La reunion dei Duran Duran è iniziata modestamente, più di quattro anni fa, con alcune sessioni segrete di songwriting.
Il batterista Roger Taylor non era sicuro di starci dentro.
"Le mie aspettative erano molto basse," dice Taylor, 45.
"Non ero affatto sicuro che ci fosse ancora un pubblico per i Duran Duran."
C'era, come il breve, ma molto seguito Reunion Tour messo su nell'estate 2003 ha testimoniato.
In breve i Duran Duran sono diventati molto più ambiziosi per il loro ritorno, andando in tour ovunque nel mondo e realizzando un album, "Astronaut" lo scorso ottobre
Adesso sembra che la riunione sarà più o meno permanente.
La band, che suona venerdì alla House of Blues di Atlantic City e sabato al PNC Bank Arts Center di Holmdel, ha progettato di iniziare i lavori su un nuovo CD in settembre.
Taylor dice che sarà "un po' più sperimentale" di "Astronaut" che non si è certo allontanato dal suono originale del gruppo.
La band documenterà anche il Reunion Tour con un DVD verso fine anno.
"E' stata una sorpresa fin dal primo giorno scoprire quanto amore e entusiasmo c'era per la band," dice Taylor, che fondò i Duran Duran col cantante Simon LeBon, 46, il chitarrista Andy Taylor, 44, il bassista John Taylor, 45, e il tastierista Nick Rhodes, 43. (Nessuno dei Taylors è parente con l'altro)
"Quando siamo tornati a suonare cominciando dai piccoli teatri, le reazioni che abbiamo avuto erano estatiche. Questo ci ha spinto a continuare. Il nostro calorosissimo pubblico dal vivo ci ha dimostrato così tanto amore che ci ha spinto ad insistere finché non abbiamo ottenuto un contratto discografico e realizzato 'Astronaut'."
Duran Duran -- originalmente da Birmingham, Inghilterra -- è stata una delle band di maggior successo commerciale della metà degli anni '80, conosciuto per le loro canzoni accattivanti ("Hungry Like the Wolf," "Rio," "The Reflex") un sound synth-pop di tendenza e un look da pinup.
Roger ed Andy Taylor abbandonarono il gruppo nel 1986, ma LeBon, Rodhes e John Taylor hanno proseguito assiene ad altri membri.
Tutti e tre i Taylor (includendo John, che è diventato solista nel 1996) hanno realizzato album sotto i loro propri nomi.
Ma non sono riuscitu, tuttavia, ad avvicinare da soli il successo dei Duran Duran.
Roger dice di non rammaricarsi perchè c'è voluto così tanto tempo per tornare insieme.
"Non penso che avrebbe potuto succedere prima," dice. "Tutti dovevano essere a posto come individui. Perchè potessero sentirsi pronti per questo. Non sono sicuro se avrebbe avuto successo cinque anni fa, o otto anni fa, o in qualsiasi altro momento.
"L'opinine pubblica ha cominciato a vedere la band in una luce migliore, come spesso succede: ci vogliono anni a volte per le persone guardare indietro e dire, 'Effettivamente, erano una grande band.' Penso che questo è cioò che è successo. C'è voluto molro tempo perché le persone potessero mettere via i loro pregiudizi e le loro idee preconcette e ci vedessero per ciò che eravamo realmente."
Accenna anche ai successi recenti di band più giovani come Franz Ferdinand, The Killers e i Bravery -- tutti influenzati dalla New Wave degli '80s -- come la prova che il mondo era pronto, ancora una volta, per i Duran Duran.
"Se fossimo tornati nel 95, non penso che avrebbe funzionato. Soprattutto in Europa, siamo passati attraverso l'intero movimento elletto-house, che riguarda spesso tre individui anonimi seduti in uno studio. Non giravano molte band allora.
"Poi c'è stato il fenomeno "Pop Idol", che riguardava più le persone dietro le quinte -- gli scrittori e gli stilisti o chiunque altro.
"È bello che ci siano delle bande pronte ad uscire di nuovo, composte da musicisti che suonano e scrivono delle canzoni insieme.
Questo, in fondo, è tutto quello che erano i Duran Duran."