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FORSE ORA RIESCO A RACCONTARMI...

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2009 22:23
09/12/2005 18:06
 
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I PARTE
Ciao a tutti. E' tanto tempo che bazzico qui dentro e non sono mai riuscita a trovare il tempo ma anche la volontà e la forza per raccontare la mia storia. Ci provo ora, magari a puntate, perchè io sono logorroica, così non vi annoio..
Conobbi la "verità" a 11 anni, per via di una compagna di scuola che aveva una vicina di casa Testimone di Geova che faceva visita alla sua famiglia. Quando la mia mamma e io ci trovavamo là, capitava che scendesse questa signora e ci parlasse della Bibbia. Lei era una persona molto provata, subiva dura persecuzione da parte del marito, che era addirittura arrivato a chiuderla fuori casa quando tornava dall'adunanza, e anche a picchiarla. Questa vicenda aveva colpito molto mia mamma, che accettò uno studio biblico con una giovane sorella.
Nel giro di poco ovviamente lo studio fu proposto anche a me e anche mio padre cominciò a studiare col fidanzato della sorella.
Mamma e papà capirono subito come stavano le cose...lei fumava e non accettava imposizioni, lui non sopportava di essere costretto ad andare in sala la sera e la domenica. A loro piaceva andare fuori Milano la domenica e a volte per tutto il weekend, anche per farmi visitare delle belle località e per stare insieme, quindi l'idea di chiudersi in Sala non andava a genio a nessuno. Per questi e altri motivi loro smisero lo studio mentre io continuai ancora un po' da sola.
Verso i 12-13 anni (ero una ragazzina precoce...) cominciavo ad avere le prime storielle d'amore, e una in particolare mi aveva preso tanto, infatti è durata ben tre anni. La sorella che mi teneva lo studio mi mise davanti ad una scelta: "se vuoi continuare devi lasciare i tuoi amici e il ragazzino...non puoi tenere i piedi in due scarpe". Inutile dire quale fu la mia scelta...Ma prima di andarsene da casa mia la sorella mi disse: "Comunque se sei una pecora, Geova ti darà un'altra opportunità" e questa frase rimase impressa nel mio cuore.
E finalmente iniziò la mia adolescenza, bella, libera, serena, spensierata...Ero una monella e lo sono ancora nell'animo, per cui alle scuole superiori mi impegnai politicamente, iniziai a vendere giornaletti di gruppi di estrema sinistra, a fare i picchetti a scuola, partecipare alle manifestazioni..insomma io dovevo contestare...
Le amicizie che strinsi certo non erano delle migliori, così iniziai anche a fumare e ben presto provai anche qualche spinello. Tutto questo con grande costernazione e preoccupazione dei miei che lavoravano e non sapevano più come tenermi a bada.
Così una serie di avvenimenti mi riportò nella tana del lupo: il mio ragazzino mi confidò di dover seguire i suoi genitori in un trasferimento a Campobasso, sorsero alcune divergenze con la mia compagnia, iniziai a sentirmi sola e in questo contesto in due giorni incontrai una marea di fratelli e sorelle in servizio: una venne a rinnovarmi l'abbonamento, un'altra coppia in predicazione a casa mia, uno lo incontrai per strada e mi offrì le riviste..insomma tutto in due giorni, così mi ricordai la frase detta dalla sorella: "se sei una pecora, Geova ti darà un'altra opportunità" e mi convinsi che si doveva trattare di un segno, di un invito di Geova a tornare da Lui.
Quella domenica mi preparai per andare in discoteca e, arrivata lì, invece di entrare, presi l'ascensore e salii al quarto piano, dove sapevo esserci la Sala del Regno. Era l'ottobre del 1977 e io avevo 15 anni.
Quel giorno fui guardata con curiosità dai giovani della Sala perchè ero vestita "da discoteca" ma tutti mi accolsero volentieri. Diversi li conoscevo già per via del precedente periodo di studio biblico. Chiesi di studiare e subito un anziano incaricò sua figlia di studiare con me...indovinate cosa??? Il libro "Giovinezza"!!!!
Questa ragazza non aveva nemmeno finito le scuole medie e proprio non riusciva ad essere un'insegnante con me, per cui lo studio proseguì con domande e risposte molto velocemente fino alla fine del libro. Nel giro di due mesi avevo smesso di fumare, a maggio diventai una proclamatrice e il 5 agosto del 1978 all'assemblea internazionale "Fede Vittoriosa" a San Siro mi battezzai insieme ad altri 1026 fratelli e sorelle.
Ricordo ancora l'emozione che provai nel sentirmi finalmente parte del popolo di Dio a tutti gli effetti, ma a pensarci ora mi rendo conto che il mio era solo un bisogno di essere accettata in un gruppo, un bisogno puramente adolescenziale, lo stesso che mi aveva spinto ad associarmi ai gruppi di estrema sinistra. Come avevano vissuto tutto questo i miei genitori? Certo, da un lato non erano contenti perchè io non festeggiavo più niente con loro e perchè ero sempre fuori casa, ma dall'altro si rasserenarono perchè smisi di frequentare cattive compagnie, di fumare e di mettermi in pericolo. Ero chiusa nel mio recinto e questo risparmiava loro un sacco di grane e gli evitava parecchi grattacapi.
Ricordo che mio papà disse da subito che era una società commerciale (anatema!!!) e che questa "purezza" di cui si era sempre pronti a vantarsi poteva esserci solo finchè eravamo in pochi e si riusciva a mantenere il controllo, ma se fossimo cresciuti come i cattolici non sarebbe più stato possibile.
Comunque, in fondo non facevo male a nessuno e loro mi hanno cresciuta senza fatica.
Durante quell'anno scolastico avevo conosciuto a scuola un ragazzino che aveva 2 anni più di me e frequentava la mia stessa sezione, io ero in seconda e lui in quarta. I suoi compagni di classe erano i miei amici estremisti di sinistra che, quando seppero che volevo smettere tutto per diventare TdG, mi presentarono al loro compagno che già lo era.
Ci vedemmo spesso all'intervallo e stringemmo una certa amicizia. Ci rendemmo conto di essere della stessa congregazione (io frequentavo da pochissimo e lui non mi aveva ancora notata) e cominciammo ad uscire in compagnia con altri ragazzi/e della nostra età. Subito dopo il mio battesimo ci fidanzammo (io avevo 16 anni e mezzo e lui quasi 19).
Trascorsero così gli anni delle superiori, mentre i miei compagni si divertivano ed avevano le prime esperienze con i ragazzi/e dell'altro sesso e crescevano e maturavano anche attraverso i loro errori. Io all'apparenza sembravo sempre più matura di loro, ero la ragazzina perfetta, niente fumo, niente alcool, niente droga, niente sesso, niente parolacce, svaghi sani, compagnie sane...però...io ero costruita, ero quello che mi dicevano avrei dovuto essere, e piano piano si spense anche la mia spontaneità, la mia allegria, la mia voglia di vivere, la gioia che illuminava i miei occhi, la spensieratezza. Ero già una donna..ma non lo ero dentro...
L'ultimo anno delle scuole superiori il mio fidanzato era in carcere per "sostenere la prova della neutralità cristiana”. Al termine delle scuole il mio desiderio sarebbe stato quello di laurearmi, visto che avevo sempre il massimo dei voti, ma i miei genitori mi dissero che avrei dovuto pagarmi l’università col mio lavoro e il mio fidanzato che non potevamo rimanere senza sposarci altri cinque-sei anni, protraendo così il nostro fidanzamento ad un totale di nove anni. Se considerate il punto di vista dei Testimoni di Geova sulla fornicazione, al quale noi ci attenevamo scrupolosamente, potrete anche capire perché……
Così trovai un lavoro, un ottimo lavoro, e l’anno dopo ci sposammo (20 anni io e 22 lui).
Inizialmente tutto andò per il meglio, facemmo della “verità” il fulcro della nostra vita, lui si impegnò nella congregazione e io nel servizio. Vedendo che il mio lavoro a tempo pieno era un impedimento, decisi di cambiarlo e iniziai a fare la supplente per avere più tempo libero per la predicazione. Feci la pioniera regolare e l’anno dopo frequentai la Scuola dei Pionieri. Mi impegnai anche come insegnante nella scuola per imparare a leggere e a scrivere tenuta in congregazione. Ma tutti quegli impegni mi sfiancarono e, insieme ad una dieta fatta con l’ausilio di anfetamine, mi provocarono un bell’esaurimento nervoso. Decisi così di smettere il servizio, sentendomi poi però soffocata dai sensi di colpa, soprattutto quando partecipavo ad assemblee che incoraggiavano ad impiegare così la propria vita.
Nel 1987 ci fu quel famoso discorso che incoraggiava a non avere figli, subito seguito dall’articolo della Torre di Guardia. Per fortuna noi avevamo appena cercato un figlio e così iniziò un periodo meraviglioso ma difficile, che portò piano piano al mio allontanamento.
Al momento del parto si verificò un grave imprevisto: il mio utero non si dilatava a sufficienza, le contrazioni mi furono provocate con flebo di ossitocina poiché le acque erano già tinte e c’era in atto una sofferenza fetale. Dopo 12 ore di travaglio fui portata in sala parto e il bambino fu spinto fuori dal medico che si sdraiò sulla pancia. Non so se sia stata questa la causa, ma il collo dell’utero si lacerò. Nessuno si accorse dell’accaduto e i miei genitori e mio marito furono rimandati a casa. Una volta in corsia svenni a motivo dell’emorragia interna e fui operata d’urgenza. Le ultime parole che dissi sono: “Niente sangue. Chiamate mio marito”. Ormai però di sangue ne avevo perso troppo e sarebbe stata necessaria una trasfusione che mio marito rifiutò. Quando mi risvegliai, ero in rianimazione, intubata, senza energie. Mi spiegarono che era in atto uno stillicidio, non si capiva da dove perdevo sangue, ma continuavo a perderne, e senza una trasfusione non sarei sopravvissuta. L’emoglobina scendeva rapidamente. I miei genitori erano lì, fuori dalla rianimazione, e litigavano di continuo con mio marito, i fratelli, i membri del Comitato Sanitario che non lasciavano mai l’ospedale, facendo i turni. Io continuai a firmare contro la trasfusione finchè venni informata che era in atto un’ischemia e che avrei potuto rimanere gravemente danneggiata al cervello o al cuore. Nonostante tutto io continuai a rifiutare e durante la notte i medici, ottenuto il permesso del Magistrato, mi trasfusero in modo coatto. Ricordo ancora l’emozione violenta che provai quando me ne resi conto: da un lato la rabbia, la paura, il dolore per aver trasgredito ad un comando di Geova, dall’altro il sollievo perché io volevo vivere e crescere il mio bambino che aveva bisogno di me. Non ammisi mai a me stessa questi sentimenti, continuai a paragonarmi ad una donna violentata, ma sapevo di non aver fatto tutto il possibile per impedirlo. Avevo letto su una rivista di una sorella che si era strappata tutti i tubicini e io non avevo il coraggio di farlo….
Questi sensi di colpa continuarono a tormentarmi per molti e molti anni dopo questo episodio.
Dopo una settimana finalmente uscii dalla rianimazione e tornai in corsia. In ospedale non si parlava d’altro, le mamme mi evitavano, le infermiere mi trattavano male: nessuno capiva…come può una mamma abbandonare il suo bambino??? Qualcuno chiedeva spiegazioni, ma poi mi trattava male. Finalmente tornai a casa. Il mio cucciolo aveva già 12 giorni. Da quel momento lui diventò la mia ragione di vita, il mio unico e grande amore. Piansi per molti giorni e molte notti. Mi sentivo in colpa e telefonai agli anziani per sapere che provvedimenti avrebbero preso nei miei confronti. Mi dissero di non pensarci per ora. L’unica visita che ricevetti fu quella del sorvegliante che non accennò al problema.
Quando finalmente riuscii a tornare in sala, avvicinai un anziano e lui mi disse che gli anziani si erano riuniti e non avevano ritenuto opportuno formare il comitato in quanto la cosa non era dipesa da me. Nient’altro…nessuno mi chiese come mi sentivo nell’anima…e io ero a pezzettini…
Espressi il desiderio di denunciare i medici per avermi trasfuso contro la mia volontà, fu interpellato l’Ufficio della Betel, e la risposta fu che in questi casi si procede alla denuncia solo se ne può derivare una pubblicità positiva all’organizzazione, ma nel mio caso l’opinione pubblica non si sarebbe certamente schierata a nostro favore, quindi meglio lasciar perdere.
Non capii, ma accettai ugualmente, anche se questa risposta calpestava totalmente i miei sentimenti e la mia coscienza…
Ora basta…continuo alla prossima puntata.
Un bacio e grazie a tutti per la pazienza

[Modificato da sweetymi 09/12/2005 18.07]

Antonella

"Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera."
(S. Quasimodo)
09/12/2005 19:00
 
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Cara sweetymi,

Leggere le tua esperienza mi ha provocato due "magoni". Uno per la tanta sofferenza che hai dovuto vivere e subire, l'altro ricordando di aver fatto parte di quella organizzazione che anche a te queste terribili sofferenze ha causato.

Un affettuoso abbraccio dal vecchio
Muscoril


La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI
09/12/2005 19:13
 
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ciao sweetymi,

ti ascolto col cuore

Siria [SM=x570865]
09/12/2005 20:34
 
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Ciao Sweetymi,

Ricordo che avevi accennato tempo fa ai problemi che avevi incontrato per la questione del sangue. Ti ringrazio per aver postato nei dettagli questa tua esperienza, dalla quale traspare ancora tanta sofferenza.
Attendo di leggere anche il resto della tua storia, che, se tu lo vorrai, pubblicherei volentieri anche nel sito, così che anche altri ne possano venire a conoscenza.

A presto
Achille
09/12/2005 20:50
 
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Sweet..... solo un gigantesco abbraccio.... ho letto d'un solo fiato, e ho gli occhi lucidi.... soprattutto dal lato materno (desidero immensamente avere bambini, e fra non molto) e dal lato umano sono stata malissimo.....
Solo una cosa: sono felice che sei viva, e che sei qui.

Ti auguro tutto il bene augurabile.
*
Tutti vedono quello che sembri, ma pochi capiscono quello che sei (Jim Morrison)
09/12/2005 20:58
 
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Per Achille
Certo Achille.Pubblicala pure. Mancano ancora 17 anni alla fine però eh...avrete la pazienza di ascoltare? Magari taglia dei pezzi...io scrivo di getto, non riesco a sintetizzare, è un mio problema...ma meglio di così non so scrivere.
Un kiss a tutti
Antonella
Antonella

"Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera."
(S. Quasimodo)
09/12/2005 21:09
 
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Non tagliare nulla Sweet, scrivi tutto: questo thread è tutto per te.... e credimi, molti leggeranno con moltissima empatia.
Aspetto con ansia il seguito....
*
Tutti vedono quello che sembri, ma pochi capiscono quello che sei (Jim Morrison)
09/12/2005 21:23
 
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Ciao sweetymi non sei logoroica nè noiosa aspetto con ansia il resto della seconda parte [SM=x570890] miriam [SM=x570865]
09/12/2005 21:54
 
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Grazie Antonella
la tua esperienza è molto toccante.
Quando c'è di mezzo la questione del sangue le vicende diventano sempre drammatiche e lasciano il segno.
Tanti auguri per il tuo futuro e
naturalmente....
attendo con ansia la II parte.
Un abbraccio
Valentino
_________________________________

nemorino60
http://www.vasodipandora.org
09/12/2005 21:55
 
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carissima Sweetymi.....

mi hai commossa [SM=x570865] .....è per questa frase che hai detto che mi batterò sempre....

Questi sensi di colpa continuarono a tormentarmi per molti e molti anni dopo questo episodio

......ma ci si può sentire in colpa per voler vivere?

Gesù...come ho detto altre volte....ha dato la sua vita e non solo il suo sangue per salvarci.....e noi dobbiamo fare altrettanto!!!!!

Un abbraccio affettuoso e ricordati che hai fatto la cosa più giusta!!!!! [SM=x570890]

"un sorriso"........se qualche volta incontri qualcuno che non sa più sorridere....sii generoso, dagli il tuo....perchè, nessuno ha mai bisogno di un sorriso, quanto colui che non può regalarne agli altri....
09/12/2005 22:03
 
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Cara Antonella,
mi ha toccato profondamnte quello che hai scritto,sò quanta sofferenza devi aver passato.
Ti abbraccio forte

Anna
09/12/2005 23:07
 
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ha dato la sua vita e non solo il suo sangue per salvarci


...inoltre la WTS ha cambiato idea sul sangue due miliardi di volte, e chissà che tra poco non lo autorizzi dinuovo! [SM=g27826] assurdo
*
Tutti vedono quello che sembri, ma pochi capiscono quello che sei (Jim Morrison)
09/12/2005 23:16
 
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la tua storia è molto toccante.... per fortuna quei medici sono stati forti e decisi altrimenti ora non eri qui a raccontarci e saresti stata una vittima inutile causata da wts...... [SM=g27813]

alla prossima puntata...... [SM=x570893]

rambosette
nessuna persona può sentirsi libera se non è padrona di se stessa
09/12/2005 23:40
 
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Grazie Antonella
di averci fatto partecipi della tua storia.
Sono esperienze come la tua che aiutano tante persone affiliate alla WT ad aprire gli occhi o quanto meno a riflettere sulla propria adesione e appartenza a quella che loro credono una "madre" ma che poi si rivela una "matrigna" che non gestisce solo una società commerciale ma un bene molto più prezioso del vile denaro: "la mente delle persone".

Grazie ancora Antonella e attendo di leggere la seconda parte della tua storia.

Ciao [SM=x570892]

Bruno
______________________________


---Verba volant scripta manent---
-----
--- www.vasodipandora.org ---
10/12/2005 07:18
 
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Carissima Antonella,

Mentre ti leggevo ho cessato di essere, mi sono annullato, per essere nel tuo racconto, nei tuoi pensieri, nella tua carne, nelle tue vene.

Ho raccolto ogni parola, ogni riga, ogni "coriandolo" dei tuoi pezzettini.
Continuerò a leggerti, per poi esprimerti il mio personale pensiero.

Grazie per queste poche "goccie" del tuo mare.

Ti abbraccio con tutto il cuore
Giuseppe Lupo
10/12/2005 07:41
 
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Ciao Antonella,

Grazie per avere condiviso con noi tutto questo. Leggerò con piacere il proseguo.

Con sincero affetto.
Hushai


P.s. non ho potuto non dirti una cosa. All'assemblea del '78 a Milano c'ero anch'io anche se piccolo. Anche mia madre si battezzò insieme a te e agli altri 1024...di nuovo ciao. A presto.
10/12/2005 09:16
 
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Grazie Antonella!

Aspetto gli altri 17 anni. [SM=x570866]
Un abbraccio

Con affetto
Aurora [SM=x570890]
10/12/2005 20:20
 
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Ciao Antonella

e' molto toccante cio' che scrivi. Credo che la tua esperienza possa essere d'aiuto a molti,continua a scrivere "di getto", va' benissimo, ti siamo vicini, anche se so' che hai brillantemente messo alle tue spalle i momenti di grande sconforto.

Ansioso di leggere il resto.

Un abbraccio fraterno
Gabry [SM=x570893] [SM=x570893] [SM=x570893] [SM=x570893] [SM=x570893]
10/12/2005 20:35
 
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Re: I PARTE

Scritto da: sweetymi 09/12/2005 18.06
Un bacio e grazie a tutti per la pazienza



Grazie a te,
non mi vengono altre parole se non grazie.

Più leggo le vostre esperienze e più mi rendo conto quanto è bello e prezioso avere la possibilità di condividere questo pezzo di vita insieme.
10/12/2005 23:58
 
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Scritto da: sweetymi 09/12/2005 20.58
Mancano ancora 17 anni alla fine però eh...avrete la pazienza di ascoltare?
Un kiss a tutti
Antonella


17 anni alla fine [SM=g27833]
Bisogna fornire un nuovo pallottoliere alla WTS i conti non tornano, anzi penso di mettere 2034 al " lotto " chissà che sfori [SM=x570889]
Antonella sei stata forte e tuttora lo sei, vedi che tra 17 anni faremo marameo [SM=g27828] alla WTS, anche se nel frattempo provvederà ad arrotondare l'intendimento.

Un abbraccio ........ Vitale
La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
12/12/2005 09:45
 
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Pendiamo dalla tue labbra per il seguito.
----------------------
est modus in rebus
12/12/2005 09:54
 
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[SM=x570866] [SM=x570866] [SM=x570866]

Mi sento immensamente fortunata!

Grazie Antonella di aver condiviso con noi il tuo dolore...

Aspetto il seguito

Un abbraccione
12/12/2005 10:38
 
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Aspetto con ansia i prossimi 17 anni.
Un abbraccio fraterno
"La religione non deve dividere ne ora ne mai,ideologie estreme portano sempre guai"
16/12/2005 10:51
 
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Re: I PARTE
Ho letto la tua storia con il cuore in gola..
Mi sento davvero fortunato..

Ti auguro tutta la gioia di questo mondo a te e al tuo cucciolo (anche se dalle date è sicuramente meno cucciolo di me [SM=x570867] )!!!

Un donatore di sangue come tanti altri.
Sal 41 - "Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio."
16/12/2005 13:07
 
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sweetymi,

non hai nessuna colpa ed è stata fatta la cosa più giusta...
un grande abbraccio...
17/12/2005 03:03
 
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Sweetymi, ho letto la tua storia con emozione...grazie di avercela raccontata [SM=g27822] [SM=g27823] [SM=g27824] Trisha
26/12/2005 18:40
 
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Scritto da: sweetymi 09/12/2005 20.58
Certo Achille.Pubblicala pure. Mancano ancora 17 anni alla fine però eh...avrete la pazienza di ascoltare? Magari taglia dei pezzi...io scrivo di getto, non riesco a sintetizzare, è un mio problema...ma meglio di così non so scrivere.
Un kiss a tutti
Antonella

Ciao Antonella,

Ho pubblicato la prima parte qui:

www.infotdgeova.it/sweety.htm

A presto
Achille
26/12/2005 21:56
 
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ancora un po' di pazienza...
Visto che Achille ha pubblicato la prima parte, ho cominciato a scrivere la seconda...
Cominciate ad armarvi di santa pazienza per leggerla tutta....
Anto
Antonella

"Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera."
(S. Quasimodo)
26/12/2005 22:03
 
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comprensione
CIAO
ho appena letto la tua storia.
Mi fa stare tato male perchè mi ci identifico. A parte il fatto che sono un maschietto e non ho partorito nè avuto problemi col sangue, per il resto, l'essere cresciuto come un bravo bambino, poi ragazzo serio maturo e responsabile, niente amicizie, sesso, droga e rock'n roll, l'essermi sposato a 21 anni con la prima sorellina che "credevo di amare" (invece era un calesse;-)
l'aver divorziato dopo 3 anni....ed oggi a 39 anni essere fuori, e aver la sensazione che quando ero ragazzo, in realtà non ero "maturo" come mi facevano credere, semmai ero come quella frutta che oggi vendono, RACCOLTA ACERBA e fatta maturare in fretta e furia in modo artificiale per poter giungere prima possibile sul mercato e produrre proventi.

Sono con te...e con tutti coloro che sono passati per questa strada.... "stretta e angusta" che speriamo...porti alla vita.

un abbraccio da Stefano
27/12/2005 08:23
 
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Scritto da: oravivo 26/12/2005 22.03
CIAO
ho appena letto la tua storia.
Mi fa stare tato male perchè mi ci identifico. A parte il fatto che sono un maschietto e non ho partorito nè avuto problemi col sangue, per il resto, l'essere cresciuto come un bravo bambino, poi ragazzo serio maturo e responsabile, niente amicizie, sesso, droga e rock'n roll, l'essermi sposato a 21 anni con la prima sorellina che "credevo di amare" (invece era un calesse;-)
l'aver divorziato dopo 3 anni....ed oggi a 39 anni essere fuori, e aver la sensazione che quando ero ragazzo, in realtà non ero "maturo" come mi facevano credere, semmai ero come quella frutta che oggi vendono, RACCOLTA ACERBA e fatta maturare in fretta e furia in modo artificiale per poter giungere prima possibile sul mercato e produrre proventi.

Sono con te...e con tutti coloro che sono passati per questa strada.... "stretta e angusta" che speriamo...porti alla vita.

un abbraccio da Stefano

Carissimo Stefano,
sono molto contento di risentirti.
Molti, specialmente fra gli iscritti alla mailing list, ti conoscono già, dato che tempo fa scrivevi nella lista, ma tanti altri iscritti al forum non sanno nulla della tua storia.
Se vuoi puoi parlare un po' di te nella sezione "Presentiamoci".

A presto
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 27/12/2005 8.24]

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