente femminili, ci narra una storia di “fantasmi” (e le virgolette, in questo caso, sottolineano quanto sia generico il termine fantasmi per il film in questione) che si mantiene sospesa fra brividi da autentico cinema del terrore, dramma socio-familiare e citazionismo raffinato. La storia vede Amelia, vedova e madre single, alle prese con il proprio problematico figlio che ha forti difficoltà ad integrarsi nell'ambiente scolastico. Sam, questo il nome del bambino, ha atteggiamenti spesso violenti e soprattutto ha una continua ed ossessionante fobia : è convinto di essere perseguitato da un mostro che si nasconde in camera sua. La madre è fortemente preoccupata dalle manie del bambino e le cose peggiorano ulteriormente quando la donna rinviene un misterioso libro pop-up (il nostrano libro tridimensionale per bambini) fuori dalla propria abitazione. Il libro s'intitola Mister Babadook e parla, attraverso termini e figure infantili ma assai minacciose, di una sorta di uomo nero che rapisce e uccide i bambini. Dal ritrovamente del libro in poi la situazione inizierà a precipitare progressivamente e il misterioso “uomo nero” s'insinuerà sempre di più nella vita della sfortunata famiglia. Nel tracciare la trama del film in questione sono stato alquanto vago per evitare spoiler o suggerimenti di troppo, ovviamente per non rovinare la visione allo spettatore. “The Babadook” ha sicuramente il suo punto di forza nell'atmosfera angosciante e stringente che riesce a creare con lo scorrere dei minuti. Diretto con mano elegante ed interpretato efficacemente, il film si muove sui binari del “genere” e riesce a raccontare una storia che si presta a lettura ambivalente. Da un lato la ghost-story e dall'altro il dramma dell'orrore quotidiano, in grado di consumarsi fra le pareti domestiche. In particolar modo viene tratteggiata efficacemente la sofferenza di Amelia, madre sola ed emarginata, vittima di pregiudizi e logorata dalle preoccupazioni nei confronti del figlio che rischiano di portarla verso il baratro della follia. Verso il labile confine che separar raziocinio da raptus incontrollato. “The Babadook” è un'orchestra che suona bene, armoniosamente ed intensamente e regala più di qualche brivido, peccato solo per gli ultimi 20 minuti di film. Una piega troppo consona agli standard cinematografici delle più recenti ghost-stories, un sensazionalismo poco credibile che toglie il fascino della suggestione e della libera interpretazione della storia che, fin a quel momento, era aperta sia all'interpretazione soprannaturale e sia a quella della realtà che scivola lentamente verso i confini nebulosi della pazzia. Aldilà di questa considerazione personale, resta un film sicuramente da vedere.

26/03/2015 13:19
 
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Io ho deciso di aspettare che arrivi al cinema prima di vederlo, ma le speranze si stanno affievolendo. Fra un po' cederò.


non commetterò mai lerrore di bloccare il mio sviluppo intellettuale con laccettare formalmente un credo o un sistema.
(OSCAR WILDE  il ritratto di dorian gray)

26/03/2015 13:33
 
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Re:
The Reign of Horror, 26/03/2015 12:09:



Acclamato in molti festival di cinema indipendente, fra i quali il blasonato “Sundance”, “The Babadook” ha rapidamente conquistato anche un larga fetta di fans del cinema horror. Produzione australiana del 2014, frutto di svariate co-produzioni finanziarie fra le quali anche una campagna crowfunding di successo, “The Babadook” è l'opera prima della regista Jennifer Kent che, con piglio e sensibilità tipicamente femminili, ci narra una storia di “fantasmi” (e le virgolette, in questo caso, sottolineano quanto sia generico il termine fantasmi per il film in questione) che si mantiene sospesa fra brividi da autentico cinema del terrore, dramma socio-familiare e citazionismo raffinato. La storia vede Amelia, vedova e madre single, alle prese con il proprio problematico figlio che ha forti difficoltà ad integrarsi nell'ambiente scolastico. Sam, questo il nome del bambino, ha atteggiamenti spesso violenti e soprattutto ha una continua ed ossessionante fobia : è convinto di essere perseguitato da un mostro che si nasconde in camera sua. La madre è fortemente preoccupata dalle manie del bambino e le cose peggiorano ulteriormente quando la donna rinviene un misterioso libro pop-up (il nostrano libro tridimensionale per bambini) fuori dalla propria abitazione. Il libro s'intitola Mister Babadook e parla, attraverso termini e figure infantili ma assai minacciose, di una sorta di uomo nero che rapisce e uccide i bambini. Dal ritrovamente del libro in poi la situazione inizierà a precipitare progressivamente e il misterioso “uomo nero” s'insinuerà sempre di più nella vita della sfortunata famiglia. Nel tracciare la trama del film in questione sono stato alquanto vago per evitare spoiler o suggerimenti di troppo, ovviamente per non rovinare la visione allo spettatore. “The Babadook” ha sicuramente il suo punto di forza nell'atmosfera angosciante e stringente che riesce a creare con lo scorrere dei minuti. Diretto con mano elegante ed interpretato efficacemente, il film si muove sui binari del “genere” e riesce a raccontare una storia che si presta a lettura ambivalente. Da un lato la ghost-story e dall'altro il dramma dell'orrore quotidiano, in grado di consumarsi fra le pareti domestiche. In particolar modo viene tratteggiata efficacemente la sofferenza di Amelia, madre sola ed emarginata, vittima di pregiudizi e logorata dalle preoccupazioni nei confronti del figlio che rischiano di portarla verso il baratro della follia. Verso il labile confine che separar raziocinio da raptus incontrollato. “The Babadook” è un'orchestra che suona bene, armoniosamente ed intensamente e regala più di qualche brivido, peccato solo per gli ultimi 20 minuti di film. Una piega troppo consona agli standard cinematografici delle più recenti ghost-stories, un sensazionalismo poco credibile che toglie il fascino della suggestione e della libera interpretazione della storia che, fin a quel momento, era aperta sia all'interpretazione soprannaturale e sia a quella della realtà che scivola lentamente verso i confini nebulosi della pazzia. Aldilà di questa considerazione personale, resta un film sicuramente da vedere.




In amicizia [SM=g27828]





Io Sono Leggenda







26/03/2015 19:57
 
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Re:
The Reign of Horror, 3/26/2015 12:09 PM:

Aldilà di questa considerazione personale, resta un film sicuramente da vedere.




ma pure un po´ di piu´ che da vedere
una bomba proprio


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30/03/2015 01:58
 
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Davvero SPECIALE questo Babadook, mi è piaciuto moltissimo.
Intanto gode di due attori (e io che lo dico di un bambino dopo Il Sesto Senso è cosa rara) favolosi, di una bravura fuori dal comune, e poi è molto originale per la vicenda trattata che non è, come potrebbe sembrare, il solito cavolo di "ghost movie in casa" come ce ne sono altri 150 di anonimi.

Qua si è lavorato molto sui contenuti.

Io l'ho inteso come un eccelso prodotto riguardante... (spoiler)

Testo nascosto - clicca qui


Voto dal 7 all'8.
08/04/2015 13:24
 
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Splendido
06/01/2016 23:37
 
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Una madre è rimasta sola a crescere un bambino vivace, iperattivo e seriamente problematico. Come tutti i bambini della sua età, anche lui ama le fiabe, e farsele raccontare dalla madre, tanto da immaginarsi dei mostri che si nascondono di notte al buio nella sua camera.
Un giorno trovano in casa, ed iniziano a leggere, un misterioso libro di fiabe il cui mostro si chiama Babadook; e da quel giorno tutte le piccole malefatte o stranezze vengono attribuite, dal bambino, a questo personaggio della fantasia. Ovviamente il bambino non è credibile, ma la madre, già in difficoltà nella vita quotidiana, e non solo per il figlio, nota stranezze apparentemente inspiegabili, e pensa bene di strappare e buttare via quel libro di fiabe. Questo non sarà però sufficiente a cambiare le cose in meglio,…


(INIZIO SPOILER)
... anzi, il libro stesso si ripresenterà alcuni giorni dopo, aggiustato e più spaventoso di prima. Questa volta verrà bruciato; ed alle stranezze precedenti si aggiungeranno anche delle telefonate minatorie, con conseguente denuncia alla polizia. Gli eventi portano anche all'interessamento dei servizi sociali per il bambino. Babadook inizia ad insidiarsi anche nei sogni della madre, già particolarmente suggestionabile, che dà segni sempre più forti di esaurimento nervoso, sia con il figlio che con i conoscenti. Babadook, quindi, appare anche in alcune allucinazioni da sveglia della madre, in alcuni casi immedesimandosi anche con il marito defunto, e nella seconda parte del film lei comincia a dare segni sempre più gravi di pazzia, dei quali però si rende conto, e dai quali è molto spaventata, dato che mettono in pericolo perfino la vita del figlio. A questo punto, tra i due non è più il bambino ad avere i veri problemi psicologici ma, proprio in un momento in cui la madre cerca di mettere almeno in salvo il bambino dai suoi raptus, il figlio si convince, a torto o a ragione, che la madre è come posseduta da Babadook; quindi la aggredisce e la immobilizza, e riesce poi in qualche modo a liberarla dal mostro; il quale però non scompare e continua a vagare, anche se invisibile, per la casa terrorizzandoli, ma alla fine quasi… ambientandosi!
(FINE SPOILER)


Il film si svolge perfettamente, e senza scossoni, almeno nella prima parte del film, dal punto di vista dei fondamentali di recitazione, regia e produzione, lasciando molto spazio nella trama al rapporto figlio/genitore, ed ai problemi comportamentali del bambino. Potremmo catalogarlo come horror psicologico che sfocia però, nella seconda parte, nel horror sulle case possedute, un po' alla Poltergeist, anche qui con qualche punta ironica, anche se in forma molto minore. La trama rimane, quasi fino alla fine, in bilico tra realtà ed immaginazione, conservando quindi l'efficace dubbio su cosa stia realmente accadendo; pensandoci bene, e tenendo conto delle psicologie dei due protagonisti, perfino nel finale definitivo.

Ci troviamo di fronte ad un ottimo film, anche se probabilmente non originalissimo, quindi potrei dare come giudizio:
Voto 7,5.
07/01/2016 10:06
 
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ah, lì per lì ho pensato che lo stessero già passando in tele...


*****************************

"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


07/01/2016 10:24
 
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Devo rivederlo perchè francamente non condivido certe recensione entusiastiche; sarà che questo genere mi prende poco, però l'ho trovato un film discreto e nulla più.
07/01/2016 10:42
 
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Re:
MD-MAniak, 07/01/2016 10:06:

ah, lì per lì ho pensato che lo stessero già passando in tele...




AHAHAAHAHAHAH!!! [SM=g27828]


La perfezione esiste
07/01/2016 21:00
 
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no, l'ho visto in sogno, o in un'allucinazione
[SM=g27828]
24/01/2016 20:26
 
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e fortuna che non era un gatto!
01/03/2024 17:47
 
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Altro film onesto, anche qui niente di trascendentale ma almeno non basato esclusivamente sugli stupidi jumpscare che tanto vanno di moda negli ultimi anni.
Ci sta almeno un abbozzo di ricerca di costruzione dei personaggi, che lo rende migliore di molti film horror campioni di incassi
Friend of the year 2021
Founder della stable Yuppies
Founder della stable Sopranos
01/03/2024 18:13
 
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Tra l' altro Jennifer Kent è stata probabilmente l' apripista delle quote rosa horror in downunder, rimpolpate in seguito anche da Cate Shortland e da Nathalie Erika James: nessuna mi esalta, ma anche, al tempo stesso, nessuna sfigura...staremo a vedere.
[Modificato da MD-MAniak 01/03/2024 18:16]


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